Oggi si celebra la festa di Tutti i Santi e, con essa, l’inizio del mese di novembre.
Un mese che, purtroppo, rischia di risultare decisivo per le sorti del Calcio Catania.
Saranno diverse, infatti, le date da segnare con il pennarello rosso. Non perché come oggi ricorre una festività, ma perché per il club rossazzurro rischiano di essere date fatali.
Ad individuarle, spiegandoci tutti gli scenari possibili, ci ha pensato l’amico e collega Salvo Giuffrida di Freepressonline.
Buona lettura.
09/11: SEQUESTRO CONSERVATIVO
“Vi spiego come funziona il sequestro conservativo. Una volta che il tribunale lo autorizza, la società perde, essendo che viene tolta dalle proprie disponibilità, la somma di denaro emessa dal giudice. Se, poniamo il caso fossero tre milioni e trecentomila euro, il Catania non dovrà pagare quella cifra, ma quest’ultima verrebbe congelata e resa non spendibile. Se questa somma non sarebbe reperibile dalle casse della società, si andrebbe incontro ad una perizia sui propri beni, ma questo è chiaramente uno step successivo. Quindi, se la società non ha tali disponibilità economiche, ogni entrata verrà ritenuta non utilizzabile fino al raggiungimento della somma relativa alla richiesta di sequestro. Ovviamente il provvedimento non scatterebbe già giorno 9, ma con ogni probabilità passerebbe almeno una settimana, insomma non vi è un termine perentorio. In parole povere, il sequestro conservativo non è altro che una tutela a disposizione del creditore, in questo caso per l’appunto la Catania Servizi S.r.l,, che in fase processuale, dovrà poi dimostrare il suo effettivo diritto”.
11/11: MESSA IN MORA
“Se i giocatori non vengono pagati entro l’11 novembre, da quella data in poi questi ultimi hanno il diritto di chiedere alla Lega la risoluzione del contratto. L’iter si risolverebbe nel giro di due, massimo tre giorni. Attenzione: i giocatori hanno una facoltà, non un OBBLIGO. Possono anche decidere, ad esempio, di non procedere con lo scioglimento del contratto per poi magari liberarsi nella prossima sessione di mercato, anche per evitare di restare fermi per qualche mese”.
16/11: SCADENZE FISCALI
“Altra data importante è quella del 16 novembre. Bisognerà rispettare tutte le scadenze fiscali, soprattutto Iva e addizionali sia regionali che comunali. Tra tutte queste pendenze, vi è l’Inps dei dipendenti, di cui il Catania non ha l’esenzione. Quest’ultimo provvedimento a favore delle società calcistiche riguarda esclusivamente i giocatori e non i dipendenti, come, per esempio, quelli che lavorano all’interno di Torre del Grifo. Se queste non verranno pagate, il rischio è quello di incorrere nel penale, perché si tratterebbe chiaramente di evasione fiscale. Ci sarebbero i controlli della Agenzia delle Entrate e i conseguenti avvisi di garanzia, come fu nel caso di Pietro Lo Monaco”.
QUESTIONE AFFITTO TORRE DEL GRIFO
“Premetto che Torre del Grifo è una struttura, e lo dicono anche i bilanci degli anni passati, che difficilmente crea utili, anzi perlopiù ha creato delle perdite. Quindi, Torre del Grifo, da un certo punto di vista è un peso per le casse del Calcio Catania. Da questa prospettiva ha ragione l’avvocato Ferraù, che una volta mi disse che la struttura aveva bisogno di investimenti importanti per renderlo energeticamente sostenibile con, per esempio, il posizionamento di pannelli solari. Poi, avrebbe bisogno di una gestione innovativa che al momento non si è riusciti a portare avanti. Quindi, stando così le cose, servirebbero investimenti da fare sulla struttura per poterlo rendere produttivo. Secondo me, ha ragione Gaetano Nicolosi a volerlo affittare e, di conseguenza staccare dalla gestione del club. La soluzione dell’affitto di alcune ali del centro ad alcuni soggetti che vogliono usufruirne per delle loro attività è da un punto di vista tecnico certamente idea condivisibile”.