La seconda sconfitta consecutiva in campionato contro il Taranto ha mostrato i cosiddetti limiti della squadra in fase difensiva, ma trova comunque delle attenuanti in vista dell’impegno di sabato prossimo di pomeriggio contro il Potenza. Quello che si chiede al Catania è di mettere in mostra una prova autoritaria che gli consentirà di portare a casa una vittoria che sarebbe ossigeno puro dopo due sconfitte e scaccerebbe in questo modo i fantasmi di queste due sconfitte.
La situazione societaria mette tutti i tifosi in tensione in vista di queste tre settimane abbondanti che servono per assicurare tutte quelle componenti che porteranno a un salvataggio della matricola e della società, ma l’attenzione al campo da parte dei tifosi non manca e questa squadra, per la mole di gioco che mette in campo a ogni partita, porta a essere fiduciosi riguardo al match contro i lucani.
Le conferme sono arrivate grazie alla prolificità del reparto offensivo, che domenica contro i pugliesi ha messo a segno due reti, seppur una su rigore, che potevano essere molte di più e quindi trasformare una sconfitta in una vittoria se non fosse stato per la bravura e capacità del portiere degli jonici Chiorra, decisivo soprattutto in due interventi su altrettanti tiri di Russini.
E proprio al reparto avanzato ci si pone un interrogativo sul quale il mister rossazzurro Francesco Baldini è stato tartassato più volte, quello relativo alla coesistenza tra Moro e Sipos. Il ritorno al gol dell’attaccante croato del Catania domenica contro i rossoblu della città del ponte girevole ha dato un certo ottimismo in primis riguardo al suo rendimento, che dopo la folgorante doppietta contro la Fidelis Andria era andando gradualmente a scemare con qualche match nel quale addirittura egli non è figurato nemmeno tra i convocati. La prova di domenica nel secondo tempo sia sua che dell’attaccante veneto hanno comunque dato delle buone indicazioni e chissà che sabato contro i rossoblu lucani Baldini non azzardi un rischio sin dal primo minuto.