La riflessione sull’handicap del Catania: subire troppe reti nei minuti finali
Sette punti persi negli ultimi dieci minuti di gara circa. Un bottino troppo ampio, che fa, certamente, riflettere. Bari, Avellino, Campobasso, Foggia e Taranto, con tre di queste che hanno visto il Catania beffato, addirittura, durante i minuti di recupero, ovvero tre punti persi tra 94′ e 96′ minuto di gioco.
Davvero un peccato, dato che il Catania non ha mai sfigurato in queste sfide che lo hanno visto raggiunto e, nei casi peggiori, superato. Crollo fisico, distrazione mentale, paura di portare punti pesanti a casa o, semplicemente, limiti individuali? Eppure, i rossazzurri a Taranto, nella sfida di di giorni fa, giocano l’ennesima gara a viso aperto, con grinta e intraprendenza per riprendere il doppio vantaggio iniziale dei padroni di casa e sfiorare persino il ribaltone.
Ancora una volta sugli scudi il solito Moro, che oltre a ridare una certa imprevedibilità al reparto offensivo etneo, riesce a ritagliarsi sempre il ruolo da protagonista, procurandosi e trasformando l’ennesimo penalty di stagione. Un Catania che quasi dà l’impressione, subito dopo il due pari, di non volersi fermare e di voler provare l’incredibile sorpasso. Tuttavia, come più volte accaduto, questa aspirazione si frantuma con la solita rete nei minuti finali di gara, che costa l’ennesima beffa si questo campionato.
Mister Baldini afferma, e lo aveva fatto anche stavolta nella consueta conferenza pregara, che si sta lavorando su questa problematica. Fatto sta che, i punti in “zona Cesarini” si continuano a perdere e, in una situazione che vedrà presto il Catania colpito dalla penalizzazione, non portare a casa punti che, oltretutto sarebbero meritati, perdendoli così in modo ingenuo, rischia di complicare ulteriormente la stagione già tribolata del Catania.