Campobasso, mister Cudini: “Col Catania un punto guadagnato”

L’allenatore del Campobasso, Mirko Cudini, ha commentato il pareggio con annessi fuochi d’artificio colto al “Nuovo Romagnoli” dai rossoblù contro il Catania:

“Chi è venuto allo stadio si è divertito avendo visto otto gol. Noi però dobbiamo analizzare la partita: siamo andati sotto poi siamo stati bravi a portarci sul doppio vantaggio.

Purtroppo però gli episodi non girano sempre a favore e la partita si è riaperta e capovolta. Alla fine la voglia di fare risultato ci ha portato a guadagnare un punto che, per come si era messa la gara, è un ottimo punto”. 

(foto: www.campobassocalcio.it)

 

Tris di Moro che fa impazzire

Indipendentemente dalle vicende extra calcistiche, sembra davvero un Catania ritrovato, un Catania trascinato dal suo giocatore più in forma, Luca Moro, che continua a siglare gol e a farsi “notare” dall’élite del calcio italiano. 

Nel rocambolesco pareggio del “Nuovo Romagnoli” di Campobasso (4-4 ndr), è stato ancora una volta lui a guidare i suoi compagni e a ribaltare addirittura per gran parte del secondo tempo il risultato. Autore di una meravigliosa tripletta, Moro è l’uomo del momento, un giovane attaccante che riesce a segnare in qualsiasi modo, quasi come se calcasse un campo di calcio da anni e anni (ricordiamo che si tratta di un classe 2001). 

Sono diversi i rossazzurri che durante il corso della loro esperienza alle falde dell’Etna hanno siglato tre gol nella stessa partita, da Lulù Oliveira a Cinesinho, da Spagnolo a Eddy Baggio, da Giuseppe Mascara a Gionatha Spinesi, per poi passare da Gonzalo Bergessio fino al catanese doc Andrea Di Grazia. 

Per Moro si tratta della prima tripletta da professionista, arrivando a quota 13 gol stagionali segnando da sette partite di fila contribuendo fortemente alla scalata del Catania in questa stagione abbastanza turbolenta. 

Baldini dalle due facce: sorride per il pareggio, piange per il “giocattolo”

Il fine settimana targato Francesco Baldini era iniziato ai microfoni della consueta conferenza stampa pre-partita dove l’allenatore del Catania si era, doverosamente, soffermato sull’ondata di pacifica solidarietà che aveva investito la città dopo l’alluvione:

“In merito alle manifestazioni di affetto verso la città, poi – prosegue – devo dire che hanno fatto piacere a tutti. Striscioni in tanti stadi d’Italia e persino all’estero, grazie ai tifosi del DortmundMa se c’è una cosa che ritengo importante è certamente il gesto di solidarietà arrivato dal Palermo.Presto torneremo ad essere in competizione sul campo, ma quel che hanno fatto i rosa è stato davvero bello. E, del resto, parlo anche in generale, a Catania non si può non voler bene”.

Ieri, invece, dopo il pirotecnico pareggio colto dai rossazzurri a Campobasso, l’allenatore ha sia analizzato l’andamento della gara e sia, inevitabilmente, lanciato un appello alla società:

“Il primo tempo si è chiuso con un po’ di rammarico dal momento che abbiamo fatto tutto noi fra gol fatti ed errori sui gol subiti anche se sulla seconda rete credo ci fosse rigore per noi prima del ribaltamento di fronte. Nell’intervallo ho capito che i ragazzi volevano ribaltarla e nella ripresa ci sono riusciti. Poi peccato per il pari loro nel finale ma sono convinto che senza l’espulsione nostra non sarebbe finita così. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista perché stiamo buttando punti e i ragazzi non se lo meritano: serve più concentrazione.

Però ai ragazzi ho fatto i complimenti per lo spirito che hanno e per la voglia che ci mettono. Ieri mentre parlavo mi hanno chiesto di fermarmi e di andare subito ad allenarci che non vedeva l’ora. Moro ora andrà in Nazionale e ci mancherà per due partite. I complimenti vanno alla squadra che l’ha messo in condizione di farcela.

La nostra paura più grande è che ci venga portato via questo giocattolo che può far divertire tutti quanti. Abbiamo una gran voglia di continuare. Ora la palla passa alla società: noi possiamo solo continuare a onorare la maglia”.

(foto:calciocatania.it)

 
 

Catania
Campobasso-Catania 4-4, le pagelle: Quattro di Mori…no, Tre di Moro!!!

Campobasso-Catania è uno degli anticipi della 13esima giornata del Girone C della Serie C. Padroni di casa reduci dalla sconfitta in casa del Messina. Ospiti che, invece, non sono scesi in campo nell’ultimo turno a causa del maltempo nella città dell’elefante. L’ultima gara disputata dai rossazzurri ha visto la vittoria di questi ultimi in casa del Monterosi per 1 a 4. Primo tempo scoppiettante: Catania avanti con Rosaia al sesto minuto di gioco. Pareggio dei padroni al minuto diciannove, su tiro dal dischetto trasformato dall’ex Emmausso. Due minuti dopo arriva il sorpasso del Campobasso, con la rete dell’altro ex di turno Rossetti. Ma le emozioni non finiscono qui: prima, infatti, arriva il 3-1 di Candellori, che sfrutta un errore goffo di Monteagudo, e poi il nuovo tiro dagli undici metri, stavolta per i rossazzurri, realizzato con la dodicesima rete in campionato di Moro. Lo stesso bomber rossazzurro, trova il gol del 3-3 nella ripresa, ancora una volta dagli undici metri. Non contento, il numero 24 rossazzurro riesce persino a trovare la tripletta personale con la rete del sorpasso. Purtroppo, l’espulsione di Zanchi d coraggio ai padroni di casa, che nel finale riescono ad acciuffare il 4-4 con Tenkorang. Campobasso-Catania 4-4.

Le pagelle dei rossazzurri

SALA 5,5 – Commette un grave errore in occasione del penalty concesso al Campobasso, dove becca pure il artelino giallo per fallo sull’avversario. Si oppone, molto bene, sulla punizione di Candellori poco prima dell’intervallo. Può fare poco negli altri gol subiti, dove gli errori sono principalmente dei difensori. 

CALAPAI 5.5 – Prima frazione che lo vede poco attivo lungo la fascia destra. Più che altro, si nota per qualche scaramuccia di troppo con gli avversari. Non migliora la sua prestazione nella ripresa, quando non riesce quasi mai ad ottenere la profondità. 

CLAITON 6 – Qualche passo indietro rispetto alle ultime prestazioni soddisfacenti. Non ha grossi errori sul groppone, ma, non assistito dal compagno di reparto, finisce anche lui in ambasce. Da solo, non può fare tanto. 

MONTEAGUDO 4.5 – Commette diverse sbavature in fase di marcatura. Da una di queste, nasce il  clamoroso l’errore che avvia l’azione che porta il Campobasso al 3-1. Anche in occasione della rete di Tenkorang, dà l’impressione di non essere tempestivo nell’andare a chiudere l’assist-man della quarta rete molisana. 

ZANCHI 5,5 – Da una sua sgroppata e da una sua apertura per Ceccarelli, parte l’azione che conduce al vantaggio del Catania. Rimane imbambolato, invece, sull’azione che porta alla rete di Rossetti. Nella ripresa lascia la sua squadra in dieci, per un fallo certamente evitabile.

ROSAIA 6,5 – Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto: gira in rete, infatti, l’assist di Ceccarelli per il vantaggio iniziale. Viene ammonito per un fallo su Vanzan. Buona la prova anche nella seconda frazione, quando fa legna in mezzo al campo cercando di tamponare le ripartenze avversarie. 

MALDONADO 4,5 – Avulso dalla manovra della squadra. Non riesce ad essere il faro illuminante del centrocampo rossazzurro.  Se ne rende conto mister Baldini, che lo richiama in panchina subito dopo l’intervallo. Dal 45′ PROVENZANO 5,5 – Prova, così come aveva fatto a Viterbo, a pennellare qualche buon pallone in mezzo all’area, ma stavolta non trova la precisione. Nel finale ha una buona chance, ma calcia molto male. 

GRECO 6,5 – Parte bene, con la solita garra agonistica che gli permette di conquistarsi anche qualche punizione. Il ventenne ex Pordenone, mette tanta quantità in mezzo al campo. Esce stremato pochi minuti prima del fischio finale. Dal 83′ ALBERTINI S.V.

CECCARELLI 5,5 – Tra i più vivi in avvio di gara. Colpisce una traversa, anche se in offside, e serve l’assist a Rosaia in occasione del vantaggio iniziale. Dopodiché, sparisce letteralmente dai radar. Dal 45′ SIPOS 6 – Fa a sportellate con i difensori avversari, cercando di ottenere anche qualche buona sponda per i compagni. Ha una buona opportunità da posizione ravvicinata, ma stecca l’aggancio della sfera. 

MORO 8 – Dopo un avvio di gara un po’ in chiaroscuro, timbra il suo nome sul tabellino della gara con l’ennesimo rigore trasformato con freddezza. Nella ripresa, trova anche la doppietta con un altro tiro dal dischetto, stavolta con cucchiaio, dimostrando una grande freddezza dagli undici metri. Non è sazio, però, il numero 24 del Catania, che trova anche la tripletta ed il 4-3 per la sua squadra. Dal 77′ ROPOLO S.V.

RUSSINI 6 – Non si vede tantissimo nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa viene spostato sulla destra, e difatti si vede molto di più, dato che ottiene qualche buon calcio d’angolo. Dal 63′ RUSSOTTO 6 – Appena entrato in campo ci prova con una rovesciata acrobatica. Nel finale è sfortunato, perché su un pallonetto che poteva valere il 5-3, trova la grande risposta di Raccichini. 

ALL. BALDINI  6,5 – Conferma l’undici sceso in campo nell’ultimo turno a Viterbo. La sua squadra gioca un calcio a tratti divertente, ma dalla cintola in giù, gli errori sono molteplici e permettono ai padroni di casa si rientrare in gara e persino di metterla quasi in ghiaccio, se non fosse che nel Catania c’è Moro, che non ne sbaglia una sotto porta. Paradossalmente, questo Catania, vincendo il recupero con la Vibonese si troverebbe nelle zone nobili della classifica, ma, purtroppo, il calcio giocato resta soltanto la distrazione di pochi minuti, dato che per il Catania la situazione societaria diventa sempre più nera. 

Campobasso-Catania 4-4: pioggia, pioggia di gol e pioggia di errori

Catania che proviene da cinque risultati utili consecutivi e con una voglia irrefrenabile di addomesticare le voci tumultuose che si sovrappongono fuori dal campo sciorinando una prestazione d’onore e d’orgoglio; Campobasso bramoso di cancellare la sonora sconfitta patita a Messina.

Primo tempo pirotecnico, con il Catania tosto in vantaggio dopo appena sei giri di orologio grazie all’incursione di Ceccarelli sulla corsia di destra, imbeccato splendidamente da Zanchi e con Rosaia a rimorchio pronto al tap-in. Veemente la reazione dei molisano con uno-due lestissimo: prima su rigore trasformato da Emmausso dopo l’infausta uscita di Sala che stende un avversario poi con un altro ex, Mattia Rossetti, abile a battere di destro l’estremo difensore rossazzurro dopo un altro svarione della retroguardia etnea che si lascia sorprendere da un’apertura proveniente dalla sinistra che taglia tutta la linea difensiva prima di essere domata e conclusa in rete dall’attaccante rossoblù.

Il 3-1 è firmato Candellori e nasce da un pasticcio difensivo orchestrato in primis da Monteagudo, tradito da un rimbalzo irregolare della sfera, con il giocatore rossoblù che si smarca con una veronica in piena area di rigore e batte per la terza volta Sala. Su un’azione analoga a quella che ha spinto l’arbitro a decretare il tiro dagli undici metri in favore del Campobasso nasce il gol del 3-2 rossazzurro, siglato dall’immancabile Moro: il portiere molisano esce a valanga su Greco, lo atterra e l’attaccante padovano, fresco di convocazione in Nazionale Under 20, non fallisce dal dischetto.

Il secondo tempo è un’altra giostra. Moro prima realizza la doppietta personale su calcio di rigore per un fallo di mani nettissimo del difensore molisano Dalmazi: un cucchiaio delizioso che vale il 3-3. Poco dopo ancora l’attaccante di Monselice firma la sua tripletta personale su assist al bacio di Russotto ma l’espulsione di Zanchi per tackle ritenuto eccessivamente cattivo dal fischietto di Pistoia, favorisce il ritorno di fiamma rossoblù fino al gol del 4-4 di Joshua Tenkorang che infila Sala con un destro angolatissimo e imparabile.

La saga degli errori, viziati anche dal terreno di gioco ai limiti della praticabilità. Buon punto per il  Catania che allunga a sei risultati utili consecutivi la striscia positiva.

Campobasso-Catania, ecco le formazioni ufficiali

Ecco le formazioni ufficiali che scenderanno in campo allo stadio Nuovo Romagnoli di Campobasso in occasione della sfida tra Campobasso e Catania, fischio d’inizio alle 15

Campobasso (4-3-3): Raccichini; Fabriani, Magri, Dalmazzi, Vanzan; Ladu, Bontà, Candelori; Liguori, Rossetti, Di Francesco. Allenatore Mirko Cudini

Catania (4-3-3): Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Zanchi; Rosaia, Maldonado, Greco; Ceccarelli, Moro, Russini. Allenatore Francesco Baldini

Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia

Il punto tattico di mister Turi Di Stefano: “Moro? Convocazione meritata”

Come ogni settimana, torna l’appuntamento con il nostro mister, ecco che cosa ci ha detto nel corso dell’intervista:

Dopo quasi due settimane, il Catania torna in campo e lo fa contro il Campobasso. Crede che i calciatori allenati da Francesco Baldini abbiano perso il “ritmo partita”?

Credo che il Catania scenderà in campo, lottando e stringendo i denti, come del resto, dall’inizio del campionato. Hanno continuato sempre ad allenarsi, senza sosta e quindi proprio su questo, non nutro alcun dubbio.

Le chiedo un breve commento sulla convocazione di Moro dall’Italia U20. Meritata?

Meritatissima, abbiamo riconosciuto il suo talento in tempi non sospetti. Questa convocazione inorgoglisce la città di Catania e tutto il movimento calcistico. Un attaccante dal futuro florido, riesce a fare gol in una categoria complicata come la Serie C e non ho dubbi che farà bene anche in categorie superiori.

Se fosse in Baldini, chi schiererebbe tra Izco e Cataldi?

Mariano Izco è un perno della storia del Catania, un professionista che ricorda quanto sia importante lottare per la maglia rossazzurra ma molto dipende da come Baldini li abbia visti in settimana. La scelta può anche cadere su Izco ma non mi sento di sciogliere questo dubbio, lasciamolo fare al nostro tecnico.

Ricorda qualche anneddoto legato al Campobasso?

Nel corso della mia carriera, non ho mai avuto il piacere di giocare contro il Campobasso e non rammento neanche particolari partite contro la compagine lucana ma nutro grande rispetto per questa piazza storica del calcio meridionale.

Antonio Conte “pesca a Catania” per rilanciare il suo Tottenham

Antonio Conte, da pochi giorni, è il nuovo allenatore del Tottenham. Dopo le prestigiose panchine di Juventus e Inter, il tecnico leccese ha scelto gli Spurs senza rinunciare ai “fidi” preparatori atletici Stefano Bruno e Gian Piero Ventrone che hanno collaborato proprio a Catania nella stagione 2014/15.

Bruno e Ventrone, quindi, si ritroveranno in quel di Londra come ai tempi di Catania a sei anni di distanza ma, stavolta, in palio ci sono la Premier League, Conference League (dove Conte ha vinto al debutto battendo gli olandesi del Vitesse di Arnhem per 3-2), e puntando alla qualificazione alla prossima Champions League che, attualmente, dista 5 punti.

 

(foto: calciotoday.it)

SIGI -“Portare i libri in tribunale”. Cosa significa una volta per tutte?

Cosa significa: “portare i libri in tribunale”? Quante volte, nel corso delle ultime settimane, se n’è parlato come la panacea di tutti i mali in casa Catania? 

Quando un’azienda si trova in uno stato di incapacità prolungata nel tempo di saldare i propri debiti generando un’insolvenza cronica, può davvero rappresentare l’unica soluzione decente.

Per fare istanza di fallimento della propria azienda l’imprenditore deve depositare presso la cancelleria del tribunale i libri contabili, i bilanci e le scritture fiscali riguardanti gli ultimi tre anni di gestione.

Inoltre, la società deve depositare uno stato dettagliato e una stima delle attività svolte, redigere l’elenco dei creditori avendo cura di indicarne la somma insoluta e indicazione altresì il ricavo lordo per ognuno degli ultimi tre esercizi. E, ancora, deve stilare l’elenco di coloro che vantano dei diritti reali e personali sulle cose possedute dall’azienda spiegando perché i creditori possiedono i titoli per rivendicarli.

Così, il giudice potrà verificare se sussiste effettivamente lo stato di insolvenza dichiarato dall’imprenditore mediante la domanda di fallimento.

In casa Catania, il rischio di affidarsi all’ultima spiaggia, cioè consegnarsi alle autorità giudiziarie nella speranza di cedere il titolo e ottenere vantaggi fiscali infatti se l’istanza venisse accolta il sodalizio rossazzurro verrebbe messo in liquidazione sotto la supervisione di un commissario nominato del tribunale che avrebbe il gravoso compito di occuparsi dell’ordinaria amministrazione della società almeno fino al termine della stagione.

In questo arco temporale, il titolo sportivo verrebbe messo all’asta e l’eventuale acquirente erediterebbe solo i debiti sportivi ovvero gli stipendi dei tesserati. Così, il Calcio Catania  1946 salverebbe ragione sociale e categoria cancellando tutti i debiti contratti con creditori pubblici e privati. 

(foto: blogisicilia.it)

Campobasso-Catania, per i molisani tre ex di turno

Campobasso-Catania è il match in programma domani, sabato 6, alle ore 15:00, partita valida per la tredicesima giornata di serie C girone C che si rigioca dopo 33 anni in quanto l’ultimo precedente risale alla stagione di Serie C1 1988/89. 

Tra le fila dei molisani troviamo tre tesserati che, prima dell’esperienza in maglia rossoblù, hanno trascorso un periodo di tempo ai piedi dell’Etna, parliamo infatti di Mattia Rossetti, Michael Liguori e Michele Emmausso. 

Rossetti, cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dei rossazzurri, sembra aver trovato l’ambiente ideale per potersi esprimere al massimo e per far valere le proprie qualità; giovane talento mai esploso alle falde dell’Etna, l’attuale numero 9 rossoblù ha messo a segno ben 5 gol in questa prima fase di campionato, guidando l’attacco molisano. Cinque sono i gol siglati anche durante la sua esperienza in rossazzurro, quattro in Coppa e uno nella trasferta al “San Nicola” in occasione del match di Serie B tra Bari e Catania della stagione 2014-15 terminato con il risultato finale di 1-1. 

Michael Liguori, arrivato a Catania nella stagione 2018-19, non ha mai trovato la giusta possibilità per potersi ritagliare un po’ di spazio nella rosa allenata da mister Andrea Sottil prima, e da mister Walter Novellino poi. L’ala destra infatti ha collezionato solo 15′ minuti in maglia rossazzurra rimediando anche un’ammonizione. Lascerà Catania alla fine della stagione 2019-20, dove non giocherà nemmeno un minuto, per poi accasarsi alla Recanatese. 

Infine, Michele Emmausso, forse la più grande delusione dello scorso calciomercato rossazzurro, probabilmente l’intera piazza si aspettava di più dal giocatore nativo di Napoli soprattutto dopo quello che aveva fatto vedere durante la sua esperienza alla Vibonese del presidente Caffo. Va via da Catania dopo soli sei mesi a testimonianza delle sue prestazioni sottotono, per lui solo 362 minuti giocati in maglia rossazzurra e ben due ammonizioni.