Taranto-Catania 3-2: Sipos e Moro ci provano, ma Bellocq rovina tutto

Sfortuna ed errori della difesa costano al Catania la seconda sconfitta consecutiva. A Taranto gli uomini di Francesco Baldini vanno sotto di due gol, riescono a reagire, ma alla fine tornano a casa con un pugno di mosche in mano.

Pronti via e gli ospiti cercano di imporre il proprio gioco, ma dopo 14 minuti al primo vero affondo Giovinco approfitta di uno svarione difensivo e castiga Sala con un gran tiro. A mettere le sbarre tra i rossazzurri e il gol si ci mette anche il portiere dei padroni di casa Chiorra, che prima dice no a Russini e poi neutralizza molto bene un angolo battuto da Ceccarelli. Nei minuti seguenti del primo tempo ci prova persino Monteagudo, ma mette fuori.

Nel secondo tempo un gol di Civilleri al 57′, viziato anche questo da un errato disimpegno della difesa rossazzurra, sembra tagliare definitivamente le gambe ai rossazzurri, che invece non mollano e quattro minuti più tardi riescono a ridurre le distanze con il redivivo del gol Leon Sipos, abile a concludere in rete un’azione convulsa. Passano dieci minuti e arriva anche il meritato pareggio: Zullo atterra Moro in area, per l’arbitro è rigore e l’attaccante veneto non sbaglia dal dischetto portando così i suoi sul 2-2. Ci sarebbe il tempo per pensare a completare la rimonta e invece allo scadere dei minuti di recupero Bellocq di testa finalizza un calcio d’angolo battuto da Marsili e condanna così alla sconfitta i rossazzurri.

Baldini: “Fa male perdere immeritatamente”

Queste le dichiarazioni a caldo, al triplice fischio finale, di Francesco Baldini, allenatore del Catania sconfitto dal Taranto al fotofinish per 3-2:

“Fa male perdere così perché non ce lo meritiamo – ha dichiarato Baldini a Eleven Sports-. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi, a cui non posso rimproverare nulla. È la seconda volta che ci beffano a pochi secondi dalla fine: domenica scorsa il Foggia, oggi il Taranto.

Peccato perché se c’era una squadra che doveva vincere era il Catania, il Taranto ha giocato solo di rimessa. Ci manca solo un pizzico di attenzione in più”.

(foto:calciocatania.it)

Taranto-Catania 3-2, le pagelle: Moro non basta, Maldonado horror!

Le pagelle di Taranto-Catania, gara valevole il 15° turno del campionato

Taranto-Catania finisce 3-2 per i padroni di casa. Match che regala l’ennesima beffa nel finale per i rossazzurri, che, tuttavia, non avevano demeritato, anzi. A livello individuale bene Moro e Sipos. Pomeriggio da incubo per Maldonado.

Le pagelle dei rossazzurri

SALA 5,5 – Nel primo gol può fare ben poco. Qualche errore di posizionamento, invece, in occasione del raddoppio avversario.

CALAPAI 6 – Anche lui, così come il suo opposto Zanchi, fa molto meglio in fase offensiva. Mette qualche buon cross in mezzo, e su un traversone rasoterra per poco non trova la rete. Dal 64′ GRECO –

CLAITON 6,5 – Non ha responsabilità sull’1-0 tarantino, seppur è lui col suo colpo testa a mettere la sfera sui piedi di Giovinco. Lotta in modo quasi estenuante, dimostrando di avere ancora carburante nonostante l’età.

MONTEAGUDO 6 – Quando c’è Claiton al suo fianco, il centrale argentino fa decisamente meglio. Molto bene in fase difensiva. Prova anche a farsi sentire in fase offensiva, sprecando una buona palla gol.

ZANCHI 5,5 – Meglio in fase offensiva che in quella difensiva, dove rischia di fare una vera e propria frittata e di saplancare le porte del 2-0 ai padroni di casa. Prima di uscire viene ammonito. Dal 64′ ALBERTINI 6 – Fa rifiatare uno stanco Zanchi. Posizionato a destra, è protagonista di un bel duello con Civilleri.

IZCO 5,5 – È protagonista, in negativo, in occasione del vantaggio avversario. Non è efficace così come lo era già stato nel turno precedente. Ad inizio ripresa viene richiamato in panca. Dal 46′ SIPOS – 6,5 Entra con un idea fissa: riscattare le due palle gol sprecate con il Foggia. E ci riesce, riaprendo la gara per la sua squadra.

MALDONADO 4 – Dodicesimo in campo per il Taranto: la palla sanguinosa che perde a centrocampo costa caro alla sua squadra, visto che da il là all’azione che porta al gol di Giovinco. Non contento, sbaglia intervento mettendo la sfera sui piedi di Civilleri per il raddoppio. Dal 73′ ROSAIA S.V.

PROVENZANO 6 – Gara di tanta quantità in mezzo al campo. Conquista diverse punizioni, provando fortuna anche in area di rigore, ma peccando di imprecisione. Dal 81′ CATALDI S.V.

CECCARELLI 6,5 – Manca la gioia del gol, ma negli ultimi sedici metri è una spina sul fianco per la difesa avversaria. Corre come un forsennato, cercando anche la via della rete con qualche bordata da fuori. Sicuramente partita positiva.

MORO 7 – Dopo un primo tempo in chiaroscuro, il bomber del Catania esce fuori nella ripresa. Cerca la via del gol in tutti i modi possibili, e la rete numero quattordici se la costruisce prendendosi pure il tiro dagli undici metri, trasformato con la solita freddezza.

RUSSINI 6,5 – La sua prestazione meriterebbe la ciliegina sulla torta con un gol. Fa avanti e indietro lungo il suo out di appartenenza, ma anche in quello opposto: emblematico è un suo recupero palla provvidenziale. Va pure vicinissimo al gol, ma trova i guantoni dell’estremo difensore avversario.

 

ALL. BALDINI 5,5 – Plasma un centrocampo inedito nell’undici iniziale, provando a mettere maggior qualità in mezzo con Izco e Provenzano. Se non fosse per i soliti errori individuali (Maldonado), il suo Catania gioca una gara positiva, con un pari che, ai punti, sta più stretto ai rossazzurri. Indovina il cambio giusto, con Sipos che riapre la partita. La sua squadra diverte, assumendo uno stile quasi “zemaniano”. Tutto perfetto fino ai soliti minuti di recupero, quando, per l’ennesima volta, la sua squadra si fa beffare.

Taranto-Catania, ecco le formazioni ufficiali

Tutto pronto allo “Iacovone” di Taranto per la gara contro il Catania. Ecco, di seguito, le formazioni ufficiali:

Catania (4-3-3): Sala, Dos Santos, Maldonado, Provenzano, Ceccarelli, Izco, Monteagudo, Russini, Moro. Calapai, Zanchi.

Taranto (4-3-3): Chiorra, Tommasini, Ferrara, Marsili, Zullo, Pacilli, Granata, Labriola, Civilleri, Giovinco, Italeng.

Foto: CalcioCatania.it

Palermo vola, Messina si schianta. Oggi “derby dello Ionio” per il Catania

Ennesima sconfitta ieri per l’Acr Messina. Stavolta è il Latina a infliggere la nona sconfitta stagionale ai peloritani che lamentavano diverse defezioni. Ai laziali è bastato il calcio di rigore trasformato da Carletti al 29′ per schiantare gli avversari.

Sempre rimanendo in ambito isolano, il Palermo fa la voce grossa e travolge la Paganese in virtù dei tre gol realizzati da Fella, Soleri e Sandri, archiviando però la pratica azzurrostellata solo negli ultimi dieci minuti di gara.

Tra poche ore, alle 14:30, lo stadio “Erasmo Jacovone” tornerà a essere teatro del “derby dello Ionio” tra Taranto e Catania, una sfida affascinante che rievoca inevitabilmente la promozione dei rossazzurri in Serie B nel giugno del 2002. 

La due compagini evidenziano uno score molto simile: per i pugliesi 20 punti in classifica, frutto di 5 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte mentre i rossazzurri, con 19 punti, hanno sinora inanellato 5 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte.

(foto: messinacalcio.org)

Catania
Catania, ritornano Moro e Zanchi

Il Catania domani alle 14.30 affronterà il Taranto nella 15^ giornata del girone C di Serie C.

Qualche dubbio di formazione per la compagine etnea soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. In difesa torna Zanchi (dopo aver scontato le due giornate di squalifica) mentre in avanti importante il rientro di Moro, fuori negli ultimi due match vista la convocazione in Nazionale U20. Ancora fuori Pinto e Piccolo per infortunio.

Di seguito la probabile formazione:

CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Monteagudo, Claiton, Zanchi; Rosaia, Maldonado, Greco; Ceccarelli, Moro, Russini

Foto (calciocatania.it)

 

 

 

 

Pietro Lo Monaco come Zeman: “In Sicilia mancano imprenditori nel calcio”

Prima della partita tra Catania e Foggia, Zdenek Zeman aveva affermato che in Sicilia manca l’imprenditoria interessata al calcio.

Sulla stessa lunghezza d’onda è l’attuale direttore generale dell’Acr Messina, nonché ex plenipotenziario del Catania, Pietro Lo Monaco, sotto la cui gestione (in duetto con Pulvirenti) è iniziato prima il calvario e poi il declino della società rossazzurra:

Mancano gli imprenditori che investano nel calcio. Gli imprenditori esteri mi sembra escludano le squadre isolane. La Sicilia ha sofferto un declino verticale – si legge su TuttoMercatoweb.com-. Messina è una società neopromossa, partita quest’anno costruendosi da zero, l’obiettivo è mantenere la categoria e buttare le basi per discorsi più stuzzicanti nel futuro prossimo.

Catania? Sono in attesa della sentenza del tribunale sul fallimento. Fa male al cuore, se si pensa che sette, otto anni fa si parlava del Catania come di una realtà importante del nostro panorama calcistico.

Una retrocessione dalla A alla B, nell’85% dei casi, porta gravi problemi alla società. L’ultima dirigenza doveva garantire la continuità aziendale, ciò non si è verificato e si paventa la possibilità che il club scompaia. Il Catania è stato l’ultimo club a non subire l’onta di un fallimento, mi auguro ce la faccia anche stavolta”.

(foto: calciocatania.it)

Il punto tattico di mister Turi Di Stefano: “Taranto-Catania? Mi aspetto una tripla !”

Come ogni settimana, torna il nostro appuntamento con la rubrica “Il punto tattico” a cura di Orazio Claudio Sciuto e con Salvatore Di Stefano, il nostro caro mister. Ecco, cosa ci ha detto: 

Il Catania, dall’inizio del campionato, ha siglato 24 gol, come il Bari che però è capolista. Cosa manca alla squadra di Baldini per raggiungere compagini come il Bari o il Palermo?

E’ una domanda molto complicata a cui non saprei rispondere. Sono due realtà diverse che non possono essere paragonate, avendo a Bari un progetto mirato alla risalita in massima serie. La differenza sta nel fatto che il Catania ha subito 23 gol mentre il Bari solamente 12. Che sia frutto della mancanza di serenità? A volte, forse, gli etnei hanno commesso qualche errore di troppo in difesa come il rigore evitabilissimo concesso al 95esimo contro il Foggia di Zeman.

Il prossimo avversario dei rossazzurri si lega indissolubilmente all’ultima promozione in Serie B degli etnei. Taranto-Catania, che emozioni le suscita?

Non credo che il Taranto abbia aspirazioni che vadano dall’accesso ai play-off o al salto di categoria. Eccetto Saraniti, Giovinco o Falcone non conosco nessun giocatore della compagine pugliese. Certamente, sento ancora i brividi dell’ultima promozione in Serie B ma non dobbiamo guardare al passato ma all’arduo presente che è fortemente destabilizzante per il gruppo rossazzurro, dall’ultima delle riserve all’allenatore. Mi aspetto una tripla !

Crede una buona strada quella del fallimento pilotato ai fini di salvare quantomeno il titolo sportivo?

Mi stai mettendo in difficoltà, è un’altra domanda scottante. Non è mia competenza parlare di queste vicende ma cercherò di sforzarmi. L’unico augurio sarebbe quello di trovare un compratore ma è possibile riuscire in quest’impresa nell’arco di un solo mese? Mi sa che in questi frangenti, solo un miracolo potrebbe salvare la storia della matricola 11700, un cuore che batte dal 1946.

Che opinione si è fatto sul campionato di Kevin Biondi? Potrebbe rendere meglio di ora?

Catanese doc e dal grande attaccamento alla maglia, in cui bisogna riporre estrema fiducia già solo per il fatto che sia un giovane della nostra cantera. Moro, Biondi, Pecorino, Di Grazia sono giovani calciatori italiani molto interessanti ma serve continuità. A questo proposito, penso alla capacità di Enrique di far giocare una Spagna che ha prediletto la linea “verde”.

Lo Psicologo – Dott. Torrisi: “Per Sipos momento delicato. Sul Catania…”

Quante volte abbiamo attribuito al “fattore psicologico” una sconfitta? E quante altre abbiamo additato l’allenatore di turno per un atteggiamento troppo rinunciatario in campo dovuto “all’approccio psicologico” alla gara? Per non parlare di quei giocatori, lungodegenti, che tornano in campo dopo mesi di infortunio e giocano col freno a mano tirato per timore di recidive.

Altri, poi, senza una apparente motivazione valida, giustificata da guai muscolari, tendinei o quant’altro, spariscono dalla circolazione per diverso tempo e poi tornano in campo ammettendo di aver sofferto di depressione, di stati d’ansia e/o di panico.

Per questo “Catania Mood” ha pensato di introdurre un’interessante analisi psicologica, condotta dallo Psicologo dottor Michele Torrisi, esperto in neuropsicologia e ricercatore sanitario presso IRCCS centro neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, ma catanese DOC e grande tifoso dei colori rossazzurri.

Una boccata d’ossigeno la proroga di un mese prima della sentenza sull’istanza prefallimentare che riguarda il Calcio Catania. In che modo influirà sulla prestazione della squadra a Taranto?

Sicuramente si tratta di una boccata d’ossigeno che permetterà al Catania di affrontare la sfida col Taranto con meno pressione psicologica però, secondo me, non incide più di tanto. Ha un effetto nell’immediato ma, successivamente, non avrà un’influenza determinante perché questa squadra è stata abituata fin dall’inizio a questa situazione, non viene modificata da un mese di attesa. La prestazione non risentirà più di tanto, superata la partita di Taranto, del mese di proroga concesso dal Giudice del Tribunale di Catania”.

Taranto rievoca dolci ricordi nella tifoseria rossazzurra. Pensa che, per osmosi, possa crearsi un’atmosfera particolare che conferisca maggiore consapevolezza nei ragazzi di Baldini e un surplus di sano agonismo?

“Onestamente non credo che questi ricordi e tracce della memoria possano avere una funzione determinante anche perché si tratta di epoche e società diverse mentre nel pubblico può avere un peso molto diverso. la più grande medicina è proprio l’apporto del pubblico, anche in trasferta, come hanno sottolineato Baldini e i giocatori a più riprese e, in questo, il fattore-Taranto potrebbe incidere sui supporter e, di conseguenza, sul rendimento della squadra”.

Torna Moro. Secondo lei come si sente Sipos alla luce delle recenti prestazioni in cui è stato chiamato a sostituire il goleador padovano? E come può Baldini, tenere alta la sua concentrazione e la sua autostima?

“E’ complicata la condizione psicologica di Sipos. Il ragazzo ha la sensazione di aver sprecato due occasioni dovute all’impiego forzato di Baldini a causa dell’assenza di Moro. Inoltre il croato è consapevole delle prestazioni non eccelse e, a ciò, si aggiunge la perdita del posto da titolare quando Moro non era ancora esploso.

Dal punto di vista psicologico tutto questo impatta in maniera negativa e, in più, non dipende da qualcuno che ha fatto meglio di lui ma da qualcuno che ha fatto male perché poteva giocare soltanto lui ma le performances hanno lasciato a desiderare e sa anche che non avrà molte occasioni per rifarsi. Inoltre, nonostante i problemi societari, il club a gennaio cercherà un altro attaccante perché siamo carenti a livello numerico.

Sipos vive un momento delicato ma è molto giovane e ha tutta la carriera davanti e questo è un punto a suo favore”.

Taranto, Falcone: “Mi sento bene ma necessito ancora un po’ di tempo”

Intervistato dall’edizione pugliese del Corriere dello Sport, Luigi Falcone, ex di turno della sfida tra Taranto e Catania, in programma domenica 21 Novembre alle ore 14:30, ha risposto così a proposito del suo rientro in campo dopo un lungo periodo di infortunio:

“Tornare in campo a distanza di sette mesi è stato emozionante. Un infortunio del genere rischia di comprometterti a livello fisico, ma non solo: in linea di massima, oltre alla riabilitazione, è stato fondamentale rimanere sul pezzo soprattutto mentalmente. Mi sento bene e spero di fornire un contributo importante alla causa, anche se necessito ancora di un po’ di tempo per tornare al top della condizione fisica”.

Ricordiamo che Falcone ha indossato la maglia rossazzurra nella stagione 2015-16 (prima annata in serie C per gli etnei dopo lo scandalo de “I treni del gol“). Arrivato da svincolato dal Varese, il giocatore nativo di Mesagne ha collezionato ben 27 presenze siglando 3 gol e 3 assist. 

Da ormai due stagioni in terra pugliese, l’attuale numero 10 rossoblù ha collezionato 23 presenze e 3 reti lo scorso anno nel girone H del campionato di serie D, ma quest’anno è sceso in campo solo in tre occasioni dopo esser rientrato dal brutto infortunio. 

(Foto: Sicilia Sport News)