Gennaro Monaco, indimenticato difensore del Catania e uomo simbolo dei colori rossazzurri, è intervenuto ai microfoni di “Contropiede QdS”, condotta dai giornalisti Gianluca Virgillito e Antonino Lo Re, parlando del derby e soffermandosi su un aneddoto del passato che molti tifosi etnei ricorderanno con piacere e nostalgia:
“Ogni ragazzo venuto a Catania sa che è una città di Serie A per cui ogni prestazione viene amplificata. Se fanno bene non hanno problemi a trovare club importanti in C e B perché giocano con il Calcio Catania.
Il mio messaggio in vista del derby è quello di un tifoso che ama e amerà sempre Catania: buttare il cuore oltre l’ostacolo, di fare ognuno di loro una grande prestazione vincendo i duelli, con l’orgoglio e l’onore d’indossare questa maglia gloriosa.
Il Catania deve lottare perché i catanesi hanno sentimenti e valori come poche persone nel mondo. Il tifoso catanese è come quello napoletano: vive per il Calcio Catania e per la sua famiglia. Spero fino alla fine che per il Catania giunga un aiuto per salvarlo.
Se arrivasse una chiamata del Catania? Arriverei in un lampo, con qualsiasi mezzo! Ho un rapporto viscerale con la città ed i tifosi, finché vivrò sarà così. Io in sette anni Catania l’ho vissuta, dalla A alla Z, con un amore verso tutti e ho ricevuto tantissimo amore da tutti. I miei figli sono andati a scuola ad Acitrezza, per cui quando Catania chiama io corro in treno, in bicicletta, con la macchina, non si può non correre quando ti chiama una città che ti vuole bene.
L’aneddoto rossazzurro a cui sono più legato è quello relativo al 13 dicembre 1998. A Messina serviva la maglia bianca e rossa e se entro 45 minuti non fossero arrivate, avremmo perso la partita a tavolino. Piovvero un fiume di maglie, i tifosi ne lanciarono a centinaia e rimasero seminudi per darcele: un simbolo di amore, passione e appartenenza.
Solo un catanese o un napoletano potevano in un centesimo di secondo lanciare 100 maglie. Un episodio indimenticabile che farà parte del mio cuore per tutta la vita. Pronostico su Catania-Palermo? Mi auguro con tutto il cuore che ci siano quei 25 minuti di Latina e diventino 90 di ardore, cuore e sostanza. Sarebbe bellissimo per noi tifosi vincere un derby dopo tanto tempo. Per me Catania è tutto, la mia vita. Può dare fastidio a qualcuno ma non mi interessa proprio, tiro dritto per la mia strada e sempre in alto con la mia bandiera: il mio Catania.
(Fonte immagine: Magazine Pragma)