Non è una partita come le altre per Luca Calapai. Nato a Messina il 20 maggio 1993, cresciuto a pane e Serie A al “San Filippo”, sotto la gestione dei Franza che, prima della debacle, condusse i peloritani in Serie A e fino al 7° posto. Allo stadio andava con papà.
I poster di Storari, Zoro, Parisi nella sua stanza, era il grande Messina di “Re Artù” Di Napoli. I primi calci in strada nel quartiee e, poi, la trafila giovanile in giallorosso prima e in rossazzurro poi, indossando anche la maglia di capitano con gli Allievi Nazionali. Aveva 21 anni quando esordì in Serie A con la maglia del Catania, subentrando a Giuseppe Bellusci in un Catania-Udinese, e trovandosi di fronte campioni del calibro di Antonio Di Natale.
Dopo Barletta (26 pres. e 1 rete), Modena (94 presenze) e Carpi (7 presenze), nel 2018 Calapai ha indossato nuovamente la maglia rossazzurra totalizzando finora 106 presenze e ben 5 reti, un bottino ragguardevole anche in termini realizzativi tenendo conto del fatto che l’esterno difensivo del Catania spesso ama scorrazzare per tutta la corsia di destra, crossare verso l’area, attendere la sovrapposizione di mezzali ed esterni offensivi, con l’altruismo tipico che contraddistingue la vita calcistica del fluidificante.
Per un messinese di nascita, ambientarsi a Catania e farne una seconda casa non era scontato. Luca c’è riuscito, guadagnandosi a suon di talento e prestazioni l’amore dei catanesi. Una freccia a destra sempre infuocata, sempre allerta, sempre pronta a un’accelerazione determinante.
Messina-Catania, domenica ore 14:30 al “Franco Scoglio”, è la sua partita.
(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)