La stampa, inevitabilmente, è monocorde. Sulle pagine de “La Sicilia”, edizione odierna, viene affrontata con sentimento e trasporto la vicenda del Calcio Catania che entro 72 ore al massimo conoscerà il proprio destino.
Verrà salvato il titolo sportivo o si ripartirà dalla Serie D in agosto? Lo stucchevole dilemma si reitera ormai da mesi, ben prima della sentenza emanata dal Tribunale lo scorso 22 dicembre:
“Catania, Sigi versi subito i 660mila euro […]. Si salvi la faccia: basta con i contrasti interni nella SpA”.
Logico che non tutti i soci interni alla SIGI abbiano le stesse colpe e, umanamente, alcuni di loro stanno affrontando probabilmente uno dei momenti più complicati della loro storia professionale. Di errori ne sono stati commessi a iosa, per ingenuità, per incompetenza ma, da parte di altri, per tornacontismo.
Alla città, legittimamente, interessa poco l’aspetto meramente umano, pur rispettandolo. Agli errori, qualsiasi sia la loro natura, si deve rimediare.