Coautore per i due progetti volume “Tutto il Catania minuto per minuto” e “Il rosso e l’azzurro. Catania, novant’anni di una maglia“.
Appartenente a due comitati: uno che ha contribuito alla creazione del murales sulle mura perimetrali dello stadio con tutte le vecchie glorie rossazzurre, e uno per le ricerche storiche su Geza Kertesz.
Per Catania Mood, in un momento così delicato della storia rossazzurra, è un immenso piacere intervistare l’amico e tifoso Filippo Solarino.
Filippo, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Prima di ogni cosa, ti chiedo se ti aspettavi tutto quello che è successo negli ultimi giorni, soprattutto mercoledì scorso con la decisione del tribunale che ha sancito il fallimento del Calcio Catania S.p.A.?
“Avevo dubbi dal 2013 dopo il crack Wind jet, sono diventati certezze dopo i “treni del gol”. Credo che, a fronte di quanto accaduto negli ultimi mesi, era ovvio che il tribunale avrebbe deciso in tal senso”.
Venendo al futuro prossimo, mancano tre giorni di tempo alla Sigi per ottemperare al pagamento delle 600.000 euro e consentire l’allungamento dell’esercizio provvisorio. Che sensazioni hai in merito?
“Sinceramente, non saprei cosa risponderti a questa domanda che mi hai posto. So soltanto che, se dividessimo la somma per il numero di soci Sigi, sarebbero poco di 25.000 euro a testa. Non aggiungerei altro”.
I calciatori del Catania negli ultimi giorni hanno postato storie di commiato. Pensi possa esserci, a prescindere da cosa accadrà con Sigi, un fuggi fuggi generale?
“Beh, le storie sui social non credo siano casuali. Per la situazione difficile che si è venuta a creare, credo che, giustamente, saranno in molti i calciatori del Catania che lasceranno e andranno via. Non credo li si possa biasimare”.
La matricola è andata persa pochi giorni fa, ma sono diverse le storie che raccontano questi cinque numeri così importanti per la piazza. Ti va di raccontarci in poche righe la sua storia?
“La matricola nasce solo negli anni ’70, dopo che diventa obbligatorio il regime delle SPA per le società calcistiche. Diventa importante dopo i fatti del ’93, e dopo che una parte della tifoseria, in un primo momento passata con il Catania ’93, usa strumentalmente la narrazione di Massimino morto per la matricola come lavacro purificatore. In realtà, il presidente aveva lottato essenzialmente per riparare ad un vergognoso arbitrio giuridico e per tenere alta la bandiera della città”.
Infine, ti chiedo, qualora la Sigi pagasse questo debito nei confronti del Calcio Catania, cosa ti aspetti dai prossimi due mesi di esercizio provvisorio?
“Quanto all’esercizio provvisorio, mi auguro che all’indomani del pagamento di SIGI inizi subito la procedura di acquisto della nuova società. Sarebbe bellissimo che tutto ciò accadesse subito. Ovvio che SIGI possa non pagare, ma se ne assumerebbe le responsabilità di fronte alla storia di questa città”.