Catania - Bari probabili formazioni
Catania – Bari: probabili formazioni

Catania – Bari. Secondo big match ravvicinato per gli uomini di Raffaele che affrontano il Bari, terza forza del torneo di serie C girone C 2020-21.

I rossazzurri hanno l’obbligo di fare punti, dopo la cinquina rimediata a Terni, mentre i galletti inseguono il secondo posto in classifica, adesso occupato da un Avellino in ascesa.

Fronte Catania. Raffaele recupera, in parte, Russotto (partirebbe dalla panchina), ma deve ancora fare a meno di Piccolo. In avanti dovrebbe giocare dal primo minuto Di Piazza, coadiuvato da Golfo e Manneh. A centrocampo, spazio per Maldonado, sostenuto dai polmoni di Welbeck, con Calapai e Pinto sulle fasce. In difesa agiranno, invece, Silvestri, Giosa e Tonucci.

Non da escludere, eventualmente, la soluzione 3-5-2 con Dall’Oglio a centrocampo e la coppia Sarao-Di Piazza in avanti.

Fronte Bari. Mister Carrera recupera Sabbione, anche se rimane dubbio il suo impiego. Ballottaggio Sarzi Puttini – Semenzato per un posto in difesa, con De Risio che supera Lollo nelle preferenze di fine settimana. In attacco, con Marras squalificato, sono obbligate le scelte, ma non è da escludere il subentro del giovane Mercurio, anche in corso d’opera.

Catania – Bari: probabili formazioni

CATANIA (3-4-3): Confente; Silvestri, Giosa, Tonucci; Calapai, Welbeck, Maldonado, Pinto; Manneh, Di Piazza, Golfo. Allenatore: Raffaele.

BARI (4-3-3): Frattali; Ciofani, Minelli, Perrotta, Sarzi Puttini (Semenzato); De Risio, Bianco, Maita; Cianci, Candellone (Mercurio), D’Ursi. Allenatore: Carrera.

Fonte foto: la Sicilia web

Il punto tattico di mister Turi Distefano: “Dare fiducia al portiere titolare”

Per inquadrare il periodo dei rossazzurri soprattutto in chiave tecnico-tattica, abbiamo il piacere di discutere con un guru della panchina nostrana. Mister Turi Distefano, tecnico e osservatore che vanta una grande esperienza nel calcio siciliano. Con lui affrontiamo i temi più interni di un gruppo squadra analizzando quello ai comandi di mister Raffaele.

Come si affronta una partita delicata come quella contro il Bari, dopo una sconfitta con 5 gol subiti?

“Tutte le partite sono complicate a prescindere dai pronostici, ma il Catania ha poco da perdere, poichè viene da una situazione extracampo complicata e ancora non del tutto risolta. Il Bari invece è partito con la tipica arroganza di De Laurentis e a subirne le conseguenze è stato principalmente un ottimo tecnico come Auteri, un pò come sta accadendo a Napoli con Gattuso.

Adesso Raffaele dovrà lavorare più sulla testa che sulla tattica, ma lui è bravo soprattutto nel leggere le partite in corsa. I biancorossi arriveranno a Catania per fare bottino pieno, a maggior ragione dopo aver cambiato allenatore, ma troveranno un Catania arrembante e sarà una bella gara.”

Come giudica la sconfitta di mercoledì a Terni?

“I rossazzurri a Terni hanno giocato la loro partita, contro una corazzata che ha già vinto il campionato, il mister l’aveva studiata bene, ma purtroppo i tanti errori tecnici hanno portato alla sconfitta. Il problema a mio avviso è che ormai sui calci piazzati non si marca più a uomo ma a zona, quindi i difensori guardano il pallone ma non i movimenti dell’ avversario che rischia di prenderti sul tempo.

Mercoledì la sconfitta ci poteva stare, ma il risultato più giusto sarebbe stato 3-1, 3-2. Il passivo di 5-1 è troppo pesante per una squadra che ha giocato bene per 60 minuti e sul 2-1 ha rischiato di riprenderla.”

Cosa ne pensa degli errori sotto porta di Di Piazza e quale sarà il giocatore più determinante per Raffaele nei prossimi match?

“Il ragazzo è bravo (Di Piazza, ndc), deve essere lasciato tranquillo e soprattutto deve giocare. Io ho allenato tanti bravi attaccanti e la cosa più importante è trovarsi dentro l’aria e crearsi l’opportunità, poi può capitare a tutti di sbagliare, anche se l’occasione di Matteo contro la Ternana è stata clamorosa, sicuramente il ragazzo si rifarà.

Ma non solo di Piazza sbaglia gol che sembrano facili, mi ricordo che Gigi Riva, uno dei centravanti più forti della storia del calcio italiano, ne sbagliava tanti di questi, ma ne faceva di più difficili.

Per quanto riguarda gli altri rossazzurri, secondo me Russotto che è stato croce e delizia del Catania di qualche anno fa, può essere un uomo che fa la differenza in questa categoria, però deve riprendersi del tutto fisicamente e soprattutto deve far vedere che è maturato. Un altro elemento importante potrà essere Dall’Oglio con la sua personalità e tecnica negli inserimenti. Poi faccio pure il nome di Pinto, che attacca molto bene la fascia sinistra.”

Come si gestiscono tre portieri quasi sullo stesso livello, come Santurro, Martinez e Confente?

E’ una patata bollente per l’allenatore (ride, ndc). Mi ricordo di aver avuto due portieri entrambi molto forti negli anni 80, è una cosa positiva ma complicata da gestire.

Alcuni pensano di far giocare due portieri parigrado in maniera alternata, ma io non sono d’accordo. L’allenatore deve sceglierne uno, anche a discapito di qualche malumore, e se malauguratamente dovesse capitare un errore del titolare, non puoi metterlo subito fuori perché potresti distruggerlo psicologicamente. Io ad esempio in settimana lo caricavo e aspettavo tre, quattro partite, prima di valutare l’inserimento dell’altro. Con tre ovviamente è ancora più complicato.”

(fonte foto: Profilo Facebook Salvatore Distefano)

English Version 

In order to frame the period of the rossazzurri, above all from a technical-tactical point of view, we have the pleasure of discussing with a guru of our bench. Mister Turi Distefano, technician and observer who boasts a great deal of experience in Sicilian soccer. With him we face the most internal themes of a team group, and we analyze the temperature of the group of mister Raffaele.

How do you deal with a delicate match like the one against Bari, after a defeat with 5 goals conceded?

“All matches are complicated regardless of the predictions, but Catania has little to lose, as it comes from complicated extra-field situation and still not fully resolved. Bari, on the other hand, started with the typical arrogance of De Laurentis and to suffer the consequences was mainly an excellent coach like Auteri, a bit like what is happening in Naples with Gattuso.

Now Raffaele will have to work more on the head than on tactics, but he is good especially in reading the game in progress. The “biancorossi” will arrive in Catania to make a full score, even more after having changed coach, but they will find a Catania arrembante and it will be a good race.”

How do you judge the defeat of Wednesday in Terni?

The Rossazzurri in Terni have played their right game against a battleship that has already won the championship, the coach had studied well, but unfortunately the many technical errors have led to the defeat. The problem, in my opinion, is that on set pieces we don’t play man-to-man anymore but in a zone, so the defenders look at the ball but not at the movements of the adversary who risks catching you in time.

On Wednesday, the defeat could have been acceptable, but the most fair result would have been 3-1, 3-2. The score of 5-1 is too heavy for a team that played well for 60 minutes and on 2-1 risked taking it back. 

What do you think about the errors under goal of Di Piazza and which will be the most decisive player for Raffaele in the next matches?

“The boy is good (Di Piazza), he must be left quiet and above all he must play, I have trained many good strikers and the most important thing is to be inside the air and create the opportunity, then it can happen to everyone to make mistakes, even if the opportunity of Matteo against Ternana was sensational, surely the boy will make up for it.

But not only Piazza misses goals that seem easy, I remember that Gigi Riva, one of the strongest strikers in the history of Italian soccer, missed many of these goals, but made many more difficult ones. 

“As for the other Rossazzurri players. In my opinion Russotto, who was the cross and delight of Catania a few years ago, can be a man who makes the difference in this category, but he must recover completely physically and above all he must show that he has matured. Another important element will be Dall’Oglio with his personality and technique especially in the insertions and I also make the name of Pinto, who attacks very well the left side.

How do you manage three goalkeepers almost on the same level, like Santurro, Martinez and Confente?

laughs… “It’s a hot potato for the coach. I remember having two goalies both very strong in the 80’s, it’s a good thing but complicated to manage.

Some people think of having two equal goalkeepers play alternately, but I don’t agree. The coach has to choose one, even at the expense of some discontent, and if unfortunately a mistake of the keeper should happen, you can not put him out immediately to avoid destroying him psychologically. For example, during the week I would load him up and wait for 3 or 4 games before evaluating the insertion of another player. With three it’s even more complicated.

 

Buon compleanno Siniša Mihajlović, il guerriero di Vukovar

Il Vocabolario della lingua italiana Treccani afferma che attraverso l’utilizzo del termine “guerriero” si è soliti indicare un combattente, un prode, un forte e valoroso soldato, ed oggi in particolar modo mi preme analizzare una figura che, in qualche modo, ha toccato le emozioni di ognuno di noi: Siniša Mihajlović. 

Esatto, proprio lui che la guerra nell’ ex-Jugoslavia l’ha vissuta con i suoi occhi e sulla sua pelle. La definisce devastante per la sua patria e per il suo popolo, un evento che gli causa senza alcun dubbio ricordi terribili, incancellabili, pieni di sofferenza e paura, ha visto la sua gente cadere, la sua città distrutta, tutto raso completamente al suolo. 

La sua carriera da giocatore parla da sé, forte fisicamente e dotato di un sinistro potente e preciso, si afferma tra Sampdoria (in cui militavano Roberto Mancini, Walter Zenga e Ruud Gullit) e Lazio dove segnerà ben 20 gol nelle varie competizioni. 

A Catania lo ricordiamo con piacere per la sua esperienza di allenatore nella stagione 2009-2010 rilevando la squadra etnea in ultima posizione. Siniša incomincerà a lavorare sodo per poter uscire dalla zona retrocessione, e i frutti del suo operato incominciano a vedersi, quando nel dicembre 2009 conquista una storica vittoria sul campo della Juventus, vittoria che mancava da ben quarantasei anni. Continua ad inanellare una serie di risultati utili ai fini della salvezza in massima serie, ricordiamo sicuramente quel Lazio-Catania (terminata con il risultato di 0-1 ndr) o la notte del 12 marzo 2010, quando il Catania sconfisse per 3-1 l’Inter, che da lì a poco avrebbe vinto il famosissimo triplete

A fine stagione, Siniša riesce nella sua impresa, il Catania ottiene una salvezza importantissima, occupando il tredicesimo posto in classifica raggiungendo quota 45 punti (di cui 36 guadagnati dallo stesso allenatore serbo). Catania è in festa, una salvezza che sembrava improbabile, diventata realtà grazie alla tenacia, alla grinta, alla passione dell’operato di un combattente che non ha mai mollato. 

Il verbo mollare infatti non è presente nella mente di Siniša, lui che nel 2019 annuncia a tutti in conferenza la sua malattia. Non si è mai arreso, ha lottato contro questo mostro, che in qualche modo gli ha cambiato la vita. La sua determinazione lo ha portato a sconfiggere il mostro, annientandolo e riprendendosi quella vita che gli stava sfuggendo di mano. 

Caro Siniša, tu rappresenti un punto di riferimento per tutti noi, un guerriero che non si è mai arreso nonostante tutte le avversità che la quotidianità mette di fronte, diventando simbolo di determinazione e forza. 

Buon compleanno mister, un sincero augurio dalla redazione di Catania Mood. 

(fonte foto: forzazzurri.net)

Ecco quanto guadagnano i giocatori in Serie C oggi

L’AIC (Associazione Italiana Calciatori) ha reso nota la tabella dei compensi minimi che riguardano i calciatori di Serie C per la stagione 2020/2021.

Si tratta, quindi, di un tetto minimo salariale sotto il quale i giocatori professionisti che militano nella terza serie professionistica non potranno scendere.

  • Minimo retributivo dal 24° anno di età (Classe 1996) € 26.664,00 lordi (€ 18.670,84 netti)
  • Primo contratto ex art. 33.2. Noif (Classe 2000) € 20.263,00 lordi (€ 14.726,62 netti);
  • Minimo retributivo dal 19° al 23° anno di età (Classe 2000 – 1997) € 20.263,00 lordi (€ 14.726,62 netti);
  • Minimo retributivo dal 16° al 19° anno di età (Classe 2003 – 2000) € 14.397,00 lordi (€ 11.055,26 netti);
  • Addestramento tecnico (Classe 2001) € 10.665,00 lordi (€ 8.571,49 netti).

(fonte foto: messinasportiva.it)

Andriani Bari
Esclusiva Catania Mood – Andriani (TuttoCalcioPuglia): “Al Massimino sarà difficile. Catania possibile sorpresa ai playoff”

In vista della sfida valevole la 25esima giornata del girone C dell’omonima serie tra Catania e Bari, la nostra redazione ha intervistato il giornalista di TuttoCalcioPuglia.com Giuseppe Andriani. Diversi i temi affrontati, tra i quali l’arrivo in panchina nei galletti di mister Carrera, il momento delle due squadre e le possibili novità di formazione. Di seguito le risposte alle nostre domande:

1) Il Bari del neo-allenatore Massimo Carrera parte subito con una vittoria nel derby pugliese contro il Monopoli. Che impressioni ha avuto in questa prima uscita con alla guida l’ex calciatore della Juventus?

“Carrera è voluto ripartire da quelle cose che gli sembravano essere certezze, per vedere il suo marchio, com’è logico che sia, servirà un po’ più di tempo e di lavoro. La sosta di domenica, almeno per i biancorossi, ha aiutato”.

2) Nonostante i galletti venissero additati a inizio campionato come la super favorita del girone C, alla 24esima giornata la classifica dice Ternana 59 e Bari 45, con in mezzo l’Avellino a 47. Come mai questo ritardo? Cosa non è andato secondo i piani iniziali?

“La Ternana ha fatto cose impensabili, a inizio campionato. Il distacco non era così ampio, né in un senso e né nell’altro. Il Bari ha preso distacco col passare delle giornate, le fere hanno iniziato a correre e poi entra anche l’aspetto mentale, che sicuramente ha penalizzato e sta penalizzando i galletti”.

3) Domenica arriva lo scontro in chiave playoff con il Catania al Massimino. All’andata fu un 4-1 per il Bari, nonostante un ottimo primo tempo dei rossazzurri. Che gara si aspetta?

“Sarà una partita difficile per il Bari. Il Catania di oggi è una squadra diversa da quella dell’andata, che ha molte certezze in più, soprattutto fuori dal campo”.

4) Sebbene il Catania sia partito con mille difficoltà, la squadra di Raffaele occupa il quinto posto in classifica e, in caso di successo contro il Bari domenica, potrebbe persino avvicinarsi al terzetto di testa. Che giudizio si è fatto sui rossazzurri? Crede possano dire la loro fino alla fine per le prime tre posizioni della leadership?

“Credo che per il Catania sarà difficile arrivare tra le prime tre posizioni. Ma attenzione ai playoff: ogni anno è una lotteria è può davvero succedere di tutto”.

5) La sfida col Monopoli è stata decisa da Pietro Cianci. Pensa potrà trovare spazio anche al Massimino? Chi saranno gli indisponibili e/o gli squalificati tra le fila biancorosse e quale sarà, secondo lei, l’undici sui cui punterà Carrera?

“Tra le fila biancorosse non ci sarà Marras, che sarà squalificato. Carrera penso che riconfermerà quanto visto contro il Monopoli, anche perché dopo il successo coi biancoverdi serve dare continuità. Su Cianci dico che non è al meglio, non so se davvero potrà partire da titolare. Se dovesse recuperare, non mi stupirei partisse dall’inizio”.

Catania, ancora infermeria piena ma torna Russotto
La seduta pomeridiana di allenamento sostenuta oggi a Torre del Grifo ha visto Russotto nuovamente allenarsi col gruppo ma restano out in vista del match d’alta quota col Bari Martinez, Piccolo, Zanchi e il neo-acquisto Volpe ancora alle prese con un programma di lavoro differenziato.
 
 
 
(Fonte foto: tuttocatanianews.com)
“Catanesi al Nord” – La rubrica dedicata ai tifosi rossazzurri emigrati

Quanti tifosi sono stati costretti da cause contingenti a lasciare Catania per migrare verso i lidi gelidi del Nord Italia o, peggio, fuori dai confini nazionali. Il tifo per i colori rossazzurri, però, è qualcosa di imperituro, non conosce tempo né spazio, è impresso nell’anima ancor prima che nelle cuciture di una sciarpa.

Per tale ragione la nostra redazione ha ritenuto opportuno dedicare una rubrica ai tifosi DOC che per motivi di lavoro o di famiglia hanno lasciato il capoluogo etneo e, tra saudade e nostalgia, continuano a seguire le sorti del Catania in TV, attraverso la stampa, in qualsiasi modo possibile.

I protagonisti siete voi! Ogni settimana intervisteremo un tifoso scelto con cura dalla nostra redazione, l’appuntamento è ogni mercoledì alle 10:00.

 

Catania-Bari, i precedenti contro i “galletti” e le statistiche delle due contendenti

“Attesa” questa è la parola piu’ appropriata sia per gli addetti ai lavori sia per i tifosi etnei che stanno finalmente tornando a sorridere dopo annate decisamente buie con delusioni a dir poco scottanti.

Al “Massimino” arrivano i galletti  vittoriosi nell’ultima partita giocata contro il Monopoli, un derby vinto per 1-0 grazie alla rete di cianci all’82’ proprio all’esordio con la maglia barese.

Nelle ultime 5 partite il Bari ha collezionato 2 vittorie 2 pareggi ed una sconfitta mentre il Catania arriva all’appuntamento di domenica con 3 vittorie un pareggio e la cocente sconfitta di Terni.

Catania e Bari si sono scontrate in Serie C già nel 1975: in quella occasione finì con un pareggio a reti inviolate, stesso risultato bissato il 27 ottobre 2019.

Il Catania vanta contro la compagine barese 15 successi mentre per la squadra pugliese sono solo 5 le vittorie ottenute contro i rossazzurri. Il Bari vanta il secondo attacco piu’ prolifico del torneo insieme all’Avellino con ben 39 reti, alle spalle, manco a dirlo, della Ternana (61 gol fatti). Il Catania invece ha 29 reti all’attivo, 26 quelle subite.

Parecchi gli ex della partita, primo su tutti l’attaccante Antenucci,  passando per Claiton, Tonucci e Semenzato. Domenica conta solo vincere e sperare che vengano restituiti i 2 punti di penalizzazione. Poi sarà la volta della telenovela Tacopina…

(fonte foto: goal.com)

Ferraù, Tacopina e il closing….

L’avvocato Giovanni Ferraù, presidente della SIGI, è stato ospite della fortunata trasmissione “Corner”, in onda da ben oltre due decenni sulle frequenze di Telecolor.

Ferraù si è detto soddisfatto del lavoro svolto dalla società attuale soprattutto in merito all’azione di alleggerimento sul fronte debitorio resa possibile soprattutto grazie agli accordi raggiunti con gran parte dei creditori non istituzionali.

Le due annose questioni che riguardano, invece, i creditori istituzionali, sono rappresentate da Agenzia delle Entrate e Comune di Mascalucia. I tempi di valutazione, in entrambi i casi, com’era logico prevedere si sono dilatati ma non occorre destare preoccupazioni alla piazza etnea: il closing si farà, la speranza è di rispettare il termine del 25 febbraio, ritenuto inizialmente perentorio dai due contraenti ma Ferraù è stato molto esaustivo in merito:

Contrattualmente la chiusura va effettuata entro il 25 febbraio, un termine non essenziale nella misura in cui le parti chiuderanno il contratto. Se dovessero passare giorni o settimane ma con la certezza di chiudere un contratto più lineare, va bene comunque.Non dobbiamo farci prendere dalla fretta, l’importante è rispettare le scadenze e chiudere senza strascichi giuridici, non importa se sarà il 25 febbraio o il 10 marzo”.

Insomma le premesse, anche se perdurano da mesi ormai, sono sempre le medesime nonostante alcune correzioni di tiro periodiche che, in certi frangenti, hanno fatto tremare la piazza etnea.

Niente panico: nelle prossime ore il tycoon, Joe Tacopina, sbarcherà all’aeroporto di Fontanarossa, lapilli e cenere permettendo, per seguire al “Massimino” il match col Bari e per svolgere un lavoro proficuo e finalizzato alla chiusura della trattativa. Le stelle e le strisce appartengono al futuro del cielo rossazzurro almeno quanto cenere e lapilli…

(fonte foto: informasicilia.it)

Catania-Bari: curiosità sull’arbitro Miele

Ci siamo. Si gioca il secondo big match nel giro di quattro giorni per il Catania di mister Raffaele reduce dalla manita subita dalla Ternana allenata dall’ex Lucarelli.  L’allenatore delle “fere” ha ammesso che nonostante il punteggio rotondo non sia stata affatto una passeggiata la partita interna contro i rossazzurri, anche a causa della sfortuna che ha perseguitato la compagine etnea ed è cosa nota che gli episodi nelle partite facciano la differenza.

Domenica arriva il Bari al “Massimino”: la compagine pugliese piazzata al terzo posto vuole tenere a bada, anzi decisamente a distanza di sicurezza, il Catania che ancora spera nel secondo posto e dato il blasone delle due squadre nell’impianto di Piazza Spedini si attende una gara equilubrata e spumeggiante.

L’arbitro che dirigera’ il match sara’ il signor Gianpiero Miele di Nola coaudiuvato dal primo assistente Emanuele Bocca di Caserta  e dal secondo assistente Fabio Festa di Avellino mentre il quarto ufficiale sarà Francesco Luciani di Roma.

L’arbitro campano vanta nella stagione 2018/19 ben 25 presenze in Lega Pro di cui solo due nel Girone C entrambe in Coppa Italia mentre nelle successive stagioni, 2019/20 e 2020/21 ,ha collezionato rispettivamente 7 presenze di cui una in Catania-Vibonese terminata con il punteggio di  2-1 in favore degli etnei che erano allenati proprio da mister Lucarelli grazie a un gol nel finale di Andrea Mazzarani.

Miele ha diretto anche la gara valevole per la Coppa Italia del 16 dicembre 2019 contro il Catanzaro al “Ceravolo” conclusasi 0-1per i rossazzurri (con rete al minuto 76 di Marco Biagianti).

(fonte foto: calciorosanero.it)