ESCLUSIVA- Binda (Gazzetta dello Sport): “SIGI: operazione assurda. Ecco gli scenari”

Non è il momento storico adatto per dare fiato alle trombe. Pertanto, alla ricerca di autorevolezza e pragmatismo, in esclusiva ai microfoni di Catania Mood è intervenuto telefonicamente il celebre giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Binda, per analizzare a poche ore dall’ufficialità del fallimento del Calcio Catania, le vicende che hanno condotto il club sino al naufragio e i possibili risvolti:

“E’ successo quello che doveva succedere già da tempo. Non riesco a capire l’operazione di salvataggio operata da SIGI nel luglio 2020. Tutti gli esperti l’hanno definita “assurda”, vista l’enorme massa debitoria. Incomprensibile! Il fallimento è una logica conseguenza, anche se SIGI non rappresenta il colpevole iniziale, e anzi ha avuto il merito di salvare la categoria,  ha contribuito a prolungare questa agonia, facendo perdere solo tempo prezioso. Bisogna vedere cosa succede adesso.

A Catania si aspetterà qualcuno pronto a subentrare dall’esterno per fare business. Non è solo una questione di cuore come ai tempi del Cavaliere, Angelo Massimino, oggi i club italiani dipendono sempre più spesso da imprenditori o cordate che vogliono produrre profitti, come voleva fare e come ha sempre fatto Joe Tacopina, e come tutti gli americani e stranieri che sono venuti in Italia per fare calcio. Mettiamoci il cuore in pace: il calcio sentimentale non esiste più, occorre gente che voglia valorizzare il club e rilanciarlo, implementando un piano industriale a lunga gittata.

In caso di effettivo pagamento delle 600mila euro propedeutiche all’esercizio provvisorio dei curatori fallimentari da parte di SIGI, si spera di ripartire mantenendo la categoria. In caso contrario, il Catania sparirebbe subito e ripartirebbe in agosto con nuova società e nuova veste dalla Serie D.  Poi è chiaro che se lo compra Binda avrà vita breve se lo compra Bill Gates o Berlusconi si può attuare un piano industriale e, contestualmente, il piano di rilancio che Catania merita”.

(foto: facebook.com)

Catania Sigi Ferraù
Ferraù: “Presenteremo reclamo”

Intervenuto dopo la sentenza del tribunale arrivata nel primo pomeriggio di ieri, l’avvocato Giovanni Ferraù nonché presidente di SIGI ha espresso la propria opinione ai microfoni de La Repubblica:

Una sentenza che non condividiamo, proporrò di presentare reclamo avverso la sentenza.

Rilevo che il fallimento avviene dopo poco più di un anno dalla desistenza da parte della stessa procura dalla prima istanza di fallimento, in un quadro attuale in cui il debito erariale e complessivo del club è stato ridotto nel corso della nostra gestione.

Attenderemo con quali fondi potrà essere garantito l’esercizio disposto dal Tribunale“.

Ricordiamo che SIGI dovrà immettere ben 600 mila euro entro il 2 gennaio per cercare quantomeno di consentire la proroga dell’esercizio provvisorio e la continuità della categoria permettendo dunque di trovare eventuali acquirenti che possano saldare il debito sportivo equivalente a 2,9 milioni di euro. 

(Foto: QDS)

Mutti: “Sono gestioni malate! Colpa anche di chi controlla”

Bortolo Mutti, ex calciatore del Catania, ha commentato la notizia del fallimento del club rossazzurro ai microfoni di “TuttoMercatoWEb.com”

“Purtroppo dispiace perché sono stato lì anche come giocatore. E’ una piazza incredibile, non farebbe fatica a fare la Serie A. Sono gestioni malate queste

All’estero certe cose non succedono solo qui in Italia. Abbiamo degli organi di controllo che dovrebbero prevenire e non lo fanno. La colpa va a chi ha gestito il Catania, però la grande colpa è anche di chi deve controllare”.,

(foto: bergamonews.it)

Anche ‘La Sicilia’ conferma: “Si può salvare il titolo sportivo”

Lo abbiamo scritto ieri, lo abbiamo confermato stamani, lo riconfermiamo adesso avvalendoci delle parole de “La Sicilia”: il titolo sportivo si può salvare se SIGI verserà 600mila euro entro il 31 dicembre ( dato che l’1 gennaio è festivo e il 2 è domenica) nelle casse del club consentendo ai curatori fallimentari di onorare i pagamenti ai tesserati nel bimestre successivo, fino a marzo.

Il sodalizio rossazzurro dovrà poi essere ceduto a un acquirente disposto a sborsare 2,9 mln per saldare il debito sportivo mentre il debito con creditori istituzionali e privati che ammonta complessivamente a 54mln di euro non rappresenterebbe più un ostacolo poiché sarebbe assolto dal fallimento societario.

(foto: blogisicilia.it)

Sindaco Pogliese: “Farò il massimo affinché il Catania riparta da basi da solide”
Queste le dichiarazioni a caldo del Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, dopo l’ufficialità del fallimento:
 
“Sulle tristi vicende del Calcio Catania non posso che vivere sensazioni ed emozioni contrastanti: da una parte c’è il tifoso, il ragazzo che seguiva in trasferta la squadra del cuore, il “curvaiolo” innamorato del Catania 1946 e della “storia” difficile e tormentata della matricola 11700; e per quel “ragazzo” una storia è finita, per sempre, e ne sento tutta la tristezza.
Da Sindaco, invece, ritengo di dover ancora fare quanto è nelle mie facoltà perché la storia sportiva calcistica del Catania e di Catania possa ripartire su basi solide, con un progetto serio e professionalità adeguate, senza avventurieri o sciacalli a contendersi i “resti”.
Le responsabilità del fallimento ci sono, è naturale, sono molteplici, vanno indietro nel tempo e la storia giudicherà.
Per adesso seguo con attenzione gli sviluppi della brutta notizia di oggi e le scadenze future.
E a chi penserà o scriverà che ci sono cose più importanti del Calcio Catania dico che forse hanno anche ragione; dimenticano, però, che intorno a una squadra non si muovono solo sentimenti e senso di appartenenza (e non è proprio pochissimo…), ma famiglie che lavorano nell’indotto e lavoratori e lavoratrici che andranno in difficoltà; c’è l’immagine di una Città che sulla squadra di vertice costruisce visibilità e marketing territoriale.
In questo momento penso a quei lavoratori e lavoratrici, come ad amici e Catanesi che per questa “storia” hanno perso la vita, per troppo amore e genuina passione.
Nei prossimi giorni avremo maggiori elementi sui quali ragionare, oggi è il tempo del dispiacere e delle emozioni, spesso molto personali.
È stata una bella storia, Catania 1946.
Melior de cinere surgo”.
(foto: lasicilia.it)
Catania Stadio
Il Catania perde 0-2. Ma adesso cosa accadrà?

Atmosfera surreale al “Massimino”. I 2506 spettatori presenti in una serata piovosa a tema viste le lacrime dei tifosi rossazzurri, assistono a una partita che vede il Monopoli mostrare una manifesta superiorità tecnica, di palleggio, e capace di controllare l’andamento del match senza eccessivi patemi d’animo.

Un Catania arrabbiato, mister Baldini è una furia per tutto l’arco dei novanta minuti, quelli che potrebbero essere gli ultimi, non solo del 2021, ma di sempre, per i nostri colori. Abbiamo già detto cosa potrebbe accadere ma è bene rammentarlo:

-entro il 2 gennaio SIGI deve versare 600mila euro per consentire ai curatori fallimentari nominati dal tribunale di proseguire con l’esercizio provvisorio;

-Entro 30 giorni, i curatori devono trovare acquirenti pronti a versare poco più di 2,9 mln per saldare il debito sportivo e acquistare il pacchetto azionario del Calcio Catania SpA fornendo garanzie di solidità economica.

Le speranze restano comunque in piedi. Il Catania, sgravato dal resto dei debiti (oltre 54 mln di euro), potrebbe fare gola a molti imprenditori come accadde, per esempio, all’Ascoli qualche anno fa, evitando anche lo spauracchio della ripartenza dalla Serie D.

(Fonte immagine: StadioNews.it)

Catania dei paradossi: il bomber d’Italia gioca per una squadra che non esiste

“Non ci arriverete a mangiare al panettone!”. Risuonano come una beffa da oracolo le parole di un tifoso d’altra fazione che commentando su una pagina Facebook, inneggiava al fallimento del Calcio Catania. Una sparuta minoranza di goderecci che si dilettano con le disgrazie altrui.

Il Catania è fallito. Fa male scriverlo, fa ancora più male pronunciare soggetto e complemento dando fiato all’unica sequenza di suoni che non avremmo mai voluto produrre. I tre curatori fallimentari nominati dal Tribunale si occuperanno di traghettare le ceneri del ’46 matricola 11700, si spera fino a fine stagione, occupandosi di ordinaria amministrazione (retribuzioni ai tesserati, oneri fiscali), mentre per proseguire l’esercizio provvisorio occorrerà trovare acquirenti entro 30 giorni, in grado di fornire garanzie economiche e, soprattutto, saldare il debito sportivo che ammonta a circa 3 mln di euro.

Oltre ai numeri, c’è il cuore. Settantacinque di storia che si concludono apparentemente oggi nonostante il “Massimino” apra i battenti per ospitare Catania e Monopoli, stasera alle 21:00, in un’atmosfera inevitabilmente surreale. Una morte apparente, qualcosa di simile alla dimensione onirica dove i tifosi sognano che il Catania non sia ancora fallito e, pertanto, giocherà regolarmente la sua partita. Invece non è un sogno ma un paradosso, l’ennesimo di una sfilza infinita. Meglio i paradossi delle scelleratezze, sia chiaro.

Allora seguiremo la partita cercando di comprendere quali motivazioni possano sospingere i ragazzi e Baldini; seguiremo la partita per comprendere quante speranze avremo di rivedere ancora in campo questa squadra dopo la sosta natalizia oppure se nel 2021 si fermerà l’orologio rossazzurro, cristallizzando tempo e speranze. Non è affatto scontato che i curatori trovino le risorse, né che venga concesso l’esercizio provvisorio. Se nessuna manifestazione d’interesse si rivelasse concreta nei prossimi 30 giorni, questa squadra sparirà. Con quale spirito i tifosi assieperanno gli spalti del “Massimino” stasera? Alcuni stendardi campeggianti numeri identificativi già vetusti, non hanno più senso di sventolare.

Oggi la Tribuna VIP sarà vuota. I piagnistei erano inutili prima e continuano a esserlo. La ricerca dei colpevoli è talmente agevole che un bambino di cinque anni sarebbe in grado di stilare una lista di nomi e cognomi di sanguisughe, improvvisati, incapaci e maldestri comunicatori (il male minore) che in questi ultimi anni hanno squinternato il timone del club lasciandolo a una deriva gestionale senza precedenti. Ora Sigi dovrà versare 600mila euro nelle casse del club per garantire l’esercizio provvisorio ai curatori fallimentari entro Capodanno. 

Oggi finisce la storia ma si gioca. Un paradosso come la richiesta di evidenza fondi rivolta a Tacopina a cui SIGI si appigliava in maniera stucchevole offendendo l’intelligenza altrui oppure come gli obiettivi sportivi sbandierati a inizio stagione a fronte di una situazione economica che definire “deficitaria” era alquanto eufemistico.

Un paradosso come avere il miglior bomber d’Italia che segna a raffica giocando per una squadra che non esiste più.

P.S.: Si esulta solo per un gol del Catania, non certo dicendo: “avevo ragione!”. Solidarietà verso tutti i tifosi rossazzurri, soprattutto verso coloro che solo oggi si sono resi conto che l’epilogo terribile fosse inevitabile.

(foto: Davide Anastasi ph)

Calcio Catania, nominati tre curatori fallimentari

Con la sentenza 263, il Tribunale di Catania sezione fallimentare ha accolto l’istanza della procura della Repubblica, statuendo il fallimento del Calcio Catania spa e autorizzando l’esercizio provvisorio dell’impresa, con l’incarico a tre curatori: i dottori commercialisti Giucastro e D’Arrigo, già componenti del collegio di Ctu nominato dal Tribunale fallimentare, e l’avvocato Basile. 

Lo stato di insolvenza del club ha indotto il Tribunale a dichiarare il fallimento. Adesso sarà compito dei curatori individuare le disponibilità economiche necessarie per portare a termine la stagione sportiva 2021-22. Il Calcio Catania ha 30 giorni per impugnare la sentenza di fallimento, con reclamo alla corte d’appello. 

(Foto: Il fatto di Catania.it)

Catania-Monopoli e solito on/off. Spegniamo l’interruttore dei dubbi

Come se fossimo dei robot o dei marchingegni ben congegnati e standardizzati, oggi cade il classico giorno, stavolta infrasettimanale, in cui siamo tenuti a spegnere l’interruttore, azzerare il credito di risposte che vantiamo rispetto alla attuale società controllante il Calcio Catania e occuparci esclusivamente di “calcio giocato”, come se si trattasse (ed è così) di una divagazione rispetto alla “nuova normalità” a cui siamo abituati, costituita da documenti, scartoffie delle più disparate provenienze, dubbi come montagne su presente e futuro, certezze sulle penalizzazioni e sui debiti.

Quindi, stasera alle 21:00, in diretta su Eleven Sports e Sky, il Catania giocherà contro il Monopoli, secondo in graduatoria alle spalle del Bari, dopo aver impattato col Messina in riva allo Stretto. Baldini ha avuto solo due allenamenti a disposizione per preparare la partita contro un avversario che, partita dopo partita, sta dimostrando il proprio valore.

Non solo Starita: il Monopoli, come abbiamo avuto modo di apprezzare già nella gara d’andata conclusasi con un roboante e strameritato 3-0 in favore dei pugliesi, è una squadra in grado di offrire un bel calcio, spumeggiante, giocando in ampiezza, sfruttando al meglio le corsie laterali e subire pochissimo (solo 14 le reti al passivo a dispetto del Catania che è stato perforato in ben 30 occasioni).

Ci aspettiamo l’impiego dal primo minuto di Russini, arruolabile dopo aver scontato la squalifica, al pari di Monteagudo. Baldini sa che i rossazzurri, quando approcciano alla gara con un’impostazione difensivista, difficilmente riescono a contenere con efficacia le sortite offensive altrui. Pertanto, ci aspettiamo un Catania arrembante, magari fin dallo schieramento tattico, che giochi e lasci giocare l’avversario senza innalzare le barricate.

 

settore ospiti
Catania-Monopoli: le probabili formazioni. Ampio turnover?

Due vittorie, due pareggi e una sconfitta per il Monopoli vice-capolista nelle ultime cinque gare mentre il Catania ha ottenuto due vittorie, un pareggio e due sconfitte. Rossazzurri reduci però da due derby in cui hanno raccolto 4 punti, vincendo con il Palermo al “Massimino” e impattando col Messina al “San Filippo”.

Queste le probabili formazioni secondo le informazioni in nostro possesso:

CATANIA (4-2-4) Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Pinto; Rosaia, Greco; Russini, Sipos, Moro, Russotto.

MONOPOLI (3-5-2) Loria; Mercadante, Bizzotto, Riggio; Tazzer, Piccinni, Vassallo, Langella, Guiebre; Starita, Grandolfo.