Intervistato dalla redazione di Catania Today, l’avvocato Enzo Ingrassia, nonché presidente dell’associazione Catania Rosazzurra, ha parlato dell’aspetto legato all’azionariato popolare, aspetto cardine che caratterizza l’associazione stessa. Di seguito quanto riportato ufficialmente:
“Auspicavamo l’arrivo di un ‘principe rossazzurro’. È arrivato Pelligra e di meglio non potevamo aspettarci. Il gruppo Pelligra con in testa chi a Catania lo rappresenta come il vice presidente Grella, dà al calcio un valore non solo sportivo ma anche sociale, e questo è garanzia non solo per la rinascita del calcio a Catania, ma anche per una migliore valorizzazione della città. Reputo sia iniziato un nuovo corso foriero di grandi risultati! Catania Rossazzurra è nata da appena sei mesi, per il numero dei partecipanti e per l’intensità e la qualità della loro passione, è già una realtà inserita nel tessuto connettivo della città. Siamo convinti che il connubio tra il Catania e Catania sia indissolubile e che il calcio, anche come fenomeno sociale, può contribuire anche ad una migliore valorizzazione della città. Catania Rossazzurra aveva l’obiettivo di essere collante tra due realtà. Abbiamo in sei mesi realizzato tante iniziative per raggiungere tale obiettivo, ne abbiamo in cantiere tante altre per consolidarlo. L’azionariato popolare, già legge in alcuni paesi europei, proposta di legge in Italia e applicato già da tante società calcistiche, era un modo per legare la città a chi ad essa si voleva accostare dopo il fallimento del Calcio Catania. Ne abbiamo parlato con la nuova società. Aspettiamo di riparlarne quando il Catania veleggerà in altri campionati che come rango le appartengono. Per il momento coniughiamo quello che abbiamo definito l’azionariato del cuore. Grati, in tema di feedback, per la considerazione che la nuova Società ha per Catania rossazzurra. Ripeto in tema di rilancio del Calcio a Catania, è stato quanto di meglio potessimo aspettarci. Anche se mi piace sottolineare come anche altre realtà imprenditoriali avevano partecipato al bando competitivo del Comune, sintomo ciò dell’appetibilità di una piazza come quella di Catania alimentata e sostenuta da tifosi ineguagliabili”.