La dinamiche del calciomercato sono complesse e ramificate come non mai di questi tempi. Tra poca grana, fattore che accomuna quasi tutte le società di Serie C – Girone C, rose falcidiate dal Covid-19 ma anche da infortuni muscolari a medio e lungo termine, ogni società è chiamata a effettuare interventi mirati senza uscire fuori budget e cercando di puntellare la squadra a dovere nei ruoli in cui allenatore e staff tecnico ritengono di lamentare delle lacune.
Il Catania, tra tutte, vive la situazione più complessa pur nella complessità generale. L’esercizio provvisorio, prolungato fino al 28 febbraio, consentirà ai curatori fallimentari di procedere con l’ordinaria amministrazione del club che include anche il calciomercato invernale secondo il calendario agonistico, quello che una volta rappresentava l’unica certezza.
Non è così alle falde dell’Etna, tra Tribunale, Covid e asta competitiva ancora in fieri. Ciò comporterà sacrifici in uscita, lo abbiamo detto, ridetto e lo ribadiamo, ma anche un’opportunità per fornire nuove soluzioni tattiche o limare i precedenti abbozzi. E’ assai probabile che Baldini fin da domani studierà a Torre del Grifo alternative tattiche al fortunato 4-3-3, che ha già avuto modo di modificare in corso d’opera più volte e, in qualche circostanza, sorprendendo addetti ai lavori e avversari anche dal primo minuto schierando i rossazzurri con un 3-5-2 o 5-3-2 che dir si voglia e, sporadicamente, con il 4-4-2.
Prende corpo la suggestione di vedere spesso e volentieri Sipos e Moro contemporaneamente in campo, cosa che si è già verificata peraltro offrendo buoni frutti. Il croato agisce alle spalle del bomber di Monselice facendo da collante tra mediana e terminale offensivo e se, come sembra, i maggiori sacrifici in uscita si concentreranno sugli esterni d’attacco (Ceccarelli sicuramente, Piccolo subito dopo e, forse, anche uno tra Russini e Russotto), Baldini potrà fare di necessità virtù modificando l’assetto-base dell’undici titolare per rispondere ai dettami di un modulo differente.
Mancano ancora 22 giorni alla chiusura del calciomercato e tanti, troppi punti di domanda che necessitano risposte a partire, manco a dirlo, dal bando di vendita. Una cosa è certa: Baldini sembra l’uomo giusto al momento giusto perché chi meglio di lui sarebbe in grado di valorizzare i giovani che verranno in prestito temporaneo, responsabilizzandoli e garantendone una crescita tecnico-tattica di pari passo a quella del Catania?
Il patrimonio da salvare, dopo il titolo sportivo, è la categoria con quel che si avrà. Non dimentichiamocelo.
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