Da più parti leggiamo che gli eventuali acquirenti che si aggiudicheranno il Calcio Catania all’asta dovranno presentarsi con 4 milioni di euro in mano: 1 milione per l’offerta ai curatori e poco meno di 3 per saldare il debito sportivo.
Il messaggio che rischia di passare è che se una cordata X si presenti entro l’11 febbraio rompendo i salvadanai dei soci e racimolando la cifra di 4 milioni, i problemi che affliggono il Catania da anni verrebbero spazzati via insieme ai cocci. Bene: non è così!
A Catania serve una società forte che non si limiti al compitino, mettendo pezze qua e là com’è successo con SIGI, oppure accumulando nuovamente debiti come è accaduto con la gestione Pulvirenti-Lo Monaco. La conditio sine qua non è “forza economica”, potere economico, insomma chiamatelo come volete: servono soddi.
Non ci si può limitare alla ordinaria amministrazione, urge un piano quinquennale, a lunga gittata, un progetto sportivo e di riqualifica non solo del parco giocatori e dello staff ma del brand, del merchandising e di Torre del Grifo che deve far parte del nuovo progetto in quanto volano per la crescita economica della nuova società del Catania che si verrà a creare.
Quindi, ok i 4 milioni di euro subito ma attenzione a non commettere gli errori del recente passato: per amministrare e portare in gloria una società di calcio con sede in una delle città più grandi e appassionate d’Italia servono 400 milioni non 4. Più che una provocazione è una realtà (ovviamente se fossero 40 andrebbero più che bene, badate bene al senso dell’articolo, leggiamo tra le righe!).
Prendete il Presidente del Bari Luigi, De Laurentiis (figlio di Aurelio, patron del Napoli): secondo voi come ha fatto la società pugliese a non fallire negli ultimi tre anni spendendo una fortuna pur rimanendo invischiata in Serie C? Papà Aurelio vanta un fatturato annuale di 247,5 mln di euro (in calo rispetto al 2020, quando sfiorava i 300 mln). Logicamente ne bastano 20 per un calciomercato da sogno in serie C, inclusa l’ordinaria amministrazione del club per una stagione. Ecco subito spiegato.
Probabilmente, come si vocifera in questi giorni, cederà il club pugliese entro il 2024 per evitare conflitti di interessi futuri come è accaduto a Claudio Lotito con Lazio e Salernitana ma, frattanto, lo sta portando in Serie B. Senza soldi non si canta messa.
(foto: optimamagazine.com)