Bari-Catania, le probabili formazioni del match del San Nicola

Dopo oltre un mese di sosta ritorna il campionato di Serie C. Per il Catania di mister Baldini subito un match molto difficile ed insidioso. I rossazzurri, infatti, saranno di scena al San Nicola di Bari contro la capolista del girone C. Una gara, sulla carte, dal pronostico già scritto, data la situazione emergenziale degli etnei. Il Catania, infatti, si presenta in Puglia con una formazione molto rimaneggiata. Diverse le assenze, soprattutto tra difesa e centrocampo. 
Qui, di seguito, le ultime dai campi e le probabili formazioni del match.

Le ultimissime dai campi

BARI – Da segnalare il rientro di capitan Di Cesare, anche se difficilmente partirà dal primo minuto. Anche per i galletti è emergenza a centrocampo: assenti, infatti, Bianco, Scavone e Maita. In cabina di regia, a coadiuvare le giocate dei biancorossi ci sarà Di Gennaro. In attacco Antenucci e Paponi dovrebbero comporre il tandem d’attacco, con Botta che agirà alle loro spalle.

CATANIA – Molti problemi tra difesa e centrocampo. Davanti ad uno tra Sala o Stancampiano, mancheranno in molti: Calapai è ormai con la valigia in mano. Unici due centrali Ercolani e Monteagudo. Ballottaggio a sinistra tra Ropolo e Zanchi. Anche in mezzo al campo grave l’assenza di Rosaia. In avanti, tridente offensivo che dovrebbe esser composto da Russini e Russotto con Moro al centro dell’attacco. 

Le probabili formazioni di Bari-Catania

BARI (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento, Terranova, Mazzotta; Mallamo, Di Gennaro, D’Errico; Botta; Antenucci, Paponi. ALL. MIGNANI.

CATANIA (4-3-3): Stancampiano; Albertini, Monteagudo, Ercolani, Zanchi; Greco, Cataldi, Provenzano; Russotto, Russini, Moro. ALL. BALDINI.

Fonte immagine: BariToday

Prima della partita – Baldini: “A Bari per dire la nostra contro i più forti”

Francesco Baldini è tornato a parlare nella consueta conferenza stampa pre-partita. L’allenatore del Catania ha analizzato con lucidità il momento che sta attraversando la squadra, complicato sotto versi aspetti: societario, d’organico e mentale, enucleando caratteristiche e criticità della partita di oggi pomeriggio col Bari al “San Nicola” (ore 17:30):

“A Bari mancheranno alcuni giocatori squalificati e altri in uscita ma chi è salito sul pullman lo ha fatto con la convinzione di poter offrire una buona prestazione e con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto. Io sono convinto che sarà così.

Chi è venuto a Bari ha una voglia incredibile di giocare e di rimanere a Catania, sono contento che finalmente si faccia rotolare il pallone in mezzo al campo.

C’è tanta voglia di parlare di calcio e giocheremo in uno stadio importante, con una tifoseria altrettanto importante, e contro la squadra in assoluto più forte del girone: però sono convinto che diremo la nostra. Hanno tutto dalla loro parte ma noi abbiamo la nostra voglia di giocare”.

(foto:calciocatania.it)

Lo Psicologo- Dott. Torrisi: “Coesione del gruppo poco inficiata dalle partenze”

Quante volte abbiamo attribuito al “fattore psicologico” una sconfitta? E quante altre abbiamo additato l’allenatore di turno per un atteggiamento troppo rinunciatario in campo dovuto “all’approccio psicologico” alla gara? Per non parlare di quei giocatori, lungodegenti, che tornano in campo dopo mesi di infortunio e giocano col freno a mano tirato per timore di recidive.

Altri, poi, senza una apparente motivazione valida, giustificata da guai muscolari, tendinei o quant’altro, spariscono dalla circolazione per diverso tempo e poi tornano in campo ammettendo di aver sofferto di depressione, di stati d’ansia e/o di panico.

Per questo “Catania Mood” ha pensato di introdurre un’interessante analisi psicologica, condotta dallo Psicologo dottor Michele Torrisi, esperto in neuropsicologia e ricercatore sanitario presso IRCCS centro neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, ma catanese DOC e grande tifoso dei colori rossazzurri.

Che impatto psicologico si aspetta da parte di Bari e Catania dopo un lungo mese di stop forzato tra sosta natalizia ed effetti del Covid-19?

“Ci sarà semplicemente una grandissima voglia di giocare,. E’ il loro mestiere ma anche una grande passione perché i giocatori vogliono stare in campo e saranno felici di riprendere il contatto con il pallone. Questo aspetto prevarrà su tutto il resto”.

Via Maldonado, Calapai, Ceccarelli, molto probabilmente anche Piccolo. Parte della cosiddetta “vecchia guardia”, per preferenza o per necessità dei curatori fallimentari di alleggerire il monte ingaggi, ha lasciato Catania. Ma ha lasciato anche un vuoto nello spogliatoio secondo lei? Baldini dovrà faticare maggiormente per tenere unito il gruppo e responsabilizzare i giovani, già in rosa e che verranno?

“Secondo me il lavoro di Baldini per tenere unito il gruppo non sarà complicato perché sono già molto uniti. Abbiamo visto nei social i ragazzi nello spogliatoio dopo una vittoria, a cena insieme o in serate organizzate tra loro che esulavano dalla società. Tutti messaggi che fanno capire come il gruppo sia unito. Il fatto che giocatori vadano via per ragioni di ‘spese’ e, nel caso di Maldonado, un giocatore che non era contentissimo di stare a Catania perché era consapevole di avere molte richieste, al pari di Ceccarelli, la coesione del gruppo viene poco inficiata dalla partenza di giocatori che non hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia.

Credo invece che sia diverso il discorso di Calapai qualora dovesse partire. Nel calcio, così come nella vita, affrontare le sofferenze insieme unisce quindi, se vogliamo vedere il rovescio della medaglia della situazione drammatica che sta attraversando la società, possiamo affidarci proprio allo spirito di gruppo che emerge come arma in più per primeggiare sulle difficoltà”.

Molti ci danno per spacciati contro il Bari. A suo avviso, analizzando la situazione globale quindi vicende societarie, smembramento “controllato” della rosa e incertezze sul futuro, ritiene che il gruppo-squadra possa giovarne attingendo direttamente dal serbatoio della perseveranza e del senso di appartenenza (vedi Russini e Sipos richiestissimi ma inamovibili per loro stessa ammissione) o rischiamo il tracollo tecnico perché ci siamo indeboliti, almeno sulla carta?

“A mio parere la partita col Bari non è un indicatore della salute emotiva della squadra perché possiede una rosa di grande spessore e superiore sicuramente a quella del Catania dal punto di vista tecnico. Proprio per questo, essendo il Bari una corazzata e il Catania una squadra in crisi societaria, non è la partita più adatta per esprimere giudizi a lungo termine. Lo saranno invece le partite successive per cui non ci sarà nessun tracollo in caso di sconfitta. I giocatori sanno benissimo che si tratta della prima della classe, ciò non significa che faranno una comparsata ma è anche opportuno tenere conto dei valori oggettivi e non fare drammi”.

Primavera – Derby Palermo-Catania: 2-2. Rossazzurrini, che rimonta!

Il Catania Primavera di mister Orazio Russo riesce ad agguantare un insperato pareggio dopo il doppio svantaggio. Il Palermo, sostanzialmente, ha controllato il match ma proprio quando i rosanero hanno abbassato la guarda i rossazzurri si sono risvegliato e in appena quattro minuti hanno colto il pari.

Una prova d’orgoglio da incorniciare che coincide con il terzo risultato utile consecutivo e doppietta per Russo che prima realizza direttamente su calcio di punizione deviato da un avversario alle spalle dell’estremo difensore Misseri all’73’ poi su calcio di rigore al 77′ per fallo di mani a opera di Parisi.

(foto: stadionews.it)

Il Calcio Catania ricorda Gianni Di Marzio: “Immensa la nostra gratitudine”
Ci lascia Gianni Di Marzio, che guidò i rossazzurri alla promozione in Serie A nel 1983: con la sua passione intrisa di saggezza calcistica, con la sua competenza e il suo carisma, l’allenatore, nato a Napoli nel 1940, seppe creare un gruppo fortissimo e un’atmosfera indescrivibile nella sua bellezza, che rese ancor più forte una squadra capace di entrare prepotentemente e per sempre nel cuore dei tifosi.
Il nostro cordoglio è genuino ed è immensa la nostra gratitudine: mister Di Marzio, protagonista della nostra storia, ha amato profondamente Catania, il Catania e i catanesi, amici mai dimenticati anche a distanza di decenni dalla splendida impresa sportiva compiuta allo stadio “Olimpico” di Roma.
In vista della gara con il Catanzaro, in programma domenica 30 gennaio, il Calcio Catania ha richiesto alla Lega Italiana Calcio Professionistico l’autorizzazione ad apporre una fascia in segno di lutto al braccio dei calciatori e ad osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio.
Alla famiglia Di Marzio, sincere condoglianze“.
(Foto: LiveSicilia)
Catania
Ieri confronto telefonico tra vertici del Catania e gruppo milanese

Abbiamo cercato conferme e sono arrivate. Su “La Sicilia” oggi si parla di una telefonata tra curatori fallimentari del Calcio Catania e un membro appartenente al gruppo imprenditoriale milanese interessato a partecipare all’asta per rilevare il ramo calcistico dell’azienda:

“Ieri c’è stata una telefonata tra uno dei componenti del gruppo imprenditoriale lombardo e i vertici del Catania. Come si vede, eppur qualcosa si muove…”.

Da fonti vicine alla “società” abbiamo ricevuto conferme in merito ma, ovviamente, non siamo a conoscenza degli argomenti trattati durante questa conversazione né della durata. Si tratta di un buon segnale, niente di più al momento, ma sempre meglio della stasi totale. E comunque è un elemento concreto.

(Fonte immagine: Mediagol.it)

Il default del Catania sbarca in Indonesia dove ci conoscono bene! (VIDEO)

Abbiamo osato tradurre dall’indonesiano all’italiano il titolo del video realizzato da Starting Eleven Story, canale YouTube con oltre mezzo milione di iscritti che ha realizzato un servizio dettagliato sul Catania dal titolo eloquente: Mengenang Calcio Catania , Tim Legendaris yang baru saya bangkrut ovvero: “Ricordando il Calcio Catania, la squadra leggendaria che è appena andata in bancarotta”.

Il video, intraducibile ma comprensibile attraverso l’ausilio delle immagini e dei nomi che hanno fatto la storia recente del Calcio Catania, risulta essere molto affascinante trattandosi di Paesi situati agli antipodi del globo terrestre: Sicilia e punto d’incontro tra Oceano Pacifico e Indiano, il cronista parla dello spareggio di Bologna contro il Chievo Verona (tra le poche parole comprensibili).

Un’altra parola comprensibile, ahinoi, è “bangkrut” cioè “bancarotta”. Si parla anche della trattativa naufragata con Joe Tacopina, dell’era Pulvirenti-Lo Monaco, del nostro eterno capitano Marco Biagianti ma anche dei tragici eventi del 2 febbraio, dei derby col Palermo e del nostro “Julukan Unik” ovvero del “soprannome unico”: i Rossazzurri. Un brand, evidentemente da esportare a livello internazionale. Ma, oltre a “Etnei”, ci definiscono anche “gli Elefanti”, e le riprese delle colate laviche di mamma Etna, la veduta aerea con particolare attenzione su Piazza del Duomo e sul liotru, con tanto di primissimo piano al minuto 5,35, meritano assolutamente la visione integrale del video che dura appena 10 minuti.

Inoltre, la ricostruzione storica del club parte dal 27 giugno 1929, dimostrando l’eccellente preparazione della giornalista che ha confezionato il video. Come giocatore-simbolo è stato scelto Beppe Mascara mentre a Rolando Maran è stata riservata una menzione a parte per aver centrato l’ottavo posto in campionato. Retrocessione e “Treni del gol” completano la straordinaria cronistoria indonesiana degli eventi rossazzurri più salienti. 

Ma abbiamo selezionato il commento di “BF Putra” un calciofilo indonesiano esperto di Calcio Catania:

“A Catania Diego Simeone si è esibito come allenatore salvando con successo il Catania sull’orlo della retrocessione anche se in quel momento molti prevedevano che il Catania sarebbe retrocesso a causa delle sue pessime prestazioni per tutta la stagione 2011”. Un riferimento a El Cholo non poteva mancare.

(foto: centrofornituresnc.com)

IL VIDEO INTEGRALE DEL SERVIZIO REALIZZATO DALLA STAMPA INDONESIANA:

E’ morto Gianni Di Marzio, icona del Catania anni ’80

Gianni Di Marzio, indimenticato allenatore del Catania dal 1982 al 1984, si è spento stanotte. Aveva da poco festeggiato 82 anni, compiuti lo scorso 8 gennaio.

Conosciuto ai più  per aver scoperto Diego Armando Maradona nel 1977, per i tifosi rossazzurri rappresenta un’icona, avendo centrato la promozione in Serie A attraverso i famosi spareggi dell’Olimpico di Roma contro Como e Cremonese.

Questa la dedica, su Twitter, del celebre giornalista di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, figlio di Gianni:

“E adesso potrai finalmente allenarlo il tuo caro Diego. Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti”.

(foto: gazzettadelsud.it)

Spinesi: “Bari favorito, ma i rossazzurri potranno giocarsela”

Gionatha Spinesi, storico attaccante rossazzurro che ha anche vestito la maglia dei galletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TuttoBari.com parlando principalmente dell’imminente sfida di domenica, il big match della giornata che vedrà di fronte Bari contro Catania.

Mi aspetto sicuramente una bella gara, con due compagini che giocheranno per vincere. Il Bari è favorito, il Catania ha una situazione diversa, preoccupante e incerta, ma per questo i ragazzi vorranno farsi vedere. Andranno al San Nicola per giocarsela, pur consapevoli di affrontare la squadra più forte della C. In queste situazioni squadre come i biancorossi hanno tutto da perdere, mentre gli etnei possono giocarsela senza troppe preoccupazioni di classifica. Sfida fra bomber dalla differente età, come Antenucci e Moro? Mirco gioca ogni partita per essere punto di riferimento e un esempio per i compagni, oltre ad essere uno straordinario realizzatore. Dall’altra parte c’è un giovane che sta facendo benissimo ed è sulle ali dell’entusiasmo, è anche un bravo ragazzo con la testa sulle spalle. A Mirco, che conosco molto bene, auguro la Serie B, realizzando il desiderio per cui è sceso a Bari, spero che Moro sbocci per una grande carriera“. 

(Foto: calcioweb.eu)

UFFICIALE: Pier Luigi Simonetti è un nuovo giocatore del Catania

Pier Luigi Simonetti, giovane centrocampista classe 2001  ha firmato con il Catania dopo aver rescisso il contratto che lo legava al Piacenza. 

Si tratta del primo movimento in entrata registrato in casa Catania durante questa complicata sessione invernale di calciomercato.

Questo il comunicato ufficiale diramato del club etneo:

Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Pier Luigi Simonetti, nato a Roma il 4 gennaio 2001. Cresciuto calcisticamente nel “vivaio” della Roma, il duttile centrocampista si è laureato campione d’Italia con l’Under 17 giallorossa guidata nel 2017/18 da Francesco Baldini: con 9 gol nell’arco di 25 presenze, fu tra i principali protagonisti dell’impresa. Nel 2018/19, ancora con la Roma, il giovane atleta ha confermato il suo valore nella massima serie del campionato Primavera, giungendo fino alle semifinali del torneo e debuttando inoltre nella prestigiosa Uefa Youth League; tra i professionisti, dal 2020 ad oggi, ha disputato con il Piacenza 46 gare, firmando tre reti. Il neo-rossazzurro, che ha già svolto il primo allenamento con i nuovi compagni, affida le sue sensazioni al sito ufficiale: “Ringrazio il direttore Pellegrino e mister Baldini per l’opportunità che mi viene concessa, motivo di grande orgoglio. Con l’allenatore, con Greco e Cataldi ho già vissuto una bella esperienza: sono felice di ritrovarli. Sono un centrocampista ma ho già giocato anche da laterale difensivo, trovandomi comunque a mio agio. Darò il massimo per ripagare la fiducia e centrare l’obiettivo con i miei compagni, per tutto il resto preferisco affidarmi all’impegno anziché alle parole”. Simonetti, che indosserà la maglia numero 28, si è legato al nostro club fino al 30 giugno 2022″.

Figlio d’arte, (il padre è cresciuto nelle giovanili Lazio, ndr), e fratello d’arte: la sorella Flaminia milita nell’Inter femminile, in Serie A. 

(fonte foto: sportpiacenza.it)