BIONDI
Catania, finalmente la partitella! Mancava tanto il calcio giocato

La normalità è un’eccezionalità dalle nostre parti. Se si tiene conto della pandemia è un morbo che attanaglia tutto il calcio italiano senza distinzione di categoria ma, a Catania, l’aggravante delle vicende societarie rappresenta un surplus di sofferenza.

Eppure ieri, finalmente, i rossazzurri sono scesi in campo a Torre del Grifo per disputare una partitella di 60′, propedeutica al match di domenica al “San Nicola” dove sfideranno il Bari capolista. Doppietta di uno scatenato Kevin Biondi che, alla luce delle partenze avvenute e che avverranno, regala un po’ di serenità a mister Baldini candidandosi per una maglia da titolare.

Ancora siamo ben lontani dal cantare vittoria (no, non ci riferiamo alla partita del “San Nicola”), e se il gong della sessione invernale di calciomercato ci sembra ancora lontana pur mancando 11 giorni alla chiusura, quello della scadenza del bando, fissato per l’11 febbraio, ci sembra dietro l’angolo. Il tempo stringe e, in attesa delle prime ufficialità in entrata, non ci resta che attendere pazientemente un segnale dai potenziali acquirenti.

(foto: calciocatania.it)

Tifosi Mood – Agatino Chiarenza: “Noi tifosi meritiamo gioie dopo tante sofferenze”

Torna l’appuntamento settimanale con la nostra rubrica interamente dedicata ai tifosi del Catania. Oggi risponde alle nostre domande Agatino Chiarenza, grande sostenitore dei colori rossazzurri. Ci siamo fatti raccontare della sua passione per il Catania e della sua opinione su queste ultime difficili settimane.
Buona lettura.

Agatino, innanzitutto grazie per aver voluto partecipare alla nostra rubrica Tifosi Mood.

“Grazie a voi per avermi dato questa opportunità. È sempre un piacere poter parlare del Catania”.

Raccontaci un po’ di te e della tua passione per questi colori: quanto tempo fa hai iniziato a legarti al Catania?

“Sono un grande tifoso del Catania perché lo seguo da una vita. Ho cominciato quando ero ancora bambino. Le prime volte allo stadio sono state quando avevo sei anni. Oggi ne ho 50, quindi fatevi voi due conti”.

Che idea ti sei fatto su queste ultime settimane difficili? Ci sei rimasto male il giorno in cui è stato dichiarato il fallimento del Calcio Catania?

“È una situazione difficile dalla quale sembra non riusciamo più a venirne fuori. Per noi tifosi sono stati giorni tristi, soprattutto quel 22 dicembre, quando arrivò la notizia del fallimento. Ci sono rimasto male anche perché non mi aspettavo che la fine giungesse con al timone degli imprenditori catanesi”. 

Guardando al futuro, invece, cosa ti aspetti? Sei positivo riguardo all’asta competitiva che si concluderà il prossimo 11 febbraio?

“Mi aspetto che le cose migliorino. Catania è una grande piazza, che merita palcoscenici diversi da quelli attuali. Il mio auspicio è che giorno 11, all’apertura delle buste, possa esserci un imprenditore che abbia le competenze e le risorse per poter rilanciare il Catania nel calcio che conta. Noi tifosi meritiamo gioie dopo tante sofferenze”.

Infine, ti chiedo un parere, dato che poco fa ne hai fatto un cenno, sull’operato della SIGI.

“Sono rimasto tanto deluso. Mi aspettavo un comportamento diverso, specialmente nei confronti della piazza. Hanno commesso un grande errore, ovvero non cedere il Catania a Joe Tacopina. Sono sicuro che con l’avvocato americano saremmo a parlare d’altro. Più di tutti mi ha deluso l’avvocato Ferraù, che spesso con le sue dichiarazioni ha illuso la tifoseria che, fortunatamente, alla fine ha aperto gli occhi”.

Catania-Bari
Catania: a Bari non si vince dal 2005. Poi l’Atalanta…

Il Catania non vince a Bari da quasi 17 anni. Era il 18 settembre 2005 quando gli etnei si imposero al “San Nicola” per 0-2 in virtù dei gol messi a segno da Cesar e Mascara.

Fa tutto Topolinik prima servendo l’assist al brasiliano, poi beffando Gillet dopo che l’arbitro gli aveva annullato un gol da fuori . 

Ne è passata d’acqua sotto i ponti e le cose sono cambiate, eccome. Fu la stagione della promozione in Serie A, del 2° posto alle spalle dell’Atalanta che oggi conquista regolarmente un piazzamento valido per l’accesso in Champions League. E pensare che il percorso di crescita di etnei e orobici era iniziato a braccetto, proprio nella stagione 2005/06, con i bergamaschi che incapparono in un piccolo incidente di percorso nella stagione 2009/10 per risalire prontamente l’anno dopo e non lasciare più la massima serie.

Oggi, a Catania, persino il mantenimento della Serie C è diventato un lusso.

(Fonte immagine: SoloLecce)

UFFICIALE: Simonetti ha rescisso con il Piacenza. Pronto per il Catania

Attraverso il seguente comunicato stampa, il Piacenza Calcio ha reso nota la rescissione consensuale del contratto che legava Pier Luigi Simonetti, giovane centrocampista in procinto di trasferirsi al Catania, agli emiliani:

“Piacenza Calcio 1919 comunica di aver risolto consensualmente il contratto con il giocatore Pier Luigi Simonetti. A Pier Luigi va il ringraziamento di tutta la società per l’impegno profuso in maglia biancorossa ed un grande in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera.

Ufficio Stampa Piacenza Calcio 1919″.

(fonte foto: sportpiacenza.it)

Bari, due i timori: la lunga pausa e le assenze di Maita e Scavone

Il Bari ha alcuni dubbi in vista della partita contro il Catania che sarà di scena domenica 23 gennaio alle 17:30 allo stadio “San Nicola”.

La lunga sosta, prima natalizia poi prolungata dagli effetti della pandemia, non convince l’ambiente e il timore di un passo falso è sempre dietro l’angolo, soprattutto per uno schiacciasassi. Inoltre, le due defezioni di Maita e Scavone a centrocampo stanno creando non pochi grattacapi a mister Mignani con Mallamo praticamente certo di una maglia da titolare mentre Bianco e Di Gennaro duelleranno fino alla rifinitura di sabato prima di sapere chi verrà inserito nell’undici dal 1′ in distinta.

limbo rossazzurro
Limbo Rossazzurro: Match di prestigio, che arriva in un momento buio

Nuova puntata del limbo rossazzurro”, rubrica dedicata alle sorti del nostro Catania, tra la partita precedente e quella che verrà.

Dopo una lunga pausa di quasi un mese, torna il campionato di Serie C e il nostro Catania (che durante la pausa ne ha subite di cotte e di crude) sarà impegnato nel difficile match del “San Nicola” contro la capolista Bari. Si tratta di una sfida che ha un po’ il sapore di Serie A, con due grandi piazze che non hanno nulla a che vedere con la terza serie, ma entrambe purtroppo, per un motivo o per un altro vi partecipano. 

Il Bari sta giocando un grande campionato e i risultati lo confermano, sembra infatti che, dopo due stagioni, i galletti abbiano trovato la giusta quadra per poter vincere il girone e tornare in cadetteria da primi della classe. Attualmente occupano il primo posto in classifica con 44 punti ottenuti in 20 partite giocate, frutto di tredici vittorie, cinque pareggi e solamente due sconfitte, tra l’altro i pugliesi non hanno mai perso tra le mura amiche in questa stagione, a testimonianza di una squadra compatta, solida, uniforme che guarda dritto all’obiettivo primario. Domenica, alle 17:30 arriverà il Catania non nel suo momento migliore, e chiaramente i biancorossi cercheranno di approfittarne per ottenere punti importanti in ottica promozione puntando ad aumentare il distacco dalla seconda (il Monopoli) che attualmente dista a sole sette lunghezze. 

Come sappiamo, esattamente il 22 dicembre 2021, dopo 75 anni di storia, il club siciliano è stato dichiarato fallito dal Tribunale cittadino che ha accolto l’istanza della Procura della Repubblica. Non è sicuramente un momento facile in casa Catania che tra futuro incerto e calciomercato, rischia ancora una volta nel giro di pochissimo tempo, di essere escluso dal campionato in corso. Nonostante ciò, mister Baldini non ha mai mollato e non ha intenzione di farlo, lui stesso ha più volte dichiarato di “avere un patto con questa città” facendo di tutto per cercare di salvare la categoria. Non sarà facile soprattutto perché ancora devono arrivare i famosi punti di penalizzazione per varie inadempienze e c’è il rischio di “smantellamento” della rosa dato che alcuni tesserati preferiscono giocare laddove gli venga garantito un futuro certo. Senza Maldonado, ormai prossimo ad accasarsi al Catanzaro, Rosaia e Claiton entrambi squalificati, Calapai e Piccolo in forse causa mercato, Baldini dovrà ridisegnare il suo undici facendo chiaramente attenzione alle trame offensive baresi. 

Sarà sicuramente una partita non semplice, ma i ragazzi daranno il massimo come hanno sempre fatto fin qui nonostante le varie peripezie, parola di mister Baldini.

Catania: occhi su Simonetti, centrocampista del Piacenza

Pier Luigi Simonetti, giovane centrocampista classe 2001 in forza al Piacenza, potrebbe lasciare gli emiliani per accasarsi proprio al Catania.

E’ noto che Maurizio Pellegrino sia costretto a muoversi seguendo la linea verde e il ragazzo ha trovato poco spazio in maglia biancorossa. Pertanto, secondo quanto riporta LaCasadic.com, il Catania sarebbe in pole position per aggiudicarsi le prestazioni di Simonetti.

Figlio d’arte, (il padre è cresciuto nellegiovanili Lazio, ndr), e fratello d’arte: la sorella Flaminia milita nell’Inter femminile, in Serie A. 

(foto: livesicilia.it)

Camplone (ex Catania): “Conoscevo le problematiche del club”

L‘ex allenatore del Catania, Andrea Camplone, ha parlato delle vicende societarie dei rossazzurri ai microfoni di ParliamoC, trasmissione condotta da Giulia Stronati in onda su Eleven Sports ogni martedì:

Sono stato a Catania due anni fa. Ero già a conoscenza delle problematiche, non è una novità. Purtroppo se le sta portando dietro e parte sempre con l’handicap. Sia Catania che Messina sono due piazze importanti per il calcio italiano.

Spero che trovino un proprietario che possa risollevarle. A Catania c’è un centro sportivo favoloso ma purtroppo gli etnei si trovano in queste condizioni per via dei tanti debiti. Mi dispiace perché pagano i tifosi al seguito. Passano allenatori, giocatori e presidenti ma la squadra rimane sempre addosso alla tifoseria e alla città”.

(foto: labaricalcio.it)

ACR Messina – Lo Monaco: si dimette, torna, si dimette di nuovo

L’ex amministratore del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, fa di nuovo dietrofront e lascia l’ACR Messina per la seconda volta:

“La mia è una stata una decisione molto sofferta perché condizionata dal rispetto che nutro verso la maglia biancoscudata, di cui mi pregio dell’onore di averla indossata anche da calciatore, e per tutti coloro che hanno il Messina nel sangue- si legge su tempostretto.it- . Ho constatato che, purtroppo, non è mutato lo scenario nel quale ho operato in questi mesi con grandissima difficoltà ovvero la condivisione delle azioni da porre in essere solo dal punto di vista formale senza alcuna successiva possibilità di attuare quanto stabilito; appare evidente, pertanto, la sistematica disattesa degli impegni presi per poter raggiungere l’obiettivo stagionale prefissato che ritengo assolutamente alla portata di questa squadra”.

Proprio a Capodanno Lo Monaco aveva fatto dietrofront dopo aver rassegnato le dimissioni rinunziando al ruolo di Direttore Generale dell’ACR Messina lo scorso 1 dicembre.

(foto: calciocatania.it)

Catania
Giuffrida (FreePress): “Non credo nell’interesse di un grosso imprenditore a livello nazionale”

Per il consueto appuntamento con Mood Ospite, risponde alle nostre domande il collega Salvo Giuffrida. Amico della nostra redazione, con Salvo abbiamo affrontato le ultime vicende che tengono banco in casa Catania. Abbiamo chiesto indiscrezioni sull’asta competitiva, un argomento che tiene alta la temperatura in gran parte dei tifosi rossazzurri. Buona lettura.

Salvo, ben ritrovato su Catania Mood e grazie per aver accettato questo nuovo invito. 

“Grazie a voi per avermi pensato, è sempre un piacere rispondere alle vostre domande”.

Ancora 23 giorni e sapremo, quel fatidico 11 febbraio, se si sarà presentato qualcuno o meno all’asta competitiva. Hai qualche notizia a tal riguardo?

“Non si hanno notizie su chi si sia presentato o meno all’asta o su chi abbia semplicemente chiesto informazioni. Quello di cui sono a conoscenza, invece, è che qualche grosso imprenditore del Nord-Italia ha spulciato i numeri dell’investimento sulla base dei dati prodotti nell’avviso dell’asta giudiziaria. Purtroppo, sono stati valutati negativamente in base a dei report di investimento che girano tra le istituzioni bancarie e che non vedono una grossa prospettiva di guadagni nel settore sportivo, specialmente nel Sud-Italia”.

Nei giorni scorsi è ritornato in auge il nome di Riccardo Gaucci, ex presidente, negli anni 2000, del Calcio Catania. Sarebbe un’operazione possibile, secondo te?

“Non solo lui, ma anche i Massimino. Si tratta di nomi “romantici”, più che effettivi. Quando non si conosce molto, è più facile andare individuare un probabile investitore su delle persone che sono conosciute nell’ambiente di Catania. Personalmente, non mi risultano interessamenti da parte di queste due famiglie, anche avrebbero potuto già farlo in passato”.

Mancano circa dieci giorni alla chiusura del mercato e, al netto di ciò che si pensava ad inizio sessione, la squadra non è stata ancora smantellata. Reputi ciò un buon auspicio in vista del possibile arrivo di un grosso imprenditore?

“Credo non significhi nulla. Nessuno può dare garanzia di acquisto della squadra a nessuno. Personalmente, non credo nell’interesse di un grosso imprenditore a livello nazionale. Vedo più possibile una creazione di una cordata locale fatta da due-tre imprenditori che partecipino. Ma tutte queste geometrie sono assolutamente indipendenti dai movimenti del calciomercato”.