Fabio Pagliara: “Imprenditori nazionali e locali? Sì, ma non subito”

Ai microfoni di SalaStampa, in onda su TeleOne, Fabio Pagliara, Presidente della Fondazione Sportcity, ha commentato l’attuale situazione del Catania, il cui futuro resta appeso a un filo:

“In casi come questi il rischio è che le operazioni interessino più ai faccendieri che ai fondi reali, pertanto occorre prestare molta attenzione. Fondi stranieri  nel Calcio Catania? Entreranno prima o poi ma solo quando la situazione sarà più serena e certa.

Oggi è più facile ipotizzare una “formula mista” o anche “non mista” che coniughi imprenditoria nazionale o locale. La curatela fallimentare ovviamente vorrà fornite ampie garanzie dagli investitori e questo mi lascia sereno: auspico che l’aggiudicatario sia un imprenditore solido che non speculi sulla gloriosa storia del Calcio Catania”.

(foto: atelticalive.it)

John Toshack ricoverato in terapia intensiva

Secondo la stampa internazionale, tra cui i quotidiani britannici “Liverpool Echo” e “Daily Mail” e il quotidiano spagnolo “El Diario Vasco” sembrerebbe che John Toshack, allenatore gallese leggenda del Liverpool da calciatore, con un passato da allenatore sulle panchine di Real Sociedad, Real Madrid, Deportivo La Coruña e Catania tra le tante, sia ricoverato in terapia intensiva. 

Attualmente sembrerebbe ricoverato in un ospedale spagnolo di Barcelona a causa di una grave polmonite dovuta al COVID-19; al momento del suo arrivo il gallese presentava difficoltà respiratorie, motivo per cui è assistito da un ventilatore polmonare. Nelle ultime ore purtroppo le condizioni dell’ex allenatore rossazzurro sembrerebbero esser peggiorate a causa di una bassa ossigenazione nel sangue. 

Indimenticabile nella sua breve esperienza in terra etnea iniziata nel novembre 2002, il derby contro il Palermo giocato davanti ai propri tifosi in un “Massimino” stracolmo che gli dedicò il celebre striscione “Welcome Mister Toshack, you won’t miss the Bernabeu” (Benvenuto Mister Toshack, il Bernabeu non ti mancherà). Quel match sarà vinto dai rossazzurri allenati dal tecnico gallese con reti di Cordone e Lulù Oliveira, nonostante ciò, i risultati altalenanti sancirono il suo esonero nel gennaio successivo. 

A mister Toshack auguriamo una pronta guarigione, nella speranza che le sue condizioni di salute possano migliorare in fretta. 

(Foto: CalcioCatania.com)

Tifosi Mood – Carmelo: “Sassaiola a Taormina, al ritorno da Avellino. Amo il Catania”

La nostra rubrica “Tifosi Mood” ha l’onore di ospitare Carmelo Siclari, un giovane tifoso del Catania innamorato pazzo dei colori rossazzurri, onnipresente in casa come in trasferta, uno che vede rossazzurro da quando apre gli occhi la mattina fino alla sera prima di richiuderli sognando un “Massimino” stracolmo, un gol del Catania sotto la sua Curva Nord, un tripudio di emozioni che solo un catanese doc, figlio del liotru, può provare.

Tra gli “eroi” di Avellino c’era anche Carmelo, incurante del percorso a ostacoli, all’andata e a ritroso, che ha dovuto affrontare per raggiungere il “Partenio-Lombardi” tra neve e sassaiola:

Carmelo raccontaci la trasferta ad Avellino. Cosa hai provato quando sei venuto a conoscenza del rinvio ufficiale del match?

“Quando si parla di Catania, casa o trasferta rispondo sempre presente, seguo il Catania da quando avevo 4 anni. la trasferta è stata lunga e pesante però anche se è stata rinviata non potevo non andarci, il Catania per me è vita. Al ritorno, oltre alle condizioni meteorologiche avverse per gran parte del viaggio, siamo stati raggiunti da alcune pietre lanciate da un cavalcavia all’altezza di Taormina!

Eravamo in otto in auto, fortunatamente tutti illesi, ma il veicolo ha subito dei danni. Ce la siamo vista brutta! Si è fermato anche il pullman del Catania in un’area di servizio, è intervenuta la Digos e sono fiducioso, la giustizia farà il suo corso”.

 

Catania, nessuna luce in fondo al tunnel…solo buio pesto!

-4 al 4: pochi spiragli all’orizzonte, con nugoli nerissimi nelle vicinanze

Con oggi ha inizio una settimana cruciale per il Calcio Catania. Il 4 Marzo è ormai dietro l’angolo e con esso il termine ultimo per partecipare all’asta per poter rilevare il ramo aziendale calcistico di pertinenza della società Calcio Catania S.p.A.. Ciononostante, lo scenario desolante verificatosi lo scorso 11 Febbraio, rischia di ripetersi. O, perlomeno, di ripresentarsi in parte. 

Pochi voli pindarici: scenari alquanto tentennanti

Inutile sproloquiare su possibilità alquanto remote e per nulla praticabili. La città di Catania al momento non lo consente. Se ne son lette e sentite di cotte e di crude, ma la realtà crea un solo ed unico disegno inquietante per chi ha veramente a cuore le sorti del Catania. Stavolta non c’è all’orizzonte un’abbiente e facoltoso broker americano, ma l’ennesima figura criptica, con tutto il rispetto possibile, per di più accompagnata da chi ha sul groppone la cancellazione di 75 anni di storia calcistica ai piedi dell’Etna. Di certo non una prospettiva rosea e che fa accapponare la pelle. 

Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?

È vero che non si giudica il cavallo dalla sella, ma le esperienze passate del Sig. Mancini destano non poche perplessità. Un modus operandi torbido, che dal 2017 ad oggi ha visto l’imprenditore romano protagonista di alcune gestioni brevi e assai confutabili, Latina docet. Come scritto testé, è poi tutt’altro che decifrabile la presenza nell’operazione di alcuni soci SIGI. Sarebbe stato opportuno farsi da parte, non ci stancheremo mai di scriverlo. Lo sarebbe stato durante la negoziazione con Joe Tacopina, figuriamoci adesso, quando si è responsabili del secondo tempo del declino rossazzurro.
Difficile carpire il perché di tanta accoglienza. Difficile decrittare certe azioni come, ad esempio, l’accompagnamento dell’avvocato Giovanni Ferraù, presso il Centro Sportivo di Torre del Grifo, dell’imprenditore romano. E se si vuole aggiungere ancora qualcos’altro, difficile comprendere l’accomodamento in tribuna di altri componenti della Sport Investment Group Italia, come ad esempio l’onorevole Vullo, quasi adiafori al danno commesso. Insomma, consentitelo, accoppiamenti e movimenti parecchio bizzarri. 

Nomi e voci orbitanti attorno al Catania, ma poche certezze

In realtà, qualcun altro si era fatto avanti con l’obiettivo di presentarsi al bando. Un nome molto noto, come quello dell’imprenditore catanese Francesco Russo Morosoli. Una lettera di quest’ultimo descriveva la volontà dell’impresario di salvare il salvabile, ma con l’appoggio di altri concittadini premurosi verso le sorti del sodalizio etneo. A quanto pare, però, il riscontro non è stato positivo e ha destato poco interesse. Probabilmente non si vuol rischiare di immettersi in un mondo, come quello del calcio, che, soprattutto nelle condizioni attuali è un grosso rischio. Anche un altro nome ha orbitato per qualche giorno attorno al Catania: Roberto Felleca. Imprenditore cagliaritano con esperienze positive, Como in primis, ed altre meno entusiasmanti come il tentativo andato a rotoli di prelevare la Sambenedettese. Ma anche lui, sparito nel nulla. 

Scenario ridotto a sole due possibilità. Improbabile la sorpresa dell’ultima ora

Insomma, a soli quattro giorni dall’apertura delle buste, il destino appare già scritto. A meno di clamorose sorprese dell’ultim’ora, nonostante il dimezzamento della base d’asta a 500 mila euro, gli scenari sembrerebbero essere due: Benedetto Mancini o una nuova asta disertata.
Nel primo caso, se si riuscirà a superare il parere del tribunale e della federazione, bisognerà attuare una sorveglianza continua su ogni passo dell’imprenditore romano e dei suoi accompagnatori, perché non saranno consentite altre parentesi come quella già consumatasi negli ultimi due anni. Inoltre, sarà lecito aspettarsi un’indifferenza da parte di chi, già nei mesi passati, denunciava con SIGI al timone un finale catastrofico.
Nel secondo caso, quello di un’asta nuovamente senza partecipanti, non si potrà fare altro che avere la conferma di quella che appare sempre più essere una triste verità: Catania non suscita più alcun interesse e il calcio, ma non solo quello, ha fatto il suo tempo ai piedi del vulcano!

Ucraina – De Zerbi e il suo staff sono salvi: stanno rientrando in Italia

Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk, e il suo staff composto da altri otto componenti italiani tra cui Salvatore Sasà Monaco, Davide Possanzini, e Paolon Bianco, tutti ex giocatori del Catania, stanno rientrando in Italia.

Dopo aver messo in salvo i suoi giocatori, specialmente i 13 brasiliani che hanno già raggiunto in treno la confinante Polonia, De Zerbi e il suo staff hanno intrapreso un viaggio che li condurrà in auto o in pullman la Romania (l’alternativa sarebbe stata Varsavia, in Polonia), e da lì fino in Italia in aereo.

Finisce, quindi, l’Odissea dell’ex fantasista del Catania e allenatore del Sassuolo insieme al nutrito staff italiano.

(foto: calcionews24.it)

CATANIA
Curatori fallimentari: obiettivo portare il Catania fino alla fine del torneo

Si falserebbe un campionato qualora il Catania venisse estromesso a marzo. Giorno 7, infatti, l’esercizio provvisorio dei tre curatori fallimentari nominati dal foro etneo terminerà  e, in caso di asta deserta, l’estromissione immediata rappresenterebbe una triste realtà.

Ma per garantire il corretto svolgimento del campionato sportivo i curatori le tenteranno tutte per tenere in piedi ciò che rimane del povero Calcio Catania 1946. Per una eventuale proroga dell’esercizio provvisorio servirebbe l’accumulo di un tesoretto che consenta ai curatori di ottemperare alle imminenti spese gestionali (dagli stipendi, alle scadenze fiscali fino all’organizzazione logistica delle trasferte). Altrimenti il gong, stavolta, suonerebbe inesorabilmente.

Catania: soliti nomi, solite voci. Possibilità di una terza asta competitiva?

Oggi la “Gazzetta dello Sport” fa il punto della situazione che riguarda il futuro societario del Calcio Catania, appeso a un filo a soli quattro giorni dall’apertura delle buste.

Nessuna buona notizia è trapelata nelle ultime ore: solo voci, le solite che conosciamo a menadito e riguardano l’imprenditore romano Benedetto Mancini, il sardo Roberto Felleca, ex presidente di Como e Foggia, la cordata modenese con sede a Milano che avrebbe chiesto ulteriori informazioni al Credito Sportivo per intavolare una trattativa conveniente che consentisse il comodo pagamento rateale dei circa 24 milioni di euro di mutuo ancora da estinguere. Tutto tace intorno all’imprenditore locale Francesco Russo Morosoli.

Ma più di rumors e voci non è pervenuta alcuna notizia reale e rassicurante. Se anche questa asta dovesse andare deserta ci sarebbe l’ultima speranza, un lumicino, di una terza asta competitiva che il Tribunale potrebbe decidere di indire qualora ci fosse una cordata realmente interessata che fornisse garanzie ma che richiederebbe ancora un po’ di tempo per ultimare i dettagli.

(Fonte immagine: NewSicilia.it)

Messina e F. Andria vittoriose: la zona playout a un punto dal Catania

Il Catania, quello bello e sconfitto del “Massimino” con la Paganese, non può più permettersi passi falsi. Dopo il rinvio del match di Avellino, causa neve e consequenziale impraticabilità di campo, i rossazzurri affronteranno il Monterosi, reduce dal pareggio di Picerno, al “Massimino” sabato prossimo.

I laziali avrebbero gli stessi punti del Catania (37) se non fosse che gli etnei sono stati penalizzati con un -4 per via dei mancati pagamenti degli stipendi con recidiva. Ieri la Fidelis Andria, altra squadra che lotta per la salvezza ha vinto il derby con il Taranto con un perentorio 3-0 mentre l‘Acr Messina ha espugnato Vibo Valentia con un secco 1-3 centrando la terza vittoria consecutiva in campionato.

Attualmente la zona playout dista un misero punticino. I rossazzurri non possono rischiare di trovarsi invischiati nei bassifondi della classifica soprattutto se una nuova proprietà decidesse di rilanciare il nostro glorioso club. Retrocedere rappresenterebbe un danno economico enorme per un’eventuale nuova proprietà, sia per quanto concerne il parco giocatori (molti dei quali migrerebbero altrove) sia per le questioni Torre del Grifo e gestione ordinaria della società.

Insomma, non possiamo nemmeno permetterci di pensare a un epilogo simile quindi vento in poppa e punti in cascina a partire da sabato prossimo al “Massimino”!

(foto: www.lega-pro.com)

Baldini conta i giorni che lo separano dal Monterosi. E dall’asta…

Baldini non sta nella pelle: vuole che arrivi sabato per affrontare il Monterosi al “Massimino” peraltro nel primo match con una nuova proprietà qualora qualcuno decidesse davvero di acquisire il ramo d’azienda calcistico dell’ex Calcio Catania 1946:

“Personalmente non vedo l’ora che arrivi sabato per giocare contro il Monterosi al “Massimino”: dobbiamo salvare la squadra sul campo il prima possibile”, riferendosi ovviamente anche all’extra-campo dove parate, assist e gol, purtroppo, servono a poco.

Tra cinque giorni infatti si chiuderà l’asta competitiva, venerdì 4 marzo alle ore 12:00, con apertura delle eventuali buste telematiche pervenute ai curatori alle 16:00.

(foto: instagram.com)

Avellino-Catania: si giocherà a marzo?

Come sappiamo, la partita tra Avellino e Catania in programma ieri, 26 febbraio, alle ore 14:30 non è stata giocata e rinviata a data da destinarsi per impraticabilità del campo a causa della fitta nevicata e delle basse temperature che hanno colpito il centro-sud Italia. 

Dopo un sopralluogo durato diversi minuti, l’arbitro del match, il signor Di Graci della sezione A.I.A. di Como, insieme ai due capitani delle due squadre, Rosaia e Aloi, hanno ritenuto opportuno rinviare il match viste le estreme condizioni metereologiche beffando di conseguenza il gruppo di tifosi etnei partiti da Catania poche ore prima. 

Ma quando potrà disputarsi il match? Secondo quanto riportato dalla stampa irpina, la partita tra Avellino e Catania si potrebbe giocare il 2, il 9 o il 23 o il 30 marzo, tenendo in considerazione anche la situazione extra campo dei rossazzurri. Nei prossimi giorni si avranno notizie in merito.

(Foto: Calcio Catania)