Istituzioni latitanti, imprenditoria locale sotto anestesia: solo i tifosi

Istituzioni latitanti, imprenditoria locale sotto anestesia. L’unica voce che conforta squadra e staff è quella dei tifosi, di coloro che amano il Catania con purezza senza rivoli tornacontisti.

L’abbraccio ideale dei 3.000 accorsi al “Massimino” sabato scorso, in occasione della partita contro il Picerno, ha fatto il giro del web ed emozionato anche tifosi di altri campanili. I giocatori non dimenticheranno mai quel calore, quell’emozione indescrivibile, un momento vissuto con sconfinato pathos dai presenti.

Purtroppo la realtà ci riconsegna la pelle d’oca, stavolta però ad accapponare la pelle è il timore per l’immediato futuro. Dobbiamo innanzitutto arrivare a fine mese, un po’ come molti di noi, che non navigano nell’oro e hanno famiglia a carico, mutuo e spese ordinarie da affrontare, siamo abituati a fare.

Presenziare allo stadio offrendo il proprio contributo economico alla causa è molto di più di quanto si possa immaginare in questa fase. E chi non potrà recarsi allo stadio per cause di forza maggiore (lavoro, salute, distanza geografica), potrà sempre acquistare simbolicamente il tagliando. Dopo la trasferta di domani a Castellammare di Stabia, il calendario ci offre due possibilità ravvicinate: sabato 19 e martedì 22. Non possiamo mancare l’appuntamento.

(foto: calciocatania.it)

Catania
CATANIA, tra campo ed extra-campo: quali gli scenari possibili?

Neanche il tempo di assorbire la sconfitta con il Picerno che il Catania deve pensare nuovamente al campo. I rossazzurri, infatti, domani pomeriggio saranno di scena al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, per far visita alla Juve Stabia. Una gara che, così come quella con i lucani, giunge in un momento di confusione totale per il sodalizio etneo. Prima della sconfitta con la compagine di Colucci, è arrivata la brutta notizia inerente la diserzione dell’asta competitiva. Uno schiaffo morale che ha letteralmente gettato nello sconforto la squadra, il mister e la tifoseria rossazzurra. Ma adesso quali sono gli scenari possibili?

Fare una previsione in questo momento è davvero difficile. L’esercizio provvisorio si concluderà come ormai noto il 28 febbraio, esattamente tra due settimane. Il prolungamento di quest’ultimo momentaneamente sembra tutt’altro che una pista percorribile. Sarebbe fondamentale per poter pensare di indire un’altra asta, perché quattordici giorni sarebbero decisamente pochi. La diserzione dell’asta viene dai più vista come una strategia per scendere verso il basso il prezzo minimo per poter partecipare alla gara. La sensazione, tuttavia, è che la poca assenza di imprenditori stranieri interessati al Catania sia un chiaro messaggio di poco appeal verso la piazza catanese. Probabilmente, le spese di chi investirebbe nel club etneo non andrebbero di pari passo coi benefici che l’investitore avrebbe, una discrepanza che va contro l’interesse primario dei tifosi, che vorrebbero la salvezza del titolo sportivo. Un’altra ipotesi potrebbe riguardare una trattativa privata gestita dai curatori, ma preme sottolineare che siamo PIENAMENTE nel campo delle IPOTESI

Spostandoci dalle ipotesi alle certezze, anzi alla certezza, il Catania avrà altre due settimane di tempo. Il 28 potrebbe essere il giorno definitivo per la chiusura del sipario. Un grosso disagio per la squadra, che da qui a fine mese dovrà affrontare ancora diverse partite, a partire dalla trasferta in Campania domani pomeriggio. Già contro il Picerno la squadra è apparsa rassegnata e svuotata, nonostante l’impegno profuso dal primo all’ultimo minuto. Senza dimenticare che tra qualche ora, in mezzo alla già atmosfera tempestosa, arriverà anche la zavorra del -4 in classifica. Insomma, piove sul bagnato e per il Catania non sembra scorgersi il sole all’orizzonte. 

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Crisi Ucraina-Russia: De Zerbi, Possanzini, Bianco e Monaco bloccati in Turchia

L’ex fantasista del Catania, Roberto De Zerbi, oggi allenatore dello Shakhtar Donetsk si trova attualmente in ritiro con la squadra in Turchia, a Belek nella regione dell’Antalya, a 1850 km dalla capitale dell’Ucraina, Kiev. 

Il timore di un’escalation al confine tra Russia e Ucraina dove il governo di Putin ha già stanziato oltre 100.000 uomini, ha spinto i governi europei a evacuare le ambasciate e a invitare i connazionali a fare rientro nelle rispettive patrie entro 24-48 ore. 

Il campionato ucraino è fermo per la consueta pausa invernale ma dovrebbe riprendere il 25 febbraio, ecco perché la squadra si trova in ritiro in Turchia. Tra gli altri membri dello staff ci sono altri tre ex rossazzurri: Davide Possanzini, vice allenatore,  Salvatore “Sasà” Monaco, osservatore, e Paolo Bianco, collaboratore tecnico.

A questo punto la permanenza di De Zerbi, dello staff tecnico e della squadra potrebbe anche essere prolungata oltre il 25 febbraio. 

(foto: calcionews24.it)

Obiettivo: proroga esercizio provvisorio. Ma occorre un “candidato”

Le partite in casa contro Virtus Francavilla e Paganese (sabato 19 febbraio ore 17:30 e martedì 22 ore 21:00), precedono la trasferta di Avellino (sabato 26 febbraio ore 17:30). Un’ottima notizia dopo le peripezie per organizzare la trasferta di domani a Castellamare di Stabia.

Con il gruzzoletto che i curatori otterranno dai botteghini (si spera generoso), sarà possibile organizzare la trasferta al “Partenio”, ammesso che in cassa vi sia una giacenza tale da consentire la retribuzione ai tesserati che deve essere versata entro dopodomani (mercoledì 16 febbraio).

L’obiettivo dei curatori rimane indire un nuovo bando ma, per farlo, occorre un candidato interessato e in possesso dei requisiti richiesti dal Tribunale. Siamo agli sgoccioli e qualcuno deve farsi avanti ora, subito, per salvare questa pagina di storia strappata da un libro già al rogo dallo scorso 22 dicembre…

(foto: blogisicilia.it)

Catania: trasferta a Castellammare “salva”. Ma gli stipendi del 16 febbraio?

Nelle scorse ore era trapelata la notizia e ne eravamo al corrente. Stamani la “Gazzetta dello Sport” l’ha confermata e, nel pieno rispetto della precedenza alle testate giornalistiche quando si tratta di argomenti particolarmente sensibili, abbiamo atteso prima di divulgarla: il Catania ha avuto grosse difficoltà economiche a organizzare la trasferta di domani a Castellamare di Stabia e solo grazie alla benevolenza del calendario (le prossime due partite si disputeranno al “Massimino” contro Virtus Francavilla e Paganese), non dovrebbe incappare in ulteriori ostacoli di natura economica almeno per quanto concerne l’organizzazione delle partite.

Una situazione difficilmente gestibile anche dallo staff ma non si tratta solo di questo. Domani, oltre al match contro la Juve Stabia (ore 14:30), si riunirà anche il TFN (Tribunale Nazionale Federale) come avevamo anticipato nei giorni scorsi, per decidere sul -4 da infliggere al Catania per il ritardo nel pagamento degli stipendi ai tesserati.

Come se non bastasse, il 16 febbraio scatta la scadenza per il pagamento dei nuovi stipendi ai calciatori. Ci si chiede se i curatori fallimentari dispongano di una somma sufficiente ad ottemperare tutti i prossimi pagamenti, tasse incluse.

(fonte foto: calciocatania.it)

Catania Mood
Sparita la targa commemorativa in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti

La targa commemorativa posta fuori dallo stadio “Angelo Massimino”, in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti, deceduto durante gli scontri di Catania-Palermo del 2 febbraio 2007, è stata asportata.

La notizia è trapelata da fonti vicine alla questura di Catania come riporta catanianews.it. La Digos ha avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto. La speranza è che, frattanto, possa essere celermente sostituita per restituire all’Ispettore Filippo Raciti e ai suoi cari ciò che gli spetta.

 

Picerno, mister Colucci: “Ottimo Catania. Reginaldo? Un ragazzino”

Mister Colucci si gode i tre punti ma ammette le difficoltà che ha dovuto fronteggiare in campo contro un Catania impreciso ma battagliero:

“Siamo partiti per fare un campionato tranquillo e il nostro obiettivo resta la salvezza. Il Catania ci ha messo in difficoltà ma è stato bravo il nostro portiere con qualche intervento importante. Adesso non c’è tempo di festeggiare, tra tre giorni saremo di nuovo in campo.

Siamo contenti del risultato, dobbiamo giusto rivedere qualcosa. Guerra sta facendo un ottimo campionato, Reginaldo? E’ un ragazzino che in allenamento non si ferma mai, Viscovo è un portiere di prospettiva: hanno disputato tutti una grande partita”.

(foto: avellinotoday.it)

Catania
EDITORIALE MOOD – Catania, nel silenzio…un finale rumoroso!

Il Catania si arrende al Picerno. Terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche, sesta stagionale al Massimino. Un record nefasto. Un finale nefasto, come quello che si è vissuto al termine della gara. Una gara strana, che il Catania non interpreta malamente, meritando probabilmente più dei zero punti conquistati al triplice fischio finale. Ma l’atmosfera che si respira sull’impianto sportivo catanese è davvero pesante, nonostante il rientro della Curva Nord. Un’atmosfera che, volente o nolente, influisce non poco sul rendimento dei rossazzurri, che danno il massimo, ma che scoraggiati da ciò che succede fuori, non riescono a riprendere lo svantaggio iniziale. 

È un Catania che vede delle novità importanti, su tutte lo schieramento fin dal primo minuto di Piccolo al posto di Biondi. Il posto dello squalificato Cataldi, invece, lo prende Rosaia nelle vesti del playmaker. Tutto invariato nella retroguardia, con la sola assenza di Monteagudo. L’inizio di gara è scialbo, con le due squadre che si studiano ma che non creano grossi pericoli. L’ennesima dormita difensiva porta al gol dell’ex Reginaldo, abile a ribattere in rete. I rossazzurri ci provano in diversi frangenti: prima con Simonetti e nella ripresa soprattutto con Sipos, che ancora una volta è impreciso sotto porta. Nulla da fare, lo sforzo del Catania va vanificato, e al fischio finale le due compagini vengono avvolte da un silenzio assordante.

Proprio così, un silenzio che, tuttavia, se si è colto in pieno ogni minuzia di quei momenti, fa un fragoroso rumore. Il Picerno che non esulta per una vittoria storica, i calciatori del Catania che vanno mesti sotto la curva quasi rassegnati ad un epilogo ormai vicino, e poi lo striscione della Nord, un ringraziamento alla squadra che si estende al mister che sa quasi di fine dei giochi. Insomma, il ringraziamento per questi ragazzi non può mancare, seppur anche ieri molti limiti si sono palesati, ma la sensazione è che, al netto delle dichiarazioni di Mularoni nel post-gara, all’orizzonte s’intravedono delle nubi nerissime che non promettono nulla di buono.

Fonte immagine: CalcioCatania.it

Claiton: “Tanta amarezza, abbraccio dei tifosi davvero emozionante”

Intervistato nel post gara tra Catania e Picerno, il difensore rossazzurro Claiton parla così alla stampa:

Abbiamo avuto un avvio di gara importante, potevamo sbloccarla e sicuramente sarebbe cambiata un po’ l’inerzia del match, poi abbiamo preso gol sull’unica palla creata da loro complicando ulteriormente l’andazzo dato che poi si sono chiusi bene facendo fatica a trovare spazi. Ci abbiamo provato in tutti i modi, non è stato semplice, nonostante avessimo creato qualche occasione, non siamo riusciti a pareggiarla“.

Noi non abbiamo mai cercato alibi, andiamo avanti fino a quando sarà possibile sperando di avere al più presto notizie sul nostro futuro e anche sul futuro della società. Nella mia carriera non è mai successo di vivere un momento così complicato, però vivendo lo spogliatoio e vedendo il modo in cui noi abbiamo portato avanti la baracca nonostante le mille difficoltà, fa davvero onore. A nome di tutti volevo fare un ringraziamento ai tifosi che ci hanno applaudito dal primo all’ultimo minuto, quell’abbraccio sotto la curva credo sia stato davvero emozionante per tutti noi“. 

Nel nostro cuore credo ci sia tantissima amarezza sia per la sconfitta di oggi, sia per la situazione che ci circonda, abbiamo avuto sempre mille difficoltà dal 2 agosto ad oggi, ieri abbiamo avuto l’ennesima batosta a livello societario ma noi ci alleniamo tutti i giorni con tanto entusiasmo e tanta voglia. I tifosi ci hanno sempre sostenuto, anche stasera è stato davvero emozionante, speriamo di avere qualche notizia sia per noi, sia per loro, sia per la città“. 

(Foto:labaricalcio.it)

Catania, i pochi presenti allo stadio: un sostegno incessante

Encomiabili i pochi tifosi accorsi ieri pomeriggio al “Massimino”, in pieno approccio comportamentale di matrice baldiniana. I ragazzi, quanto ad abnegazione, anche ieri non hanno mollato l’osso fino al 94′ salvo, forse, smarrire fisiologicamente un pizzico di lucidità che gli avrebbe permesso di raddrizzare la gara. Ma come biasimarli?

Lo stesso hanno fatto i tifosi, ma la con la lucidità di sempre. Cori e sostegno incessanti, applausi sotto la Curva Nord e uno striscione breve ma eloquente: “GRAZIE MISTER GRAZIE RAGAZZI”. Anche chi non c’era, non tanti ma ne conosciamo qualcuno, ha acquistato il tagliando del match sapendo di non potervi assistere perché impossibilitato da cause di forza maggiore, offrendo il proprio piccolo ma prezioso contributo alla causa rossazzurra.

I ragazzi di mister Baldini, ieri di Luciano Mularoni, hanno accolto con entusiasmo, nonostante la sconfitta, l’invito della Curva Nord, raccogliendo appalusi, incitamenti e un altro messaggio: “SIAMO SEMPRE CON VOI, NON VI LASCEREMO MAI”. 

Anche gli altri settori dello stadio hanno partecipato all’abbraccio ideale, caloroso come non mai, perché più l’alito di vita si fa flebile, più la voglia di aggrapparsi alla luce della speranza si fa più accecante. E’ l’umano istinto di sopravvivenza. E’ l’atavico spirito catanese.

 

(fonte foto: lasicilia.it)