Mancini: 375mila euro da integrare, Torre del Grifo e aumento di capitale

Dopo aver versato la caparra di 125mila euro, Benedetto Mancini dovrà necessariamente integrare il pagamento di 375mila euro per raggiungere la somma di 500mila. base d’asta anche del terzo bando. 

Se non dovesse versarli perderebbe la caparra che è già in mano ai tre curatori fallimentari: i dottori commercialisti Giucastro e D’Arrigo, già componenti del collegio di Ctu nominato dal Tribunale fallimentare, e l’avvocato Basile. SE dovesse palesarsi un’offerta superiore a 500mila euro da parte di altri imprenditori interessati ad acquistare il ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania, Mancini recupererebbe la caparra.

A onor del vero, Benedetto Mancini è stato l’unico, in tre aste competitive, a manifestare un interesse concreto nonostante alcuni “incidenti di percorso”. Un piano industriale e un aumento di capitale immediato saranno i primi obiettivi dell’imprenditore romano a cui non basterà l’integrazione di 375mila euro per convincere la curatela: serve un progetto serio e certificato in mano al Tribunale. 

Capitolo Torre del Grifo

Se Mancini,  chicchessia, dovesse assicurarsi il Calcio Catania, il passo successivo sarebbe intavolare una trattativa con il Credito Sportivo che, come afferma “La Gazzetta dello Sport” sarebbe disposto a spalmare ulteriormente le rate del mutuo. Tutto con l’ombra di ex soci SIGI sempre alle spalle.

(fonte foto: tuttocampo.it)

Ghirelli: “Rispetto per una città gloriosa”

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, categoria in cui milita attualmente il Catania, ha commentato attraverso il suo profilo Twitter, la fumata nera relativa alla seconda asta andata deserta di qualche giorno fa: 

Le notizie dal tribunale di Catania sono molto negative. Attendiamo le conseguenti determinazioni che spettano al tribunale. Massimo rispetto per la preoccupazione di una città e di una tifoseria gloriosa. Rispetto vuol dire stare in attesa, ci sarà il tempo per parlare”.

(Foto: ragusaoggi.it)

 

Catania Mood
Calcio Catania, i dettagli della terza asta competitiva
Comunicato diramato da www.calciocatania.it,  sito ufficiale del club:
 
Il collegio dei curatori fallimentari del Calcio Catania S.p.A. in esercizio provvisorio rende noto che, in data odierna, è stato pubblicato un invito a offrire con gara eventuale per l’acquisto del ramo d’azienda calcistico della suddetta società. 
 
Il prezzo base di cessione del ramo aziendale è di € 500.000 (Euro cinquecentomila/00). 
 
Per termini e condizioni, consultare:
 
https://pvp.giustizia.it/pvp/it/dettaglio_annuncio.page?contentId=LTT6557033;
 
https://pvp.giustizia.it/pvp-resources/cms/documents/2022/20220308/
Franco e Valentin Carboni pre-convocati in nazionale maggiore

Grande festa per la famiglia Carboni, ieri è arrivata la grande notizia: il commissario tecnico dell’Argentina, Lionel Scaloni, ha pre-convocato Valentin e Franco per le sfide contro Venezuela ed Ecuador. 

Figli di Ezequiel, dal 2008 al 2011 protagonista delle vicende rossazzurre, i due fratelli sono cresciuti calcisticamente nel settore giovanile della squadra argentina del Lanus (per cui il padre ha collezionato 188 presenze) per poi trasferirsi nella squadra Berretti del Catania nella stagione 2019-20 dove si fanno vedere per le loro caratteristiche tecniche.  

Complice la grave situazione debitoria della squadra etnea, i due fratelli vengono ceduti al settore giovanile dell’Inter nei primi mesi del 2020, ed è proprio a Milano che si mettono in mostra, tant’è che Franco il più grande dei due, partecipa al ritiro estivo del 2021 gestito da Simone Inzaghi debuttando contro il Lugano. 

Ai microfoni de LacasadiC.com, Ezequiel esprime la sua soddisfazione e per un padre si sa, vedere i propri figli indossare la maglia della propria nazionale rappresenta un forte orgoglio: “La sera tardi, appena arrivata l’ufficialità eravamo ognuno nelle nostre stanze e i ragazzi dalla loro hanno ricevuto tanti complimenti un’ondata d’affetto incredibile, dagli amici ai nonni. Cosa si prova? Orgoglio incredibile, gioia immensa“. 

 

Amelia (ex Palermo): “Caso Catania? Si sta trascinando troppo per le lunghe”

L’ex portiere del Palermo e della Nazionale italiana, Marco Amelia, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Sportchannel soffermandosi anche sul caso-Catania:

“Sul caso Catania penso che si sta trascinando troppo una situazione che non so se sarà risolta, complimenti all’ambiente per quello che sta facendo nonostante tutto, invece dal punto di vista gestionale ci sono dei problemi, la Lega sta monitorando tutto e sta cercando di salvaguardare la parte sportiva, lo staff e i giocatori per cercare di arrivare a fine stagione e poi si vedrà”.

(foto: histonium.net)

Maurizio Pellegrino: “Dobbiamo concludere la stagione”

Maurizio Pellegrino è tornato a parlare delle vicende extracalcistiche che riguardano il Catania ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”:

“Il Catania è ancora vivo e finché avremo la possibilità di andare avanti, saremo disposti a giocare al massimo delle nostre facoltà. Lo abbiamo fatto sabato scorso contro il Monterosi, ricevendo in cambio un affetto straordinario da parte dei tifosi. 

Dobbiamo concludere la stagione in qualsiasi modo anche per garantire regolarità al campionato. E aggiungo anche un valore importante: la voglia dei giocatori di scendere in campo per onorare la maglia. Nonostante la difficoltà chiare e continue, nessuno si è mai tirato indietro. Ecco perché vogliamo continuare a fare il possibile per vincere”.

(foto: informasicilia.it)

Alessia Lo Monaco Catania
Lo Monaco (Salastampa): “Tante parole, ma pochi fatti: restiamo alla finestra”

“La festa delle donne si festeggia tutti i giorni”. Già, frase tanto convenzionale quanto errata. Innanzitutto a partire dalla denominazione, poiché a onor del vero non si tratta di una “festa”, bensì della “giornata internazionale dei diritti della donna”; in secondo luogo, é proprio in riferimento ai diritti e allo spazio riservato alle donne in ruoli spesso ricoperti da uomini, e per quanto ci riguarda nel mondo del calcio, che si fatica a vedere nella compagine femminile una risorsa. Ed è proprio per questo che oggi ci affidiamo all’ottima preparazione della collega di Salastampa Alessia Lo Monaco, che ha risposto alle nostre domande sulle ultime vicende in casa Catania. 

Ciao Alessia, grazie per aver accettato il nostro invito. Innanzitutto auguri perché oggi è la giornata dedicata alle donne. Come stai?

“Grazie mille! E grazie a voi per l’invito! Molto bene”.

Ieri sera avete avuto come ospite a Salastampa il signor. Benedetto Mancini. Sentendo le sue dichiarazioni, che idea ti sei fatta?

“Beh, nel corso della sua intervista ha continuato a ribadire il suo interesse per il Catania parlando di un grande progetto alle spalle e ha anche aggiunto che certe voci negative messe in giro sul suo conto abbiano l’intento voluto di farlo desistere. Sicuramente quanto accaduto il 4 marzo non gioca a suo favore, ha spiegato più volte che è stato un errore ma quel giorno ha fatto storcere il naso un po’ a tutti, me compresa. Ha dichiarato che sarà sempre presente e probabilmente, se il Tribunale ha deciso di prorogare l’esercizio provvisorio, sarà anche per inquadrare meglio questa situazione. Io al momento resto alla finestra ad osservare, saranno i fatti alla fine a parlare, non le parole che nell’ultimo anno sono state veramente troppe. E poi l’ultima decisione spetta sempre al Tribunale”. 

Mancini continua a negare la presenza di uomini Sigi all’interno del suo progetto. Credi alle sue parole?

“Si, ha ribadito di avere avuto contatti con loro ad ottobre quando lo chiamarono per chiedergli aiuto per salvare il Catania ma che nessuno fa parte del suo progetto attuale. Anche qui, questa ovviamente resta la sua versione ma non è escluso che possano esserci contatti in futuro”.

Come giudichi l’allungamento dell’esercizio provvisorio di ulteriori dieci giorni? A che pro?

“Io credo che il Catania a questo punto concluderà il campionato. L’esclusione del Catania non conviene e creerebbe ulteriori problemi quindi in un modo o in un altro si giocheranno le restanti gare. Sicuramente però dovranno essere fornite a giocatori e staff delle garanzie a medio termine per poter continuare visto soprattutto lo sfogo di Baldini dopo la gara contro il Monterosi”.

Spesso tu nelle tue interviste misuri la “temperatura” della tifoseria rossazzurra. Che percezione stai avendo nelle ultime settimane?

“Ma guarda, la tifoseria è stanca, delusa, amareggiata e spaccata tra coloro che non vedono più un futuro e chi invece continua sempre a nutrire un minimo di speranza. Così come l’opinione verso Mancini: chi preferisce ripartire dalla D senza di lui e chi invece lo vede come unica ancora di salvezza dal momento che è il solo ad essersi presentato. Però su una cosa è unita, l’attaccamento con la squadra. Sono stata allo stadio nelle ultime uscite del Catania e posso dire che, nonostante tutto, nonostante la situazione, i dubbi e le incertezze, i tifosi hanno espresso sempre un grande attaccamento a questa squadra. Il saluto dopo la gara di sabato contro il Monterosi è stato davvero commovente. Poche volte come adesso si è creata questa sinergia”.

Catania, finora niente asta: si tratta direttamente coi curatori. Solo Mancini?

Non si parla di nessun altro. Per il momento l’unico imprenditore interessato ad acquistare il ramo sportivo del Calcio Catania è il romano Benedetto Mancini. Non è stata indetta una terza asta competitiva per cui gli interessati dovranno trattare direttamente con i tre curatori fallimentari per snellire la procedura come sottolinea stamani “La Gazzetta dello Sport”

“Non è stata indetta nessuna asta per il momento per cui, chi vorrà acquistare il Catania, dovrà trattare direttamente con i tre curatori. Un modo necessario e anche intelligente per accelerare l’iter, visto che l’imprenditore Benedetto Mancini ha rinnovato l’intenzione di ripresentare documentazione e soprattutto denari per mettere le mani sul ramo sportivo dell’azienda, considerato che avrebbe già messo a disposizione la somma di 125mila euro, acconto del 25% preteso nel bando dal Tribunale (su una base d’asta di 500mila euro, ndr).

Ora Mancini, tra lo scetticismo generale, è costretto a presentare una volta per tutte le credenziali necessarie per tentare di subentrare”.

(fonte foto: tuttocampo.it)

Benedetto sia tu! Si dice il Pec-cato e pure il Pec-catore. Un po’ di ironia!

Benedetto sia tu sopra il cielo rossazzurro se dimostrerai che il disguido della Pec era soltanto un pec-cato veniale;

Sotto un Salice piangente, dopo mesi di speranza, Benedetto sia tu che…Vullo di tamburi…Ti sei presentato come unico potenziale acquirente alla seconda asta competitiva, pur pec-cando.

Benedetto sia tu che potresti detenere e alzare in cielo la Palma del vincitore;

Benedetto sia tu che l’anagrafe è stata clemente donandoti il cognome del C.T. che ci ha condotto sulla vetta d’Europa;

Benedetto sia tu che hai bussato alla porta di Via Magenta (“pec-pec, c’è nessuno?”), se avrai le forze economiche, la competenza e la voglia di rilanciare il calcio a Catania;

Benedetto sia tu se sarai in grado di fare un calciomercato all’altezza acquistando giocatori duttili, dei lottatori, alla Fabio Pec-chia;

Benedetto sia tu se, ai tuoi pec-cati del passato, non ne farai seguire degli altri.

(fonte foto: tuttolatina.com)

Mariano Izco: “Finché ci sarà una speranza, noi ci saremo”

Emblematica la storia Instagram dello storico numero 13 rossazzurro Mariano Izco, che attraverso le sue parole, testimonia ciò che rappresenta la città di Catania e la Catania sportiva:

Melior de cinere surgo, lo insegna la storia, Catania non molla. Mai. La città è sempre rinata, più bella di prima nonostante tutto. La nostra gente non molla, non ha mai abbandonato la squadra, nemmeno per un secondo. E se a mollare non sono i nostri tifosi (i più danneggiati da tutta questa situazione), potete scommettere che non molleremo nemmeno noi. Finché ci sarà una speranza, noi ci saremo. Finché ci sarà qualcuno disposto a cantare per i nostri colori, noi scenderemo in campo per onorare la storia, la città. Catania non molla. Mai“. 

Parole da vero leader, argentino di nascita ma catanese d’adozione, Izco ha trascorso ben dieci stagioni, contando anche quella attuale, alle pendici dell’Etna vestendo per ben 275 partite la maglia rossazzurra divenendo il secondo giocatore con più presenze alle spalle di Marco Biagianti. 

(Foto: tuttocampo.it)