Catania, voglia di appigliarsi a “chiunque”, ma non è questo che ci serve

Ieri l’imprenditore romano, Benedetto Mancini, era nuovamente presente in Tribuna come nelle due precedenti gare casalinghe. Aveva diramato un comunicato poco prima del fischio d’inizio rilanciando le proprie presunte intenzioni e rimettendosi nelle mani del Tribunale che domani dovrà decidere se prorogare l’esercizio provvisorio, indire un nuovo bando e dare la possibilità a Mancini di aggiudicarsi l’asta dopo il “disguido della PEC” e quello sulla tracciabilità della cauzione pari a 125mila che l’imprenditore sostiene di aver regolarmente versato.

A Catania lo scetticismo è pari alla voglia di non mollare. I tifosi in questo momento storico si appiglierebbero a chiunque ma, badate bene, “chiunque” non fa al caso nostro: un club glorioso come quello rossazzurro deve ripartire da basi solide e persone autentiche, oggi, domani, dopodomani, senza isteria ma con raziocinio.

Speriamo che il Tribunale, dall’alto del suo insindacabile giudizio, prenda la decisione giusta assumendosene le responsabilità: evidenza dei fondi, piano industriale a lunga gittata, garanzie finanziarie tracciabili nell’immediato e in qualsiasi momento e progetti avallati da un business plan minuzioso e approvato da un pool di esperti. “Chiunque” corrisponda a tali requisiti potrebbe accomodarsi anche subito sulla poltrona di Presidente del Calcio Catania.

Ma i requisiti, che si tratti di un bando o di una carica onorifica, devono essere soddisfatti tutti.

(foto: blogisicilia.it)

Catania
Baldini ‘la furia’: “Chi ci paga? Vanno sui giornali ma non intervengono!”

Mister Baldini è un fiume in piena dopo la vittoria per 3-1 sul Monterosi di ieri nel tardo pomeriggio del “Massimino”. I rossazzurri hanno sciorinato l’ennesima prestazione sontuosa e commovente, ringraziando il pubblico a fine partita che gli ha dedicato cori e ovazioni quasi in adorazione:

“I giocatori sono il mio orgoglio, durante le gare faccio fatica a commentare una prestazione così all’insegna dell’orgoglio. Ci alleniamo su fondi disastrosi perché nessuno li cura, i giocatori devono ricevere non so quante mensilità ma nessuno si lamenta e tutti lavorano in maniera eccellente. Sono amareggiato perché se fosse davvero l’ultima sfida sarebbe assurdo.

Siamo soli noi e il direttore Pellegrino – si legge su “La Gazzetta dello Sport” stamani-. Nessuno ci spiega chi ci deve pagare, nessuno ci spiega perché c’è gente che va sui giornali eppure non interviene a favore del Catania. Così non si può andare avanti anche se vorremmo”.

(Fonte immagine: CataniaToday)

Catania-Monterosi: Ancora una volta maglia onorata nonostante tutto

In quello che probabilmente potrebbe essere l’ultimo match del Catania in questa stagione, sono stati pochi i “coraggiosi” nel senso buono del termine, a recarsi al “Massimino” per supportare i rossazzurri in campo contro i laziali del Monterosi Tuscia. 

Alla vigilia del match, è arrivata l’ennesima batosta per il club etneo in quanto anche la seconda asta utile a rilevare il titolo sportivo è andata deserta, notizia che sicuramente ha influito in senso negativo nel morale dei vari giocatori scesi in campo. 

Etnei che provano lo stesso a regalare qualche emozione, con Sipos prima, il quale sbaglia a porta vuota tirando alto, e con Freddi Greco poi, colpendo un palo dopo un’azione rocambolesca. Il gol rossazzurro però non tarda ad arrivare, Simone Russini esegue un capolavoro direttamente su calcio di punizione da posizione defilata riuscendo a battere l’estremo difensore biancorosso Riccardo Daga; per lui 5 gol stagionale!

Tanta convinzione e tanta motivazione nonostante tutto, gli uomini di Baldini hanno trovato diversi spazi per fare male agli ospiti in effetti ad inizio ripresa, il Catania raddoppia con il gol di Biondi abile a sfruttare un assist scaturito in seguito alla cavalcata di Giovanni Pinto. A cinque minuti dal novantesimo, azione perfetta dei rossazzurri, lunghissimo lancio e rincorsa di Albertini che mette il pallone con i giri giusti per Andrea Russotto che cala il tris. A due minuti dal termine, braccio largo del difensore etneo e calcio di rigore per gli ospiti che segnano il gol della bandiera con Rocco Costantino. 

Partita quasi esclusivamente a senso unico, grande prestazione dei padroni di casa che ancora una volta dimostrano di aver onorato la maglia che indossano. Di fronte un Monterosi quasi assente, sono state pochissime difatti le occasioni che hanno impensierito l’estremo difensore etneo Andrea Sala. 

 

 

 

Catania-Monterosi Tuscia, le probabili formazioni del match del Massimino

Le ultimissime dai campi e le probabili formazioni di Catania-Monterosi Tuscia

Dopo la sosta forzata per la neve al Partenio di Avellino, il Catania torna in campo. Al Massimino arriva il Monterosi Tuscia. Una gara che si preannuncia surreale per i ragazzi di Baldini. Nella giornata di ieri, infatti, la seconda asta è andata deserta e adesso per il Catania lo scenario è davvero inquietante. Quella con i laziali rischia di essere l’ultima gara di campionato per i rossazzurri, con l’esercizio provvisorio che scadrà lunedì 7 marzo. 

Le ultimissime dai campi 

QUI CATANIA – Baldini recupera Greco e Zanchi. Per il resto nessun’altra novità di formazione, con l’undici di partenza che dovrebbe far registrare pochi cambiamenti rispetto alla formazione tipo. Possibile qualche ballottaggio, come quello tra Pinto e Zanchi o Biondi e Russotto. 

QUI MONTEROSI TUSCIA – Pochi problemi anche per Menichini, che si presenta al Massimino con l’undici titolare al gran completo. Anche in casa laziale, però, ci sono dei ballottaggi aperti, soprattutto in mezzo al campo, dove Errico e Basit si giocano una maglia da titolare. 

Le probabili formazioni del match

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Pinto; Rosaia, Cataldi, Simonetti; Greco, Moro, Biondi. ALL.BALDINI. 

MONTEROSI (3-5-2): Alia; Rocchi, Borri, Mbende; Errico, Basit, Franchini, Parlati, Cancellieri; Artistico, Ekuban. ALL.MENICHINI.

Massimino spargeva sale “dolce”. Era stanco di arrivisti e improvvisati

Proviamo a scrivere senza fare nomi e non certo per omertà, ma perché siamo stanchi di leggerli. Ieri, 4 marzo 2022, ventiseiesimo anniversario della scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino, il Catania già fallito, muore. Numero sciagurato questo “22”, era il 22 dicembre quando il Tribunale dichiarò fallimento, poche settimane dopo l’ingresso del nuovo anno, il 2022, eccoci qua a parlare di possibile estromissione, radiazione, annientamento totale.

Non ne poteva più il Cavaliere di squallidi giochi di potere, di arrivisti, di nefandezze a iosa e di schiaffi morali a una città già sfiancata e in pericolosa involuzione urbana, civica, amministrativa. Così, le bocche piene di imprenditori dall’oratoria sagace hanno vomitato parole avvolte da una patina dorata che a qualcuno pareva d’oro, approfittando di un guado d’acqua putrida, habitat naturale di specie adusate agli specchi torbidi.

Massimino era stanco, voleva ritrovare pace. Il congiuntivo non era il suo forte ma, per nostra fortuna, nemmeno il condizionale. Interveniva quando c’era da mettere mano al portafoglio, era avvezzo al presente, al futuro del club, ha commesso degli errori che gli sono costati caro, ma il sale che sparpagliava dietro la porta aveva lo stesso sapore di quello della vita, specialmente quando gira attorno a un pallone: acre al punto giusto, saporito nel retrogusto, tuttavia puro perché estratto alla luce del sole.

Da mesi invece personaggi in cerca d’autore si trincerano dietro sotterfugi, si barcamenano nei teatrini delle false promesse, si prodigano con l’ausilio di verba che volant assumendo fattezze di avvoltoi dalla planata incontestabile, sicuri di sé con il collo incurvato prima e diritto poi, verso la preda, spazzini voraci e instancabili di carni e speranze. 

Alla fine ce l’hanno fatta i nostri prodi eroi! Da otto anni a questa parte i vecchi e i nuovi hanno contribuito a una pantomima talmente prolissa e stucchevole da sfiancare anche i fans sfegatati di Charlie Chaplin. E pensare che il film in bianco e nero era stato proiettato dal 1929 senza sosta; e pensare che, dal 1946, pur essendo ancora in regime di radio e, tosto, di tubo catodico, i colori rossazzurri preludiarono a un trionfo cromatico per noi “figli dell’elefante”. 

Oggi, nel 2022, dopo aver accettato a malincuore il fallimento sportivo decretato lo scorso 22 dicembre, il sale della vita, lo stesso che Angelo Massimino spargeva in campo a guisa di amuleto sbriciolato come si farebbe con la polvere di stelle, ha smarrito il retrogusto saporito, ha perso le proprietà nutritive dei sogni. 

(fonte foto: catania.liveuniversity.it)

E ora cosa succede? Ultima partita del Catania?

Iniziamo col sottolineare che non siamo detentori di sfere di cristallo. Le opzioni sono solo due: o i curatori fallimentari possiedono le risorse economiche per portare a termine la stagione oppure quella di oggi pomeriggio rischia di essere l’ultima partita del Catania nel campionato di Serie C – Girone C.

Qualora si verificasse la seconda opzione il torneo sarebbe irrimediabilmente falsato perché non disputando le ultime nove gare rimanenti la Lega Pro dovrà sottrarre punti a tutte le squadre che li hanno raccolti contro i rossazzurri.

Una vera e propria rivoluzione in classifica che determinerebbe una rivisitazione complessa di zona playout e playoff generando numerosi grattacapi per presidenti, staff tecnici e giocatori. In realtà, con tutto il rispetto per gli altri club, ci interesserebbe davvero poco. 

(foto: www.lega-pro.com)

TuttoLatina.com su Benedetto Mancini : “Consueti proclami, poi si è defilato”

Non è tenera, e diversamente non potrebbe essere, la stampa di Latina nei confronti di Benedetto Mancini, giunto all’ennesimo atto delle sue note pantomime:

“Torna a far parlare di sé Benedetto Mancini, nome tristemente noto non soltanto ai tifosi del Latina ma anche a quelli di Catanzaro, Modena, Taranto e Rieti – si legge su TuttoLatina.com-. L’imprenditore romano aveva annunciato, nei giorni scorsi, l’intenzione di acquistare il Catania Calcio, società fallita e attualmente in esercizio provvisorio.

Dopo i consueti proclami su fantomatici progetti e le rassicurazioni su coperture finanziarie e documentazioni, Mancini ha iscritto ieri alla Camera di Commercio la nuova società e il logo, con un capitale sociale di 10mila euro, ben lontano dai 500.000 pretesi dal regolamento del bando per partecipare all’asta di questo pomeriggio.

Mancini avrebbe potuto coprire la cifra mancante entro le 16, ora dell’asta, attraverso un assegno circolare ma alla fine si è defilato, mandando così deserta anche la seconda asta per salvare il club etneo”.

(fonte foto: tuttolatina.com)

Maurizio Pellegrino: “Noi terremo il Catania in vita fino all’ultimo giorno”

Poche ma assai significative le parole del direttore dell’area tecnica del Calcio Catania, Maurizio Pellegrino prima della partita Catania-Monterosi (oggi pomeriggio ore 17:30 allo stadio “Angelo Massimino”), dopo la seconda diserzione dell’asta competitiva che lascia speranze residuali ai colori rossazzurri:

“Come abbiamo sempre fatto e detto onoriamo questa l’impegno della partita, in attesa che si arrivi a lunedì 7. Non ci piegheremo mai finché ci sarà ancora un filo di speranza – si legge su “La Gazzetta dello Sport”. Se il 7 sarà davvero il giorno ultimo, noi abbiamo il dovere, fino all’ultimo secondo, di tenere in vita il Catania in qualsiasi maniera”.

(foto: informasicilia.it)

Linea Oro
Catania lasciata sola per l’ennesima volta…

Nel giorno del ventiseiesimo anniversario della scomparsa del presidentissimo Angelo Massimino, la Catania sportiva, la Catania città è stata presa ancora una volta in giro, ennesimo schiaffo morale per qualsiasi tifoso rossazzurro amante di questi colori. 

Nessuna PEC è stata inviata così come recita il comunicato ufficiale del tribunale: “Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione”.

Tanta farsa, troppi teatrini, tante illusioni da parte di personaggi noti e stranoti per determinati comportamenti avuti in altre piazze a cui è stata data troppa fin troppa visibilità, tante chiacchere e pochi fatti concreti tra bar, passeggiate e “avvistamenti” vari; una piazza diverse volte umiliata martoriata e lasciata sola ancora una volta.

Tristezza infinita in questa che rappresenta l’ennesima pagina buia degli ultimi anni, nulla da aggiungere, solo il desolante silenzio di questa città. 

UFFICIALE – Catania: anche la seconda asta competitiva è deserta

Ufficiale: nessuna pec è stata inviata da potenziali acquirenti, né dall’imprenditore romano Benedetto Mancini né da chicchessia.

Ora occorre capire se ci siano gli estremi per prorogare l’esercizio provvisorio fino a fine stagione.

L’iscrizione al registro delle imprese di stamani della Fc Catania 1946 Srl non rappresentava una certezza come vi avevamo anticipato.

 

(Fonte immagine: NewSicilia.it)