Avellino altalenante: perde col Palermo, vince a Taranto, pareggia col Messina

L’Avellino affetto da “pareggite” cronica, infine, ha invertito la tendenza della stagione in corso se si eccettua l’1-1 di ieri al “Partenio” contro il traballante Messina di Eziolino Raciti.

Eppure gli irpini si erano imposto allo stadio “Erasmo Jacovone” di Taranto, mica poco, mercoledì scorso, rifacendosi immediatamente dopo la sconfitta interna col Palermo. Si tratta comunque della squadra che ha colto più pareggi in campionato (14 su 32 partite giocate), seguita in questa speciale classifica proprio dal Foggia giustiziere del Catania con 13.

Ma l’Avellino di Carmine Gautieri, nonostante qualche sconfitta, è riuscito a raggranellare punti fino a portarsi al terzo posto solitario con 56 punti (e con una partita in meno da recuperare proprio contro il Catania mercoledì 23 alle ore 14:30). Inoltre vanta la seconda miglior difesa del campionato (24 gol al passivo), meglio solo il Catanzaro con 23.

Un avversario ostico che arriva in un momentaccio per i rossazzurri, reduci dalla debacle di Foggia e ancora in via di definizione per quanto concerne l’assetto societario. Ci affidiamo, ancora una volta, alla professionalità di Baldini e del gruppo squadra.

(foto: blogsicilia.it)

Catania, cinque gol subiti non capitavano da…

Tempo di riflessioni in casa Catania dopo la pesantissima sconfitta di ieri pomeriggio in casa del Foggia di Zeman, cinque schiaffoni subiti solamente nel primo tempo devono far riflettere necessariamente in primis mister Baldini in vista dell’impegno infrasettimanale contro l’Avellino. 

Statistiche alla mano, il Catania non subiva 5 gol in campionato dalla stagione 2019-20 quando gli etnei affrontarono in trasferta la Vibonese del presidente Caffo, quel match fu davvero umiliante per l’intera piazza rossazzurra e per tutti i tifosi, una sconfitta che costò caro all’allenatore Andrea Camplone il quale venne immediatamente esonerato per lasciar spazio al ritorno di Cristiano Lucarelli sulla panchina etnea. Per i padroni di casa a segno Bernardotto (doppietta), Pugliese, Bubas (su rigore) ed Allegretti. 

Due anni prima, stagione 2017-18, altra pesante sconfitta dei rossazzurri ancora in trasferta, questa volta sul campo del Monopoli, risultato finale di 5-0 con i gol di Salvemini, Genchi, Sounas, Longo e Magni, che portò l’allora allenatore dei rossazzurri Cristiano Lucarelli a un passo dall’esonero nella stagione che i rossazzurri conclusero al secondo posto dietro al Lecce e poi infrantasi nella semifinale playoff ai rigori al Massimino contro il Siena. 

(Foto: Calcio Catania)

Lele Catania recordman di presenze: “Grazie Siracusa, grazie Mascara”

La lettera di Emanuele “Lele” Catania, catanese doc nato alle pendici dell’Etna il 15 marzo del 1981, fresco di 41° compleanno, è emozionante: da ieri è entrato nella storia del Siracusa, diventando il marcatore più prolifico di sempre e superando un altro ex giocatore del Catania, Ciccio Pannitteri, siglando la sua 69esima rete in maglia azzurra:

“Non sono mai stato di tante parole ma in tutti questi anni qui ho vissuto momenti indimenticabili, al di là del record.

Grazie davvero Siracusa, grazie per avermi fatto sentire uno di voi nonostante sono nato in una città che, sportivamente parlando non amate – si legge nella sua lettera aperta -. Grazie per avermi fatto sentire un figlio della vostra città e grazie per tutto l’amore e l’affetto che mi avete dato in questi anni.

 

Ringrazio tutti i miei compagni e mister di questi anni perché solo grazie a loro oggi sono qui a scrivere. Un ringraziamento speciale va a Gaetano, Giancarlo e Graziano Cutrufo per avermi fatto sentire un principe dal primo giorno. Grazie anche al presidente Salvatore Montagno Grillo, a mister Giuseppe Mascara e tutta la nuova dirigenza per avermi dato la possibilità di tornare e raggiungere questo traguardo.

 

Per finire voglio dedicare questo traguardo alla mia famiglia perché, per amore di questa maglia e di questa città, tante volte ho trascurato soprattutto loro, ma dopo oggi sarò perdonato. Mi dispiace solo che il mio record sia arrivato in una stagione deludente per tutti noi e voi. Spero e mi auguro con tutto il cuore che l’anno prossimo sia quello della rinascita del nostro Siracusa e che possa tornare dove merita”.

Emanuele Catania ha coronato il sogno di indossare la maglia del Catania nella stagione 2019/20 quando il club rossazzurro lo prelevò proprio dagli aretusei. 

(foto: tuttocampo.it)

Ghirelli (pres. Lega Pro): “Organi di competenza vigilano sul Catania”

Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è intervenuto ai microfoni di “Sport Channel”, commentando anche l’attuale situazione societaria del Catania:

“È in corso la pratica relativa alle verifiche da parte degli organi di competenza. Da parte mia è opportuno mantenere sempre lo stesso atteggiamento ina attesa la conclusione della vicenda. Mi auguro che non ci sia un risvolto negativo perché Catania è una grande città e ha una grande tifoseria, è chiaro che se dovesse verificarsi un fatto negativo ciò arrecherebbe danno anche al campionato.

Sicuramente il Catania è figlio di una situazione particolare derivante da una difficoltà che si porta dietro da diversi anni. È ovvio che si fossero rispettati gli indici per l’iscrizione che c’erano negli ultimi due anni non ci sarebbero state difficoltà, ma questo è un problema del calcio italiano in generale”. 

(foto:ragusaoggi.it)

Catania Baldini
Catania, Baldini pensa all’Avellino e spera in un pronto riscatto

Ancora mister Baldini. Inevitabile tornare sulle dichiarazioni post partita del tecnico rossazzurro dopo la debacle del Catania a Foggia:

“Abbiamo staccato la spina per 45 minuti: è inspiegabile – sottolinea stamani “La Gazzetta dello Sport”-. Dobbiamo guardare avanti e pensare alla prossima partita. E’ importante giocare subito perché non siamo stati noi in questa partita. Sono convinto che c’è grande voglia di rivincita e di riscatto. Farò di tutto per non far mollare i ragazzi fino al termine. Mercoledì sarà un’altra battaglia e noi dobbiamo farci trovare pronti”.

Un recupero, quello con gli irpini, che sembra apparecchiato dal destino per consentire al Catania di rimediare immediatamente alla figuraccia dello “Zaccheria”.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Baldini nel post-gara: “Onorare la maglia finché ce l’abbiamo addosso!”

Queste le prime dichiarazioni a caldo di mister Francesco Baldini dopo la manita subita a Foggia dal Catania:

“Un blackout totale. Hanno staccato la spina e non ce lo possiamo permettere, ma naturalmente la responsabilità è la mia. Ho detto ai ragazzi che abbiamo tenuto altissima la concentrazione per tutta la stagione e non è stato giusto staccarla oggi – evidenzia foggiacalciomania.it-. Stavo ragionando su chi dovessimo sostituire, forse ne dovevamo sostituire undici, compreso il portiere. Non ci è concesso un calo. Facciamo questo di lavoro e non dobbiamo pensare alle cose extra campo.

Finché abbiamo addosso questa maglia dobbiamo onorarla. Ai problemi non ci pensiamo così come non ci pensiamo quando vinciamo. Il gol a freddo? Sicuramente dopo venti secondi subire un gol spezza un equilibrio importante. Sapevamo della pressione che fa il Foggia, ma nel primo tempo non abbiamo fatto niente di quello che sapevamo fare. Non possiamo buttare via quello che è stato il lavoro di quest’anno. Il Foggia ha fatto un primo tempo di altissimo livello, ha fatto un tempo perfetto contro il nostro peggiore. Ha trovato gol incredibili. La bravura di Zeman non la scopro io. Posso solo apprezzarla”.

(foto:calciocatania.it)

Foggia-Catania 5-1, le pagelle: disfatta o avviso ai naviganti?

Le valutazioni dei calciatori rossazzurri al termine di Foggia-Catania 5-0

Il Catania fa visita al Foggia per quella che vale la sfida della 33esima giornata di campionato. Rossazzurri reduci dal pari casalingo con il Campobasso. Rossoneri reduci dalla roboante vittoria per 1-4 in casa della malcapitata Paganese. Gara che si mette subito in salita per i rossazzurri, che al primo affondo dei padroni di casa subiscono la rete di Merola. Il Catania subisce il colpo, e nel giro di soli 44 minuti insacca altre quattro reti con Curcio, Ferrante, Petermann e ancora Merola. Nella ripresa i padroni di casa rallentano per non infierire sul pomeriggio da incubo dei rossazzurri, che trovano il gol della bandiera con Greco, uno dei pochissimi ad arrendersi. Foggia batte Catania 5-1.

Le pagelle dei rossazzurri

SALA 4,5 – Compie un buon intervento su Curcio nella prima frazione di gara. Qualche responsabilità in almeno due dei cinque gol subiti. Nel finale evita la sesta rete foggiana respingendo un tentativo dalla trequarti di Merola.

ALBERTINI 5 – Primo tempo molto opaco come il resto della squadra. Nella ripresa sale di ritmo ed ha il merito dell’assist a Greco.

MONTEAGUDO 4,5 – Nonostante i numerosi gol incassati dalla sua squadra, lui non commette grosse sbavature. Nella ripresa rischia la frittata su un errato controllo della sfera.

LORENZINI 4 – Si perde letteralmente Ferrante in occasione della quinta rete rossonera. Nel secondo tempo cerca la gioia del gol con un colpo di testa, sbagliando però la mira. 

PINTO 3,5 – Soffre terribilmente l’aggressività di Merola. Capisce davvero poco, sbagliando tutto e beccando pure un cartellino giallo per l’eccessivo nervosismo. Dal 56′ SIMONETTI 5,5 – Da un pizzico di dinamismo al centrocampo della sua squadra, conquistando qualche buona posizione e arginando qualche buona ripartenza avversaria.

ROSAIA 4 – La sanguinosa palla che perde dopo soli trenta secondi è un errore molto grave che spalanca le porte ai padroni di casa verso la goleada. Va vicino al gol con un colpo di testa respinto da Dalmazzo. Dal 73′ IZCO S.V.

PROVENZANO 3,5 – Sovrastato insieme ai compagni di reparto dall’agonismo e dalla velocità dei colleghi di reparto avversario in un primo tempo da incubo. Dal 48′ CATALDI 5 – Meglio del suo alter-ego. Per lo meno conquista qualche buona posizione. 

GRECO 5,5 – Il meno peggiore dei suoi. Primo tempo negativo, meglio nella ripresa, quando aumenta i giri del motore. Trova la rete della bandiera su assist di Albertini.

BIONDI 3 – Inesistente come tutto il reparto avanzato dei rossazzurri. Non tocca mai palla, commettendo solo qualche fallo di troppo. Dal 49′ ZANCHI S.V.

MORO 3 – Il peggiore del Catania. Totalmente nullo, e quasi sempre in offside. È vero che non gli arrivano palloni, ma ormai da qualche turno il bomber del Catania è lontano parente del giocatore ammirato nel girone d’andata.

RUSSINI 3 – Compleanno amaro per l’esterno offensivo del Catania. Mai in partita. Dal 49′ PICCOLO 2 – Prova a dare una mano ai suoi compagni, ma fa solo tanta, tantissima confusione.

 

ALL.BALDINI 3 – Dispiace dover dare una valutazione così insufficiente a mister Baldini, ma il passivo è troppo pesante per passare inosservato. Un 5-1, con le reti avversarie tutte nel primo tempo, che lascia davvero interdetti. Il Catania, anche in una delle sue peggiori giornate, difficilmente raccoglierebbe dal sacco cinque reti in una sola frazione. Potrebbe esser stata una domenica da dimenticare, ma la sensazione è che possa esserci altro dietro la debacle dei rossazzurri. Non sarebbe la prima volta in questi anni di C.

Fonte immagine: ClaudioBellotti.it

Inguardabili. Ma perché?

Atipica, incommentabile, inguardabile la partita del Catania allo “Zaccheria” di Foggia, altrettanto atipico il nostro commento post partita, giusto per rimanere coerentemente in tema.

Se dovessimo attenerci alla cronaca il monologo rossonero risulterebbe stucchevole persino per i lettori di fede foggiana. 5-1: doppietta di Merola, il solito gol dell’ex Alessio Curcio, Petermann e Ferrante i marcatori, Greco per il gol della bandiera, contentino snervante. Il Catania è stato sempre sostenuto da tifosi (e stampa) anche dopo prestazioni poco brillanti e scivoloni casalinghi. Ma oggi no, oggi è diverso, indifendibile sul piano del gioco e dell’approccio, eppure resta da capire: perché è successo? 

L’unica attenuante, non da poco, è la situazione societaria. E’ vero che il clima di incertezza aleggia da tempo immemore e che, anzi, il Catania può vantare un nuovo proprietario ma, al di là del rogito notarile ancora da firmare, le certezze sul futuro ad oggi scarseggiano. Scadenze da onorare, equilibri destabilizzati all’interno dello spogliatoio (quindi staff incluso), per una macchina che sembrava funzionare alla perfezione in proporzione alle proprie limitate possibilità tecniche, imputabili alle risorse esigue di un club fallito a ridosso del mercato di riparazione di gennaio e già puntellato in estate, seppur in ineluttabili ambasce, dall’allora direttore dell’area tecnica oggi dimissionario, Maurizio Pellegrino.

Dove sono finiti i gladiatori che battagliavano su ogni pallone come se fosse l’ultimo della loro carriera? E cosa attenderci dalla trasferta di Avellino mercoledì? Nessuno poteva prevedere una disfatta di simili portate: un Catania senza idee, senza mordente, sempre in ritardo nei contrasti, molle, con giocatori spompati, stanchi, apatici. Un’umiliazione indimenticabile. O inversione di tendenza immediata o significa che qualcosa non va al di là dell’aspetto tecnico-tattico (un’involuzione iniziata in casa col Campobasso e terminata oggi in un climax discendente orripilante). Attendiamo, con ansia, le dichiarazioni post-partita di mister Baldini che potrà fornire sicuramente risposte esaustive ai nostri legittimi quesiti.

Baldini, anniversario rossazzurro: da un anno esatto sulla panchina del Catania

Francesco Baldini, da un anno esatto a questa parte, siede sulla panchina del Catania. Si può parlare davvero d’amore vero, del resto lo stesso allenatore rossazzurro non ne ha mai fatto mistero: l’idillio che si è instaurato con Catania e con i catanesi la dice lunga sul rapporto d’amore tra il tecnico di Massa e la piazza etnea.

E dopo 365 giorni d’amore ecco sbucare all’orizzonte i tratti somatici burberi di Zdenek Zeman, suo maestro: 

“Sono cresciuto tanto come persona a Catania. Questa esperienza mi ha fatto crescere – evidenzia “La Gazzetta dello Sport” stamani-. Ho un caratteraccio. ma qui sono migliorato tanto evitando di reagire con l’istinto, lasciando spazio alla riflessione. La piazza etnea l’ho conosciuta a fondo e la tifoseria è incredibile, sempre a sostegno. Rifarei la stessa scelta mille volte. 

Zeman? Un Maestro, un riferimento. Sono stato suo capitano a Napoli nel 2000 durante il suo breve interregno”.

Foggia-Catania, le probabili formazioni del match dello “Zaccheria”

Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Foggia-Catania

Foggia-Catania sarà una delle sfide cartello della 33esima giornata del girone meridionale della Serie C. Le due compagini sono reduci da un periodo di forma abbastanza positivo. Entrambe, infatti, hanno conquistato sette punti su nove nelle ultime tre giornate di campionato. Nell’ultimo turno di campionato, giocato in infrasettimanale, il Foggia ha strapazzato la Paganese in Campania, mentre il Catania è stato bloccato sul pari casalingo dal Campobasso. Ecco come arrivano le due squadre al confronto.

Le ultimissime dai campi

QUI FOGGIA – Nessun squalificato per Zdenek Zeman, ma diversi indisponibili. Saranno assenti, infatti, il portiere Alastra, Martino, Markic e l’ex Andrea Di Grazia. Presente e titolarissimo, invece, l’altro ex rossazzurro Curcio, che partirà fin dal fischio iniziale nel terzetto offensivo con Ferrante e Merola. Probabile schieramento speculare al Catania per i rossoneri, che dovrebbero scendere in campo con un consueto 4-3-3.

QUI CATANIA – Situazione inversa nel Catania, che avrà zero infortunati, ma ben due squalificati, ovvero Sipos, che sta scontando ancora la squalifica relativa all’espulsione di Vibo Valentia, e Russotto. Titolarissimi sia Greco che Moro, che dalla prossima saranno assenti per due turni perché convocati dalla nazionale under-20 di mister Bollini.

Le probabili formazioni del match

FOGGIA (4-3-3): Dalmasso; Garattoni, Sciacca, Di Pasquale, Nicolao; Rocca, Petermann, Di Paolantonio; Merola, Ferrante, Curcio. ALL.ZEMAN.

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Pinto; Rosaia, Cataldi, Greco; Biondi, Moro, Russini. ALL.BALDINI.