Il pesce d’aprile indica una tradizione, seguita in diversi paesi del mondo, che consiste nella realizzazione di scherzi da mettere in atto proprio nel primo giorno del quarto mese dell’anno. Gli scherzi possono essere di varia natura, e hanno sostanzialmente lo scopo bonario di burlarsi delle “vittime” di tali scherzi. Il cappello iniziale di quest’articolo si è voluto iniziare con questa intro per un motivo specifico. I tifosi del Catania, infatti, sono come le vittime testé menzionate perché da mesi vivono una situazione davvero paradossale.
Negli scorsi giorni, infatti, la querelle Mancini-Catania avrebbe dovuto trovare uno sbocco definitivo con la firma del rogito notarile. Ovviamente, a parte il pesce d’aprile del titolo dell’articolo, per restare in tema con la intro del pezzo, ancora non è stato effettuato alcun rogito e non è stata apposta alcuna firma. La situazione sta davvero assumendo i connotati di uno scherzo, ma qui purtroppo tutto è reale. Si è già giunti al terzo slittamento per la sottoscrizione del signor Mancini. Un’assurdità, se si pensa che l’aggiudicazione dell’asta di quest’ultimo è giunta quasi un mese fa.
Nelle ultime ore è circolata la notizia riguardo il rogito con ultima data per la firma dell’atto giorno 4 aprile, ovvero il prossimo lunedì. Nonostante le rassicurazioni dello stesso imprenditore romano e di persone vicine alla sua cerchia, la sensazione è che anche lunedì potrà succedere di tutto, persino un nuovo slittamento. Anzi, non sarebbe una novità. Anche perché tutto continua a sembrare molto ambiguo, soprattutto le spiegazioni date dallo stesso Mancini, spesso poco chiare e molto confutabili.
Inoltre, bisogna anche fare un ulteriore riflessione. Anche se giorno 4 arrivasse finalmente la firma dell’atto di compravendita del ramo aziendale sportivo del Calcio Catania, cosa cambierebbe? La sensazione è che tutte le belle parole dette dall’imprenditore romano, possano restare tali. Sembra come se si stesse cercando di allungare i tempi perché mancano i mezzi per poter fare tutto regolarmente, così come dovrebbe andare.
Ma purtroppo, ormai a Catania da diversi anni a questa parte poter parlare di normalità è davvero utopistico, per cui ci si aggrappa pure allo “scherzo d’aprile” per poter, anche solo per qualche secondo, percepire una regolarità che, sinceramente, è temibile possa far fatica a giungere, visto il chiaro di luna!
Fonte Immagine: Corriere Style