Il “caso Catania” essendo una vicenda di particolare interesse sociale, ha riscontrato subito un forte interesse mediatico. Sono tante le redazioni anche non catanesi e di livello nazionale a parlare di ciò che è accaduto alla piazza etnea, sono tanti i messaggi di solidarietà da parte di altre tifoserie rivali e non, così come sono tanti i messaggi che gli attuali tesserati rossazzurri, ed ex calciatori passati nella sponda orientale della Sicilia a scrivere un pensiero.
Dal numero 7 rossazzurro Andrea Russotto che sul suo Instagram scrive: “Se qualcuno mi facesse la fatidica domanda: ne è valsa la pena? Io risponderei: ne è valsa veramente la pena! Grazie ragazzi“.
Al difensore argentino Juan Monteagudo: “Non ci sono parole, mi sono trovato in una città, una squadra, tifosi che mi hanno fatto sentire come un catanese. Come squadra abbiamo fatto tutto, lasciando il cuore in campo, conoscendo tutti i problemi che abbiamo avuto. Posso solo dire che il Catania non muore mai! Grazie“.
Riccardo Cataldi centrocampista etneo scrive: “Ci sarebbero centinaia di cose da scrivere per spiegare tutto quello che ha rappresentato per me questo gruppo ,questa maglia e questa città.
È difficile in questo momento trovare le parole giuste la delusione è tanta, si era creato qualcosa di magico tra di noi che ci è stato strappato dalle mani, perché questo gruppo di UOMINI prima ancora che professionisti ha lottato sul campo onorando sempre la maglia, nonostante tutto quello che succedeva intorno. GRAZIE perché Non potrò mai dimenticare l’affetto che ho ricevuto in quest’annata indimenticabile mi avete fatto sentire veramente a casa… ma GRAZIE soprattutto a voi che siete stati come una famiglia e avete reso tutto questo possibile e per i tanti momenti che porterò per sempre nel mio cuore come ricordi indelebili… mi auguro che tutto questo un giorno possa tornare dove merita “MELIOR DE CINERE SURGO”.
Luca Ercolani: “Catania è storia, responsabilità, Catania è il mare ed il fuoco, Catania sono i catanesi, Catania è il cibo il sole e le buche per strada, Catania è il calcio, il rossazzurro, lo stadio Massimino. Ho ancora la pelle d’oca riguardando i video dopo la vittoria col Palermo…ancora mi viene da piangere ripensando al minuto finale di Foggia in casa…ripensare alle migliaia di km che noi squadra e voi tifosi vi siete fatti per tutto il sud Italia è da mal di testa…tutto questo per passione nostra e vostra. L’affetto, il calore, le critiche e l’euforia che mi ha dato questa città la porterò sempre nel mio cuore. È una fine amara che la città non merita. Grazie a tutti i veri tifosi, ai compagni, lo staff, tutto il personale di Torre del Grifo e le persone di questa città che con piccoli gesti hanno reso questi 9 mesi indimenticabili. Sperando che sia solo un arrivederci, auguro a questa città la forza di rialzarsi assieme a tutti noi…L’unione fa la forza“.
Arriva anche il messaggio solidale del Papu Gomez: “Una città che mi ha accolto come un figlio, una squadra che chiamavano il piccolo Barcelona, un figlio catanese e tre anni pieni di emozioni. Sento tanta tristezza e amarezza ma soprattutto rabbia perché il Calcio Catania non merita questa realtà. Mi dispiace tanto e vi mando un grande in bocca al lupo per il futuro, augurando che sia un futuro migliore per tutto il popolo catanese. Per sempre un tifoso vostro, Papu“.
Anche Morimoto e Nicolas Spolli hanno deciso di scrivere poche parole, il giapponesino arrivato nel 2006 ha scritto un semplice “Forza Catania“, l’argentino arrivato nel 2009 invece l’hashtag “Respect“.
La rivalità in questi casi viene messa da parte sicuramente, e lo dimostra il tweet dell’ACR Messina sul suo profilo Twitter: “Sopra ogni rivalità, oggi è un giorno triste per il calcio siciliano“.
La tristezza e la rabbia incombono su ogni tifoso etneo, siamo amareggiati, siamo senza parole…