Sono ormai trascorse due settimane dall’ultimo saluto dei tifosi alla squadra in quel di Torre del Grifo.
Ci si attendeva, da quel giorno in poi, un pronto provvedimento con l’apposizione dei sigilli presso il Centro Sportivo. Tuttavia, nonostante siano già passati 15 giorni, tale disposizione non è stata ancora applicata.
Non si riesce a comprendere se ci sia una concessione da parte della Curatela, ma sembrerebbe che tra i parcheggi di Torre sono continui i via-vai di automobili.
Strano, tutto molto strano.
Forse non tanto, se si fa una accurata riflessione.
Il Calcio Catania è ormai sepolto e si aspetta con ansia e trepidazione la nascita della nuova squadra di calcio che rappresenterà, grosso modo da giugno, la città dell’elefante.
Il bando è in fase di preparazione e già circolano i primi nomi di presunti partecipanti alla procedura competitiva, uno su tutti l’ex presidente degli anni duemila Riccardo Gaucci.
Resta ancora lì, invece, Torre del Grifo, come una cattedrale nel deserto che fa gola a tutti, proprio a tutti.
Ecco, quel “proprio a tutti” preoccupa non poco i tifosi del Catania, che sperano, invece, in una clausola che possa concedere a chi prenderà il nuovo Catania di poter gestire anche il centro polifunzionale di Mascalucia.
Non solo, bisogna anche fare chiarezza sulla gestione scellerata di questi ultimi anni, onde evitare la ri-presenza di personaggi che, invece, è meglio restino alla larga.
È necessario che sia dia sollievo alla triste sorte del Calcio Catania consegnando alla città il diritto di poter sperare in un futuro migliore fatto di gente nuova, capace di imprimere positivamente sia sul club, ma anche sul centro sportivo, che deve restare OBBLIGATORIAMENTE lontano da chi ha macchiato negativamente la storia, una storia, lunga 75 anni.