Catania: più solidi saranno i proprietari del futuro più alta la categoria

Il caso-Catania balza agli onori delle cronache nazionali ahinoi. Ecco la ricostruzione di ciò che sta accadendo e che potrebbe accadere nell’immediato futuro secondo “La Gazzetta dello Sport”:

“Il fallimento era scontato ma si è cercato di salvare l’attività sportiva tra il malumore delle rivali che hanno ritenuto alterato il torneo. L’esclusione del Catania verrebbe annullati tutti i suoi risultati con ripercussioni notevoli sulla classifica: il Bari sarebbe comunque promosso in B, ma il Catanzaro da secondo diventerebbe quarto mentre la Vibonese, per esempio, disputerebbe i playout anziché retrocedere”.

Al Catania interessa poco, la sua agonia sta per finire. Oggi o tra 15 giorni. E poi? Difficile che qualcuno si accordi col Tribunale per il rilevare il club fallito, bisognerà fondarne uno nuovo e chiedere l’affiliazione. A quel punto la FIGC valuterà a quale campionato assegnarlo: il vecchio regolamento (art. 52 delle Noif), dopo il polverone della scorsa estate, potrebbe essere cambiato. Più solidi saranno i nuovi proprietari, più alta sarà la la categoria (nei dilettanti) dalla quale Catania ripartirà”.

(foto: calciocatania.it)

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Catania: dal bando allo sbando. Ecco cosa è accaduto e cosa potrà accadere

Ieri il Tribunale ha fatto decadere la trattativa d’acquisizione del ramo d’azienda sportivo del fallito Calcio Catania con Benedetto Mancini che però, in serata, ha rilanciato affermando che lunedì 11 aprile si recherà presso lo studio notarile del dott. Andrea Grasso portando con sé i 175mila euro mancanti per arrivare al rogito e apporre la firma. Fantacalcio!

La richiesta disperata di una delegazione Catania capeggiata dal direttore dell’area tecnica, Maurizio Pellegrino, a FIGC e Lega Pro di un aiuto economico è stata respinta dai vertici che hanno passato la palla al Tribunale: spetterà al Palazzo di Giustizia etneo stabilire se e come prorogare l’esercizio provvisorio oppure se favorire l’estromissione dal campionato in corso, con consequenziale stravolgimento della classifica, qualora i rossazzurri non dovessero scendere in campo nelle prossime due partite (con il Latina domani pomeriggio e col Taranto mercoledì 13).

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

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Il Catania prosegue imperterrito gli allenamenti

Ieri il Catania, agli ordini di mister Baldini, ha svolto in mattinata presso il centro sportivo di Torre del Grifo, il terzo allenamento della settimana.

Baldini ha prima incentrato la sessione sulla prevenzione e sull’attivazione in palestra, poi il gruppo rossazzurro si è dedicato in campo ad esercitazioni tattiche e ha disputato partite a tema con particolare attenzione alle fasi di transizione. 

Oggi, idem, come riporta il sito ufficiale:

:Catania al lavoro nel pomeriggio, oggi, a Torre del Grifo: dopo una sessione in sala video,  l’attivazione in palestra e il “torello” in campo, il gruppo ha svolto un’esercitazione basata sulla velocità, seguita da approfondimenti tattici e partite a tema”. 
 

I dubbi che aleggiano sull’immediato futuro sembrano non aver intaccato minimamente la concentrazione del gruppo anche se già nella giornata di ieri si era reso necessario ieri un intervento del direttore dell’area tecnica, Maurizio Pellegrino, per fare il punto della situazione extracampo e immergersi nel clima partita a 48 ore dal match col Latina che potrebbe non essere disputato se la Lega Pro non verrà in soccorso alla Curatela Fallimentare che ha richiesto “un intervento economico” speciale per garantire il corretto svolgimento del campionato.

(Fonte immagine: CataniaToday)

SIGI, Benedetto Mancini? L’alba dei morti viventi anche no! Catania rifiorisci

La situazione societaria del Catania ha un’eco nazionale, la stampa ne riferisce quotidianamente, si tratta di una vicenda che ha del grottesco: il Tribunale, poco fa, ha trovato il coraggio di emettere una sentenza, dolorosa per i tifosi ma legalmente ineluttabile, senza più trincerarsi dietro le beghe burocratiche e le decisioni collegiali che richiedono un surplus di tempo: Benedetto Mancini è inadempiente, la trattativa per la cessione d’azienda del ramo sportivo del Calcio Catania è ufficialmente decaduta.

La sensazione, dall’esterno, era che i tre curatori venissero posizionati e riposizionati a piacimento da chi muoveva le fila, cercando di tendere una mano, e anche tutto il braccio, a Benedetto Mancini pur di consegnargli il Catania e accontentare chi ordiva la trama spettrale direttamente dall’Ade sigista, con un’alba dei morti viventi che nessuno sotto l’Etna, avrebbe voluto rivivere.

Si stagliava all’orizzonte uno scenario infernale, eluso proprio sul finale. Chi ha commesso errori madornali, che ci sono costati 75 anni di storia, dovrebbe figurare al massimo nell’album dei cattivi ricordi non certo nei diari della nuova stagione scolastica, 2022/2023. E invece queste agghiaccianti figure mitologiche, per metà uomini e per metà giustizieri, si riaffacciavano, di tanto in tanto, come barche tra le onde nel mare in tempesta. Comparivano e scomparivano, pur rimanendo sempre lì a cavalcare l’onda immaginaria che li avrebbe condotti fino al “Mar di Mascalucia”, che bagna idealmente Torre del Grifo, verso quel sentiero un tempo rigoglioso, ora frondoso, con le ruspe dentro da giorni per virtù dello Spirto Santo, per riportarlo all’antica sembianza di elegante radura. 

Una situazione inaccettabile per chi, davvero, ama il Catania. Rispettare le leggi, i cittadini catanesi, i tifosi, gli avversari, la madre e il padre. Ci mitragliano la parola “rispetto” dalla prima elementare, forse pure dall’asilo, ma nessuno ce ne spiega davvero il significato, dando per scontato che lo padroneggiamo in maniera innata. Cosa significa davvero rispetto? E noi tifosi chi dovremmo rispettare e perché? E poi, a noi, chi ci rispetta? E in che modo?

La Treccani scrive: rispetto: Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona. Quindi, ricapitolando: “riguardo”, “stima”, “deferenza“. Come possiamo essere riguardosi verso chi ci ha affossati? Ok, il 23 luglio del 2020: ” Ah se non era per SIGI…!”. Ma il problema è che l’8 aprile 2022 è disumano stare ancora qui a parlarne! Grazie di averci salvato per poi affossarci! E’ un po’ come se un killer volesse fregiarsi del titolo di “assassino” sottraendo una vittima predestinata a un altro killer per il puro e sadico piacere di giustiziarla con le proprie mani.

“Stima”? E perché mai? Per cosa? Sempre per la storia del salvataggio a luglio di 2 anni fa? Si vede che il problema maggiore di SIGI è stato la programmazione. Adagiarsi sugli allori nel calcio serve solo a suicidarsi prima e meglio. Si dà il caso che la “progettualità”, questo oggetto sconosciuto, imponga di guardare sempre avanti. AVANTI! Per cui non tediateci oltremodo con la storia della “stima per quanto fatto”, perché nel calcio anche la vittoria di una finale di Champions League viene archiviata il giorno dopo e si inizia a programmare la stagione successiva.

“Deferenza”? Eh no! Definizione Treccani: “Rispetto ossequioso e condiscendente dimostrato con atti o con parole a persona ritenuta superiore per grado, funzione, autorità, o anche soltanto di maggiore età e esperienza”. La rovina del calcio, ciò che si è verificato a Catania anche da parte della stampa e nella totale assenza delle istituzioni: atteggiamento ossequioso, condiscendente, quell’esecrabile prostrarsi! Ma basta! Ci riferiamo a SIGI, causa “fantasmi” ma, nondimeno, ogni riferimento è applicabile a chi si è affacciato maldestramente al Catania oggi, ossia al signor Benedetto Mancini che si è rivelato un millantatore professionista e seriale. Mai più gente così!

Non ri-sprofonderemo mai, speriamo, in simili cadute di stile. Si può sbagliare una volta, ma perseverare resta diabolico proprio come chi abita gli inferi. Catania merita rinnovamento assoluto, recisione del cordone ombelicale che la lega a un recente passato torbido e persone capaci, abbienti e volenterose, al di là della categoria, che sia B, C, o D. Per tutti gli altri non c’è e non ci sarà mai spazio a Catania se non per un battito di ciglia.

E’ stato così per SIGI, per qualcuno la parentesi si è rivelata più duratura (vedi i fasti di Pulvirenti e Lo Monaco e la caduta, in proporzione, ancora più fragorosa), ma il finale lo perpetrerà sempre un’abile parrucchiera esperta nello scioglimento di nodi, munendosi di un pettine dai denti aguzzi, infallibile nel districare, marca “Tempo”. 

Catania deve rifiorire. Lo sa il sindaco, lo sa chi deve fare calcio nella nostra città. Per riuscirci non si può prescindere da persone capaci, trasparenti, creative, innovative, che facciano business! Il calcio romantico non esiste più, non pensiamo ai Massimino di turno, cerchiamo di crescere anche noi insieme alla città. 

(foto: artribune.com)

Benedetto Mancini: oggi l’udienza preliminare per l’inchiesta “Arpalo 2”

Oggi Benedetto Mancini prenderà parte all’udienza nell’ambito dell’inchiesta ‘Arpalo 2’ che lo vede coinvolto. Si tratta della seconda tranche di quella principale e riguardante il presunto sistema di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio di denaro con riferimento soprattutto alla società sportiva Latina Calcio:

“Davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa sono chiamati a comparire tra gli altri Paola Cavicchi, l’imprenditore Antonio Aprile al timone della società ai tempi di Maietta e poi Benedetto Mancini, Angelo Ferullo, di Anzio, e la finlandese Regina Daniela Wainstein che avevano rilevato il club prima del fallimento oltre alla curatela fallimentare del sodalizio nerazzurro.

Sono inoltre indagati tre militari della Guardia di Finanza: Ciro Pirone, Claudio Arpaia e Riccardo Tomei, tutti in servizio presso il Comando provinciale delle Fiamme gialle di Latina”, informa: amp.latinatoday.it.

(foto: facebook.com)

 

Catania, mister Baldini: “Vogliamo arrivare in fondo alla stagione”

Mister Francesco Baldini, nonostante il clima d’incertezza, resta concentrato non solo sul Latina ma su tutte le prossime avversarie, eventualmente playoff inclusi:

“Vogliamo arrivare fino in fondo alla stagione. Per noi, per la città tutta, per i tifosi che ci seguono con una passione che è il motore della nostra giornata”, si legge stamani su “La Gazzetta dello Sport”. L’allenatore non intende mollare proprio adesso, a quattro passi dalla fine (Latina e Taranto in casa, Palermo fuori e Messina all’ultima giornata al “Massimino”), e covare ancora il sogno playoff.

Il tempo stringe, tra circa 48 ore il Catania dovrebbe scendere in campo per sfidare il Latina tra le mura amiche pertanto entro la mattinata ci attendiamo un responso del Tribunale che pare sia sulla stessa lunghezza d’onda di Benedetto Mancini: tutto fuori tempo massimo…

(foto: freepressonline.it)

Catania-Latina: si gioca o no? Vendita biglietti congelata. Tribunale sveglia!

L’iter burocratico che precede la messa in vendita dei tagliandi per assistere a Catania-Latina non è stato avviato o, meglio, è stato congelato in attesa del responso del Tribunale.

Appare chiaro che il Tribunale sia in attesa dei 175mila euro mancanti che l’imprenditore romano, Benedetto Mancini, dovrebbe versare per raggiungere quota 500mila. Oggi però non si potrà ulteriormente procrastinare la decisione: il Tribunale DEVE dare una risposta, permettere la macchina burocratica si metta in moto per procedere alla regolare vendita dei biglietti e, soprattutto, deve dare una risposta a mister Baldini, al direttore Pellegrino, che ieri ha chiamato a raccolta la squadra per tenere alta la concentrazione nel caso si giocasse, e i giocatori che comunque continuano ad allenarsi quotidianamente.

(fonte foto: tuttolatina.com)

Tifosi Mood – Manlio Fasone: “Catania attuale come quello di Di Bella”

Ritorna l’appuntamento settimanale con la nostra rubrica interamente dedicata ai sostenitori rossazzurri. Oggi è nostro ospite l’amico e grande tifoso Manlio Fasone, con il quale si è disquisito sulle ultime novità in casa Catania. 
Buona lettura!

Manlio, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Come stai?

“Ragazzi buongiorno, va tutto bene e grazie per l’invito. È sempre un piacere stare a parlare del Catania, anche in questi tempi drammatici”.

Veniamo al Catania. Che idea ti sei fatto della vicenda Mancini?

“La vicenda Mancini purtroppo si evolve nel rispetto delle sue credenziali di professionista abituato a lasciarsi dietro delusioni, polemiche ed azioni mirate alla ricerca dell’affare facile. Anche a Catania ne piangeremo le conseguenze”.

Come giudichi l’operato dei curatori, del Tribunale e della stessa FIGC?

“Con tutta sincerità, ero convinto che la correttezza e la legalità di questa vendita del ramo d’azienda sarebbero state garantite ma non è proprio così.
Evidentemente ci stanno tante pressioni a tutela di interessi che noi sconosciamo. Continuiamo a far ridere di noi l’Italia intera e non ci viene ancora data la possibilità positiva o negativa di mettere fine a questa assurda farsa”.

Reputi la piazza, intesa come tifoseria, avrebbe potuto fare di più per bloccare sul nascere certe situazioni che, ad oggi, si stanno rivelando non all’altezza?

“Assolutamente sì, viviamo in una piazza pigra ed indolente. Pur di stare tranquilli, lasciamo che tutto accada ed il trascorrere del tempo ci metta una pezza.
Non vogliamo e non siamo capaci di tutelare la nostra “Robba”. La maggior parte di noi, pur avendo capito chi fosse SIGI, ha consentito che questa continuasse spedita ed indisturbata verso il baratro. Nota dolente la stampa locale, buona parte di questa ha fatto vestire certi individui da eroe e salvatore, continuando ancora adesso ad essere possibilista ed a dar credito anche al sig. Mancini. Le fazioni tra i tifosi che hanno colpevolmente creato e le conseguenti liti e turbative, li commentiamo già da un po’”.

Se fossi nei panni dei giocatori o del mister, come vivresti questa situazione davvero paradossale?

“Continuerei a dare l’anima, così come hanno fatto sino ad ora. Questi ragazzi ed il loro capitano hanno scritto una pagina di calcio che non c’è più. Il ricordo del Catania anni 60 che giocava senza beccare una lira o con i piccoli prestiti di mister Di Bella, per diversi mesi, rivive grazie alle gesta dei calciatori attuali. Amore puro per la maglia che dovremo sempre riconoscere da parte loro. Sono in tanti tra i colleghi viziati e più fortunati che dovrebbero apprendere la lezione”.

Catania Baldini
Catania-Latina: Baldini e una decisione tattica molto delicata da prendere

Non bastava l’extracampo a creare grattacapi a mister Baldini. L’allenatore di Massa ogni settimana sembra avere un conto in sospeso col destino tra squalifiche, anche la sua già scontata a Potenza, e gli infortuni. 

E’ vero, e non è poca cosa, che rientreranno dalle rispettive squalifiche Claiton e Lorenzini, fornendo un assist al tecnico che ha dovuto inventare il pacchetto centrale domenica scorsa a Potenza con un quasi inedito Ercolani-Monteagudo. Ma è altrettanto vero che mancherà un perno diventato insostituibile dopo la partenza di Luca Calapai a gennaio: Alessandro Albertini.

Dopo aver steccato la prima concedendo uno svarione che costò il gol dell’1-2 a favore del Catanzaro, non ha più commesso alcun errore di valutazione o, se non altro, nulla di irrimediabile. Un’assenza pesantissima che, al momento e dalle indicazioni in allenamento, potrebbe essere colmata da Ercolani, spostato appunto sulla corsia di destra. Ma Baldini proverà anche altre soluzioni (vedi Ropolo) e solo sabato dopo le convocazioni stabilirà chi inserire nell’undici titolare di domenica pomeriggio al “Massimino” contro il Latina.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Biagianti: “Avrò sempre un rapporto speciale con la gente di Catania”

Situazione Catania molto ingarbugliata e su ciò, arriva anche il commento dello storico capitano rossazzurro Marco Biagianti attraverso le colonne del quotidiano locale La Sicilia:

La gente di Catania continua a credere e sperare, per questo mi auguro che venga rispettata, mi fa male leggere cosa sta accadendo. Io ho e sempre avrò un rapporto speciale con loro e tutt’oggi ne sento l’affetto“.

Tanti tifosi anche in trasferta? Catania non la consociamo certo oggi, si è sempre contraddistinta negli anni per il supporto alla squadra. Lo ricordo anche nei miei anni in C, quando ricevevamo il loro abbraccio sotto la curva“.

Oggi, in una stagione difficilissima, i calciatori stanno onorando la maglia e i tifosi lo sanno. Meritano quanto stanno ricevendo e può solo caricarli ulteriormente“. 

Baldini non si è dimostrato solo un allenatore, avrebbe potuto scegliere di andare altrove per paura di fare figuraccia ma non ha mai lasciato la nave e merita elogi. Quando dimostri di dare tutto per i colori, la gente di Catania ti ricorda per sempre. E sarà così anche per lui“.

(Foto: CataniaLiveUniversity)