Serie C, utilizzo del Var nei prossimi playoff

A partire dai prossimi playoff di serie C, verrà introdotto il sistema Var, una novità annunciata dal presidente Francesco Ghirelli: “Finalmente anche noi potremo contare sull’utilizzo del Var. Era un nostro obiettivo e queste prime sei partite di sperimentazione ci saranno d’aiuto, perché speriamo di poterlo poi avere per tutto il campionato“. 

Nelle semifinali e finali nella cabina di regia del Var ci saranno arbitri di serie A e B in attesa che quelli della Can C possano poi fare dei corsi specifici per avere la formazione necessaria su come usare il Var. Ringraziamo il presidente della Figc Gabriele Gravina e il presidente dell’Aia Alfredo Trentalange per il loro appoggio e la condivisione di questo progetto. Si lavorerà per la formazione e per vedere cosa fare nel prossimo campionato“.

(Foto: Serie C)

 

 

Catania
Catania, Greco e Monteagudo: “Uniti fino alla fine”

I calciatori del Catania a “La Sicilia” hanno espresso il loro parere sulla questione, certo non velatamente: 

«Saremo tutti uniti fino alla fine», confermano sia il centrocampista italo-malgascio Jean Freddi Greco che il difensore argentino Juan Cruz Monteagudo. «Lotteremo qualunque sia la situazione».

Come i tifosi anche i giocatori del Catania e mister Baldini non mollano ovviamente nella speranza che il Tribunale possa prorogare l’esercizio provvisorio fino a fine stagione.

(Fonte immagine: LaSiciliaWeb)

 

Povero Catania… altro che povero gabbiano

Come volevasi dimostrare, nella serata di ieri il cosiddetto imprenditore Benedetto Mancini ha disertato l’appuntamento dal notaio e non solo, oltre alla sua assenza, vi è il mancato saldo dei 375 mila euro così come viene riportato dal comunicato dei curatori. 

Il percorso che ha compiuto Mancini è stato verosimile a quello compiuto in piazze come Latina o Rieti, illudendo imperterrito intere tifoserie, prendendosi gioco di loro e giocando con i sentimenti. A Catania, il signor Mancini ha sbagliato due volte soprattutto perché si è circondato di persone poco raccomandabili nonostante teatrini vari. 

Diciamocelo chiaramente, andare a “consultarsi” con coloro che hanno fatto fallire il Calcio Catania il 22 dicembre scorso, non è stata una bella idea caro signor Mancini, non è stato un bel biglietto da visita. Conferenze indette, proclamazioni, “progetti” (inesistenti) illustrati, incaricare futuri direttori sportivi quando attualmente vi è un signor direttore, andare in trasferta o sedersi in tribuna al “Massimino” con quale scopo? Recarsi a Torre del Grifo senza che sia stato acquisito il ramo d’azienda perché? 

Sono tanti gli interrogativi che ci poniamo, soprattutto perché viene dato adito a questo tipo di persone? Come mai il signor Mancini ha richiesto l’affiliazione alla Lega Dilettanti? 

La situazione è molto critica, e se siamo costretti a ripartire da zero, vorremmo farlo con persone molto più serie, non vorremmo mai più rivedere le stesse facce che hanno “abitato” Torre del Grifo o che hanno occupato posti in tribuna nel recente passato. Catania esige rispetto, troppo spesso macchiata da persone che hanno fatto solamente i propri interessi e a pagarne le conseguenze sono stati sempre e solo i tifosi. 

Basta umiliazioni, basta prese in giro, basta millantatori o salvatori della patria, basta teatrini o cose del genere, basta gettare fango su questa maglia e su questi tifosi. 

Povero Catania… altro che povero gabbiano. 

(Foto: calciocatania.it)

 

Cosa aveva detto Benedetto Mancini nei giorni scorsi?

Da: “Si tratta di un rogito molto complesso, qui non stiamo acquistando un appartamento o un garage!” a “Stiamo sistemando alcuni particolari, un giorno di differenza non sposta nulla, non è niente di grave!”.

Invece, nel momento della verità, la spavalderia di Benedetto Mancini è venuta meno. Niente rogito entro la scadenza fissata dal Tribunale, niente nuova presidenza e nuova era. Il futuro del Catania resta appeso a un filo nell’immediatezza. Le speranze che il foro etneo possa prorogare ulteriormente l’esercizio provvisorio restano comunque elevate data la rilevanza sociale e, aggiungeremmo noi, sportiva: falsare un intero campionato per non disputare le rimanenti quattro gare in una fase così delicata in cui vengono emessi verdetti a tutte le latitudini della classifica, sarebbe deleterio.

Intanto però registriamo l’ennesimo ghiribizzo di Benedetto Mancini dopo Rieti e Latina: covare un sogno economicamente irrealizzabile, quello di presiedere una società, con un pizzico di malsano egocentrismo. Finora tale si è rivelato il progetto dell’imprenditore romano: un capriccio, un gioco pericoloso con 1 milione di tifosi rossazzurri spostati come pedine come nel gioco dell’oca.

(fonte foto: tuttocampo.it)

Mancini Catania
Benedetto Mancini diserta l’appuntamento col notaio: gli scenari

4/4/2022, Ore 20:00. Il notaio Andrea Grasso attendeva ieri sera l’imprenditore romano, Benedetto Mancini, presso il proprio studio per la firma del rogito. Mancini c’era alla terza asta competitiva indetta dal Tribunale, c’era al “Massimino” in occasione dei match casalinghi, c’era al “Viviani” per Potenza-Catania 2-2, disputata domenica scorsa. Ma non si è presentato ieri.

Ieri invece ha disertato l’incontro clou: avrebbe dovuto versare 375mila euro in assegni circolari o fornire garanzie in merito. Non l’ha fatto. Il Tribunale aveva stabilito come data ultima quella del 4 aprile per ottenere dalla curatela una relazione sullo stato attuale dell’operazione e il successivo trasferimento del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania al Fc Catania 1946. Si vocifera che potrebbe presentarsi oggi, ma sarebbe comunque troppo tardi rispetto alla scadenza fissata dal foro etneo.

L’esercizio provvisorio scadrà invece, come noto, il 19 aprile, appena una settimana prima del termine della stagione regolare (domenica 26 aprile, Catania-Messina). Il rischio che i rossazzurri non disputino le restanti quattro giornate di campionato esiste (Latina, Palermo e Taranto oltre ai peloritani) per cessazione attività, falsando peraltro il corso regolare del Girone C di Lega Pro, c’è ma potrebbe essere scongiurato.

Dato che il Tribunale ha sempre emesso comunicati stampa sottolineando “l’enorme rilevanza sociale” del Catania, non ci meraviglierebbe un’ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio fino a fine stagione. Ieri, fino alle 22:00, i curatori erano nello studio del notaio Andrea Grasso per ultimare la relazione da inviare al Tribunale. Ma l’attesa di Mancini si è rivelata vana.

(Fonte immagine: La Sicilia)

Potenza-Catania: multe dal Giudice Sportivo per entrambe le società

Ecco quanto riferito ed emesso dal Giudice Sportivo di Lega Pro:

€ 3000 POTENZA per avere alcune persone [due quanto alla contestazione sub A) e una
decina quanto alla contestazione sub B)] non identificate e non inserite in distinta ma
riconducibili alla società Potenza, al termine della gara, introducendosi prima sul
terreno di gioco e poi nell’area spogliatoi, senza averne titolo:
A) tenuto una condotta ingiuriosa, irriguardosa, aggressiva e minacciosa nei confronti
dell’arbitro in quanto, unitamente a CAIATA Salvatore, si dirigevano verso di lui in
modo minaccioso, lo aggredivano verbalmente, lo insultavano e contestavano il suo
operato; e, subito dopo, sempre unitamente a CAIATA Salvatore, inseguivano l’arbitro
mentre questi si dirigeva verso il suo spogliatoio, continuavano a tenere le medesime
condotte sopra descritte e tentavano di avere un contatto fisico con lo stesso;
B) tenuto, unitamente a CAIATA Salvatore, una condotta aggressiva e non corretta nei
confronti di tesserati della Società avversaria in quanto correvano verso di loro in
modo aggressivo, li aggredivano verbalmente e li spintonavano; fra gli altri,
spintonavano ripetutamente un dirigente avversario tentando di avere un contatto
fisico con lo stesso, senza riuscirvi per l’intervento di tesserati delle due Società.
Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 6, 13, comma 2, e 36, comma 2,
lett. a), C.G.S, ritenuta la continuazione, valutata la gravità delle condotte tenute (r.
arbitrale, r. proc. fed., r.c.c., documentazione fotografica).

€ 500 CATANIA per avere suoi tesserati non identificati, presenti all’interno dello spogliatoio
al termine della gara, danneggiato e smontato accessori vari dei servizi igienici e
rovesciato per terra un cestino dei rifiuti dello spogliatoio loro assegnato.
Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 6, 13, comma 2, C.G.S., valutate le
modalità complessive dei fatti e il comportamento tenuto dai Collaboratori della
Società sanzionata per attenuare gli effetti delle condotte sopra descritte (r.c.c.,
documentazione fotografica, obbligo risarcimento danni se richiesto).

(foto: www.lega-pro.com)

Linea Oro
Comunicato ufficiale Calcio Catania

Con pec datata 01/04/2022, regolarmente ricevuta, il collegio dei curatori fallimentari del Calcio Catania S.p.A. ha convocato ancora una volta la società FC Catania 1946 s.r.l. alle ore 20.00 di oggi lunedì 4 aprile 2022 presso lo studio del notaio Andrea Grasso in via Milano, a Catania, per la stipula dell’atto di cessione del ramo d’azienda calcistico, previo o contestuale versamento del saldo del prezzo (euro 375.000).

Stante la mancata presentazione davanti al notaio del legale rappresentante della società FC Catania 1946 s.r.l. Benedetto Mancini o di altri soggetti da questi delegati, e stante altresì l’omesso versamento del saldo prezzo, il collegio dei curatori fallimentari del Calcio Catania S.p.A. riferirà al Tribunale di Catania per le determinazioni di competenza.

Caiata (Potenza): “Gara a conduzione unica”

Quel che è successo ieri ha dell’incredibile, abbiamo riportato le dichiarazioni del direttore Maurizio Pellegrino, ma subito dopo la partita tra Potenza e Catania terminata con il risultato di 2-2, il patron dei lucani Salvatore Caiata si è sfogato così: 

Le dichiarazioni sono semplici. O ci viene garantito che si può giocare il campionato, oppure smettiamo di giocarlo. Non è possibile che dalla prima giornata questa società subisce di tutto e di più. Io vorrei sapere come mai viene un arbitro siciliano a dirigere una gara così delicata e la fa giocare ad oltranza fino a quando non arriva il pareggio? La partita era finita al 94′ non c’era motivo di giocare altri due minuti. Gara a conduzione unica. Sono stato zitto tutto il campionato, ma se non possiamo giocare alla pari cosa ci giochiamo? Siamo esausti. Trattati male, offesi e non possiamo subire questo visto che noi ci siamo sempre comportati bene. Noi portiamo rispetto ed educazione a tutti, perché dobbiamo subire questo? Vorrei che qualcuno ce lo dica! Ammonizioni, espulsioni, rigori, di tutto e di più e quando giochiamo lo si fa fino a quando l’altra squadra non pareggia. Siamo gente dignitosa, che merita rispetto. Non io ma una società, una piazza, una città, una regione. Non ne possiamo più di questa situazione“. 

(Foto: CalcioCatania)

Catania
EDITORIALE – Piccolo tiene a galla il Catania, oggi si rischia di annegare!

L’editoriale su Potenza-Catania 2-2 e sulla giornata odierna decisiva per le sorti rossazzurre

Il Catania pareggia due a due sul campo del Potenza. Risultato che alla fine delle ostilità rispecchia quanto visto sul terreno di gioco potentino. Due compagini che si sono equivalse e che hanno giocato un tempo per parte. Prima frazione di marca rossazzurra, seconda che invece ha visto la formazione di Arleo più reattiva. Un Catania che nei primi quarantacinque di gioco poteva addirittura andare al riposo con un doppio vantaggio, ma che vanificherà tutto nella prima parte della ripresa. Dal rientro in campo fino almeno all’ultimo quarto di gara, infatti, sarà la formazione di casa ha riprendere e ribaltare il parziale, con un Catania pasticcione all’interno della propria area di rigore. Finale di gara convulso, con i rossazzurri che riusciranno a riacciuffare il pari grazie ad una conclusione fortuita di Piccolo che ingannerà l’estremo difensore potentino. Il finale di gara, oltre all’espulsione di Cargnelutti per il Potenza, farà registrare l’ennesimo “show” del presidente Caiata, non nuovo a certe sceneggiate quando di fronte ha la formazione etnea. Meglio sorvolare.

La prestazione dei ragazzi di Baldini, al netto delle solite sbavature difensive che stavano mettendo a repentaglio quanto di buono fatto nella prima frazione, è certamente da non buttare. Un punto che, considerata la gara col Taranto da recuperare più il prossimo impegno casalingo con il Latina, permette ai rossazzurri di ottenere una salvezza ancora non matematica, ma certamente virtuale. La rete quasi goffa di Piccolo evita un k.o. che, onestamente, il Catania non avrebbe meritato. Il gol dell’ex Cremonese tiene quindi a galla i rossazzurri, che se in campo hanno evitato di fare la fine del famoso Titanic, fuori dal campo non hanno ancora evitato un tale epilogo. Oggi, infatti, sarà una data decisiva per le sorti del calcio a Catania. Alle ore 20 il signor Mancini dovrà definitivamente chiudere la vicenda relativa il rogito notarile più la somma da 325k ancora da saldare. Un ultimatum che dovrà essere rispettato dall’imprenditore romano, se vorrà portare avanti, nonostante le oceaniche perplessità dell’ambiente rossazzurro, il suo progetto ai piedi dell’Etna. 

Dubbi enormi, che anche in caso di una firma nella serata odierna, rimarranno in piedi. La sensazione è che in un modo o nell’altro si voglia portare al termine la stagione in atto. Fa comodo a tutti, non solo al Catania, che in campo continua ad onorare il campionato cercando di ottenere quanti più punti possibili, limiti annessi. Bisognerà capire innanzitutto cosa accadrà nella serata odierna, ma va ribadito che anche in caso di sottoscrizione del rogito sarà fondamentale attendere le tappe del mese di giugno, dove esiste un rischio più che concreto che la corsa di Mancini possa definitivamente interrompersi. Giugno, oltre ad essere il mese dell’arrivo della bella stagione, sarà per il Catania mese decisivo per capire quale sarà il futuro prossimo. Ci saranno da rispettare scadenze, da mettere sul banco fidejussioni a garanzia della stagione prossima e, naturalmente, bisognerà onorare tutta la gestione ordinaria. Insomma, una montagna che sembra insormontabile per chi ad oggi sta facendo persino fatica a saldare 325k. 

 

Catania, Mularoni: “Sipos meglio di Moro ma Luca ha fatto un gran lavoro”

Luciano Mularoni, vice-allenatore del Catania, ha parlato ieri in mixed zone a termine del pareggio per 2-2 maturato dai rossazzurri al “Viviani” contro il Potenza. Riportiamo di seguito le dichiarazioni più significative:

“Il nostro secondo tempo non è stato bello ma rimane un punto voluto che testimonia la tempra di questo gruppo. Possiamo contare veramente su tutti e l’hanno dimostrato i ragazzi entrati dalla panchina.

Dopo l’intervallo con alcune decisioni si è smesso di giocare e abbiamo preso gol su un calcio d’angolo che non c’era. Moro e Sipos? Un po’ meglio il croato ma Luca ha fatto un gran lavoro e presto tornerà al gol”.

(foto: fsgc.sm)