Tifosi Mood – Rosario Cordova “Basta restare alla finestra, bisogna agire”

È uno dei protagonisti della bella iniziativa del gruppo Telegram “Magico Catania Group”. Rosario Cordova ha risposto alle nostre domande sulla loro idea di contattare tantissime aziende per la partecipazione al bando del Comune. Ecco le sue dichiarazioni:

“Ciao Davide, grazie a voi per l’intervista e per l’interessamento verso la nostra iniziativa. Il tutto è nato da un semplice gruppo su telegram chiamato Magico Catania Group. Un giorno, parlando tra di noi, è stato detto perché non proviamo a scrivere delle aziende a cui potrebbe interessare l’acquisizione del Catania? Alla fine, tentare non nuoce a nessuno. Da quel giorno,  siamo andati avanti contattando ad oggi ben sessante imprese. Nessuno di noi, onestamente, si aspettava così tanti apprezzamenti. Ci sono state risposte negative, come nel caso della Red Bull e della Coca Cola, che ringraziamo per la cordialità e la gentilezza mostrata. Qualcuno ha risposto in maniera positiva e ha scritto che faranno delle valutazioni. Siamo fieri di questo è speriamo veramente si facciano vivi al bando e che il Catania possa andare veramente in mani forti e sicure perché c’è lo meritiamo tutti quanti noi tifosi. Abbiamo deciso di fare ciò perché non ci sentivamo più di restare alla finestra dopo le tante delusioni e le notizie negative, ma di provare a fare qualcosa di concreto, seppur difficile”.

Canonico (Foggia): “Saremmo stati sesti con i punti del Catania”

Il presidente del Foggia Calcio, Nicola Canonico, ha espresso il suo pensiero al termine del match casalingo contro l’Avellino, vinto con il risultato di 2-0: 

Saremmo stati sesti con i punti del Catania. Oggi siamo il miglior attacco del girone, anche se abbiamo subito troppi gol. La mia determinazione, la mia aggressività di venerdì ha trasmesso ai ragazzi la voglia di combattere e di lottare su ogni palla. Se siamo concentrati e abbiamo questa voglia e volontà di voler vincere a tutti i costi una gara, il Foggia non deve avere paura di nessuno. Non dobbiamo mollare di un centimetro quello che siamo in grado di fare“.

(Foto: Foggia Today)

Genitori di bimbi e giovani rossazzurri: “Grazie a dirigenti e allenatori”

Riportiamo di seguito la lettera integrale firmata dai genitori dei bambini iscritti alla “Academy Calcio Catania”, pubblicata su Facebook un paio di giorni addietro e molto significativa dato che mira a spegnere le polemiche circa le richieste di denaro:

Noi, genitori dei bimbi iscritti all’Academy Calcio Catania e dei ragazzi in forza alle squadre giovanili rossazzurre, incluse le sezioni femminili, intendiamo esprimere un sincero ringraziamento ai Responsabili, ai Dirigenti e a tutti i Tecnici e Collaboratori delle squadre sopra citate e agli istruttori della scuola calcio.

È noto a tutti come le vicende del Calcio Catania abbiano causato un notevole danno economico e professionale a queste persone. Nonostante tutto ciò, gli stessi si sono messi a disposizione gratuitamente affinché i nostri figli potessero completare la stagione e noi genitori non ci trovassimo costretti a cercare una soluzione di emergenza.

Noi avevamo trovato il modo di garantire agli istruttori un rimborso economico, per evitare che si sobbarcassero ancora altre spese a fronte di nessun rimborso ricevuto, ma purtroppo non sarà più possibile. Prendiamo atto dell’impossibilità di far proseguire ai nostri figli il loro percorso per il diniego dell’utilizzo dei campi, inizialmente concessi dall’attuale gestore a titolo gratuito e non più disponibili per ragioni indipendenti dalla volontà dello stesso. Tutte queste persone meritano comunque il nostro grazie”.

(fonte foto: calciocatania.it)

Catania non dimenticherà mai Baldini e company. Si riparta da uomini veri

Ci teniamo particolarmente a riportare le prime dichiarazioni di mister Baldini quando è stato presentato lo scorso 12 aprile in conferenza stampa come nuovo allenatore del Vicenza per tirare le somme di questo finale di stagione anticipato che ha visto sfumare la presenza del Catania nel Girone C della Serie C quasi ai titoli di coda:

“Catania mi ha dato tanto, se adesso sono qui il merito è principalmente dei ragazzi e a tutti coloro che hanno portato avanti con me un’annata complicatissima.

Sono passato in 24 ore dal piangere con i miei ex calciatori ad essere qua, meritano un grande grazie”.

Per mister Baldini, un turbinio di emozioni irripetibili che lo hanno catapultato in una nuova realtà molto distante, non solo geograficamente, dalla “sua” Catania. A Vicenza dovrà assolvere il gravoso e arduo compito di salvare la compagine veneta attraverso la lotteria dei playout per guadagnarsi il rinnovo del contratto altrimenti in scadenza il prossimo 30 giugno.

Abbiamo voluto riportare le dichiarazioni di Baldini per sottolineare, ancora una volta, l’eccellente lavoro svolto dal tecnico di Massa, dal direttore dell’area tecnica, Maurizio Pellegrino, e dai ragazzi che come Greco, Cataldi e Moro sono ripartiti, pronti-via, col calcio giocato. 

Catania non dimenticherà mai i beniamini di questa stagione 2021/22, così sciagurata, da incubo, infernale, apocalittica nel suo mesto epilogo, ma anche indimenticabile. La nuova proprietà, quando si paleserà, prenda spunto da questi uomini: servono liquidità, competenze e progettualità. Prima di tutto, però, servono uomini dall’integrità morale spiccata in possesso di tali virtù pecuniarie e professionali.

A nasconderci dietro a un dito, a giocare a scarica barile, a delegare e a demandare, siamo tutti abili. Le macerie del vecchio Catania urlano vendetta: i silenzi dei colpevoli, quando era necessario informare, l’assenza non solo di competenze ma anche di carisma, la mancanza di tatto, cozzano con la moralità dell’uomo. Noi vogliamo leoni in campo ed elefanti fuori, pronti a barrire quando è il caso di farsi rispettare nella giungla del “Palazzo”, di innalzare la proboscide per solleticare il cielo e far piovere speranze.

(foto: instagram.com)

25 aprile: tra gite fuori porta e testa sempre al Catania

Giornata di relax, rosso sul calendario, gite fuori porta e momenti conviviali tra cibo e sorrisi. Ma il 25 aprile è anche un day-after. E’ il giorno dopo la fine del campionato di Serie C, quello del derby mai disputato contro il Messina al “Massimino” che avrebbe chiuso la regular season prima dei playoff.

In città le voci circolano con insistenza, confusione e dubbi. Dalla candidatura di Riccardo Gaucci, alla ricerca di soci romani che lo assistano e supportino, alla cordata del Nord Italia, dagli azionariati popolari con l’intento di vigilare sull’integrità di una nuova proprietà, all’imprenditoria locale sempre in fermento.

Si attende la fine della stagione per avere un quadro preciso della conformazione dei campionati 2023/24 prima che la FIGC invii la risposta alla PEC trasmessa dal Comune di Catania per ottenere un titolo sportivo in Serie D.

E la memoria vola al 25 aprile 1999 quando Roberto Manca ci regalò, su cross di Alessandro Cicchetti, quel pianto liberatorio.

Catania
TORRE DEL GRIFO, il centro sportivo che fa gola a tutti…proprio tutti!

Sono ormai trascorse due settimane dall’ultimo saluto dei tifosi alla squadra in quel di Torre del Grifo.
Ci si attendeva, da quel giorno in poi, un pronto provvedimento con l’apposizione dei sigilli presso il Centro Sportivo. Tuttavia, nonostante siano già passati 15 giorni, tale disposizione non è stata ancora applicata.
Non si riesce a comprendere se ci sia una concessione da parte della Curatela, ma sembrerebbe che tra i parcheggi di Torre sono continui i via-vai di automobili.
Strano, tutto molto strano.
Forse non tanto, se si fa una accurata riflessione.
Il Calcio Catania è ormai sepolto e si aspetta con ansia e trepidazione la nascita della nuova squadra di calcio che rappresenterà, grosso modo da giugno, la città dell’elefante.
Il bando è in fase di preparazione e già circolano i primi nomi di presunti partecipanti alla procedura competitiva, uno su tutti l’ex presidente degli anni duemila Riccardo Gaucci.
Resta ancora lì, invece, Torre del Grifo, come una cattedrale nel deserto che fa gola a tutti, proprio a tutti.
Ecco, quel “proprio a tutti” preoccupa non poco i tifosi del Catania, che sperano, invece, in una clausola che possa concedere a chi prenderà il nuovo Catania di poter gestire anche il centro polifunzionale di Mascalucia.
Non solo, bisogna anche fare chiarezza sulla gestione scellerata di questi ultimi anni, onde evitare la ri-presenza di personaggi che, invece, è meglio restino alla larga.
È necessario che sia dia sollievo alla triste sorte del Calcio Catania consegnando alla città il diritto di poter sperare in un futuro migliore fatto di gente nuova, capace di imprimere positivamente sia sul club, ma anche sul centro sportivo, che deve restare OBBLIGATORIAMENTE lontano da chi ha macchiato negativamente la storia, una storia, lunga 75 anni.

L’ex presidente Nino Pulvirenti: “Un mio ritorno è impossibile”

L’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Sicilia”. Ve ne proponiamo uno stralcio:

“L’epilogo è stato particolarmente doloroso per tutti, ovviamente anche per me. In premessa, non temendo smentita, posso dire che con Finaria il Catania non sarebbe mai fallito, si era intrapresa la strada del concordato in continuità proprio per scongiurare i rischi legati all’esposizione debitoria, comunque compensata dal patrimonio immobiliare. Lo stretto controllo assicurato da questo percorso avrebbe salvaguardato la società.

Così oggi il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto, pronto a continuare la sua straordinaria storia, con o senza di me. Nella primavera del 2020 si parlava sempre dei 50 milioni di debiti, sbandierati, da qualcuno con un preciso obbiettivo… quello di rappresentare una condanna definitiva, e che voleva a tutti i costi questo club gravemente indebitato, dimenticando volutamente di precisare che in contrapposizione a questi debiti c’era Torre del Grifo Village, che a bilancio, e non secondo fantasia, di milioni ne valeva 65.

Un mio ritorno in sella al Calcio Catania? Impossibile”.

(foto: Unica Sport)

Catania Silvestri
Tommaso Silvestri: “A Catania ho lasciato un pezzo di cuore”. Modena in B

Ci sono giocatori che lasciano una traccia indelebile anche a distanza di anni. Poi se hanno anche indossato la fascia di capitano del Catania, come Tommaso Silvestri, l’amore reciproco non tramonta mai, neanche dopo una promozione in Serie B centrata con un’altra casacca, quella del Modena, che in 4 anni torna di in Serie B dopo aver conosciuto l’inferno della Serie D:

“A Catania ho lasciato un pezzo di cuore – si legge su Facebook-. Sono stati anni intensi, avremmo voluto vincere ma non siamo riusciti per tanti motivi anche per la pandemia”.

Fioccano, anche in queste ore, complimenti e congratulazioni proprio dai tifosi del Catania, orgogliosi del loro ex capitano che ha centrato la promozione col Modena segnando anche un gol.

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Riccardo Gaucci, salterà ancora con noi? La stampa umbra ci crede

La stampa perugina crede nella candidatura di Riccardo Gaucci. Come vi abbiamo anticipato nella giornata di ieri, Gaucci sarebbe intenzionato a creare una nuova società in Serie D (aspettando la risposta della FIGC alla PEC inviata dal Comune di Catania dove si chiede il titolo sportivo afferente la quarta serie italiana), ma è tuttora alla ricerca di soci forti, imprenditori romani di sua conoscenza che starebbero valutando l’operazione.

Il portale umbro calciogrifo.it evidenzia una possibilità concreta del ritorno di “Cuor di Leone” a Catania anche se siamo ben lontani da una vera e propria manovra di avvicinamento:

“Non sarebbe una possibilità così remota quella di rivedere un Gaucci alla presidenza del Catania.

Riccardo Gaucci, secondogenito di Luciano Gaucci, è stato presidente dell’Elefantino dal 2000 al 2004, quando il club rossoblù era di proprietà del padre. Ora sarebbe nella lista delle persone che si possono proporre per il nuovo Catania”.

(foto: umbriatv.com)

settore ospiti
Palermo migliore quarta. Eppure si additava Catania…

Al di là dell’esito finale del big match, Bari-Palermo (oggi pomeriggio ore 17:30 allo stadio “San Nicola”), i rosanero sono già matematicamente la migliore quarta dei tre gironi di Lega Pro accedendo di fatto ai playoff nazionali come testa di serie.

Nei giorni scorsi abbiamo riportato una notizia estratta da palermo.gds.it in cui si additava il Catania come responsabile indiretto per la perdita del terzo posto. L’esclusione dei rossazzurri avrebbe favorito, secondo chi scrive, le altre inseguitrici del terzo gradino in classifica nonostante la sconfitta nel derby d’andata (2-0 per il Catania al “Massimino” con doppietta di Luca Moro).

Eppure il Palermo festeggia con un turno d’anticipo la qualificazione ai playoff nazionali, aggiungiamo noi, anche grazie al Catania dato che Bari, Catanzaro, Avellino e Monopoli avevano perso preziosi punti per strada mentre il Palermo, incrociando gli etnei, ne aveva raccolti 0. 

In ogni caso vincendo in casa del Bari neopromosso in B e in caso di sconfitta dell’anello a Foggia, il terzo posto si materializzerebbe comunque.