Quanto pagherà il Catania di iscrizione al prossimo campionato, 2022/23, se sarà Serie D. Se lo chiedono in tanti, soprattutto stampa e imprenditori che in queste settimane stanno approcciando con il Comune di Catania, timidamente a dire il vero, per intavolare una trattativa.
Qualche giorno addietro abbiamo scelto il il premio “Milano Finanza Legal Award 2022”, quale miglior esperto dell’anno specializzato in Diritto sportivo in Italia, Mattia Grassani per rispondere a questa domanda e indirizzare gli investitori interessati. Ve ne riproponiamo uno stralcio significativo:
La Cavese lo scorso anno ha dovuto pagare 500 mila euro per l’iscrizione in Serie D. Il doppio, invece, ha dovuto corrispondere il Palermo. Secondo lei, il Catania quanto dovrà mettere sul piatto per poter procedere con l’iscrizione?
“Ritengo che l’importo quantificato dalla FIGC possa consistere in una cifra compresa tra le due che Lei ha indicato (circa 700mila euro, ndr). Dal 2019 la FIGC non si limita a richiedere, per tutti, il medesimo importo, ma opera diversificazioni sulla base della città interessata.
Più è importante la città, più richiede soggetti affidabili, più è l’attenzione della Federazione ad affidare titoli sportivi prestigiosi in mani sicure. Non va dimenticata, poi, la ripartenza dalla Serie D del Bari che seguii professionalmente nel 2018.
Il progetto rappresentò un modello virtuoso di investimento perché con 150.000,00 Euro il Gruppo De Laurentiis poté iscriversi alla quarta serie e fare investimenti mirati sino alla Serie B attuale”.
(foto: calciocatania.it)