L’esperto avvocato di diritto sportivo, Mattia Grassani, ha concesso un’intervista ai microfoni di “Qds.It”, ribadendo l’impossibilità da parte della nuova proprietà di inglobare ex soci o dirigenti del fallito Calcio Catania:
“Nella sostanza si ripropone il testo dell’art. 20bis delle NOIF per il settore professionistico e le preclusioni in esso contenute. Ciò significa che anche ove detti criteri non fossero stati previsti dal bando, li avrebbe richiesti la FIGC all’atto dell’accesso del nuovo Catania al settore professionistico.
Il Comune, quindi, ha anticipato di un anno una verifica che comunque sarebbe stata fatta in sede federale. In buona sostanza, soci o amministratori o dirigenti del vecchio Catania non potranno essere soci o amministratori del nuovo, ma potranno ricoprire ruoli operativi”.
Permane, però, il problema della ex società controllante SIGI che, giuridicamente e legalmente, potrebbero partecipare.
(Fonte immagine: CasaNapoli.net)