Catania Silvestri
Silvestri (Modena): “I boati delle curve rimbomberanno sempre nelle mie orecchie”

Intervistato sulle colonne del quotidiano locale La Sicilia, l’ex capitano rossazzurro Tommaso Silvestri, fresco di promozione in serie B con i canarini del Modena, ha analizzato il momento vissuto dalla piazza etnea: 

Un pezzo del mio cuore è rimasto nella città etnea e la mia non vuole essere la classica frase di circostanza, ma è la verità. Ho vissuto tre anni bellissimi a Catania, conosciuto tante belle persone con le quali si è instaurato un rapporto di sincera amicizia. Lì è cresciuta mia figlia. Esclusione Catania? Ho provato dispiacere e rabbia, anche se c’erano stati diversi segnali d’allarme. Anch’io ricordai il clima teso a Torre del Grifo prima che andassi via, ho sempre allontanato il timore che il club rossazzurro potesse essere cancellato. Non sembra ancora vero, ma sono sicuro che il Catania rinascerà presto come è accaduto in altre città italiane. Seguirò con passione e interesse la rinascita del club e sarà solo questione di tempo. I boati delle curve rimbomberanno sempre nelle mie orecchie“. 

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

CATANIA, illogica irrazionalità: la Serie D difficile come la Champions…

Ancora quindici giorni e il Catania scoprirà il suo destino, perlomeno la categoria dove andrà a finire. Aleggiano pochi dubbi sul fatto che questa possa essere la quarta serie del campionato italiano di calcio, ovvero la Serie D. Un torneo che, chiaramente, dovrà, a quel punto, vedere il Catania recitare il ruolo del protagonista. Non potrebbe essere altrimenti. Naturalmente, bisognerà capire per prima cosa chi sarà il gruppo o l’imprenditore che si aggiudicherà il nuovo Catania, ma è chiaro che, sia la caratura sarà media, sia sarà grande, in Serie D il Catania dovrà vincere a mani basse. 
Eppure, forse travolti da un’onta di pessimismo che li ha letteralmente avvolti in questi ultimi anni, addetti ai lavori, stampa e tifoseria, in gran parte non è d’accordo.
Francamente, pensare che il Catania possa fare fatica così come avvenuto ultimamente in Serie C anche nei dilettanti, pare esagerazione pura. Anzi, così come scritto nel titolo di questo articolo, illogica irrazionalità.
Lo scrivo, usando eccezionalmente la prima persona, perché non sono io a pensarlo (effettivamente lo penso), ma perché così come spesso accade, a venire in supporto sono i numeri e le statistiche passate. 
Facendo un’accurata ricerca, infatti, salta subito all’occhio un dato inconfutabile: forse puoi fare a meno di un portafoglio strapieno di soldi, ma se sei in possesso delle giuste competenze, delle giuste professionalità e della giusta serietà, la Serie D non puoi non vincerla. Sarebbe più difficile arrivare secondi anziché arrivare primi. 
Negli ultimi vent’anni, ad esempio, su 17 società calcistiche che hanno avuto pressappoco la stessa sorte del Catania, con fallimento ed esclusione dal rispettivo campionato di appartenenza, ben 14 sono risalite immediatamente. Soltanto in tre hanno steccato, ed una di queste tre è comunque andata in Serie C grazie alla mancata iscrizione della squadra che l’aveva preceduta in classifica. Un’altra ragione per pensare che la D, anche nel peggiore dei casi, la vinci comunque. 
Per rendere l’idea, riportiamo, dati Wikipedia, tutti i 17 casi di cui testé ho scritto:

2002/03: Il Ravenna fallisce nel 2001. Riparte dall’Eccellenza, ottenendo due promozioni consecutive e ritornano tra i professionisti nel giro di due soli anni. 

2005/06: Il Varese viene escluso dal campionato di Serie C2 per inadempienze. Così come il Ravenna, riparte dall’Eccellenza e, arrivato in Serie D, viene promosso al primo tentativo.

2007/08: Prima delle tre squadre che non è riuscita nella risalita immediata, ovvero il Como, che impiega tre stagioni per arrivare in Lega Pro.

2007/08: A causa del sopraggiunto fallimento societario, l’A.S. Cosenza Calcio S.p.A. non viene iscritta al campionato di Serie D. Il Rende Calcio assume la denominazione di Fortitudo Cosenza e cambia i propri colori sociali in rosso e blu. Qui, quindi, avviene una fusione, ma a prescindere da ciò resta il fatto che i calabresi al primo tentativo partendo dalla D, centrano al primo colpo la promozione in Lega Pro.

2008/09: Parliamo della Lucchese adesso. La società viene esclusa, tentando una estrema ripartenza in Terza Categoria, ma viene dichiarata fallita il 18 novembre e successivamente radiata il 10 dicembre 2008 dalla FIGC. Il sindaco di Lucca fonda la nuova società denominata Sporting Lucchese S.r.l. che viene ammessa dalla FIGC a disputare in sovrannumero la Serie D per i pregressi meriti sportivi. Anno successivo promossa in Lega Pro.

2008/09: Il Pisa Calcio viene escluso dai professionisti dalla CO.VI.SOC. per dissesto patrimoniale e viene fondata una nuova società che assume la denominazione di Associazione Calcio Pisa 1909 in soprannumero in Serie D. Anno successivo vince il girone e va in Lega Pro al primo tentativo.

2010/11: Il Mantova fallisce dopo gli anni migliori vissuti proprio a lottare col Catania sognando la A. Nell’estate, un nuovo sodalizio cittadino riparte per meriti sportivi dal campionato di Serie D con la denominazione di Mantova Football Club. Al primo anno in Serie D e promozione immediata in Lega Pro.

2011/12: La Salernitana fallisce. A seguito del fallimento del club avvenuto al termine della stagione, viene fondato il Salerno Calcio che aderisce all’art. 52.10 NOIF e viene iscritto in Serie D. Anno successivo subito promossa in Lega Pro.

2014/15: Fallisce il Padova. La società per fallimento societario non si iscrive ai campionati.[53] Nel frattempo, viene costituita una nuova società denominata Società Sportiva Dilettantistica Biancoscudati Padova che viene ammessa in Serie D in soprannumero sulla base della tradizione sportiva cittadina. Anno successivo promossa al primo tentativo in Lega Pro.

2014/15: Fallisce il Siena. L’Associazione Calcio Siena non si iscrive al campionato, subisce la revoca dell’affiliazione alla FIGC e viene dichiarata fallita per dissesto finanziario. Nel frattempo, viene fondata la nuova società Robur Siena Società Sportiva Dilettantistica, ammessa in sovrannumero in Serie D in quanto erede della tradizione sportiva del precedente sodalizio. Anno successivo promossa al primo tentativo in Lega Pro.

2015/16: Fallimento del Venezia. Al termine della stagione, il sodalizio non si iscrive al campionato successivo e il successivo 21 luglio, viene costituita una nuova società denominata Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica, cui viene riconosciuta la tradizione sportiva e che si affilia alla LND. Anno successivo subito promosso in Lega Pro al primo tentativo.

2015/16: Fallimento Parma. Ventesimo in Serie A. Retrocesso in Serie B e successivamente non iscritto. Il sodalizio, dichiarato fallito il 19 marzo, subisce la revoca dell’affiliazione dalla FIGC. La FIGC affilia la neonata Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913 e la iscrive in sovrannumero al campionato di Serie D. Al primo tentativo è subito promozione in Lega Pro.

2016/17: Fallimento del Monza. Il Tribunale di Monza decreta il fallimento dell’A.C. Monza Brianza 1912 che viene successivamente estromessa dal calcio professionistico italiano. Il marchio viene rilevato all’asta fallimentare da Nicola Colombo, che fonda la Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912 a r.l. La F.I.G.C., il 31 luglio affilia la neonata società e la iscrive alla Serie D in base alle NOIF. I brianzoli impiegheranno due anni per ritornare tra i professionisti, quindi secondo caso in cui una società non è riuscita a venire su al primo tentativo.

2018/19: Fallisce l’Avellino. A seguito dell’esclusione della società dal campionato di Serie B, viene fondato il Calcio Avellino Società Sportiva Dilettantistica che riparte in soprannumero dal campionato di Serie D. Promozione in Serie D al primo tentativo.

2018/19: Fallisce il Bari. Il Football Club Bari 1908, a causa della mancata ricapitalizzazione, viene estromesso dal campionato di Serie B e in seguito fallisce. Il 9 agosto 2018 – La Società Sportiva Calcio Bari Società Sportiva Dilettantistica viene ammessa dalla FIGC in soprannumero al campionato di Serie D. Promozione in Serie C al primo tentativo.

2019/20: Fallisce il Foggia. Al termine del campionato, il Foggia Calcio S.r.l. non si iscrive alla Serie C, la FIGC delibera lo scioglimento della società e lo svincolo di tutti i giocatori. Nell’estate, viene fondato il Calcio Foggia 1920 Società Sportiva Dilettantistica che si iscrive al campionato di Serie D proseguendo la tradizione sportiva della città pugliese. Arriva secondo l’anno successivo fallendo la promozione in C che arriva ugualmente per la mancata iscrizione del Bitonto.

2019/20: Il Palermo fallisce. La società viene esclusa dai campionati professionistici a causa di inadempienze finanziarie. Si costituisce il Palermo Società Sportiva Dilettantistica che viene ammesso al campionato successivo di Serie D. Promozione immediata l’anno successivo.

Insomma, tutto questo schema sintetico per far comprendere che chi parla di Serie D difficile da vincere, onestamente, dice o scrive una grossa eresia. La Serie D è un campionato che, come già scritto sopra, se affrontata con le competenze giuste, la si vince senza se e senza ma. Il resto, sono solo tentativi di continuare a far passare il Catania per una squadra, con tutto il rispetto possibile, come un paesello qualsiasi, un po’ come avvenuto già in questi ultimi anni di Serie C, dove persino un posizionamento a metà classifica veniva quasi quasi visto come un successo. 

 

Fonte immagine: Il Reggino

Ancora bentornato Sinisa! Mihajlovic si riprende vita e panchina

Sinisa Mihajlovic non è solo un ex allenatore del Catania in Serie A che ha fatto bene anzi benissimo. Sarebbe già sufficiente ma ha realizzato ben altro nella vita l’ex campione serbo. 

Ancora una volta il destino lo ha richiamato a sé per combattere una battaglia di vitale importanza. E Mihajlovic, da vero guerriero capace di scagliare con il suo “arco mancino” frecce fino a 160 km/h, ha tirato l’ennesima bordata alla leucemia, tramortendola e, infine, scacciandola via.

Dopo essersi goduto la famiglia per qualche giorno, tornerà sulla panchina del Bologna dalla quale è assente da oltre 1 mese. Ha diretto gli allenamenti in DAD e il gruppo ha risposto con un’imbattibilità che perdura ormai da cinque turni (inclusi pareggi con Milan e Juventus e vittoria con l’Inter). 

 

 

(foto: calciocatania.it)

Catania Arena
Rimpianti della “cantera” rossazzurra: da Arena a Di Grazia, e non solo

Da Alessandro Arena (Gubbio) ad Andrea Di Grazia (Foggia) passando per Michael Liguori (Campobasso). Il defunto Calcio Catania ha dilapidato un’eredità di talenti che sarebbero tornati molto utili alla causa rossazzurra, sia nell’organico della Prima Squadra e sia per realizzare plusvalenze.

Domenica il Gubbio ha avuto la meglio sulla Lucchese grazie al gol proprio del centrocampista classe 2000 cresciuto nelle giovanili del Catania, Alessandro Arena. Al 91′ il ragazzo decide di guadagnarsi la copertina con uno spunto d’autore: lascia sul posto Bachini e Bellick poi batte l’estremo difensore rossonero Coletta in uscita con un bel tiro angolato sulla sinistra.

Zdenek Zeman, a Foggia, stravede per Andrea Di Grazia. Nonostante una stagione falcidiata da numerosi infortuni, il boemo crede nelle potenzialità dell’attaccante esterno catanese e lo ha spedito nella mischia al primo turno dei playoff dove il Foggia ha avuto ragione della Turris (2-0). Ad aprire le marcature è stato proprio Di Grazia al 77′, segnando un gol pesantissimo a porta sguarnita a coronamento di un’ottima prestazione.

Accede direttamente al secondo turno per piazzamento durante la stagione regolare il Campobasso di Michael Liguori. Il ragazzo classe  è  già andato in doppia cifra durante la stagione regolare (11 marcature) e  non vede l’ora di offrire il proprio contributo in chiave playoff ai molisani. 

(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)

Sergio Parisi (Ass. allo Sport): “Entro il 15 giugno ci sarà il nuovo Catania”

Ospite ieri della fortunata trasmissione “Corner” in onda sulle frequenze di Telecolor, l’Assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, ha dichiarato che da qui a poco più di un mese il nuovo Catania sarà già una realtà:

Entro il 15 giugno avremo il nuovo Catania“, ha detto Parisi, una dichiarazione che sottolineiamo e memorizziamo, sperando che possa tradursi in realtà quanto prima.

Le manifestazioni di interesse ci sono e ci saranno, ma prima di ufficializzarle occorrerà ancora qualche settimana.

(fonte foto: youtube.com)

Flavio Russo sarà un nuovo tesserato neroverde

Il giovane talento classe 2004 Flavio Russo, cresciuto nel settore giovanile del Catania approderà ufficialmente in Emilia insieme a Luca Moro, altro talento esploso alle pendici dell’Etna. Secondo quanto raccolto da tuttocalciogiovanile, il giovane attaccante ha convinto i neroverdi dopo il periodo di prova e sarà dunque tesserato ufficialmente. Il direttore delle giovanili neroverdi Francesco Palmieri infatti, ha deciso di puntare su Russo, che a partire dalla prossima stagione entrerà a tutti gli effetti in squadra. 

Noi della redazione di Catania Mood facciamo un grosso in bocca al lupo a Russo per la nuova esperienza in neroverde tra under 18 e primavera. 

(Foto: MondoPrimavera)

Giovanni Marchese: “Dopo Europei con la Sicilia pronto a ripartire con club”

Giovanni Marchese, ex terzino sinistro del Catania, sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale siciliana. La nazionale siciliana parteciperà al prossimo campionato europeo di calcio a 11 per Nazionali Maggiori della Confederation of Independent Football Association (CONIFA) che si svolgerà a Nizza dal 3 al 12 giugno.

Dopo però, inevitabilmente, dovrà congedarsi e pensare al proprio futuro:

“Ho il patentino Uefa A, potrei allenare in C. L’anno scorso ho guidato la Primavera del Catania con ottimi risultati, arrivammo terzi con ragazzi sotto età.

Poi purtroppo a causa dei problemi economici del club ho lasciato. In estate ho rifiutato qualche proposta, una anche dall’estero, ma ora sono pronto a rimettermi in gioco”, ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di TuttoBari.com.

(fonte foto: Globusmagazione.it)

Binda (Gazzetta dello Sport): “Il prezzo dell’iscrizione alla Serie D sarà alto”

Vi riportiamo un altro stralcio significativo dell’intervista rilasciata dal noto giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Binda, ai microfoni di Catania Mood:

Nelle prossime settimane i tifosi del Catania capiranno se sarà Serie D o Eccellenza? Potrebbero esserci delle difficoltà per l’iscrizione in sovrannumero in quarta serie?

“Sicuramente. Bisogna costituire una nuova società molto solida, che ottenga il sostegno dal Comune (vedi concessione per l’utilizzo dello stadio) e poi l’ok dalla Figc, che fisserà il prezzo per iscriversi al nuovo campionato: e non sarà un prezzo basso”.

(foto: facebook.com)

Mino Raiola: quando rifilò al Catania quell’olandese dai piedi indisciplinati

La morte di Carmine “Mino” Raiola, noto procuratore sportivo, ha segnato probabilmente la fine di un’era. Il più abile stratega del calciomercato, anche il più criticato, ha lasciato un vuoto incolmabile per la famiglia e per i suoi assistiti (basti leggere le parole di Gigio Donnarumma sui social).

Ma il suo principio di carriera da procuratore, in un certo senso, è legato proprio al Catania. In pochi ricorderanno l’olandese Michael Ferrier, tecnicamente molto rudimentale, buon fisico ma davvero troppo poco persino per la Serie C2 in cui militavano i rossazzurri durante la stagione 1996-97.

L’olandese venne prelevato a gennaio dal sodalizio rossazzurro dopo aver collezionato appena 4 presenze con la maglia della Salernitana. Fu proprio Mino Raiola a condurlo nel capoluogo della costiera amalfitana, quando venne liberalizzato l’ingaggio di giocatori stranieri in tutte le categorie del calcio professionistico con la legge Bosman.

A Catania solo 14 presenze prima di essere ceduto agli olandesi del Cambuur.

(fonte foto: fanpage.it)

Binda (Gazzetta) a Catania Mood: “Il Novara è ripartito senza il suo centro sportivo”

Torre del Grifo deve rappresentare un punto di partenza imprescindibile per chi si affaccia al Calcio Catania. La nuova proprietà. qualunque essa sia, non potrà esimersi da affrontare la trattativa con il Credito Sportivo, che ne è attualmente detentore, per un’acquisizione onerosa, ma doverosa.

Proprio l’altro ieri, ai nostri microfoni, è intervenuto il celebre giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Binda, commentando la questione e sollevando alcuni legittimi dubbi:

“Nuova proprietà del Catania e centro sportivo Torre del Grifo? Sono due cose distinte. L’importante è costituire la nuova società e ripartire. Il centro sportivo sarà un passo successivo e, visto che averlo sarebbe un valore aggiunto, è logico che il nuovo Catania ci penserà. Ma bisogna avere la forza.

A Novara per esempio la società è ripartita dalla D ma non ha più messo piede a Novarello”. I piemontesi, per inciso,  hanno centrato la promozione in Serie C proprio oggi pomeriggio.

Ma questo, a Catania, non può e non deve accadere: Torre del Grifo e promozione devono andare di pari passo! 

(foto: facebook.com)