Catania Mood
Gli ex lavoratori del Calcio Catania lanciano un appello

Gli ex lavoratori del Calcio Catania, oggi disoccupati, hanno lanciato un appello dato che la manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Catania non prevede alcuna clausola che li tuteli. 

Ieri vi abbiamo riportato le parole di Angelo Scaltriti, ex addetto stampa del Calcio Catania, che con un post su Facebook aveva sottolineato questa incresciosa lacuna. Oggi vi rimandiamo al servizio realizzato dal Tg3 Regionale che troverete a questo link e che invita a una amara riflessione:

https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2022/05/sic-catania-calcio-lavoratori-tifosi-08434b39-c028-4754-bf25-051f48f2810a.html

Catania, Umberto Del Core: “Vincemmo spinti dal popolo catanese”

Umberto Del Core, toccò quella palla servita da Fabio Caserta, il pubblico di Catania fece il resto: la spinse oltre la linea di porta con la forza di un pensiero tracimante d’amore per i colori rossazzurri. E fu Serie A dopo 23 anni. Era il 28 maggio 2006, si disputava Catania-Albinoleffe (2-1) in un “Massimino” stracolmo:

“Ogni 28 maggio torno a rivedere il film di quel giorno e le emozioni restano identiche. Ci siamo subito resi conto di aver compiuto un’impresa titanica – ha dichiarato Del Core a “La Gazzetta dello Sport”-. Quel che resta ancora nitido è la vigilia di una giornata che sembrava non arrivasse mai. 

Nel ritiro di Acitrezza eravamo già svegli alle 4:00 del mattino a passeggiare tra i corridoi dell’Hotel. Eravamo già proiettati alla partita. Vincemmo spinti dal popolo catanese, fu una festa indimenticabile”.

Oggi Umberto Del Core gestisce una struttura alberghiera a Bari e quando arrivano turisti catanese è sempre festa.

(foto: CalcioCatania.com)

Calcio, Marchese verso il debutto con la sua “Naziunali Siciliana”

Al via l’Antudo Cup e la “Naziunali Siciliana” guidata dall’ex terzino rossazzurro Giovanni Marchese è pronta a debuttare il 10 giugno nel match contro la “Natzionale de Bòcia Sardigna” che si giocherà allo stadio “Nino Vaccara” di Mazara del Vallo. 

Le convocazioni verranno svolte in due raduni; l’1 giugno proprio a Mazara del Vallo e il 3 giugno a Taormina. Il C.T. Marchese convocherà atleti siciliani appartenenti a squadre (dalla serie B all’eccellenza) che hanno dato il nulla osta per favorire la convocazione proprio in occasione dello svolgimento della competizione. 

L’Antudo Cup prende il nome dal celebre motto dei Vespri Siciliani del 1282 “Animus tuus dominus” ovvero “Il coraggio è il tuo signore”. Attraverso questa competizione ci sarà la possibilità di vedere per la prima volta in campo la compagine siciliana. 

CATANIA
Comitato Romolo Murri: “Interroghiamoci sulla credibilità di Catania città”

Il presidente del “Comitato Romolo Murri”, Vincenzo Parisi, ha espresso la posizione del gruppo in merito alla manifestazione d’interesse pubblicata ieri dal Comune di Catania, attraverso un comunicato:

“Verrebbe proprio da dire che, dopo un lungo travaglio, l’elefante ha partorito un piccolo topolino: finalmente il bando con la manifestazione d’interesse. Tutto giusto, assolutamente perfetto. Peccato che abbiamo fatto l’uovo con quattro rossi.  

I paletti aggiuntivi ci vogliono perché reputiamo che sia assolutamente giusto sapere il piano industriale che il possibile acquirente dovrebbe inserire. Tutto rose e fiori allora? Per niente visto che, come da copione, parliamo di un ‘copia e incolla’ di chi lo ha fatto prima di noi.

A questo punto bisogna chiedersi se,visto i precedenti, e soprattutto vista la poca credibilità che la Catania intesa come città negli ultimi anni è riuscita a crearsi (riuscendo a far scappare un grande investitore come Tacopina o attirando personaggi quali Mancini), una società di Calcio qui sia ancora appetibile? Non sarebbe più opportuno che “chi di dovere” prepari un piano industriale di investimento adeguato? Un progetto che illustri tutte le cose positive che Catania può offrire a quell’imprenditore che, per i primi tre anni, dovrà prendere circa 10 milioni di euro e impiegarli solo per tornare in serie C”.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Bando…bandito a favore della manifestazione d’interesse. Ecco i dettagli

Organigramma societario e governance; possibilità di attivare un azionariato popolare diffuso; presentazione di un piano quadriennale; business plan con relativa documentazione della provenienza delle risorse; previsione dei costi di gestione annuali; garanzia di un istituto di credito che attesti la solidità economica di un gruppo interessato.

Ma sarà direttamente l‘attuale sindaco facente funzioni a valutare la validità delle “manifestazioni d’interesse”, non trattandosi di un bando pubblico che assegni all’aggiudicatario il bene in questione,  la discrezionalità è totalmente appannaggio dell’amministrazione comunale.

Esclusi solo coloro che hanno ricoperto ruoli federali e di rappresentanza nel fallito Calcio Catania 1946 (che non ha nulla a che vedere con la SIGI, ex società controllante ma terza, rispetto al Calcio Catania). Staremo a vedere. Occhio vivo.

 

Angelo Scaltriti: quando un post su Facebook vale un editoriale

Stamattina iniziamo la rassegna stampa da Angelo. Sì, Angelo Scaltriti, addetto stampa del Calcio Catania per oltre un decennio, anima e penna dei colori rossazzurri, microfono e cuore.

Ieri sul proprio profilo Facebook ha esternato un pensiero che avalliamo e sposiamo:

“L’invito a manifestare interesse per l’iscrizione di una squadra di calcio in rappresentanza della città di Catania al campionato Serie D 2022/23 non prevede alcuna clausola a beneficio dei lavoratori licenziati a seguito del fallimento del Calcio Catania S.p.A.
Il testo dell’avviso pubblicato non contiene alcun riferimento ad un’ipotetica assunzione degli stessi nella nuova società, nemmeno in termini di “requisito qualificante per la selezione”.
Non è poi stata esplicitata alcuna “moral suasion”, nemmeno in termini di sensibilità mediatica: la questione è purtroppo priva di considerazione e interesse.
Ritengo corretta tale impostazione per quanto riguarda i responsabili area: del resto, vedi foto, sussiste già una dettagliata previsione che lascia sperare nella selezione di manager qualificati e con esperienze di livello consono alla città di Catania, in ogni ambito dell’organizzazione calcistica.
Premesso e dimostrato, quindi, che il tema non riguarda minimamente la mia persona (io ero proprio un “responsabile area”, nel Calcio Catania),
mi permetto di suggerire ai soggetti “interessati a manifestare interesse” di dare un segnale forte in termini di vocazione sociale andando praeter legem e manifestando un’attenzione speciale alle lavoratrici e ai lavoratori, in particolare e a titolo
esemplificativo quelle e quelli nella situazione di maggior disagio occupazionale, quelle e quelli con figli a carico, quelle e quelli che più difficilmente possono ricollocarsi sul mercato del lavoro per via dell’età, quelle e quelli che non svolgevano un ruolo definito “figura obbligatoria”.
Sarebbe davvero edificante”.

(Foto: Scaltriti. profilo Facebook)

Catania
Ex Catania, Moro obiettivo primario di una squadra di B

Secondo alcune indiscrezioni di mercato, pare che l’ex attaccante di Padova e Catania Luca Moro, oggi in forza ai neroverdi del Sassuolo sia diventato uno degli obiettivi primari del Bari di De Laurentiis, neopromosso in serie cadetta. 

Vista la sua “poca esperienza” in massima serie, l’allenatore del Sassuolo Dionisi potrebbe decidere di mandare Moro in prestito per trovare maggior spazio e per migliorare la sua forma atletica. 

A tal proposito i galletti pare si siano già mossi in tempo per cercare di portare il bomber, esploso alle pendici dell’Etna, al più presto in Puglia. Anche Spinesi, storico attaccante rossazzurro con un passato in biancorosso ha commentato il possibile trasferimento del giocatore nativo di Monselice:

Se dovessi scegliere un attaccante direi Luca Moro, che a Sassuolo potrebbe trovare poco spazio. Sarebbe un grande colpo di mercato: per me è il futuro della Nazionale“. 

(Foto: CalcioCatania.it)

Freddi Greco: “Grazie Catania! Lo stage in Nazionale è merito tuo”

Jean Freddi Greco è stato convocato dal commissario tecnico della Nazionale italiana di Roberto Mancini. L’italo-malgascio infatti figura nella lista dei giocatori che “il Mancio” vuole visionare nello stage.

E Greco non ha tardato, sui social, a dimostrare gratitudine al Catania: “Se è successo lo devo anche al Catania, ai compagni, alla stagione che si è purtroppo chiusa prima del tempo.

Ma Catania è stata la prima vera tappa vissuta a certi livelli professionali per intensità e contesto”.

Il giovane centrocampista del Vicenza avrà un’occasione d’oro, imperdibile, per dimostrare a Mancini talento, qualità e margini di miglioramento.

(foto: vicenzatoday.it)

Gravina (pres. FIGC): “Caso Catania? Urgono norme più stringenti”

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha concesso un’intervista a rivieraoggi.it, preannunciando anche una nuova normativa più stringente per i club: 

Caso Catania? Il nostro obiettivo principale è quello di mettere in sicurezza il sistema.

Nello scorso Consiglio Federale abbiamo approvato il Manuale delle Licenze Nazionali per la prossima stagione sportiva introducendo norme più stringenti per quanto riguarda la disponibilità economica nel breve periodo.

E nella riunione di giugno presenterò il piano pluriennale che terrà conto di un’altra serie di norme incentrate sulla solvibilità, sulla sostenibilità e sulla competitività delle nostre Società”.

(foto: ilcapoluogo.it)

Ripartire senza i volti noti del recente passato: Catania non permetterlo!

Si susseguono da settimane le voci su possibili ritorni di fiamma di ex soci SIGI e, aggiungiamo, non solo. Imprenditori sedicenti che hanno tentato invano di mettere le mani sul Calcio Catania salvo smarrire la retta via al fotofinish, e ci riferiamo all’ultimo avventore che aveva fondato una società tuttora esistente, la Football Club Catania 1946, devono stare alla larga dal Catania e da Catania.

Rinnovare significa non solo interrompere ogni sorta di ponte col passato ma anche scongiurarne gli spettri più temibili. Non nominiamo, per scelta di linea editoriale, né il sindaco facente funzioni, né il suo predecessore né tanto meno l’assessore allo sport né, infine, l’imprenditore romano che cercò di accaparrarsi il Catania prima del 9 aprile 2022. Hanno contribuito, TUTTI, alla morte dei colori rossazzurri. 

Adesso è tempo di redenzione per la politica cittadina e di oblio per tutti gli altri protagonisti in negativo dell’ultima pagina, nerissima, del Calcio Catania.