Sulla “Gazzetta dello Sport” odierna si parla di “candidature ufficiali che fioccano” ma, permettetecelo, non siamo d’accordo. L’unica forma ufficiale è presentare al Comune di Catania una manifestazione di interesse è la PEC e, di PEC, non ne sono ancora pervenute.
E’ lecito aspettarsi che, a 72 ore dalla scadenza del “bando”, verranno formalizzate dai rispettivi concorrenti:
- il gruppo imprenditoriale di cui fa parte anche l’acese Salvatore Palella, Ceo di “Helbiz”;
- l‘ing. Fabio Maestri di RZS Corporation, coadiuvato dal suo legale di fiducia, Luigi Ferlito che ha già prenotato un posto nel CdA;
- poi il gruppo immobiliare esperto in compravendita di terreni, abitazioni e ville di lusso (nome dell’azienda top secret).Luca Giovannone, imprenditore laziale che grazie al lodo-Petrucci salvò il Torino dal fallimento nel 2005 cedendolo poi all’attuale presidente del club granata, Urbano Cairo.
Tanta carne al fuoco, ma il tifoso del Catania si fida solo delle PEC, in questa fase, dopo non si fiderà nemmeno di quelle: l’assegnatario avrà l’arduo compito di cancellare gli scempi perpetrati dalle due ultime gestioni (Pulvirenti-Lo Monaco con debito mastodontico e “Treni del Gol”, SIGI con mancata ricapitalizzazione e conseguente fallimento della matricola storica del Calcio Catania 1946).
Sabato 18 giugno alle 13:00, ci aspettiamo almeno tre manifestazioni di interesse formalizzate al Comune di Catania che non può e non deve permettersi di sbagliare altrimenti si risveglierà con una città contro la propria squadra di calcio, coloro che dovrebbero rappresentarla diventerebbero i nostri più acerrimi nemici, non i giocatori sia chiaro, ma i politici che hanno retto il gioco e la dirigenza, tutta, dal primo all’ultimo.
Fate attenzione, nel vostro e nel nostro interesse.
(Fonte immagine: Giornale di Sicilia)