Ai microfoni di Catania Mood, risponde l’avvocato e grande tifoso rossazzurro, Giuseppe Rapisarda. Al nostro amico, abbiamo chiesto il suo parere su alcuni punti concernenti la rinascita del calcio ai piedi dell’Etna. Non poteva mancare un giudizio su Ross Pelligra, ma anche un parere generale su ciò che sarà e che poteva essere, se non ci fosse stato l’imprenditore australiano.
Avvocato, dopo tanti anni difficili, finalmente sembra splendere il sole per il Catania.
“Innanzitutto, vi ringrazio per aver pensato a me. Proprio così, finalmente torna il sereno dopo tanti anni difficili e sofferti”.
Ross Pelligra ha spiazzato tutti, probabilmente anche i suoi contendenti per quanto concerne la procedura esplorativa. Ritiene possa essere la persona giusta per il rilancio del calcio ai piedi dell’Etna?
“Beh, valutando tutto a 360°, ritengo che posso tranquillamente affermare che ci sono tutti i presupposti per ritenere Ross Pelligra la persona giusta per il rilancio calcistico in città. Credo sia la persona che attendevamo da anni al Catania”.
Lunedì al Massimino si è vissuto un pomeriggio d’altri tempi. Crede che la compattezza e l’unione d’intenti, percepiti nella tifoseria rossazzurra, potranno giocare un ruolo importante per il raggiungimento degli obiettivi?
“La tifoseria rossazzurra, in particolare quella delle due curve, è motore e cuore di qualsiasi progetto di rilancio del calcio a Catania. La presenza a fianco di squadra e società non è importante. È imprescindibile, e lo sarà ancor di più in questo progetto, dove servirà la spinta giusta per tornare a vincere.”
Nelle settimane che hanno preceduto la scelta del Comune di Catania, poi ricaduta sull’imprenditore australiano, lei ha più volte chiesto una supervisione onde evitare ritorni scomodi tra le fila del Catania. Adesso che il pericolo è stato scampati, può dirci se c’è stato un rischio davvero concreto?
“Anche la proprietà Pelligra dovrà salvaguardarsi da tentativi di riciclo da chi non immagina una vita autonoma dal Catania Calcio. Al netto delle stupidaggini farfallone di chi già in passato ha brillato per essersi bevuto le narrazioni più incredibili, il pericolo c’è stato e non ne saremo mai immuni senza uno straordinario cambio di mentalità che oggi, al netto delle premesse della proprietà Pelligra, non si intravede”.
Ci fa un sunto su quelle che saranno le prossime tappe che dovranno affrontare Pelligra e Scibilia prima di giungere ai nastri di partenza, il prossimo 4 settembre?
“Occorre il rilascio del titolo sportivo da parte della Federcalcio. Alla luce della forza della nuova proprietà sembra davvero un passaggio formale. L’iscrizione al campionato di Serie D sarà conseguenziale, avendo mostrato, sul punto non nutro dubbio alcuno, di possedere e di rientrare nei parametri indicati dall’Art. 52 delle Noif. Altro passaggio in parallelo, ma non meno rilevante, sarà rappresentato dal confronto, già in atto, col Credito Sportivo e la Curatela del Calcio Catania fallito, affinché il centro sportivo di Torre del Grifo sia ricondotto quanto prima alle ragioni ed alle esigenze del nuovo Catania”.