Oltre mille anni fa gli arabi dominavano “Balarmuh” denominazione storpiata del greco “Panormus”, Palermo. Probabilmente i cammelli facevano capolino tra le vie della città da ogni dove, e per i palermitani era assolutamente normale. Oggi, a distanza di un millennio, lo sceicco Mansour torna in sella al un cammello d’oro per riportare il Palermo nel calcio che conta, col vantaggio di partire dalla Serie B.
Catania non potrebbe essere stata dominata dagli australiani, è un popolo fin troppo “giovane”. Però la dominazione dei canguri, in questi giorni di festa, ce la stiamo immaginando. Il cammello spicca più per la duplice gobba che per le doti atletiche, il canguro invece balza come un enorme grillo. Per questo ci aspettiamo di arrivare a grandi salti verso il calcio che conta in pochi anni, 4-5 magari, e raggiungere i “cammelli” in Serie A.
Palermo e Catania ripartono con proprietà multimilionarie per rilanciare non solo il calcio siciliano, ma anche le due metropoli isolane. Aspettando Messina, i maggiori capoluoghi d’Ovest ed Est, promettono fuoco e fiamme nelle prossime stagioni. Ross Pelligra, chairman di Pelligra Group e futuro Presidente del Catania, ha già stanziato una cifra vicina ai 4 milioni di euro per vincere a mani basse (e non esistono alternative), il campionato di Serie D; il closing dell’attuale proprietà del Palermo con Mansour, ma il presidente Dario Mirri rimarrà in società, rappresenta ormai una mera formalità.
Serie B e Serie D, a primo acchito due realtà che non hanno nulla a che vedere. Ma il parallelismo sorge spontaneo: prima proprietà araba per un club italiano una volta saltata la trattativa tra Milan e sceicchi, e prima proprietà australiana. Il fascino dell’esotico c’entra poco, conta la grana, e se le gobbe del cammello ne sono piene zeppe, le tasche del canguro trasbordano. La base è la liquidità, poi a stretto giro ecco il progetto sportivo che deve supportare le possibilità economiche attraverso l’ausilio di competenza e programmazione certosina.
Il futuro appare roseo per i due maggiori club siciliani e l’auspicio che è, in lustro, ritroveremo il derby nell’unica categoria in cui meritano di militare. Sognare è lecito, accontentarci è cortesia…