Sulle pagine de “La Gazzetta dello Sport” edizione nazionale, molto significativo il pezzo sui “blocchi stranieri” di Milan, Inter e…Catania. Tutto da gustare in questi giorni di rinascita:
MILAN DEGLI OLANDESI
“Tulipani in fiore nella Milano rossonera. Gullit, Rijkaard, Van Basten. Qui si fa la storia. Il Milan di Sacchi, il Milan degli olandesi”.
INTER DEI TEDESCHI
“Stanno finendo gli Anni 80 e – per replicare al Milan degli Olandesi – il presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini vara l’Inter dei tedeschi. A Lothar Matthaus e Andy Brehme, che hanno vinto con il Trap in panchina lo scudetto dei record (1988-89) il pres toglie Ramon Diaz e aggiunge Jurgen Klinsmann, centravanti dalla bionda chioma e dalla cavalcata possente che è esploso nello Stoccarda.
CATANIA DEGLI ARGENTINI
“Qui Catania, provincia di Buenos Aires. Dal 2010 al 2014 il club è una dependance dell’Argentina, in organico ci sono sempre più di dieci calciatori argentini. Da gennaio a giugno 2011 in panchina ci sta pure Diego Simeone, ma la colonia-record è quella dell’anno dopo (2011-12) con Vincenzo Montella gli argentini sono addirittura 14.
El Papu Gomez, Maxi López, Spolli, Bergessio, Barrientos, Izco, Andujar, Carboni, Ledesma, Silvestre i cavalieri che fecero l’impresa. Sono quelli anni di grandi soddisfazioni per il Catania, che riesce sempre a centrare la salvezza. L’Albi-Catania per eccellenza è quello della sfortunata stagione 2013-14, chiusa con la retrocessione in B ma con il record dei 10 argentini schierati in una sola partita. L’intruso? Ciro Capuano“.
(foto: palermo.repubblica.it)