Stampa estera – “Pelligra spinto dalle sue origini ad acquisire il Catania”

Su basketnews.com si parla dell’ingresso nella Pallacanestro Varese di Ross Pelligra, ma è impossibile non evidenziare l’acquisizione di un club storico come il Catania:

“L’investitore australiano/italiano è a capo di un enorme gruppo immobiliare, creato dalla sua famiglia. Il padre e il nonno di Pelligra sono nati e cresciuti a Solarino, un piccolo paese vicino a Siracusa, mentre la madre di Pelligra è di Catania.

Le sue origini siciliane lo hanno spinto anche ad acquistare il Calcio Catania, squadra storica caduta da poco sotto il peso dei debiti”.

TESTO ORIGINALE

“The Australian/Italian investor is the head of a huge real estate group, which was created by his family. Pelligra’s father and grandfather were both born and raised in Solarino, a small town near Siracusa, while Pelligra’s mother is from Catania.

His Sicilian roots also pushed him to buy the football club Calcio Catania, a historical team who had recently fallen under the weight of the debts”. 

(foto: Pelligra
Geelong Advertiser)

Catania, l’organigramma prende forma: Zarbano con Scibilia, Grella e Bresciano

Le certezze del Presidente Ross Pelligra sono rappresentate da Dante Scibilia advisor, Vincenzo Grella e Mark Bresciani stretti collaboratori e, ultimo in ordine d’arrivo, l’ex amministratore delegato del Genoa, Alessandro Zarbano. 

Zarbano vanta 17 anni di esperienza con il grifone, una piazza caldissima e molto grande che vana il gemellaggio con la tifoseria catanese. Un altro tassello, ormai si attende solo l’ufficialità, che la dice lunga sulla portata del progetto. Quale dirigente, dopo un’esperienza ultradecennale in una piazza che ha militato quasi sempre nella massima serie sotto la sua gestione, accetterebbe di scendere tre categorie fino al calcio dilettantistico?

La risposta è semplice: perché Catania è una piazza dall’appeal impareggiabile e, soprattutto, perché il patrimonio della proprietà supera davvero la nostra immaginazione…

 (foto: tuttocampo.it)

Zenga: “Il mio errore più grande? Andare via da Catania”

Intervistato dalla redazione di Sky Sport, Walter Zenga ex allenatore del Catania con il quale riuscì ad ottenere due importanti salvezze in massima serie tra il  2008 e il 2009, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito ad episodi che hanno determinato il suo addio dalla panchina etnea. Ecco quanto riportato: 

Il mio errore più grande è stato quello di andare via da Catania, anche le cose belle hanno una fine e in 14 mesi è stato fatto un bel lavoro. Ho semplicemente parlato con la società e alla fine ho tratto le mie conclusioni. Resta il massimo rispetto per la dirigenza e per la città dove ho vissuto un’esperienza molto intensa. Io ho fatto un errore che mi è costato un po’ la carriera. A Catania, a 8 gare dalla fine mi salvai, e l’anno dopo, quando ne mancavano 7, ero già salvo, ci siamo messi a ragionare sul futuro: non ero d’accordo con le nuove direttive, e decisi di andare via. Mi cercavano Torino e Lazio, ma non se ne fece di nulla: sarei dovuto rimanere in rossazzurro, fare un altro anno di spessore e poi semmai andare via. Le scelte sbagliate a inizio carriera si pagano“.

Il parere di mister Turi Distefano: “Serve tanta umiltà per tornare grandi”

Il Catania di Ross Pelligra comincia a prendere forma e si avvia verso la nuova stagione, quella si spera del rilancio. In merito a ciò, abbiamo sentito mister Turi Distefano, che, con la sua solita simpatia, ci ha espresso la sua opinione su tutto ciò che sta accadendo ai piedi dell’Etna.

Mister Di Stefano, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Come sta?

“Sto bene e ringrazio voi di Catania Mood per l’opportunità che mi date. Per me è sempre un piacere poter parlare del Catania”.

Starà certamente bene a livello calcistico, dato che il Catania è prossimo alla rinascita. Si aspettava un epilogo così fortemente positivo?

“Innanzitutto sono contento per la piazza di Catania, che dopo tante delusioni ritorna a sognare. Per mia indole, io ci vado sempre coi piedi di piombo, per cui chiedo molta cautela. Il nuovo proprietario lascia ben sperare, specialmente come si è proposto alla stampa e alla tifoseria. Servirà tanta competenza, anche perché bisognerà rifondare tutto daccapo. Chiaramente non posso che aspettarmi un campionato di vertice”. 

Cosa si aspetta dalla nuova proprietà e quali, secondo lei, non dovranno essere gli errori da commettere?

“Non bisognerà peccare di poca determinazione. Serve calarsi nella categoria, affrontando qualsiasi gara come fosse una finale. Tutte le avversarie attenderanno il Catania come se fosse il Real Madrid, per cui servirà la massima concentrazione, soprattutto i calciatori più esperti dovranno fare da esempio per quelli più giovani”.

Lei è un grande conoscitore del calcio siciliano: il Catania si appresta a disputare il Girone I della Serie D, ove ci saranno tantissime realtà sicule. Come si vincono questi campionati?

“Come ho già detto pocanzi, questi campionati si vincono con tantissima umiltà. Se il Catania penserà di aver già vinto perché si chiama Catania, rischia di non fare una bella figura. È chiaro che i rossazzurri dovranno vincere senza alcun dubbio, ma per farlo servirà molta umiltà. Una volta scesi in campo, le partite andranno giocate e serviranno gli ingredienti migliori per portarle a casa. Un po’ come avvenne nel ’93, quando il Catania di Massimino ritornò nel professionismo immedesimandosi al meglio in questi campionati minori”.

Infine, le chiedo di mandare un messaggio ai sostenitori rossazzurri, entusiasti al massimo per questa nuova avventura che sta per cominciare.

“Oltre che con un ex addetto ai lavori, parli con un grande tifoso, quindi chiedi di inviare un messaggio a me stesso. L’entusiasmo è giustificato e vedere il clima di festa l’altra sera al Massimino è stato gratificante. Loro sanno già quello che serve, perché sono una grande tifoseria, sempre presente e capace di dare un grande sostegno alla propria squadra, specialmente nei momenti peggiori. Loro saranno fondamentali nella ripartenza del Catania, perché quando arriveranno le prime difficoltà, il loro supporto sarà la medicina migliore”.

Palermo e Catania: cammelli ingobbiti e canguri trasbordanti. Il futuro è in Sicilia

Oltre mille anni fa gli arabi dominavano “Balarmuh” denominazione storpiata del greco “Panormus”, Palermo. Probabilmente i cammelli facevano capolino tra le vie della città da ogni dove, e per i palermitani era assolutamente normale. Oggi, a distanza di un millennio, lo sceicco Mansour torna in sella al un cammello d’oro per riportare il Palermo nel calcio che conta, col vantaggio di partire dalla Serie B.

Catania non potrebbe essere stata dominata dagli australiani, è un popolo fin troppo “giovane”. Però la dominazione dei canguri, in questi giorni di festa, ce la stiamo immaginando. Il cammello spicca più per la duplice gobba che per le doti atletiche, il canguro invece balza come un enorme grillo. Per questo ci aspettiamo di arrivare a grandi salti verso il calcio che conta in pochi anni, 4-5 magari, e raggiungere i “cammelli” in Serie A.

Palermo e Catania ripartono con proprietà multimilionarie per rilanciare non solo il calcio siciliano, ma anche le due metropoli isolane. Aspettando Messina, i maggiori capoluoghi d’Ovest ed Est, promettono fuoco e fiamme nelle prossime stagioni. Ross Pelligra, chairman di Pelligra Group e futuro Presidente del Catania, ha già stanziato una cifra vicina ai 4 milioni di euro per vincere  a mani basse (e non esistono alternative), il campionato di Serie D; il closing dell’attuale proprietà del Palermo con Mansour, ma il presidente Dario Mirri rimarrà in società, rappresenta ormai una mera formalità.

Serie B e Serie D, a primo acchito due realtà che non hanno nulla a che vedere. Ma il parallelismo sorge spontaneo: prima proprietà araba per un club italiano una volta saltata la trattativa tra Milan e sceicchi, e prima proprietà australiana. Il fascino dell’esotico c’entra poco, conta la grana, e se le gobbe del cammello ne sono piene zeppe, le tasche del canguro trasbordano. La base è la liquidità, poi a stretto giro ecco il progetto sportivo che deve supportare le possibilità economiche attraverso l’ausilio di competenza e programmazione certosina.

Il futuro appare roseo per i due maggiori club siciliani e l’auspicio che è, in lustro, ritroveremo il derby nell’unica categoria in cui meritano di militare. Sognare è lecito, accontentarci è cortesia…

Stampa umbra – “Ricordate Grella? Avrà ruolo manageriale in club storico”

La stampa umbra, ternana per la precisione, parla del Catania. In particolare, si focalizzano su Vincenzo Grella, in quanto ex calciatore delle fere:

“Ritiratosi dal calcio giocato, di lui si erano perse le tracce, ma adesso per l’ex centrocampista, origini campane e sposato con una toscana,  è tornato in Italia – riporta calciofere.it-. Lo ha chiamato Ross Pelligra, l’imprenditore italo-australiano che da qualche giorno è il nuovo proprietario del Catania, non iscritto alla serie C ed in attesa di partecipare, in sovrannumero, alla serie D.

Grella è uno dei due consulenti ex calciatori che lo affiancheranno in questa avventura. L’altro è Mark Bresciano, centrocampista ex Empoli, Lazio Parma e Palermo”.

 

(foto: lagazzettadiparma.it)

Izco e Spolli sfidano Francesco Totti e Roberto Mancini…A padel!

Una curiosità che fa piacere leggere. Gli ex giocatori del Catania, Spolli e Izco, sfideranno a padel Francesco Totti e Roberto Mancini come riporta la “Gazzetta dello Sport”:

“Due ex giocatori del Catania, Mariano Izco e Nicolas Spolli, con un robusto passato in A, affronteranno oggi e domani al Country Club di Villanova di Castenaso (Bologna) un torneo di padel il cui ricavato sarà devoluto a “La Mongolfiera onlus” per aiutare le famiglie con bambini affetti da disabilità.

I 2 argentini sono stati inseriti nel girone con il ct della Nazionale Roberto Mancini e la bandiera della Roma, Francesco Totti. Alle 11,40 oggi la sfida contro Mancini e Trebbi, alle 13 il confronto con Totti e Candela”.

(foto: interlive.it)

Frosinone, il DS Guido Angelozzi prende l’ex bomber del Catania, Luca Moro

Il direttore sportivo del Frosinone, il catanese doc, Guido Angelozzi, ha le idee chiare sulla prossima rosa dei laziali da allestire prima del ritiro pre-campionato. In pole per l’attacco c’è l‘ex bomber del Catania Luca Moro, ormai a un passo dalla firma.

Per Moro, con la maglia del Catania, 29 presenze e 22 reti impreziosite da 3 assist. Oggi dovrebbe essere il giorno dell’ufficialità del passaggio al Frosinone per l’ex attaccante del Padova che arriverà a Frosinone in prestito temporaneo dal Sassuolo, club detentore del cartellino.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Pelligra: pronti 4 milioni per rilanciare subito il Catania

L’iscrizione in Serie D sarà una formalità, questo è certo. E Ross Pelligra, futuro Presidente del Catania, una volta costituita la società, ha già le idee chiare. Pronto un investimento di 3,5 – 4 milioni di euro per un calciomercato stellare rispetto alla categoria come conferma anche “La Gazzetta dello Sport”.

Inoltre, Pelligra spera nell’acquisizione dei diritti televisivi da parte di piattaforme di respiro nazionale o internazionale (Sky, Dazn o Eleven Sports), per recuperare introiti rilevanti e dare la possibilità a tutti i tifosi del Catania sparsi nel mondo di seguire la propria squadra el cuore.

(foto: Pelligra
Geelong Advertiser)