Svanito il tempo del discernimento tra “giusto” e sbagliato”, tra àncora sulla matricola e spirito di sopravvivenza a ogni costo, il nuovo Catania, quello targato “S.S.D.”, si appresta a scaldare i motori in vista della stagione agonistica 2022/23.
Rabbuiamo al solo pensiero di aver trascorso mesi a farneticare, ingaggiando duelli fratricidi, accusando e inquisendo il “vicino di casa”; ma ci rallegriamo se pensiamo a quanto futili siano le beghe per cui ci accapigliamo, mossi dalla medesima passione che per alcuni degenera in “analfabetismo funzionale”, cioè incapacità di utilizzare strumenti intellettivi e culturali nella quotidianità, in altri, peggio, in “alfabetismo disfunzionale”: tipico dei letterati colti, perfettamente in grado di comprendere, valutare e decodificare le informazioni salvo poi distorcerle a causa di disfunzioni psico-ormonali che determinano un inevitabile squilibrio logico-razionale e la creazione di un improbabile mondo parallelo a quello reale, dove la realtà si confonde con la fantasia e la verità viene sepolta dall’incoerenza di menzogneri cronici.
Il tempo delle diatribe finalmente, e nonostante qua e là si tenti invano di appiccare incendi dialogici, si è concluso con l’assegnazione a Ross Pelligra, colui che ha spazzato via in un sol attimo critiche, malpensanti e minchiate. La scarsissima fiducia nella amministrazione comunale, supportata inscindibilmente dalla condizione impresentabile della città, è inestinguibile e lo sarà finché i vecchi o i nuovi non interverranno sull’abominevole stato d’abbandono. I turisti spesso commentano: “Peccato! E’ una bella città, ma tutta questa immondizia…”. Purtroppo, scindere tra i contesti, sportivi, civili, urbanistici, socioeconomici, non è semplice né intellettualmente onesto. Se il Comune ha decretato Pelligra come assegnatario, ne avrà certamente un tornaconto. Ci sta bene, anzi benissimo, ma non pontifichiamo nessuno per questo atto dovuto.
Comunque sia, tornando a noi, ai migliori auspici hanno fatto seguito i fatti. Una sontuosa campagna acquisti, peraltro ancora da completare, una ponderata costruzione dello staff dirigenziale ancor prima che tecnico, tutti elementi che concorrono a guardare al futuro mettendosi alle spalle il passato definitivamente. Che sia esso costellato di dolori sportivi, di frecciatine reiterate nei giorni, nelle settimane, persino nei mesi post-assegnazione, di questioni dialettiche irrisolte o di amicizie evolutesi in inimicizie, poco importa.
Conta solo il Catania. Per tutti, amici e nemici. Almeno questo ci accomunerà, volente o nolente, per sempre.
(foto: calciocatania.it)