La nostra redazione ha contattato Marco Litteri, fratello “quasi gemello” di Gianluca, il neo attaccante del Catania. Con Marco abbiamo parlato di passato e di futuro, di Catania e di amore fraterno, e delle due passioni che uniscono i fratelli Litteri: il Catania e il calcio.
Iniziamo col dire che tuo fratello Gianluca ha coronato il sogno di una vita. Bomber della “Civita”, tifoso rossazzurro, a 34 anni è riuscito a indossare la maglia del suo Catania. Quali sono state le sue prime parole dopo la firma sul contratto?
“Sì, penso che mio fratello Gianluca abbia raggiunto il coronamento di un sogno. E’ il sogno di tutti giocare nella squadra della propria città, dove sei cresciuto e hai mosso i primi passi da calciatore. Dopo la firma e, nonostante le piccole incomprensioni, alla fine era stracontento di aver scelto la sua città rispetto ad altre situazioni interessanti che avrebbe potuto valutare”.
Il calcio è una passione che unisce i fratelli Litteri. In quale squadra giochi?
“Io quest’anno penso di giocare con l’Aci Galatea, in Prima Categoria, fintanto che ci si può divertire perché no? E’ un bel progetto e la società punta alla promozione”.
Da piccoli sognavate di giocare insieme nel Catania?
“Fin da piccoli abbiamo sempre condiviso la passione per il calcio. Giocavamo insieme alla Civita, nelle piazzetta, quante partite! Da piccoli giocavamo anche la domenica, andavamo sempre da mia nonna al Tondicello, in Piazza Barcellona, quindi abbiamo conosciuto molti ragazzi del quartiere. E poi abbiamo condiviso esperienza sia nei Giovanissimi che negli Allievi. Sì, da piccoli sognavamo di indossare la maglia del Catania e sono strafelice che mio fratello ci sia riuscito”.
Cosa ti aspetti quest’anno da tuo fratello? Secondo te, che contributo può dare al Catania?
“Se messo in condizione Gianluca può fare davvero bene, come tutto il resto della rosa che di altissima qualità. Come ho visto nella partita contro la Sancataldese penso che manchi solo un po’ di allenamento sulle gambe dei giocatori, ma arriverà un bel Catania tutto da vedere”.
Avete solo un anno di differenza, ma tu sei il fratello maggiore. Ti senti di dare un consiglio a Gianluca?
“Consiglio a mio fratello di non prendere mai sotto gamba nessun avversario, perché come abbiamo visto a San Cataldo, la Serie D nasconde numerose insidie e ci aspettano tutti con il coltello tra i denti. Io e le mie due figlie, che sono le prime tifose di zio Gianluca, gli auguriamo un grossissimo in bocca al lupo!”.