Russotto: “Piccola Mia, imparerai ad amare questa città, perché ti entra nel cuore”

Andrea Russotto è diventato per la seconda volta papà e il destino ha voluto che la piccola Mia nascesse lo stesso giorno della rinascita rossazzurra in occasione di Ragusa-Catania. Questo aspetto non è passato inosservato dallo stesso calciatore romano il quale, rivolgendosi affettuosamente alla piccola, ha scritto un breve commento sul suo profilo Instagram:

Mi piace pensare che nella vita non ci siano solo semplici casualità ma che ci sia qualcosa già scritto prima che accada.. e allora mi piace credere che chi abbia scelto il giorno della tua nascita già da tempo l’abbia fatto scegliendo una giornata speciale per un’intera città…quella città che ha visto nascere, crescere la tua mamma e il tuo fratellino… e che ora vedrà crescere anche te.. imparerai ad amarla in tutti i suoi pregi e difetti… perché questa è una città che ti entra nel cuore… il giorno della nascita 🎀 e il giorno della rinascita 🔴🔵… grazie amore di papà per avermi fatto questo grande regalo già dal momento della tua nascita…❤️❤️ MIA❤️❤️”

(Foto: Catania SSD)

Più che “Litteri vs Sarao” è “Litteri con Sarao”: la forza del gruppo

La maglia numero 9 vinta all’asta da Gianluca Litteri, la goliardia, l’amicizia, il senso d’appartenenza per un catanese doc e per chi ha già indossato questa maglia emozionandosi, segnando, ricevendo la benedizione della tifoseria rossazzurra. Manuel Sarao, reduce dall’esordio bagnato dal gol, è in competizione per il ruolo di centravanti proprio con Litteri ma tra i due è già nata una bella amicizia che rende ancora più sano e produttivo il duello per accaparrarsi la maglia da titolare al centro dell’attacco rossazzurro.

Lo sa Gianluca, lo sa Manuel:

Litteri: “La concorrenza è logica ma prima di tutto siamo amici“, ha dichiarato la punta catanese nei giorni scorsi, mentre Sarao ha confermato: “Siamo in tanti ma sappiamo che il tecnico deciderà per il meglio“, e l’abbraccio di rito durante la staffetta nella gara di Ragusa non era solo un atto dovuto, era sincero. Il Catania ci piace così, la forza del gruppo fa la differenza forse anche più del sontuoso tasso tecnico.

(foto: catania ssd)

Jefferson: “Voglio aiutare il Catania a vincere”. Ferraro entusiasta

Jefferson ha indossato le maglie di: Fiorentina, Frosinone, Livorno, Casertana, Teramo, Viterbese, Monza, Giana Erminio, Monopoli, Padova e Catanzaro e Latina. Un curriculum di tutto rispetto per l’attaccante brasiliano che il direttore sportivo, Antonello Laneri, ha regalato a mister Ferraro.

Jefferson ha dichiarato nei giorni scorsi, come riporta “La Gazzetta dello Sport” stamani che vuol “aiutare il Catania a vincere il torneo”, ed è questo lo spirito giusto per affrontare un campionato lungo e irto di pericoli. Ferraro lo sa bene e ha accolto il brasiliano con entusiasmo: la sua faretra, specie quella offensiva, è ricca di frecce di qualità eccelsa.

(foto: latinacorriere.it)

Lodi: “È l’inizio di un grande e lungo percorso”

Al termine del match tra Ragusa e Catania, il capitano rossazzurro Francesco Lodi ha parlato con i giornalisti in conferenza stampa: 

Al mio gol ho pensato subito che la partita si sarebbe messa sul binario giusto, è stata una partita difficile e la rissa nei primi minuti ci ha fatto capire che campionato ci aspetta. Il gol è stato importante per me stesso, per la gente e per la squadra che ha dimostrato grande carattere, grande forma e grande gestione di partita.

Le squadre rimangono spesso bloccate dietro quando il risultato rimane sullo 0-0, quando il match si sblocca, le squadre incominciano ad aprirsi ed è per questo che avere attaccanti importanti sia forti fisicamente che veloci come i nostri, diventa un’arma importante. Siamo stati bravi, davanti hanno fatto un gran lavoro anche in fase di non possesso, anche chi è rimasto fuori ci potrà dare una grande mano, credo che sia l’inizio di un grande e lungo percorso.

La prestazione complessiva è stata sicuramente positiva, quando un reparto fa bene è sicuramente perché c’è l’aiuto dell’intera squadra, se il centrocampo fa bene vuol dire che il reparto offensivo agisce bene, così come la difesa, c’è stata una grande collaborazione e un aiuto reciproco in campo. Fisicamente stiamo bene, siamo carichi di lavoro, ci manca qualcosina ma sappiamo sopperire con la nostra esperienza tenendo palla“.

(Foto: Catania SSD)

Ross Pelligra si gode il primo frutto di un albero che si chiamerà “Gloria”

Il presidente Rosario Pelligra si è goduto la prima vittoria del Catania davanti allo schermo di casa e in compagnia di un dirigente del Catania, Mark Bresciano.

1.200 tifosi rossazzurri accorsi allo stadio “Aldo Campo” di Ragusa per incitare la squadra in occasione dell’esordio in campionato, 22.000 telespettatori collegati da tutto il mondo allo streaming di Telecolor per assistere al match in diretta, praticamente come se il “Massimino” fosse stracolmo e con la super-capienza accordata dalla questura.

Numeri a cui si aggiungeranno i nuovi dati sugli abbonati (l’ultimo bollettino diramato dalla società, risalente a sabato 16 settembre recitava: 8.013 abbonati e 11.938 tessere We Card sottoscritte). Il Catania in versione “international” fa parlare di sé per i numeri da capogiro che non hanno nulla a che vedere con la Serie D. Eppure, se c’era il timore che i ragazzi potessero subire il fascino ammaliante della folla in festa, così non è stato. Si sono calati subito nella realtà della Serie D, lottando, collezionando cartellini gialli e, infine, facendo prevalere un tasso tecnico nettamente superiore.

Pelligra e Bresciano si sono goduti la prima vittoria in campionato, il primo frutto di un albero che dovrà chiamarsi “Gloria”.

(foto: catania ssd)

EDITORIALE – Lodi intramontabile, tra passato e presente

La giornata di ieri è stata un’incredibile festa che ha dato inizio al nuovo cammino rossazzurro, che, in un modo o nell’altro, mantiene alcuni legami con la storia recente. In quel di Ragusa, il Catania targato Ross Pelligra, ha inaugurato la propria stagione con un’importante vittoria dinnanzi a un avversario sicuramente motivato dopo la promozione in serie D avvenuta lo scorso anno, restando imbattuti per ben 26 gare.

Allo stadio “Aldo Campo” c’era il pubblico delle grandi occasioni, diversi i tifosi etnei provenienti da Catania per seguire e incitare la propria squadra del cuore per la prima partita del nuovo ciclo, le tribune B e C colorate di rossazzurro senza alcun posto a sedere libero, una vera e propria “armata” che non ha mai smesso di cantare e di sostenere i ragazzi di mister Ferraro, autori di una prestazione sicuramente molto positiva. 

Lo 0-2 finale è sinonimo di crescita soprattutto rispetto all’ultimo match ufficiale di Coppa Italia contro la Sancataldese del 21 agosto; è vero, la sfida con i verdeamaranto rappresentava la prima uscita stagionale, i primi schemi, le prime tattiche e pertanto non è possibile recriminare nulla, ma la prestazione dei rossazzurri nella giornata di ieri ha rappresentato esattamente il duro lavoro settimanale dello staff tecnico e dei ragazzi. 

A sbloccare il match è stata una punizione del numero 10 Ciccio Lodi, simbolo, immagine iconica del passato rossazzurro che, per ironia della sorte, ha dato avvio al nuovo ciclo etneo segnando il primo gol congiungendo in un certo senso il passato con il presente, esultando con fierezza e con orgoglio dinnanzi ai tifosi presenti sugli spalti entusiasti di ripartire dopo quel tragico 9 aprile che tutti noi abbiamo purtroppo vissuto.

La continuità è sicuramente l’aspetto cardine del match di ieri, non a caso il raddoppio etneo è siglato da Manuel Sarao, altro giocatore che in passato, esattamente nella stagione 2021-21, ha vestito il rossazzurro. Il nuovo numero 99 etneo, è stato abile a sfruttare un grande assist da parte della zanzara Giuseppe De Luca, per poi scaraventare con il mancino la sfera in rete alle spalle dell’estremo difensore ragusano Lumia. 

Rinascita, continuità, entusiasmo, impegno e dedizione, sono questi alcuni elementi che hanno contraddistinto la prestazione degli uomini di mister Ferraro, che sia l’inizio di un cammino importante che possa riportare Catania e la sua gente in alto, dove meritano di stare. 

(Foto: Catania SSD)

Marco Chiarella, personalità e talento: ecco perché Ferraro lo ha scelto

Lo avevamo apprezzato in allenamento, lo abbiamo ulteriormente gradito ieri nell’esordio stagionale con la maglia del Catania in una partita ufficiale. L’attaccante esterno Marco Chiarella, pescarese doc prelevato proprio dai biancoazzurri, ieri ha mostrato talento, personalità, accelerate improvvise ed efficaci, ottima visione di gioco.

Aveva sorpreso l’impiego dal primo minuto invece Chiarella ha convinto tutti sciorinando una prestazione di gran livello considerando che si tratta di un 2002. Non ha affatto patito l’emozione del debuttante e, anzi, ha contribuito alla vittoria sfiorando anche la gioia personale del gol che, certamente, arriverà presto.

Una delle prime note felici da registrare di questo nuovo Catania formato Serie D 2022/23.

(foto: lagiovaneitalia.net)

Giovanni Ferraro: “Il successo è merito dei ragazzi. Occorre più cinismo”

Buona la prima e mister Giovanni Ferraro gongola anche se sottolinea che un maggiore cinismo avrebbe permesso ai rossazzurri di chiudere prima la partita:

“Il successo è merito dei ragazzi che lo hanno costruito con personalità e impegno. In avanti avremmo dovuto essere più cinici, ma abbiamo vinto in una Serie D non certo scontata.

Ho scelto Sarao perché è strutturato fisicamente per sfruttare le ripartenze”.

Mercoledì 28 settembre l’esordio casalingo allo stadio “Angelo Massimino” contro i calabresi del San Luca. Atteso il pubblico delle grandi occasioni soprattutto se la LND concederà al Catania di giocare in notturna.

(fonte: catania ssd)

I “Melior” e i “Surgo”: Lodi sugli scudi, Sarao ha il merito di mettere il risultato in cassaforte

“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI RAGUSA-CATANIA

Lodi: Segna anche in Serie D con la maglia del Catania, dopo aver centrato il bersaglio grosso in Serie A e in Serie C. Illumina, disegna calcio, rende facile anche gli assist più complicati. I compagni sprecano, ma Lodi non si ferma mai. Rullo compressore dai piedi fatati. VOTO 8.

Sarao: E’ vero che sbaglia un paio di gol fatti ma ha il grande merito di mettere in cassaforte l’assist di De Luca esplodendo un sinistro imprendibile. Per il resto, ci mette il fisico e la solita volontà di ferro. VOTO 7.

I SURGO

Nessuno. C’era un gran caldo a Ragusa, si trattava dell’esordio stagionale e non ci sentiamo di inserire tra i “rimandati” nessun giocatore. Però è emerso un dato poco confortante in ottica futura: leziosità e poco cinismo quando era necessario chiudere la partita sullo 0-3. Catania troppo sprecone! E se avessero segnato l’1-2? Non deve ripetersi.

Ragusa-Catania: 0-2. Lodi-gol in tre categorie diverse con i rossazzurri, Sarao c’è

Mister Ferraro sorprende con alcune scelte: Sarao dal primo minuto, preferito a Litteri, Giovinco in panca con De Luca e Chiarella sugli esterni.

Il Catania ha la fortuna e il merito di passare subito in vantaggio grazie a un calcio di punizione di Ciccio Lodi che riprende il filo del discorso da dove lo aveva lasciato, con la complicità di un rimbalzo peregrino che confonde difesa e portiere avversario.

Partita maschia, dura, con interventi rudi da ambo le parti. Fioccano le ammonizioni (Sarao, Chiarella e De Luca), ma arriva ben presto il raddoppio con Manuel Sarao che con un potente sinistro premia lo stop&go della “Zanzara” De Luca, abile ad addomesticare la sfera e servirla in un piatto d’argento all’attaccante milanese.

C’è spazio per qualche buona trama offensiva dei padroni di casa ma dove non arrivano Lorenzini e Somma, arriva Bethers che si distingue su colpo di testa di Diallo distendendosi sulla sinistra.

Il Catania, sornione e pragmatico, si affida ai lanci lunghi e a contropiedi pericolosissimi spesso innescati dal sinistro di Ciccio Lodi che direttamente su calcio d’angolo va vicino allo 0-3 negato dalla traversa a Vitale chi schiaccia di testa su corner del capitano ma è sfortunato.

Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo: il Ragusa prova a imbastire trame offensive mentre il Catania attende e riparte in contropiede andando vicino al terzo gol per due volte con Sarao, poi con Andrea Russotto, che avrebbe voluto festeggiare il gol e dedicarlo alla figlioletta Mia, nata proprio stamani, infine con Chiarella. Entrano in campo Palermo, Litteri e Chinnici per Rizzo, Sarao e Chiarella ma il risultato non si schioda dallo 0-2.

Ha prevalso la cifra tecnica del Catania che ha dato l’impressione di poter ottenere il massimo con un dispendio d’energie minimo. Saltare il centrocampo, evidentemente, anche se per gli esteti del bel calcio non rappresenterà un piacere per gli occhi, sarà il tema tattico predominante. Mister Ferraro, alla luce dello spessore tecnico superiore, spera di impensierire gli avversari puntando sulle incertezze e sugli errori in disimpegno delle retroguardie. 

 

(foto: quotidianodiragusa.it)