“Ho cinque cambi, posso rivoluzionare assetto tattico e passo da tenere in gara”, è questa la frase tipo di mister Giovanni Ferraro, sottolineata stamattina da “La Gazzetta dello Sport”.
La forza del Catania è il gruppo, non v’è dubbio, ma il surplus viene conferito alla squadra proprio dagli interventi provvidenziali e lungimiranti del tecnico che, in corso d’opera, è in grado di cambiarle volto e marcia. Nel match contro il Castrovillari chi avrebbe scommesso sul poker rossazzurro alla fine dei primi 45′? Nessuno, probabilmente, nemmeno l’oracolo più abile. Eppure l’avvicendamento Lodi-Palermo ha cambiato il passo alla squadra e in pochi minuti il Catania ha scardinato il muro eretto dal Castrovillari che pure si era reso pericoloso in contropiede.
Era accaduto lo stesso contro il San Luca, con l’ingresso di Andrea Russotto, con il Licata, quando De Luca ha chiuso i giochi all’89’ da subentrante e a nulla è valso il gol dei gialloblu, infine al “Massimino” contro il Castrovillari con gli innesti di Jefferson e Sarno dopo che Palermo aveva già spezzato gli equilibri nella zona nevralgica del campo.
Il Catania ha un’arma in più: la panchina, lunga e preziosa.
(foto: catania ssd)