Basket: Varese – Pelligra Group: closing a fine anno

Il portale www.prealpina.it, informa sulla acquisizione da parte di Pelligra Group della Pallacanestro Varese fornendo dettagli sul possibile closing e soffermandosi anche sul Catania:

“Un matrimonio ancora da realizzare quello tra Pallacanestro Varese e Pelligra Group. Data e formula dell’accordo, infatti, vanno ancora definite nelle modalità operative, per abbattere gli ostacoli di natura formale che ancora separano le parti. Chiarimento doveroso: la volontà di portare a termine l’operazione non è in dubbio, dato l’immutato interesse del gruppo immobiliare australiano per investire a lungo termine a Varese.

Lo confermano gli incontri ai vertici con Comune e Lega Pro per dare corpo all’ipotesi della costruzione della cittadella dello sport da 300 milioni che John Caniglia, braccio operativo del patron Ross Pelligra, aveva illustrato meno di due mesi fa. Ma i tecnicismi per concretizzare l’ingresso del Pelligra Group nel capitale azionario della Pallacanestro Varese sono ancora da definire negli aspetti pratici.

E il Catania Calcio, l’altra società sportiva italiana nella quale ha investito Ross Pelligra nei mesi scorsi? In Sicilia, terra d’origine della famiglia dell’imprenditore australiano, le cose sono andate diversamente: è stata costituita una nuova società dopo il fallimento, e il numero 1 del gruppo immobiliare ha potuto assumerne la presidenza, nominando Caniglia come consigliere.

Caniglia è stabilmente impegnato nella gestione del club, e i contatti con Varese sono affidati ai professionisti delle due parti. L’ipotesi più plausibile è che si debba ricorrere alla costituzione di una società “ad hoc” attraverso la quale il Pelligra Group acquisti il 45% delle quote della Pallacanestro Varese, stessa modalità di quanto accaduto a Catania dove formalmente la proprietà della squadra di calcio appartiene alla “Elefante 1946 Proprietary Limited” il cui socio unico è lo stesso Ross Pelligra“.

L’inestimabile patrimonio di Pelligra Group, pertanto, condurrà all’ennesima acquisizione, stavolta in ambito sportivo. Vi abbiamo documentato nei mesi scorsi la trattativa con Pallacanestro Varese, già in stato avanzato prima della manifestazione di interesse per costituir il nuovo Catania.

 

Alessio Castellini, quando giovinezza e certezza rimano davvero

Stamattina “La Gazzetta dello Sport” propone un’interessante intervista al terzino Alessio Castellini (2003), under 2sempre presente  nello schieramento iniziale del Catania con una media di rendimento elevata e prestazioni sempre ben al di sopra della sufficienza. Perentorio in fase di interdizione, volitivo e di qualità nelle scorribande offensive sulla corsia di sinistra, Castellini è un giocatore imprescindibile nello scacchiere tattico disegnato da mister Giovanni Ferraro:

“Non aver saltato gare mi porta fiducia. La responsabilità è grande per il fatto che io, compagni, staff e tutti i componenti del Catania sappiamo qual è il principale obiettivo: portare questo club nei professionisti. Con Ferraro e Zeoli c’è un bel rapporto sia umano che professionale, essendo stati tutti e due difensori non mancano i consigli che cerco di tenere a mente per poi riproporli sul campo.

Ho detto di sì al Catania anche perché una piazza così innamorata del calcio rappresenta per un giovane una crescita fondamentale per gestire la pressione e avere al consapevolezza di voler vincere sempre”.

(foto: catania ssd)

Catania-Canicattì, la tifoseria ospite si prepara per la trasferta

Catania-Canicattì è il match in programma domenica 13 novembre alle ore 14:30 valido per l’undicesima giornata di serie D girone I. 
Per il match del “Massimino” la tifoseria ospite sta organizzando la trasferta in pullman al fine di poter tifare i propri colori e assistere a un importante match. 
Appuntamento ore 11:15 Largo Aosta, tutti a Catania. Si avvisa la città che stiamo organizzando la trasferta al Cibali di Catania in bus per la partita che si terrà domenica 13 novembre” è quanto si legge sulla pagina ufficiale della squadra agrigentina. 
Si prevede dunque un numero cospicuo di tifosi ospiti in trasferta in quel di Catania, circa 135 km da percorrere per sostenere la propria squadra in uno degli stadi più storici d’Italia. 

Cosa avrà detto Pelligra alla squadra? Ipotizziamo: “Semu na famigghia”. E poi…

Ma cosa avrà detto il presidente del Catania, Rosario Pelligra, alla squadra in occasione del suo 43esimo compleanno festeggiato con quella che ha definito “la sua seconda famiglia?”.

Nella recente intervista riportata da “La Gazzetta dello Sport”, Lodi ha dichiarato: 

“Il suo discorso ci ha toccato il cuore. Il Catania è una sua seconda famiglia, ha creato da zero una società con basi solide e una grande organizzazione. Vuole fare il meglio per la città e per i tifosi”. 

Allora, proviamo a immaginare nel suo anglo-catanese cosa quali parole così toccanti abbia potuto proferire. Sicuramente avrà raccontato della sua famiglia. Dei sacrifici di suo nonno e di suo papà, della posizione che gli hanno garantito e, successivamente, della sua mente fulgida al punto di accrescere all’ennesima potenza il patrimonio di famiglia. 

Avrà parlato del suo bellissimo rapporto col fratello Paul, del “senso della famiglia”, che per trasposizione professionale, si può applicare anche in ambito lavorativo se le persone che ne costituiscono il nucleo fondante intrattengono rapporti di stima reciproca, di affinità intellettive ed elettive nel senso di comunanza di interessi e obbiettivi e di amore per ciò che si fa.

Questi sono i punti cardine del Gruppo Pelligra. Il presidente, prima di spegnere le candeline, avrà utilizzato a dovere lo slang: 

“Carusi iù sugnu troppu felici di essiri ca cu vuatri. Semu na squatra, avemu i stissi obiettivi, semu comu na grande famigghia e ne megghiu famigghi si parra, su c’è n’problema s’arrisovvi assemi, basta ca arresta tuttu ca n’intra fra nuatri. Putemu fari cosi belli ma c’ama cririri, tutti, do magazzineri finu a mia, senza mai accuntintarini”.

Le nostre sono illazioni, è lapalissiano. Però, conoscendo per sentito dire e per come si mostra il nostro presidente Rosario Pelligra, crediamo di non essere andati così lontani dalla verità. Le sue parole, qualunque esse siano, in qualsiasi lingua le abbia pronunciate e in qualunque modo i ragazzi del Gruppo Squadra le abbiano recepite, appartengono a chi si è innamorato di questo progetto in due settimane grazie alla mediazione determinante dell’Advisor Dante Scibilia, in quattro e quattr’otto ha allestito uno staff dirigenziale e tecnico di prim’ordine capace di portare risultati fin da subito (Catania capolista con +8 sulla seconda, miglior attacco e miglior difesa del torneo, record di vittorie consecutive in Italia e in Europa tra i quattro maggiori campionati dalla Prima alla Quarta Divisione).

La qualità del lavoro di Pelligra e del suo staff, la dicono lunga sulla preparazione della sua famiglia in campo imprenditoriale. Il denaro è fondamentale, professionalità e competenza sono decisive.

(foto: catania ssd)

Lodi: “Il discorso di Pelligra ci ha toccato il cuore. Il mio amore per Catania…”

Nella lunga intervista concessa ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, il capitano del Catania e di mille battaglie, Francesco Lodi, ha affrontato diverse tematiche:

«Abbiamo pareggiato, abbiamo sbagliato in alcuni atteggiamenti tattici, ma non accetto un malcontento eccessivo. Un punto l’abbiamo guadagnato e abbiamo sempre otto punti di vantaggio sulla seconda. Non inseguiamo i record, ma il successo finale. Vogliamo portare la società e la città tra i professionisti. Il resto conta poco.

La Serie D? L’avevo già disputata a Messina e ad Acireale. Ogni partita diventa un duello continuo. Tutti vogliono mettere in difficoltà il Catania. Sta a noi evitare le trappole. Canicattì? Ecco un altro osso duro: una squadra che gioca senza eccessive pressioni. Sta a noi trovare il giusto equilibrio, accompagnando a centrocampo l’azione degli attaccanti, per esempio..

Inaugurazione del Catania Point al centro Etnapolis? Scene che mi hanno ricordato i tempi della Serie A. Se devo fare un accostamento con il vissuto in quella categoria, dico che i ragazzini soprattutto ci hanno portato un entusiasmo anche commovente. I tifosi sono speciali, sono sicuro che ci guideranno anche domenica perché vogliamo tornare al successo.

Il gradimento  delle 15mila persone al “Massimino” dobbiamo alimentarlo con gioco e successi. Siamo stati scelti dalla società per questo motivo: per vincere.

Cosa ci ha detto Pelligra l’altra sera in occasione del suo compleanno? Il suo discorso ci ha toccato il cuore. Il Catania è una sua seconda famiglia, ha creato da zero una società con basi solide e una grande organizzazione. Vuole fare il meglio per la città e per i tifosi. Al di là del rapporto professionale, vogliamo ricambiare fiducia e affetto con i risultati che possano esaltare e promuovere il Catania.

In questa città ho vissuto gli anni migliori, mi sento catanese d’adozione, la mia famiglia vive qui. Il calcio mi ha dato emozioni particolari. Ho cercato sempre di ricambiare con impegno, con un amore che valica i confini dell’essere professionista al servizio di una società».

(foto: Lodi – CataniaSSD)

Catania, terza maglia immediatamente sold out

Nella giornata di oggi, Erreà, industria italiana di abbigliamento sportivo e sponsor tecnico del Catania, ha messo in vendita tutte e tre le maglie da gara della società etnea. 
In pochissimi minuti, la terza maglia “vulcanica” è andata immediatamente sold out, a testimonianza del fatto che la tifoseria rossazzurra abbia apprezzato il lavoro svolto per la realizzazione della stessa. 
Si tratta infatti di una maglia inedita, realizzata appositamente per gli etnei con richiami “vulcanici” che rimandano alla lava dell’Etna.

L’Etna è sicuramente uno dei vulcani più affascinanti e celebri del mondo. La città di Catania ha un legame strettissimo con ‘a Muntagna: il vulcano domina la città dall’alto, ne disegna il panorama e il paesaggio, scandendo da millenni la vita e la storia dei catanesi e di tutta la popolazione etnea.

A rendere particolare l’Etna è la “declinazione” al femminile perché ritenuto una figura materna, che si prende cura degli abitanti dell’Isola.

Da questa concezione Erreà Sport e Catania Società Sportiva Dilettantistica hanno quindi pensato e realizzato la terza maglia della squadra siciliana, con una forte matrice simbolica. La divisa da gioco riscalda l’ambizione ed esprime ardore agonistico attraverso i colori e le traiettorie della colata rossa, idealmente riprodotta sul tessuto mentre scorre sulla pietra che caratterizza il paesaggio vulcanico” è quanto si legge sul sito ufficiale di Erreà. 

(Foto: Erreà.com)

Catania, la prima volta di “zorro”

In occasione di Cittanovese-Catania, mister Giovanni Ferraro è stato espulso per la primissima volta in carriera in quanto responsabile della panchina che, in seguito al rigore netto non concesso dal direttore di gara, ha protestato vivacemente lanciando addirittura una bottiglietta nell’area tecnica. 

Nella gara casalinga contro il Canicattì quindi, a guidare i rossazzurri sarà Michele “zorro” Zeoli, volto conosciutissimo in città essendo stato il classico terzino sinistro grintoso che ha vestito la maglia etnea dal 2000 al 2004, collezionando oltre 100 presenze condite da ben 5 gol e contribuendo alla promozione in serie B del 2002. 

Per Zeoli è sicuramente un’emozione grandissima, essendo molto legato alla città e ai colori rossazzurri: “A casa custodisco gelosamente i dvd delle partite di quelle stagioni. Sono stati anni bellissimi ma, allo stesso tempo, abbastanza sofferti e pieni di tensione per i risultati che arrivavano con difficoltà, vedi l’agognata promozione in Serie B e la tribolata prima annata in cadetteria con continui cambi in panchina” disse tempo fa ai microfoni della redazione di CalcioCatania.com, e domenica avrà la sua grande occasione di guidare gli etnei. 

In bocca al lupo zorro! 

Il Catania femminile fa il pieno: anche le rossazzurre sono al primo posto

Tre vittorie consecutive per il Catania femminile allenato da mister Giuseppe Scuto. Nell’ambito di un progetto di crescita che passerà, inevitabilmente, dal settore giovanile, la società sta lavorando su tutti i fronti, incluso il calcio femminile.

La roboante vittoria per 5-1 sullo Scicli consente alle rossazzurre di preparare al meglio la sfida all’altra capolista del Campionato Regionale Femminile Eccellenza – Girone B, l’Unime. Pennisi e Basilotta sugli scudi con due rispettive doppiette.

Il progetto di Pelligra cresce, giorno dopo giorno, a ogni latitudine.

(foto: facebook.com)

Pelligra vuole un centro sportivo in città, Grella lo segue a ruota

Da dieci giorni il presidente Pelligra è in città per programmare il domani rossazzurro. Nelle riunioni con dirigenti e CdA si stanno valutando le operazioni di mercato per il futuro, molte conferme, ma soprattutto la possibilità di individuare un terreno sul quale costruire un impianto che diventi la casa del Catania. Pelligra preferirebbe vicino al centro città per cui, per il momento, l’ipotesi legata a Torre del Grifo, in mano alla curatela, è da scartare. 

Il vice presidente e amministratore delegato, Vincenzo Grella, durante l’inaugurazione del Catania Point a Etnapolis ha aggiunto in merito alla questione:

“Rispettiamo chi paga e nel Catania SSD è il presidente Pelligra con la sua famiglia a farlo per cui avrà sempre l’ultima parola. Posso solo confermare che occorre una struttura adeguata per la crescita dei più giovani e dell’intero settore giovanile al quale tutta la società tiene”.

(foto: catania ssd)

Gianni (Lamezia): “Saremo pronti quando il Catania avrà momenti difficili”

Intervistato dalla redazione di seried24.com, Andrea Gianni, direttore generale del Lamezia ha parlato anche del Catania, oltre che della sua esperienza con la squadra calabrese. Ecco quanto riportato: 

Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere il Presidente Saladini a Milano tramite un amico in comune. Quando mi è stato proposto il Lamezia, non ci ho pensato due volte ed ho accettato. Successivamente ho conosciuto anche il Vice Presidente Angelo Ferraro ed ho avuto l’ennesima conferma di poter lavorare con due persone per bene. Due imprenditori importanti che hanno a cuore le sorti della propria città. È normale che pareggiare o perdere non fa bene e non fa mai piacere a nessuno, pero ci può stare. Nell’arco di un intero campionato ci sono tante partite ravvicinate, è necessario gestire bene le forze e gli infortuni. Io credo che, come punti fatti, in qualsiasi altro girone noi saremmo stati primi, o al massimo secondi magari a uno o due punti dalla vetta. Nel nostro girone c’è il Catania che, fino ad ora, ha disputato un campionato stratosferico. Solo domenica ha fatto registrare il primo pareggio dopo nove vittorie consecutive. Sono convinto però che, come normale che sia, anche il Catania attraverserà dei momenti difficili e noi dovremo farci trovare pronti”. 
(Foto: Il Lametino.it)