Catania, la probabile formazione contro la Sancataldese e un’idea…

Con Chiarella e  Pedicone che partiranno dalla panchina, mister Ferraro aggiunge opzioni diverse da schierare in corso d’opera sia per variare modulo sia per effettuare cambi mantenendo l’assetto tattico iniziale.

Si partirà col  4-3-1-2? Con Bethers tra i pali e la retroguardia che dovrebbe essere composta da Rapisarda a destra, Boccia a sinistra, Castellini e Lorenzini al centro. A centrocampo il trio “tradizionale” Lodi-Vitale-Rizzo, con il capitano di mille battaglie ancora una volta in cabina di regia. 

In attacco sono in tanti a scalpitare ma azzardiamo un’ipotesi: il vicepresidente e amministratore delegato del Catania, Vincenzo Grella, ha dichiarato in settimana che Giovinco si sta allenando molto bene e, tradotto in termini di formazione di titolare alla domenica, potrebbe significare schieramento dal 1′. 

Trattandosi di un giocatore con minutaggio bassissimo ,ma con talento e qualità da vendere, potrebbe essere scoccata l’ora da titolare magari con un assetto differente (probabile comunque che si possa verificare anche in corso d’opera). Un 4-3-1-2 con Giovinco trequartista, Jefferson seconda punta e Sarao in avanti. Perché? Perché nell’ultimo scorcio di Catania-Acireale (1-0), quando tutti ci aspettavamo la solita staffetta tra l’attaccante milanese e quello brasiliano, Ferraro ha deciso di tenerli entrambi in campo. Fantacalcio? Forse, ma non troppo. E poi le probabili formazioni si stilano in base alle informazioni raccolte durante la settimana di allenamenti che precede la gara.

Stavolta abbiamo scelto di osare ma, qualora venissimo smentiti da Ferraro, ne saremmo ben contenti: solo il mister sa esattamente chi merita di scendere in campo dal 1′ e perché. Solo l’allenatore ha il polso dello spogliatoio perché lo vive da dentro. Non dimentichiamolo.

 

CATANIA (4-2-3-1): Bethers; Boccia, Catsellini, Lorenzini, Rapisarda; Lodi, Rizzo, Vitale; Giovinco; Jefferson; Sarao.

 

(fonte: catania ssd)

Galeoto: “Rammarichi? La finale persa col Catania. Per un palermitano…”

L’ex centrocampista di Palermo, Messina e Taranto, per citarne alcune, Francesco Galeoto, ha concesso una lunga intervista a pianetaserieb.it, ve ne proponiamo uno stralcio significativo: 

“Le mie promozioni sono state tutte belle, ognuna a suo modo e non una più delle altre. Soprattutto sono state tuttte inaspettate, o comunque non eravamo i favoriti alla partenza. A Salerno ci siamo conquistati la Serie A dopo 50 anni, a Crotone siamo andati a vincere a Benevento e a guadagnarci una promozione da brividi.

Treviso siamo passati dalla Serie C alla Serie A, e a Genova, beh, abbiamo tagliato un traguardo importantissimo in un campionato in cui c’erano anche Napoli e Juventus.

Riguardando indietro sono tutti ricordi indelebili e fantastici, forse l’unico rammarico è la finale persa con il Taranto contro il Catania, c’erano 40000 persone e non è andata come avremmo voluto. Poi per un palermitano perdere con il Catania è ancora più pesante”.

(foto: stadionews.it)

Russo: “Darò il massimo per trasmettere il senso di appartenenza ai giovani”

In un video promozionale pubblicato dalla pagina ufficiale del Catania SSD, Orazio Russo, responsabile del settore giovanile etneo ha voluto fortemente esprimere il proprio senso di “catanesità” cercando di invogliare quanta più gente possibile ad approcciarsi al mondo rossazzurro: 

Essere responsabile del settore giovanile del Catania per me significa tanto, soprattutto nel trasferire ai giovani questa voglia di far parte di un gruppo e di un club importantissimo. Si è detto spesso di trasferire questo senso di appartenenza per i colori rossazzurri. Il rispetto deve essere un principio da cui partire perché dobbiamo rappresentare una società forte che è venuta qui a Catania per fare dele cose importanti. Il settore giovanile deve essere il fiore all’occhiello di questa società, quindi ho una doppia responsabilità positiva e bella quindi darò il massimo per trasmettere questo senso di appartenenza. I primi tre mesi a Nesima sono stati molto soddisfacenti, la società ci ha messo in tutte le condizioni per poter lavorare bene e per poter formare tre squadre principali, quindi siamo riusciti a trovare una struttura che ci permette di lavorare con una serenità che diventa stimolo per fare bene ogni giorno”. 

Ferraro: “Cerchiamo di conservare il nostro primato”

Nella giornata di ieri, l’allenatore Giovanni Ferraro ha parlato ai giornalisti in occasione della consueta conferenza stampa pre-gara in vista della trasferta a San Cataldo. Ecco parte dell’intervista:

Domenica mi aspetto una partita difficile, andiamo in un campo che ha dimensioni più piccole ma noi siamo il Catania e dobbiamo portare assolutamente i 3 punti per mandare avanti il nostro percorso. Abbiamo una settimana di tempo per prepararci, non c’è bisogno di fare cambi o altro, bisogna far giocare i giocatori che sono più in forma durante la settimana e quelli che vanno in panchina devono dimostrare di farsi trovare pronti, perché abbiamo la fortuna di avere una rosa molto ampia, non va mai in campo chi non è in condizione. Noi non guardiamo la classifica, ma cerchiamo di settimana in settimana di conservare il nostro primato. Per quel che riguarda l’infermeria, domani durante la rifinitura avremo un quadro un po’ più chiaro, Chiarella è stato una settimana con la squadra e sicuramente sarà a disposizione della rosa. Le critiche fanno parte del gioco e del percorso di una squadra, in Italia siamo tutti allenatori, la serie D è un campionato otto complicato e bisogna capire che a volte il risultato va aldilà del gioco. Rivedendo la partita abbiamo fatto tanto possesso palla, inoltre sia Lorenzini che Castellini hanno giocato nel primo tempo otre la metà campo, forse siamo stati meno brillanti ma alla fine io sono contento dei miei ragazzi. Conta la classifica, contano i punti e qui a Catania non si può sbagliare”. 

(Foto: Catania SSD)

Catania poco barocco, tanto minimalista. Ferraro condottiero dei record

Torna arruolabile Marco Chiarella, ci sarebbe anche Agostinho ma questi benedetti documenti tardano da mesi ad arrivare. E, poi, soliti noti: De Luca, Giovinco, Sarno e Forchignone. E si parla solo di esterni d’attacco. Mister Ferraro di mestiere fa l’allenatore e non necessita di alcun consiglio, di alcuna dritta. Ha già vinto un campionato di Serie D a Giugliano, giusto la scorsa stagione, e sta gestendo al meglio delle risorse, tecniche e comportamentali, uno spogliatoio di calciatori da categoria superiore (ricordiamo le perplessità avanzate a fine calciomercato, legittimamente, da alcuni operatori dell’informazione e da tifosi circa la difficoltà di dirigere un palco costituito da numerose primedonne).

Sono assiomi. Eppure non mancano i mugugni, le farneticazioni, le illazioni. Sfidiamo, chiunque, a tornare in agosto e scommettere su un vantaggio così cospicuo sulla seconda al 2 dicembre. Il Catania ha fatto grandi, grandissime cose, praticamente quasi nulla in proporzione alle partite ancora da disputare, tantissimo in relazione al tempo presente. 

Lasciamo lavorare al meglio l’uomo dei 35 punti, del miglior attacco, della miglior difesa e delle 0 sconfitte, artefice precipuo di una cavalcata, finora, dallo stile di gioco poco barocco, in controtendenza con le magnificenze architettoniche di nostra signora Catania, ma pragmatico come l’arte minimalista.

(fonte: catania ssd)

Grella: “Giovinco sta lavorando molto bene”

Intervenuto su Globus Television, il vicepresidente e amministratore delegato del Catania, Vincenzo Grella, si è soffermato sullo scarso minutaggio legato a Giuseppe Giovinco. Ecco parte dell’intervento: 

Decidere sul suo futuro non spetta a me. Insieme a Laneri cerchiamo di mettere a disposizione la squadra più forte possibile rientrando nel nostro budget. Io posso parlare solo per quanto riguarda il suo atteggiamento in allenamento. Il ragazzo si sta comportando benissimo, si allena bene. Anche per me da giocatore era difficile stare in panchina ed è normale rimanerci male, pure se la squadra vince” 

Sancataldese, ambiente carico: dai tifosi…alla squadra. Serve il miglior Catania

L’ambiente verdo-amaranto è carico a mille. I tifosi della Sancataldese, nelle pagine dedicate, puntano a “riempire il Valentino Mazzola”, incuranti dei 1.500 catanesi che lo invaderanno (restano ormai poche decine di tagliandi disponibili nel settore ospiti a noi dedicato).

Frattanto, Salvatore Di Marco, esperto giocatore 38enne della Sancataldese è stato operato di appendicite e la società nella pagina Facebook ufficiale ha sottolineato:

“Il nostro Capitano Totò di Marco ieri è stato operato per una infiammazione a carico dell’appendice.
Totò sappiamo quanto tenevi alla sfida che ci aspetta domenica, ma la salute viene prima di ogni partita e per questo ti auguriamo una pronta guarigione”.
 
Ovviamente ci accodiamo all’auspicio di una pronta guarigione e speriamo di vederlo al “Massimino” ma questo è un altro segnale da non sottovalutare: città, tifosi e gruppo squadra vogliono ripetere la performance di Coppa Italia. Il Catania non solo non può permetterlo, ma non può permetterselo perché dilapidare punti a dicembre rappresenterebbe un pericoloso precedente in vista di un cammino ancora lunghissimo e irto di ostacoli. Saremo ridondanti ma è bene tenerlo a mente. Sempre.
Grella: “Catania è un’avventura molto stimolante”

Ospite nella trasmissione GoalCup a cura della redazione di Goal.com, l’amministratore delegato e vicepresidente del Catania Vincenzo Grella, è intervenuto per parlare del passaggio del turno dell’Australia oltre che del “suo” Catania che sta dominando a classifica del girone I di serie D: 

La prima volta che l’Australia ha passato la fase ai gironi in un mondiale era il 2006 e c’ero anche io in campo. L’Australia non sarà mai una favorita, secondo me è meglio perché possono gestire le pressioni godendosi uno dei più bei tornei di questo sport. Sto vivendo l’avventura a Catania molto intensamente, è un’avventura ch mi stimola moltissimo dal punto di vista professionale, c’è grande attesa a Catania dopo tanti anni di difficoltà e piano piano stiamo conquistando la loro fiducia non solo grazie ai risultati ma anche ai comportamenti della società, vediamo grande entusiasmo e tanta voglia di fare parte di questa rinascita. So di avere la fiducia da parte della famiglia Pelligra che investe tanti soldi e voglio che loro facciano bella figura e che Catania torni a un livello come merita. Non escludo qualche tipo di collaborazione, anche se per quel che riguarda il settore giovanile il mio obiettivo è quello di avere ragazzi del posto, poi potremmo avere vari appoggi nelle varie parti della Sicilia, in Australia c’è qualche ragazzo interessante ma prima il focus è quello di osservare ragazzi del posto”. 

Mood in campo – sarà un match da vendicare

Mood in campo” è la nuova rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore. 

Si torna a San Cataldo, dopo l’esordio estivo in Coppa Italia sotto il caldo rovente in cui i verdeamaranto ebbero la meglio solamente ai calci di rigore. Quella fu la prima partita ufficiale del nuovo Catania targato Ross Pelligra, con a seguito un numero cospicuo di tifosi rossazzurri. Pochi mesi dopo Sancataldese e Catania tornano ad affrontarsi, questa volta in occasione della sfida di campionato e al “Valentino Mazzola” si prevede nuovamente un importante afflusso di tifosi etnei. 

La Sancataldese, dopo le iniziali difficoltà in campionato, sembra aver trovato la giusta quadra, grazie alla scossa legata al cambio di allenatore; a mister Vullo infatti, è subentrato mister Infantino che ha guidato i verdeamaranto a 6 risultati utili consecutivi ottenendo ben 10 punti, frutto delle vittorie contro Trapani e Ragusa, e dei pareggi contro Santa Maria Cilento, San Luca, Licata e Vibonese. Adesso arriva la prima della classe, il Catania, che certamente deve proseguire il proprio ruolino di marcia. 

I rossazzurri di mister Ferraro ritornano nel campo del “Valentino Mazzola” dopo esser stati eliminati solamente ai rigori sotto il caldo rovente di agosto. La musica oggi è cambiata anche perché il Catania vive una situazione diametralmente opposta rispetto agli ospiti, guidando in solitaria la classifica del girone I di serie D. La vittoria contro l’Acireale di domenica scorsa rappresenta senza dubbio un aspetto positivo dato che, malgrado le difficoltà d’impostazione del gioco a causa del terreno bagnato e della fitta pioggia, gli etnei sono riusciti a conquistare i tre punti necessari ad allungare momentaneamente in classifica (il Lamezia ha un gara in meno).

Probabilmente ci si dovrà aspettare lo stesso tipo di match che si è visto ad agosto, con i padroni di casa chiusi per non subire gol, e gli ospiti ad assediare la metà campo. Sarà un match da vendicare, sportivamente parlando. 

Appuntamento a domenica 4 dicembre alle ore 14:30 per Sancatldese-Catania. 

Sancataldese – Lo sbarco dei 1.500 è quasi pronto: Catania ovunque!

Nel match agostano di Coppa Italia di Serie D furono 650 i tagliandi messi a disposizione dei sostenitori rossazzurri in occasione di Sancataldese-Catania. La società locale, che ha indetto la “giornata verde-amaranto” sospendendo l’ingresso per gli abbonati, ne ha concessi ben 1.500 per la partita di campionato e questa vendita massiccia coinciderà con l’ennesimo esodo, tra i più corposi della stagione, dei supporters etnei. E tradizionale introito fuori-media per il club ospitante.

Già ieri sera erano rimasti pochi biglietti, ciò significa che l’apporto della nostra splendida e inarrestabile tifoseria non mancherà come, del resto, lo spirito di rivalsa per la sconfitta patita ai calci di rigore quando il gruppo di mister Ferraro era ancora allo stato embrionale.

Forza ragazzi! Il campionato d’inverno sta per concludersi, ancora quattro partite in cui dobbiamo raggiungere il bottino massimo.