Catania-Trapani: bastano 6′ “da Catania” per ribaltarla

Il Catania cerca la nona vittoria consecutiva in altrettante gare disputate un casa allo stadio “Massimino” mentre il Trapani, reduce dal 2-1 sulla Vibonese, vuole battere la big assoluta del Girone I di Serie D.

Il Catania alla fine riesce a portare a casa l’intero bottino confermando la tradizione casalinga. Partita difficile, in salita dopo il rigore concesso al Trapani e il gol-non-gol su azione rocambolesca dei rossazzurri. Ciò che conta davvero è la strigliata che mister Ferraro avrà certamente riservato ai suoi dopo un primo tempo caratterizzato da un buon approccio iniziale che si è estinto col passare dei minuti.

Troppo poco per battere un buon Trapani, ben messo in campo e con un organico di valore. Così, nella ripresa, il piglio agonistico più deciso e i gol di Palermo e Rizzo, hanno ribaltato la partita. I granata si sono resi pericolosi ma senza mai dare l’impressione di possedere cinismo e grinta idonei a pervenire al pareggio. Il Catania potrebbe chiuderla ma De Luca spreca malamente l’ennesima azione offesniva di Russotto, che è entrato e ha letteralmente spaccato la partita. 

Bene così. I rossazzurri conservano i 10 punti di vantaggio sulle due inseguitrici, Locri e Lamezia, e possono godersi il Natale prima della ripresa degli allenamenti fissata per martedì 27 dicembre.

I “Melior” e i “Surgo”: Palermo sontuoso, Rapisarda e Rizzo implacabili. Russotto unico

“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI CATANIA-TRAPANI

RAPISARDA: Ci mancavano le scorribande a tutto campo del catanese Ciccio Rapisarda. Le ha giocate tutte, tranne una, per attacco influenzale. E’ tornato con la solita energia e sapienza tattica. Corsa e qualità, insostituibile. VOTO 7.

RIZZO: Anche quando c’era Lodi in campo ha amministrato il centrocampo da regista aggiunto. Una stagione piena di alti e pochissimi bassi. Giuseppe merita di essere inserito tra i migliori di oggi. VOTO 7.

PALERMO: Ha svolto le due fasi con sagacia e dinamismo. Secondo noi il migliore in campo in assoluto perché ha abbinato quantità e qualità con spaventosa regolarità per 95′ minuti, oltre a cogliere il gol del pareggio. VOTO 7,5.

RUSSOTTO: Entra ed è stratosferico: dribbling, assist, ripiegamenti difensivi. Semplicemente unico! VOTO 7.

I SURGO

DE LUCA: Entra, sbaglia tanto incluso un gol sotto porta quando la partita andava chiusa. Impalpabile.

C’erano una volta Pelligra, Grella e Bresciano: “Perché non compri il Catania…?”

C’erano una volta Grella, Pelligra e Bresciano…Quella che potrebbe trasformarsi nei prossimi anni in favola rossazzurra, inizia così:

«Per caso eravamo tutti e tre in Australia a vedere una partita e in quel momento è uscita fuori la notizia che il Palermo era stato acquistato dal City Group – si legge su cronachedispogliatoio.it, un’intervista ricca di spunti che vi invitiamo a leggere integralmente sul sito della testata sopracitata-. Così Bresciano ha detto a Pelligra: ‘Perché non compri il Catania?’ Sapevamo delle difficoltà del club, allora gli ho promesso che sarei andato in Italia per recuperare qualche informazione in più e che gli avrei fatto sapere. Qualche tempo dopo Rosario aveva in programma un viaggio in Italia legato alla squadra di basket di Varese, così gli ho suggerito di prendersi anche due giorni di tempo per visitare Catania per conto suo. L’ha fatto e quando è rientrato ha presentato tutta la documentazione necessaria per la manifestazione d’interesse».

Oggi la squadra, con Ciccio Lodi ancora in campo, sta dominando il campionato di Serie D e si prepara al ritorno tra i pro, ma le ambizioni sono altre. «I tifosi ci chiedono di salire in A il più veloce possibile» ammette l’ex centrocampista australiano. «Io cerco di essere onesto: è importante, se ci arriveremo, avere una base solida per restarci, ed è su questo che lavoriamo. Per questo motivo c’è questa spinta a fare sempre qualcosa in più: qua non si dorme dopo pranzo, non c’è la pennichella».

«Catania  me la ricordavo come una delle grandi del sud Italia. Con un seguito importante, un tifo caloroso e allo stesso tempo impegnativo. Con un potenziale enorme. Non avevo grande conoscenza della città: sono rimasto sorpreso da quanto è bella. Purtroppo viene esaltata pochissimo. Quel che ho detto a Pelligra per convincerlo ad acquistare il club è che se avessimo fatto un calcio sano e onesto avremmo avuto grande successo.

Oggi stiamo gettando le basi, creando una nuova cultura del lavoro lasciando ai dipendenti che abbiamo scelto la libertà di esprimersi. Vogliamo arrivare più in alto possibile, ma senza metterci una scadenza. Ogni passo deve essere solido, la velocità non è importante. So bene quanto è difficile venire promossi e tornare protagonisti in Italia. Ho vissuto a Empoli da quando ho smesso di giocare, anche se ho girato tantissimo. Alla fine ho vissuto più lì che in Australia. È dove, da calciatore, ho conosciuto mia moglie andando a comprare un paio di scarpe. Mio figlio, poi, gioca ancora nel settore giovanile dell’Empoli».

«In realtà non ho un modello di riferimento particolare, penso di ispirarmi a tanti dirigenti conosciuti durante la carriera. In Italia se guardiamo alla parte sportiva ce ne sono tanti validi. Il modello di Empoli, poi, è particolare: si può mettere in pratica in una piazza che ti dà la possibilità di fare quel tipo di calcio, non è applicabile a tutte le città, dove c’è un altro seguito e quindi anche una certa esigenza e pressione. Però ci sono senza dubbio delle cose che si possono imitare».

«Se ho scoperto qualcuno che oggi è in Serie A? Non voglio fare nomi, non mi sembra professionale, ma ne ho visti tanti, anche nei vari settori giovanili. Per me è stata una scuola: sono entrato dentro la ‘macchina’ del calcio, ho capito quali erano i vari passaggi e adesso tutto questo è fondamentale per guidare il Catania”.

Nico Spolli: “Non vedo l’ora che torni il derby Catania-Palermo”

L’ex difensore del Catania, Nicolas Spolli, ha concesso un’intervista ai microfoni di “Tuttomercatoweb.com”

“Il City Group ha potenzialità importanti e Luciano Zavagno è molto bravo. Il Palermo tornerà in A, tra qualche anno – almeno quattro – vedremo anche il Catania.

non vedo l’ora che torni il derby. Catania? Parla la classifica. Ha una rosa di un’altra categoria, lo vedo in C. La società è forte, la piazza è importante”.

(foto: interlive.it)

Baiocco: “Il Catania sta lavorando nel presente per guardare al futuro”

Intervenuto nella trasmissione televisiva Corner, andata in onda su Telecolor, l’ex capitano del Catania, Davide Baiocco ha parlato in merito al campionato fin qui giocato dai rossazzurri:

Non è mai facile commentare il lavoro altrui, non credo che ci sia stato qualche rilassamento, non credo che 10 punti siano pochi, il Catania sta lavorando nel presente per guardare al futuro. Di fronte c’è una piazza estremamente esigente che viene da momenti difficili, la mia idea è che possono succedere degli incidenti di percorso, troppo bello reagire bene quando le cose vanno per il verso giusto, ma la forza di un gruppo si vede proprio come reagisce in momenti che possono essere meno facili. Se sei bravo, attento e umile, da un momento difficile si traggono gli spunti per potersi migliorare. Partendo dal presupposto che non ci sono limiti nel miglioramento umano, una delle cose che manca di più oggi è il saper aspettare, vogliamo subito risultati e calcio spettacolare, e lavorare in queste condizioni alle volte non è sempre semplice, in più devi confrontarti in un campionato in cui tutte le squadre ti aspettano e pensano a non farti giocare, gli avversari corrono, combattono, lottano per sopperire a tutti i valori tecnici. Ci vuole tempo per ottenere risultati importanti”.

(Foto: Sicilia Today)

Ferraro: “Riprenderemo gli allenamenti il 27 dicembre per ripartire alla grande”

Come sottolinea stamani “La Gazzetta dello Sport”, mister Giovanni Ferraro ha parlato ieri in conferenza stampa della ripresa degli allenamenti post-natalizi:

“Gli allenamenti dopo la sosta natalizia riprenderanno il 27 dicembre per ripartire alla grande nel girone di ritorno, l’8 gennaio in casa contro il Ragusa”. 

Ed è proprio quello che si augurano i tifosi del Catania. Prima, però, è necessario battere il Trapani in casa per inanellare la nona vittoria consecutiva su altrettante gare disputate nella roccaforte del “Massimino” che deve rimanere inespugnabile.

(foto: catania ssd)

Catania-Trapani: la probabile formazione dei rossazzurri

Davvero difficile ipotizzare a chi si affiderà mister Ferraro tra poche ore (14,30) in vista del match contro il Trapani. La nostra ipotesi è di un attacco titolare formato da Russotto, falso nueve (è un’idea), Chiarella e De Luca nel 4-3-3, di ritorno dopo l’esperimento poco fortunato del 4-3-2-1di Santa Maria di Castellabate. Jefferson è ancora acciaccato e difficilmente giocherà titolare mentre, a nostro modesto avviso, un turno di riposo farebbe bene anche a Sarao dopo le recenti prestazioni tutt’altro che brillanti.

Lodi tornerà sicuramente a dirigere il centrocampo mentre la retroguardia, oltre a Bethers tra i pali, dovrebbe essere composta da Rapisarda, graditissimo ritorno dopo l’attacco influenzale, con Lorenzini e Castellini centrali, Lubishtani (2004 arruolabile) titolare per concedere a Vitale un riposo forzato in panchina (è diffidato, al pari di Lorenzini, ma la società non avrebbe gradito l’eccesso di nervosismo nell’ultima partita. In alternativa a Lubishtani titolare, potrebbe toccare a Groaz sostituire Bethers in porta per occupare lo slot del 2004.

PROBABILE FORMAZIONE DEL CATANIA CONTRO IL TRAPANI

CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Lorenzini, Castellini, Lubishtani; Lodi, Rizzo, Palermo; Chiarella, Russotto, De Luca.

(foto: catania ssd)

Monticciolo (all. Trapani): “Col Catania la partita che tutti stavamo aspettando”

Le dichiarazioni dell’allenatore del Trapani, Alessandro Monticciolo alla vigilia del match contro il Catania:

“Arriviamo con grande entusiasmo, è una partita che tutti stavamo aspettando -riporta goalsicilia.it-. Giocheremo in un grande palcoscenico contro una squadra formidabile che rispettiamo tantissimo. Con le nostre piccole armi andiamo là con l’atteggiamento che ci ha contraddistinto nell’ultimo mese”.

Mood in campo – necessario reagire!

Mood in campo” è la nuova rubrica targata Catania Mood che vi accompagnerà settimanalmente all’interno della quale troverete analisi sullo stato di forma e sulle condizioni dei vari avversari, ma anche aspetti legati principalmente alla nostra squadra del cuore. 

Si ritorna in campo per il turno infrasettimanale, l’ultimo prima delle vacanze natalizie e prima del giro di boa. Allo stadio “Massimino” si affronteranno Catania e Trapani, due squadre siciliane e due tifoserie amiche. 

Il Catania è reduce dalla prima sconfitta stagionale in casa della Polisportiva Santa Maria Cilento, e i tifosi si aspettano sin da subito un’importante reazione per riprendere il percorso che ha permesso ai rossazzurri di piazzarsi in testa alla classifica con diversi punti di vantaggio dalle seconde. Si ritorna in casa, tra le mura amiche del “Massimino”, è obbligatorio reagire e imporsi sull’avversario grazie alla qualità che contraddistingue la rosa etnea. Un risultato positivo prima della sosta natalizia equivarrebbe a un toccasana per spazzar via umori negativi che aleggiano in questo ultimo periodo. 

Il Trapani invece, cerca punti fondamentali per un piazzamento ai playoff; dopo un inizio di stagione turbolento, i granata sembra che abbiano ripreso il proprio cammino verso le zone alte della classifica. Gli uomini allenati da mister Monticciolo, sono reduci dalla vittoria casalinga contro la Vibonese, tre punti essenziali che permettono ai granata di piazzarsi al sesto posto con 23 punti ottenuti e una gara in meno rispetto alle altre. 

Appuntamento a domani, stadio “Angelo Massimino” per Catania-Trapani, sfida di altissimo livello. 

Let’s Talk Catania – Pelligra: “My dream is to see the city and the team reborn”

Mr Ross Pelligra has conceded a long interview to the online newspaper MediaGol.it in which he has talked about all his projects concerning firstly Catania SSD, and the city of Catania. 

It will be a long path and a difficult job but one of our goals is to focus on youth academies, involving several local families. We don’t just aim to bring the team back to Serie A, but to regenerate a territory.

Every year, a great number of Sicilians is forced to emigrate abroad or to the North of Italy, and my dream is to no longer see this. When I was young, I watched Catania’s matches with my grandpa in Australia, and when I was informed about what happened in the last months, I thought that a new vision of football was necessary in Europe and in the World. 

Vincenzo Grella, Giovanni Caniglia and I are working hard in order to reach our goals about football in Catania and about the entire local community. My dream is to see the city and the team reborn. 

My grandpa Rosario and my uncle Frank left Sicily for Australia in the 1960s, the government of Victoria was looking for emigrants with professionalism in the construction field because it needed skilled labor to build new cities. My father is from Solarino, my mother is from Floridia, and when I was young, I traveled with them to know my origins. As my grandfather brought his skills to Australia, I want to do the same in Catania today. 

I am a real Sicilian, I am a real “Catanese”, this is obviously one of the reasons why I decided to invest in Catania Football and in the territory. Our goal is to bring the team back to Serie A, but at the same time to contribute to the rebirth of the city”. 

(Credits: Catania SSD)