Jefferson, De Luca e Chiarella per ab-battere il Trapani. Nodo Ragalna

Non basterà battere il Trapani per ritrovare fiducia. Stavolta il Catania, domani alle ore 14,30, stadio “Angelo Massimino, con o senza pubblico delle grandi occasioni (sempre meglio di nessuno, come accaduto nell’unica sconfitta in cui è incappata finora la squadra allenata da Giovanni Ferraro), dovrà abbattere l’avversario, surclassarlo sul piano del gioco e delle occasioni, vincere di netto.

La rosa a disposizione del mister ha queste e altre potenzialità ma la stanchezza, dovuta a una folle rincorsa verso il primato, peraltro ampiamente riuscita a poco più di 24 ore dal primo giro di boa, è fisiologica e di certo non aiutano gli spostamenti continui da Ragalna a Catania e da Catania altrove per affrontare le trasferte: a gennaio il quartier generale dei rossazzurri deve cambiare e il D.G. Luca Carra, in tal senso, ha dato rassicurazioni. Siamo abituati a dichiarazioni dense di veridicità quando a proferire parola è la nuova dirigenza, pertanto attendiamo con fiducia l’immediatezza dei fatti.

La squadra è stanca, palesemente e a detta degli interpreti, ma non è cotta e ha voglia di fare. Crocifiggerli per una sconfitta risulterebbe quanto mai deleterio e controproducente, è un incidente di percorso inevitabile quando si giocano in due mesi decine di partite.

Ferraro sta pensando al tridente, come evidenzia “La Gazzetta dello Sport”, affidando a Jefferson, Chiarella e De Luca le chiavi del reparto offensivo che dovrà ritrovare il gol anche grazie al rientro di Lodi a centrocampo. Per un Catania offensivo, prolifico e vincente.

(foto: catania ssd)

Fiumefreddo, consegnato il premio alla memoria di Stefania Sberna

Come riporta stamani “La Gazzetta dello Sport”, è stato consegnato il premio alla memoria di Stefania Sberna a Valentina Cuffari, nella cittadina di Fiumefreddo:

“L’unione stampa sportiva siciliana, sezione etnea, ha premiato i rappresentanti dello sport. Sul palco il segretario generale del Catania Ssd, Emanuele Passanisi, il fotografo Filippo Galtieri.

Il premio a Valentina Cuffari è stato consegnato alla memoria di Stefania Sberna, per oltre 30 anni speaker al Massimino”.

Rizzo: “Abbiamo fatto la nostra partita. Ripartiremo sin da subito”

Giuseppe Rizzo, centrocampista etneo, ha risposto alle domande dei giornalisti al termine del match tra S.Maria Cilento e Catania: 

Abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo creato tanto ma abbiamo perso, ripartiamo subito da domani. Vitale ha un carattere sanguigno come me, l’ho ripreso perché sennò gli finiva male. Noi ci alleniamo sempre al massimo, oggi è stata una partita strana, mercoledì è l’ultima battaglia, dopodiché ci riposiamo per un breve periodo”. 

Palermo: “Periodo buio, ne usciremo fuori”

Marco Palermo, autore del gol del momentaneo pareggio, è intervenuto nel post gara per rispondere alle domande dei giornalisti presenti: 

Non è stata la partita che volevamo, fortunatamente mercoledì ne abbiamo un’altra per rifarci, in un campionato la sconfitta ci può stare, speriamo che questa sia stata la prima e l’ultima. Mercoledì contro il Trapani dobbiamo rifarci necessariamente, testa bassa e pedalare. Fuori casa è un periodo buio, sappiamo la forza della squadra e ne usciremo fuori. In settimana abbiamo cambiato modulo, nel primo tempo non ci siamo trovati, e purtroppo sappiamo tutti com’è andata”. 

Ferraro: “Non ci sono scuse, da questa sconfitta bisogna ripartire”

Al termine di S.Maria Cilento-Catania, che ha sancito la prima sconfitta stagionale per i rossazzurri, mister Giovanni Ferraro ha parlato ai giornalisti nella conferenza stampa: 

Abbiamo preso due gol per due disattenzioni difensive, non siamo stati bravi a sfruttare le palle gol che abbiamo avuto. Questa sconfitta la archiviamo e da domani pensiamo alla partita con il Trapani, doveva arrivare prima o poi, accantoniamo questa prestazione. Siamo stati un po’ troppo nervosi, però fa parte del gioco e della crescita di un giocatore. Ogni domenica troviamo le squadre che vogliono fare la partita della vita, certamente noi potevamo fare qualcosa in più, e in questo ultimo periodo stiamo accusando anche dal punto di vista mentale. Vedendo la classifica, quest’ultima è importante, e da questa sconfitta bisogna ripartire. Oggi abbiamo giocato con Giovinco e De Luca vicino Sarao, alla fine aldilà dei moduli e degli interpreti, è importane avere uno spirito che oggi in alcuni frangenti ci è mancato. Lodi in tribuna perché deve rifiatare anche in vista del prossimo impegno, abbiamo una rosa ampia ed è giusto che tutti i giocatori possano giocare e di esprimere il loro valore”. 

Tavassi (pres. S.M. Cilento): “Scritta una pagina di storia”. Serve l’orgoglio rossazzurro!
Il presidente, della Polisportiva Santa Maria Cilento, Francesco Tavassi, al termine della partita vinta dai giallorossi contro il Catania (2-1) ha rilasciato dichiarazioni in mixed zone:
 
”Oggi abbiamo scritto una nuova pagina della nostra storia, nell’anno in cui festeggiamo i 90 anni”, per ribadire cosa vi sia dietro ogni partita del Catania, in casa e in trasferta. Tutti gli avversari affrontano i rossazzurri come se si trattasse del “match della vita”, come se si giocassero una finale Mondiale o, se preferite, di Champions.
 
Mister Ferraro e i ragazzi non devono mai perdere di vista questo leitmotiv che li accompagnerà fino alla fine del campionato. Noi dobbiamo avere più fame, deve ribollirgli il sangue alla sola idea di perdere una partita contro squadre di provincia che mirano alla gloria e a scrivere una nuova pagina della storia. Non possiamo concedere loro nulla, non dobbiamo, perché noi abbiamo una storia costellata di diciassette campionati in Serie A di cui otto consecutivi praticamente ieri, dal 2006 al 2014. Non dobbiamo banchettare con le avversarie servendo il nostro blasone su un piatto d’argento. Siamo il Calcio Catania, anche se la ragione sociale è cambiata (temporaneamente), il presidente Pelligra, se lo avete notato, si riferisce al club sempre avvalendosi della storica denominazione. E chi indossa questa maglia deve fare lo stesso.
 
(foto: pagina Facebook Polisportiva Santa Maria)
Pelligra: “Catania in Serie A e rigenerazione del territorio. Vi racconto la mia storia”

Un Rosario Pelligra, presidente del Catania, a tutto tondo ha concesso una lunga intervista a “MediaGol.it”:

“Sarà un lavoro difficile, ma il nostro obiettivo è puntare sulle accademie giovanili, coinvolgere le famiglie e far diventare i bambini catanesi dei talenti. Non puntiamo solo a riportare la squadra in Serie A, ma a rigenerare un territorio.

Il mio sogno è quello di non vedere più i giovani siciliani costretti ad emigrare all’estero o al Nord Italia. Da piccolo guardavo le partite del Catania in tv con il nonno in Australia, quando ho letto quello che era successo alla squadra ho pensato che era necessaria una rinascita e una nuova visione del calcio in Europa e nel mondo. Insieme a Vincenzo Grella e Giovanni Caniglia, ci siamo impegnati per raggiungere degli obiettivi che riguardano il calcio e l’intera comunità. Il mio sogno è vedere la città rinascere.

 Mio nonno Rosario e mio zio Frank lasciarono la Sicilia per l’Australia negli anni ‘60. Il governo di Victoria cercava emigrati con professionalità nel campo delle costruzioni perché aveva bisogno di manodopera qualificata per edificare le nuove città. Credevano di restarci soltanto due anni, ma poi rimasero tutta la vita. Lo stesso è stato per i miei genitori: mio padre è di Solarino, mia mamma di Floridia, in provincia di Siracusa, paesi vicinissimi a Catania. Da piccolo viaggiavo con loro in Sicilia per conoscere le mie origini. Ho capito così quelle che erano le ragioni per cui siamo stati costretti ad emigrare. Così come mio nonno portò le sue competenze in Australia io oggi voglio fare lo stesso a Catania.

Il legame di sangue è importante perché oggi mi sento già un vero siciliano e un vero catanese. Questa ovviamente è una delle ragioni per cui ho deciso di investire nel Calcio Catania, ma sono state anche le potenzialità di questo territorio a spingermi a farlo. Il nostro obiettivo è riportare in tempi brevi la squadra in Serie A, ma al tempo stesso contribuire alla rinascita della città”.

(foto: catania ssd)

Catania: meno feste, più fasti

La prima sconfitta è arrivata dopo un periodo in cui si sono susseguiti tre pareggi esterni e vittorie casalinghe stentate e senza il bel gioco richiesto da parte della piazza. Persino chi si accontentava dei “maccarruni” stavolta è rimasto insoddisfatto dinanzi all’ennesima prova incolore.

E’ questa la Serie D: si vince senza dare spettacolo, e va bene, si perde senza dare spettacolo e non va più bene. Il vento degli episodi non può sempre girarti a favore ed è allora che il gruppo deve fare cerchio e cercare di intervenire laddove possibile, sulla testa, sull’approccio, sulla mentalità vincente che non si costruisce in un giorno ma previo percorso il cui iniziatore deve essere la guida tecnica.

Il Catania non ha brillato ma ha sempre vinto le sue partite in casa, è in trasferta che deve invertire la rotta. La squadra appare scarica, alcuni sostengono che sia demotivata ma questo è assolutamente in controtendenza con l’entusiasmo che i ragazzi non hanno mai smesso di sbandierare e non si tratta solo di esternazioni social. Il sacro fuoco della capolista che vuole ammazzare il campionato semplicemente perché deve non si è estinto ma la fiamma va alimentata. Al di là degli interventi mirati sul mercato che la società piazzerà appena possibile, la squadra deve ritrovare concentrazione. Ultimamente, tra cerimonie in giacca e cravatta e feste natalizie anticipate, la squadra dà l’impressione di aver smarrito la bussola. Natale è tra poco meno di una settimana e abbiamo già buttato via tre punti a Santa Maria di Castellabate, vittoria storica per loro, sconfitta storica per noi.

Ecco, ripartiamo da qui, dalla consapevolezza: il Catania, a detta del vice presidente Vincenzo Grella poco prima del fischio d’inizio, “squadra costruita per vincere con un organico folto in ogni reparto“, e come biasimarlo (?!), può permettersi uno scivolone del genere? E il problema non è tanto la sconfitta in sé (nessuna squadra vince tutte le partite di campionato senza incappare in fisiologiche sconfitte), ma come è maturata: fino al gol subito i rossazzurri non sono stati in grado di imbastire manovre offensive degne di nota e, anche dopo il pareggio, non hanno mai provato a chiuderla fino a subire la rete del k.o. 

Si deve ritrovare il Catania, dal punto di vista mentale, ma anche atletico. La folle rincorsa iniziata in agosto richiede una pausa che, fortunatamente, arriverà dopo il match di mercoledì al “Massimino” contro il Trapani (ore 14,30). Non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni data la fascia oraria infrasettimanale ma torneranno le curve rossazzurre a incitare la squadra (non è un caso che la prima sconfitta sia arrivata in uno stadio orfano dei nostri tifosi).

La pausa è un toccasana, si riprenderà l‘8 gennaio 2023 e occorre battere il Trapani senza tanti fronzoli, come viene, prima di ricominciare il percorso con maggiore consapevolezza nei propri mezzi e senza dilapidare punti. Non è successo niente di grave, di irreparabile, Locri e Lamezia ci hanno rosicchiato un punto ma il gap di 10 è incolmabile. Come spesso hanno dichiarato dirigenti e calciatori: l’unico avversario del Catania, è il Catania. Non dimenticatelo ragazzi e vincete contro voi stessi.

(foto: catania ssd)

I “Melior” e i “Surgo”: oggi nessun migliore in campo

“Melior de cinere surgo” è lo slogan scelto dal nuovo Catania per ripartire, per risorgere dalle proprie ceneri come una fenice instancabile. Anche sulle nuove maglie campeggia l’espressione latina che si trova nell’incisione di Porta Garibaldi.

Per questo, traendo spunto dal motto che tutti, dalla tifoseria alla dirigenza e fino alla squadra, abbiamo fatto nostro, ogni domenica il post-partita di Catania Mood si è arricchita di un nuovo contenuto, la rubrica: I “Melior” e i “Surgo”, che tradotto con buona dose di licenza letteraria starà per: “I migliori” (che in latino sarebbe: meliores) e “coloro che risorgeranno” (anziché: risorgo).

I MELIOR DI S.M CILENTO-CATANIA

NESSUNO: Abbiamo scelto quest’anno di non assegnare voti in pagella ai “peggiori” ma solo di inserirli sotto la voce “Surgo”, sperando che risorgano dopo una prestazione sotto tono. Stavolta, non riusciamo a trovare un “migliore in campo”. Abbiamo apprezzato i 60′ di Giovinco, che ha giocato tanti palloni, ne ha sbagliato qualcuno, ma deve accumulare maggiore minutaggio per essere sottoposto, a nostro modesto avviso, a una valutazione di merito. Per il resto, speriamo solo che si vinca con il Trapani e che arrivi presto la sosta: la squadra è stanca e scarica, urge riposare e riordinare le idee.

I SURGO

TUTTI.

S.Maria Cilento-Catania: prima sconfitta stagionale dei rossazzurri

Da pochi minuti si è concluso il match tra Polisportiva S.Maria Cilento e Catania, valevole per la sedicesima giornata di campionato di serie d girone i, con il risultato  finale di 2-1. 

Match che inizia con le due squadre che si affrontano faccia a faccia; Catania con le due punte dietro alle quali si posiziona Giovinco che, dopo tanto tempo torna a giocare dal primo minuto. Partita particolarmente nervosa soprattutto tra le fila dei rossazzurri in cui Vitale già ammonito, ha rischiato l’espulsione in occasione del contatto con Pane. Alla mezz’ora, i rossazzurri sfiorano il vantaggio con un gran colpo di testa ad opera di Manuel Sarao, sfera di poco a lato e risultato che rimane fermo sullo 0-0. Tre minuti più tardi, i padroni di casa vicini al vantaggio, Bethers nega il gol a Diop grazie ad una grande parata del portiere rossazzurro. Al trentacinquesimo, i padroni di casa si portano in vantaggio, a segno Bonanno, in grado di sfruttare un’uscita a vuoto di Klavs Bethers. Due minuti più tardi  il Catania agguanta il pareggio con il gol rocambolesco ad opera di Marco Palermo in seguito a un calcio d’angolo, per lui secondo gol stagionale. Primo tempo che termina in parità, non bellissimo e molto nervoso. 

Nella seconda frazione, qualche fallo di troppo sin dai primi minuti, il Catania prova ad affondare cercando una maggiore pressione sui padroni di casa che si fanno trovare pronti per limitare le trame offensive. Al 75 minuto, pasticcio all’interno dell’area di rigore del Catania, e padroni di casa in vantaggio nuovamente. Finisce il match, arriva la prima sconfitta stagionale dei rossazzurri. Male male.