Galigani: “Piano industriale quinquennale per chi si avvicina al calcio catanese”

Vittorio Galigani, dirigente sportivo e opinionista calcistico, è stato intercettato dalla redazione di Qds.it, e ai loro microfoni ha fatto un po’ il punto della situazione in merito al possibile futuro del nuovo Catania:

Chi si avvicina al calcio catanese deve aver sviluppato un piano industriale di almeno 5 anni ed essere cosciente di cosa si parla quando si tratta un affare del genere. Il “pallino” è nelle mani del sindaco, deve essere certo della sua scelta, la cosa migliore sarebbe quella di affidarsi a imprenditori importanti del territorio innamorati dei colori rossazzurri. Il costo iniziale? Bazzecole. È quello che ne deriva successivamente che intimorisce gli ipotetici interessati“.

Da sempre racconto di una terza serie in crisi di sostenibilità, il costo del lavoro, i contratti di calciatori ed altri addetti, grava troppo sulle gestioni. Incide per oltre il 70% sui costi. La sostenibilità, questa bellissima parola, aleggia come una chimera sopra la Lega Pro. Una chimera appunto, mai raggiungibile. Occorrerebbe l’intervento del legislatore per l’abbattimento di quei costi“. 

(Foto: Blunote.it)

Catania, ancora Beppe Colucci: “Serve pazienza per rifondare”

Ospite a “Corner”, su Telecolor, Giuseppe Colucci, ex calciatore del Catania,è tornato a parlare delle vicende extracalcistiche che ci attanagliano ormai da settimane dopo l’intervista a “La Sicilia” che vi abbiamo riportato nei giorni scorsi:

“Questo è il punto zero, ma ci sono anche aspetti positivi perché tutti i debiti si azzerano. Resta l’amaro in bocca, si è giocato con i sentimenti di chi realmente vede in quella maglia qualcosa in più di una partita di calcio la domenica e questo dispiace.

Bisognerà riprogettare, fornire indicazioni e linee guida. Il problema maggiore sarà mantenere la pazienza in una piazza importante ed evoluta. A volte in questi casi la pazienza non c’è, ma questi sono momenti che servono a forgiare un ambiente che ha sofferto tantissimo”.

(fonte foto: calciohellas.it)

Licari Catania
Licari (Pianeta Catania): “Troppa confusione, diamoci tutti una regolata”

Il direttore della nota trasmissione radiofonica Pianeta Catania, Max Licari, è intervenuto nella nostra redazione per rispondere alle nostre domande sulle ultime vicende legate alle sorti del calcio nel capoluogo etneo. Con Max, abbiamo toccato diversi argomenti che in queste ore tengono banco in città. Le voci su presunte cordate interessate all’imminente bando, la fondazione del Comitato “Catania Rossazzurra” ed altro ancora.
Buona lettura.

Max, le voci che nelle ultime ore circolano su presunti gruppi e/o imprenditori che vogliono sposare il progetto Catania sono molteplici: gruppi italiani, ma anche qualcosa dall’estero. Reputi queste notizie veritiere, o si tratta delle ennesime favole che non si concretizzeranno mai, così come è accaduto, aggiungerei fortunatamente, con il romano Benedetto Mancini?

“Bisogna stare molto attenti, perché ci sono molte voci e alcune di queste sono poco solide. Ce ne sono alcune riguardanti dei gruppi immobiliari che hanno realmente interloquito con il Comune in presenza, e che sembrerebbero abbiano l’intenzione di proporre una manifestazione d’interesse. Addirittura, in uno di questi casi l’interesse si estenderebbe anche verso Torre del Grifo”.

Domani sarebbe stata la giornata che, fino a qualche giorno fa, avrebbe sancito la categoria dove il Catania avrebbe disputato la prossima stagione. Poi, improvvisamente, è giunta la notizia che la risposta sarebbe arrivata non prima di fine giugno. Secondo te c’è stata un’incomprensione da parte dell’amministrazione comunale o da parte della piazza?

“Secondo me c’è stato un misunderstanding, sia per quanto riguarda la piazza, ma anche per quanto concerne l’amministrazione comunale e gli stessi giornalisti, anche perché si è nuovi a certe dinamiche e non si era avvezzi a tutte queste problematiche burocratiche. È chiaro che chi diceva che si sarebbe arrivati a luglio, così come successo da altre partii, diceva una cosa giusta. Io spero che entro la fine di questo mese, il sindaco facente funzioni possa, come promesso, venir fuori con la manifestazione d’interesse, perché sarebbe molto opportuno portarsi avanti”.

Nei giorni scorsi nella tua trasmissione è intervenuto l’avvocato Enzo Ingrassia, che insieme ad altri personaggi illustri della città ha fondato il
Comitato “Catania Rossazzurra”. Che idea si è fatto Max Licari?

“Ritengo che sia benemerito da parte dell’avvocato Ingrassia, e degli altri membri del comitato, aver avanzato questa proposta ed avere la forza di portarla avanti anche dal punto di vista normativo. Si tratta di un’iniziativa assai lodevole, ma che non incide sul futuro del Catania in senso stretto, perché è tutto subordinato ad una eventuale solida società. Potrebbe essere un aiuto in termini di stimolo della piazza nei confronti della nuova società, qualora quest’ultima volesse questo tipo di aiuto. Ovviamente bisognerà poi verificare se coloro che si dicono pronti a diventare azionisti del Catania anche con soli cinquanta euro, se realmente lo facciano”.

Sei rimasto stupito dal fatto che, nonostante esistano molteplici esempi da poter prendere in considerazione, qui si è fatta confusione su cosa doveva aver precedenza tra la creazione del bando o l’assegnazione della categoria da parte della FIGC?

“Non sono stato assolutamente sorpreso, perché a Catania negli ultimi anni si è creato un bailamme dal punto di vista mediatico. Una confusione, un individualismo ed un protagonismo che sostanzialmente hanno portato e stanno portando a tutto quello che tocchiamo con mano oggi. Io penso che ci si debba dare tutti una bella regolata, remando tutti verso la stessa direzione e cercando di agganciarsi a notizie reali e concrete, portando avanti un modo di comunicazione più consono alla nostra piazza”.

Foggia, Alessio Curcio ne è certo: “Catania merita la Serie A. Altro che C!”

Alessio Curcio, ex fantasista del Catania e stella del Foggia di Zeman, ha concesso un’intervista al quotidiano etneo: “La Sicilia”:

“Lo penso e spero di cuore di aver lasciato un bel ricordo di me. Reputo Catania un’ottima esperienza per la mia carriera. Mi è dispiaciuto molto apprendere dell’esclusione, indipendentemente dall’aspetto sportivo.

Catania è una piazza storica, non doveva finire così. Quando fu rilevata i presupposti e le promesse erano altre, ma si trattava di progetti basati sul nulla. Francesco Baldini? Molto preparato e brava persona.

Quando così tanti calciatori ne parlano bene, significa che c’è un grande spessore sotto il profilo umano ed è un aspetto importante sempre. Auguro ai tifosi di tornare dove meritano, e non parlo della Serie C. Catania merita la A”.

(fonte foto: tuttocampo.it)

Catania: restyling “Massimino” per settori. Politica e pubblicità fatele altrove

La rassegna stampa di stamani prevedrebbe un pezzo su “La Gazzetta dello Sport” che riporta le dichiarazioni del sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi. Non lo riporteremo perché sono ridondanti e pressoché inconcludenti. 

Fin quando non avremo certezze, e soprattutto finché non verranno effettuati passi ufficiali, eviteremo di riportare dichiarazioni di Bonaccorsi e dell’assessore allo sport. La pubblicità la facciano altrove i politici. Pur essendo una realtà in crescita siamo perfettamente consapevoli di rappresentare un’entità editoriale piccola, di nicchia, ma non contribuiremo comunque a far circolare nomi di individui che, finora, non hanno apportato alcun beneficio al Catania (e a Catania).

Nell’ultima parte del pezzo, si parla del “Massimino”, è probabile che i lavori di restyling, sul tavolo del Comune da un anno, verranno completati procedendo per settori ed evitando così l’inagibilità.

Pagliara: “Scegliamo, insieme, di amare Catania”

Attraverso il suo profilo Facebook, il presidente della FIDAL Fabio Pagliara, commenta così esprimendo un suo pensiero, il valore di Catania e della sua gente: 

C’è una Catania da odiare, quella dei vandali, degli “sperti” ad ogni costo, dei maleducati, dei prepotenti. E poi c’è una Catania da amare, quella pacifica e garbata della Corri Catania, quella di chi si ribella ad una deriva pessima, a chi, eroe, fa impresa pulita e spesso innovativa.

In mezzo a queste due Catanie ci siamo noi. Spesso colpevolmente fermi a guardare.

Credo sia semplicemente arrivato il momento di dimostrare con i fatti da che parte si sta.

E qui non è una questione politica, ma di civiltà e di futuro.

Il Calcio Catania ? È, come spesso accade, una metafora di quello che sta accadendo, anche per questo deve rinascere.

Scegliamo, insieme, di amare Catania“.

Catania
CATANIA, come “esorcizzare” un imprenditore? La risposta è allo stadio! (FOTO)

Lo stadio in condizioni fatiscenti: non il miglior biglietto da visita per un eventuale imprenditore

Il futuro del calcio catanese resta in bilico. Le prospettive, infatti, appaiono tutt’altro che rassicuranti. All’orizzonte non si intravede alcun imprenditore che possa riportare entusiasmo ai piedi dell’Etna. Ad onor del vero, al momento appare più probabile un epilogo tragico, anziché la possibilità che un imprenditore capace rilanci nuovamente il Catania.

Il Massimino emblema della regressione di una squadra di calcio e della città di Catania

Le possibilità che qualcuno sposi il progetto, poi diminuirebbero drasticamente se gli occhi di qualsiasi interessato andassero a finire nella casa del Catania: lo stadio “Angelo Massimino”.
Quest’ultimo, versa in condizioni pessime: erba secca e in alcune zone del manto erboso alta quasi un metro, per non parlare di tutto il resto. Una pugnalata dolorosissima per chi è legato all’impianto catanese, ancor di più se si pensa che quello è lo stesso terreno di gioco dove l’Inter del triplete fece la sua unica sconfitta in campionato qualche anno fa.
Sembra di osservare il manto erboso di un campetto di periferia, come quelli che spesso si incontrano tra le strade di campagna, abbandonati ed incolti. La differenza è che qui si sta parlando di uno degli stadi più importanti d’Italia, che ha fatto la storia del calcio nostrano, come ad esempio la celebre frase del “Clamoroso al Cibali”. Clamoroso si, ma stavolta non per una vittoria contro l’Inter, ma per lo stato degradante che mostra un simbolo della città di Catania.

 

 

 

 

 

 

 

 

Rifacendosi alle parole dell’amministrazione comunale, che prevedeva l’avvio dei lavori nella scorsa estate, oggi avremmo dovuto raccontare altro. Purtroppo, la realtà, come spesso accade ormai nella storia del Catania, racconta tutt’altro.
La non risposta data da chi governa la città alla PiaGreen, disponibile a curare il terreno di gioco, ne è un esempio.
L’interrogativo dei sostenitori rossazzurri resta sempre lo stesso: verrà qualcuno a riaccendere la luce?
Beh, tutti ci sperano, ma è chiaro che uno stadio in tali condizioni non può fare altro che scoraggiare qualsiasi eventuale investitore. Il rischio, nonostante le rassicurazioni che arrivano da Palazzo degli Elefanti, di vedere il Catania disputare le prime gare interne della prossima stagione non all’interno del Massimino, onestamente, sembra piuttosto alto. 

Paolo Bianco: “Impossibile pensare a Catania senza calcio”

Ex difensore del Catania, allenatore e girovago foggiano. Paolo Bianco ha concesso un’intervista ai microfoni de “La Sicilia”, dopo aver vissuto in prima persona il dramma del conflitto Russia-Ucraina  insieme a Salvatore Sasà Monaco, Davide Possanzini e al tecnico della Prima Squadra dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi, tutti ex rossazuìzurri:

“L’esperienza di calciatore a Catania è stata favolosa. Due anni strepitosi. Impossibile pensare a Catania senza calcio continuare a vivere con un vuoto del genere. Il pubblico ha passione, città e club hanno fatto la storia in Italia. Si deve ripartire con un progetto, con volontà e pazienza. Si devono superare gli ostacoli per rifondare una storia che merita di essere vissuta sul campo e non fuori”.

(foto: cagliarinews24.com)

Roberto Bonaccorsi: “FIGC integri e condivida la manifestazione d’interesse”

Il sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi, come si apprende da “La Gazzetta dello Sport” ha ribadito le intenzioni del Comune:

“Abbiamo inviato una PEC al Presidente della FIGC, Gravina, in cui chiediamo di analizzare, ed eventualmente, aggiungere particolari e condividere la manifestazione d’interesse in modo da non perdere tempo nel momento in cui ci sarà un candidato credibile, senza legami col passato, disposto a rilanciare il calcio cittadino”.

(foto: facebook.com) 

 

La FIGC pretende chiarezza per tutelare la città di Catania e i catanesi

Per fare chiarezza sulla questione Comune di Catania-FIGC vi proponiamo uno stralcio del pezzo di Giovanni Finocchiaro pubblicato oggi su “La Gazzetta dello Sport”:

“Dopo le dichiarazioni ottimistiche dell’assessore allo Sport, Sergio Parisi, la FIGC ha voluto chiarire alcuni passaggi importanti per tutelare i tifosi da millantatori o presunti imprenditori con poche monete nel portafogli – si legge su “La Gazzetta dello Sport” stamani-. L’imprenditore che dimostrerà di averne le credenziali riceverà dal Comune etneo la possibilità di utilizzare lo stadio “Massimino” e portare in dote una società che possa rappresentare Catania, poi busserà alla FIGC.

Analizzati onorabilità, robustezza patrimoniale e un progetto pluriennale, la società riceverà un titolo in deroga e verrà iscritto in un campionato dilettantistico. 

(foto: calciocatania.it)