COMUNICATO MAGICO CATANIA GROUP – Lettera dei tifosi inviata al Comune e alla FIGC

 

OGGETTO: bando per l’assegnazione del titolo calcistico della città di Catania

Con la presente, un consistente e rappresentativo numero di tifosi del Calcio Catania, società purtroppo fallita a seguito delle note ed annose vicende note alle cronache, rappresenta e chiede quanto segue.
Gli ultimi 8 anni della vita calcistica della massima squadra cittadina, caratterizzata da una serie costante di vicende giudiziarie, per lo più di natura penale, dall’accumulo di debiti, da insuccessi sul campo, da gestioni societarie a dir poco imbarazzanti, hanno un unico comune denominatore, ovvero la sofferenza di migliaia di tifosi la cui enorme passione è stata ripetutamente umiliata e calpestata senza alcun ritegno da parte di personaggi che hanno anche avuto l’ardire di dichiarare dapprima amore per i colori rossazzurri, per poi dimostrare invece con i fatti un morboso attaccamento ad interessi economici, spesso anche di scarsa entità rispetto al patrimonio inestimabile della storia del Calcio Catania.

Inutile ricordare che Catania, con il suo milione e cento mila abitanti, rappresenta la sesta città metropolitana più popolosa d’Italia, che vanta centinaia di migliaia di tifosi sparsi per l’Italia e per il mondo e che la squadra di calcio dovrebbe naturalmente trovare posto stabile in serie A, avendo le potenzialità per ambire a palcoscenici europei, al pari delle realtà di pari grandezza nel territorio italiano.
Così come inutile ricordare che l’attaccamento dei tifosi catanesi alla propria città ha pochi eguali in ambito nazionale e rappresenterebbe un valore aggiunto per il tutto il movimento in un momento storico in cui il calcio italiano perde via via credibilità e tifosi delle nuove generazioni che in numero sempre minore si appassionano a questo sport.
Eppure non si può non rilevare come le istituzioni locali siano state totalmente assenti nei momenti cruciali quando il Catania era in fin di vita, così come è tristemente evidente che parte dell’imprenditoria catanese, in questa vicenda che tanto ci ha fatto e ci fa soffrire, ha dato il peggio di sé, mostrando un gretto utilitarismo, tanto da portare al fallimento della società, taluno per l’accumulo di una mostruosa montagna debitoria, altri (ben noti) per la mancata ricapitalizzazione di somme di denaro a dir poco irrisoria per una società che sarebbe dovuta essere seria e robusta.

Adesso che abbiamo perso la nostra amata squadra e la nostra amata matricola, dobbiamo ripartire con un percorso nuovo e pulito, che rispecchi la tradizione e la
storia del nostro amato calcio Catania. PER QUESTO VOGLIAMO E PRETENDIAMO CHIAREZZA!
Siamo stufi delle continue voci che si rincorrono, degli scoop giornalistici su interlocuzioni (parola ormai foriera di sventura) con cordate arabe, americane, maltesi, milanesi, poi puntualmente smentite dai fatti. La città di Catania ed i suoi tifosi pretendono che il nuovo Catania riparta da un imprenditore serio, facoltoso ma soprattutto pulito. La città di Catania ed i suoi tifosi chiedono discontinuità con i personaggi che hanno causato e decretato la morte del Calcio Catania matricola federale 11700, chiedono di poter scegliere una società pulita e specchiabile.

Per tali motivi si CHIEDE all’Amministrazione comunale di comunicare alla città i modi ed i tempi per la pubblicazione del bando per l’assegnazione del titolo nella massima categoria dilettantistica (la serie D), di chiarire una volta per tutte le modalità di pubblicazione e scongiurare il pericolo che si possa ripartire dal campionato inferiore di Eccellenza.
Soprattutto, SI CHIEDE a gran voce di inserire nel bando una apposita clausola che impedisca la partecipazione dei soci della S.I.G.I., o di soggetti ad essi riconducibili per parentela o noti rapporti d’affari, e dell’ex Presidente Pulvirenti e/o ex soci di Finaria, o di soggetti ad essi riconducibili per parentela o noti rapporti d’affari, in quanto artefici del fallimento della squadra, peraltro con condotte che sono al vaglio dei competenti organi giudiziari. Oltre ovviamente ad impedire la partecipazione della FC Catania 1946 del sig. Benedetto Mancini (abbiamo imparato sulla nostra pelle che ormai non c’è più limite alla decenza, quindi meglio
specificare).
Si chiede quindi che l’Amministrazione Comunale con tale atto PRENDA UFFICIALMENTE LE DISTANZE DAI SUMMENZIONATI SOGGETTI,
spegnendo definitivamente le continue voci giornalistiche che vogliono gli stessi ancora interessati al nuovo Catania, provocando ulteriore rabbia e sconforto alla
gente di Catania.

Inoltre, in continuità con la nostra storia e la nostra tradizione, per continuare a sentire forte quel senso di appartenenza che ci fa gridare fieri allo stadio “Noi siamo
il Calcio Catania”, riteniamo opportuno e chiediamo di inserire nel bando una clausola che con riguardo al nome della nuova società preveda che la parola
“Catania” sia anteposta dalla parola “Calcio”, pur difformemente dal vecchio nome Calcio Catania S.p.A. (a titolo esemplificativo S.S. Calcio Catania 1946 o
1929, A.S. Calcio Catania 1946 o 1929, U.S. Calcio Catania 1946 o 1929, Club Calcio Catania, Club Calcio Catania 1946 o 1929).
Una volta pubblicato il bando, SI CHIEDE altresì all’Amministrazione Comunale un moto, un sussulto di TRASPARENZA e di CONDIVISIONE con la città, senza alcun arroccamento (come spesso avviene in questi casi specie dalle nostre parti) nelle segrete stanze degli uffici pubblici per decretare l’affidamento del prezioso bene pubblico (il nostro amato Catania) all’uno piuttosto che all’altro degli amici. Si chiede pertanto che una volta pervenute le manifestazioni di interesse, non dovendosi procedere ad alcuna asta al rialzo e dunque non essendovi alcun nocumento alla pubblicazione dei nomi dei soggetti interessati, siano la città e la tifoseria, attraverso modalità di rappresentazione da concordare o semplicemente assecondando le volontà acclamate dalla piazza, a poter scegliere il soggetto cui affidare il futuro, il più solido e lungimirante possibile, dell’amata squadra cittadina.
Alla F.I.G.C. in riscontro alla presente richiesta, considerata la particolare rilevanza sociale dell’argomento in questione, SI CHIEDE di diramare una nota di riscontro chiarendo in modo inequivoco le modalità, i tempi ed i requisiti per consentire alla città di Catania l’ottenimento del titolo sportivo con
collocazione nel campionato di serie D.
Al fine di garantire la massima trasparenza e condividere con la città la nostra iniziativa si dirama tale nota alle testate giornalistiche locali e nazionali, affinché la parte sana ed appassionata di questa città (che rappresenta la stragrande maggioranza dei suoi cittadini) possa far sentire forte la sua esigenza di legalità e di tornare ai (massimi) livelli che ci competono.

Fiduciosi di un Vs. cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

I TIFOSI DEL CATANIA

Pellegrino: “Sono onorato che il Taranto abbia pensato a me”

Intercettato dalla redazione blunote, l’ex direttore sportivo del Catania Maurizio Pellegrino, ha confermato un suo possibile trasferimento in terra pugliese, esattamente a Taranto dove ha già incontrato alcuni esponenti della società rossoblù: 

Con il presidente Giove e Vittorio Galigani ho trascorso una giornata molto piacevole. Sono onorato che il Taranto abbia pensato a me, così come sono rimasto piacevolmente colpito dall’entusiasmo e dalla voglia dello stesso Giove. Abbiamo mangiato benissimo, toccando vari argomenti inerenti al calcio rossoblù e alla stagione che sta per volgere al termine. Abbiamo deciso di incontrarci nuovamente la prossima settimana perché voglio approfondire alcuni aspetti. Non una pausa di riflessione, ma quando si accetta una piazza come Taranto, che paragono a Catania per importanza e passione, bisogna lavorare al massimo senza essere superficiali“.

(Foto: livesicilia.it) 

CATANIA
Catania: i passaggi per l’assegnazione della categoria

Ieri la redazione di “Unica Sport” ha spiegato con dovizia di particolari l’iter che attende Comune di Catania, FIGC ed eventuali investitori.

Vi riportiamo uno stralcio significativo del pezzo pubblicato che troverete nella sua versione integrale sulla pagina Facebook della testata giornalistica catanese:

“La Federazione deve aspettare che l’amministrazione comunale indichi e accrediti (assegnando l’utilizzo dello stadio) una società e che questa sottoponga agli organi federali un business plan dettagliato. Da questo, poi, la Federazione si riserverà la facoltà di assegnare, in deroga, una categoria che, in questo caso, potrebbe essere la Serie D.
 
Ma come fa l’amministrazione a scegliere questa società da accreditare? Lo può fare attraverso un bando o una manifestazione di interesse. Come ha confermato Roberto Bonaccorsi, l’amministrazione etnea ha optato per la manifestazione di interesse che, rispetto al bando, lascia al sindaco (o a chi svolge questa funzione) la discrezionalità di scelta”.
 
(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

 

Fabio Pagliara: “Catania è ‘strategica’ come Bari e Palermo”

Ospite ieri nella trasmissione “Calcionate – I commenti in casa rossazzurra”  in onda su Globus Television, il Presidente della Fondazione Sportcity, Fabio Pagliara, ha espresso la propria opinione sulle vicende legate al rilancio del calcio a Catania:

“L’attività dell’azionariato va orientata in maniera tale che qualora il bando lo preveda, e chi arrivi aprirà alla città, ci sia la disponibilità di un gruppo più ampio possibile che può dare il senso di una trasparenza attraverso la custodia della passione, contrastando attività speculative. Mettendosi al servizio della città e dell’investitore. Ciascuno nel proprio piccolo deve spiegare per quale motivo Catania è una città dove si può fare calcio ad alti livelli per più anni.

Qualche giorno fa sono stato in Lega Serie A, i vertici lamentavano un campionato che non ha il meridione, il fatto che rappresentasse un grosso problema vista la necessità di espansione all’estero della Lega. Rispetto a quello che si dice, noi siamo strategici come Palermo e Bari.

Dobbiamo spiegare che investire a Catania può essere importante e interessante. Aspettiamo con ansia la risposta della Federazione. Siamo tutti convinti che l’iniziativa che portiamo avanti sia molto importante anche nella logica non scontata di ripartire dalla Serie D”.

(foto: atelticalive.it)

Mignemi (Gubbio): “La Serie D nasconde tante insidie e tante trappole”

Ex direttore sportivo della Sicula Leonzio, e attuale DS del Gubbio con cui ha centrato in questa stagione i play off per la Serie B, Davide Mignemi ha rilasciato alcune dichiarazioni a goalsicilia.it a proposito del possibile futuro relativo al nuovo Catania:    

La Serie D nasconde tante insidie e trappole, le avversarie faranno a gara per battere il Catania. Bisogna dunque allestire una squadra di giovani validi e pronti a lottare, pescando bene sul mercato. Il resto lo faranno i tifosi rossazzurri, che sono meravigliosi. Tornare per la rinascita? Io ormai vivo a Gubbio con tutta la famiglia. Sto bene qui, ma se potrò fare qualcosa per la squadra della mia città di certo non mi tirerò indietro“. 

(Foto: Notiziario del Calcio)

Mascara: “A Catania la Serie A deve essere una regola”

Giuseppe Mascara è intervenuto ai microfoni de “La Sicilia” per dire la sua sulla vicenda del Calcio Catania:

“I catanesi meritano una squadra in pianta stabile nella massima serie: la A non deve essere l’eccezione alla regola. Mi auguro che il Catania, così come le altre città siciliane, possano occupare il posto che meritano nel calcio.

Sono troppo amareggiato per quanto accaduto e parecchio dispiaciuto perché amo Catania, dove ho messo su famiglia”.

(fonte foto: goal.com)

Catania, lavori al “Massimino”, Ass. Parisi: “Gara entro 1 mese”

Che alle parole seguano i fatti. Grazie. Dei 5,9 milioni stanziati dal Comune di Catania per il rifacimento dello stadio “Angelo Massimino” se ne era parlato mesi fa. La nostra redazione contattò l’allora sindaco Salvo Pogliese, che il 30 agosto 2021, ai nostri microfoni confermò che  lo stanziamento di 5,9 mln di euro per il restyling del “Massimino”.

L’Assessore allo Sport, Sergio Parisi, aveva dichiarato di aver presentato il progetto di riqualificazione dell’intero impianto sportivo ma che bisognvaa attendere l’approvazione del bilancio prima di avviare l’iter per individuare chi si dovrà aggiudicare i lavori.

Ora, lo stesso Parisi, conferma:

Approvato il provvedimento in bilancio (dopo 1 anno, ndr), resta da indire la gara per assegnare i lavori e contiamo di procedere nel giro di un mese”, ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport”.

 

 

(fonte foto: youtube.com)

Comune di Catania
Catania: il titolo sportivo verrà assegnato solo a luglio!

Piove sul bagnato, una pratica a cui siamo tristemente abituati. La notizia di stamani è devastante per i cuori rossazzurri e si aggiunge alle altre molteplici, che abbiamo inanellato in questi mesi:

“Il Consiglio Federale del 18 maggio, contrariamente a quello che era stato promesso, discuterà il caso a fine giugno e assegnerà una categoria agli inizi di luglio. Questo particolare che farà discutere animatamente in città, è emerso nei colloqui tra il presidente federale, Gabriele Gravina e il sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi”. 

Gravina ha sottolineato durante una conversazione telefonica con Bonaccorsi che non si tratta di un torto verso Catania ma di “adempimenti federali di cui tener conto” e di un normale iter procedurale che non può iniziare prima della fine della stagione agonistica (30 giugno) e che coinvolgerà altre società che versano nelle medesima situazione.

(Fonte immagine: Giornale di Sicilia)

 

Scibilia: “Il Catania sarà autosufficiente grazie al calore della propria gente”

Intervistato dai colleghi di Qds.it, l’ex direttore generale del Venezia, Dante Scibilia, ha commentato alcuni possibili scenari che potrebbero interessare il futuro calcistico della città dell’elefante: 

Catania è una piazza importante che ha potenzialità enormi. Ripartire dalla D offre sicuramente la possibilità di un restart senza debiti tuttavia sono necessari investimenti importanti per poter tornare nel calcio che conta. Se guardiamo cosa potrà diventare il Catania io sono convinto che si possa immaginare una società che attraverso le proprie strutture, grazie al proprio territorio e al calore della propria tifoseria diventi un club autosufficiente. Questo passa attraverso la costruzione di un settore giovanile importante, il riavvio e lo sviluppo del centro sportivo, il riammodernamento dello stadio e il coinvolgimento dei tifosi. Per far questo serve tempo e quindi risorse ed investimenti. Anche Torre del Grifo, che in ottica prospettica rappresenta un asset importante e in futuro redditizio, necessita di investimenti sia di natura manutentiva che a sostegno delle attività che sono completamente sviate, almeno per qualche anno. Per quanto concerne la parte calcio sarà necessario investire somme ingenti per poter consentire alla squadra di risalire, e se la serie D non rappresenta un grosso ostacolo, serie C e serie B comportano rischi elevati di insuccesso“. 

(Foto: tifocosenza.it)

Playoff: l’Entella si affida all’ex Catania e Palermo, Matias Silvestre

Gare previste martedì 17 e sabato 21 maggio. Di scena i quarti di finale dei Playoff di Serie C. Il Palermo sfiderà la Virtus Entella, andata al “Comunale” di Chiavari, ritorno al “Renzo Barbera” dove è atteso un bagno di folla per dare seguito al record di spettatori (32.000) centrato contro la Triestina.

Sarà del match anche l’ex difensore del Catania e del Palermo, Matias Silvestre, 37 anni, che indossò prima la maglia rossazzurra totalizzando ben 118 presenze e realizzando 7 reti (2008/2011), poi quella rosanero (stagione 2011/2012: 29 presenze 5 reti), prima di conoscere entrambe le sponde dei Navigli, con Inter e Milan. Anche in caso di mancata convocazione si tratta di un uomo-spogliatoio.

Ed è all’esperto difensore argentino che si affiderà l’Entella, allenata da una vera e propria bandiera biancazzurra: Gennaro Volpe, dal 2011 al 2016 centrocampista dei liguri e dal 2017 a oggi allenatore della Virtus, prima Under17, poi Primavera e infine Prima Squadra. Un campano adottato dalla cittadina in provincia di Genova.

(foto: levantenews.it)