Giovani “persi”: Forti e Librizzi, classe 2006 ed ex Catania, al Cittadella

Il patrimonio di inestimabile valore dilapidato dalla mala gestio di SIGI, e dalla precedente di Pulvirenti e Lo Monaco, ha decretato non solo la parola “fine” per il Calcio Catania 1946 Matricola 11700, ma ha anche dissipato il settore giovanile, frammentandolo e distribuendolo nel resto d’Italia, che secondo la geografia del pallone non include più, almeno per ora, Catania:

Carmelo Forti, centrocampista e Gabriele Librizzi, ruolo attaccante, entrambi classe 2006, lasciano dopo parecchie stagioni il settore giovanile del Catania Calcio per approdare in un club di serie B.

Infatti, secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione in esclusiva, i due ormai ex rossazzurri, nella prossima stagione giocheranno nel Cittadella Under 17 A-B”, si legge sul portale tuttocalciogiovanile.it.

(foto: tuttocampo.it)

Lewandowski (Messina): “Catania escluso? E’ una cosa triste”

Il portiere del Messina, Michael Lewandowski, ha concesso un’intervista a “TVP Sport”:

“Il Catania è stato escluso dal campionato, ma non è stata per me una sorpresa. Da anni avevano debiti enormi, sono riusciti a iscriversi al campionato aiutati dal Covid, ma non sono stati in grado di saldare i primi pagamenti e inoltre avevano anche degli arretrati dell’anno scorso.

È una cosa triste, un tempo questo club gareggiava con successo in Serie A”.

(foto: messinanelpallone.it)

Borbone: “Napolitano all’Hellas? Sono contento per lui”

Intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, l’ex direttore del settore giovanile Massimiliano Borbone ha parlato così in merito al passaggio della giovane promessa rossazzurra Aldo Napolitano ai veneti dell’Hellas Verona: 

Sono contento per lui, che ha dimostrato sempre grandi potenzialità e per la sua famiglia, che vede così premiati i grandi sacrifici fatti. Sono orgoglioso di averlo seguito nel suo percorso di crescita. Non sarà l’unico, perché anche altri giovani promettenti sono sotto i fari di importanti società. C’è un pizzico d’amarezza perché questo patrimonio tecnico sarebbe potuto rimanere al servizio della crescita del movimento sportivo nostrano, ma felice perché questi ragazzi possono continuare ad inseguire i propri sogni

(Foto: La Giovane Italia.net)

Calcio Catania femminile, interviene l’imprenditore Francesco Russo Morosoli

Intervento economico dell’imprenditore catanese per le ragazze di Scuto

Il sogno continua. Escluse dal campionato di serie C e costrette a lasciare Torre del Grifo, le ragazze di mister Scuto, grazie all’intervento economico del patron delle Funivie dell’Etna hanno ripreso ad allenarsi.
Le ragazze del Calcio Catania femminile, erano state costrette ad abbandonare il proprio campionato a causa della scomparsa della principale squadra della città. Un destino legato indissolubilmente, che è costato, oltre alla già citata esclusione dal torneo, anche all’interruzione degli allenamenti a Torre del Grifo. Grazie all’azione dell’imprenditore catanese, le ragazze di Scuto si sono nuovamente ritrovate sul terreno di gioco, sul campo sintetico del circolo Pinea. È la risposta migliore per chi ha subito la cancellazione per la sola “colpa” di vedere il calcio come lo sport più bello del mondo.
“L’immagine migliore resta quella del pallone che gonfia la rete – afferma l’imprenditore Francesco Russo MorosoliNei giorni scorsi ho appreso dal mio legale dell’esclusione dal campionato del Catania femminile e della profonda delusione delle ragazze e dell’intero staff. Non si può fare finta di niente e voltare le spalle a queste giovani calciatrici. Non si tratta solo di un calcio al pallone, perché chi può, con sobrietà e grande pudore, deve preoccuparsi di offrire sostegno morale ed economico. E così ho fatto. Abbiamo recuperato la stagione agonistica e restituito loro la dignità, il sorriso e la voglia di crescere in rossazzurro”.
“Siamo stati stoppati sul più bello, dopo la vittoria per 3 – 1 sul Matera e il successo che ci ha portato in finale nel campionato Under 15”. È il commento di Peppe Scuto, il mister del Catania femminile.
“È stato un peccato soprattutto per le ragazze – prosegue l’allenatore – perché questo è calcio tutto cuore e passione. Oggi, finalmente, grazie all’intervento del dottore Russo Morosoli riprendiamo ad allenarci. Ed è come se fosse una rinascita. Speriamo che questa volta sia definitiva e possa far decollare il calcio femminile a Catania. Il bello – sottolinea mister Scuto – è indossare i colori rossazzurri, soprattutto con un gruppo giovane che ho visto crescere e migliorare giorno dopo giorno. Avrebbe portato certamente alla salvezza del titolo perché le ragazze uscivano dal campo con i complimenti degli avversari”.

 

Triestina-Palermo: segna il catanese Francesco Rapisarda, ma non basta

Il catanese Francesco Rapisarda, professione terzino destro, ieri è andato a segno nel 1° turno dei playoff nazionali in Triestina-Palermo ma la sconfitta degli alabardati in casa contro i rosanero pregiudica il passaggio del turno:

“Abbiamo preso due gol stupidi, che potevamo evitare. E’ stato un po’ strano, due infortuni immediati ci hanno condizionato – si legge su “Triveneto Goal”. Non voglio trovare scuse, nel primo tempo eravamo un po’ timorosi . Da quando è arrivato Baldini sapevamo che il Palermo attacca spesso la profondità di prima. Quest’anno abbiamo avuto talmente tanti infortuni che abbiamo perso il conto.

Quello che i tifosi hanno visto è una squadra che ci ha sempre tenuto alla maglia e che ha dato tutto. Per necessità ho dovuto fare quel ruolo, abbiamo cambiato modulo nel secondo tempo e ho avuto più possibilità di rendermi pericoloso. Sarà emozionante andare a giocare al Barbera. Ci aspettiamo tantissime persone, faremo la nostra partita e poi tireremo le somme”.

(foto: sambenedettesecalcio.eu)

Comune di Catania
Catania: un mese fa l’esclusione. Serve un piano industriale da 10 milioni

Oggi sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport – Edizione Sicilia&Calabria”, viene affrontato l’argomento Catania, ancora una volta. Chi si affaccian all’orizzonte? Un mese fa l’esclusione dei rossazzurri dal campionato in corso. Cosa è cambiato da allora?

“Il 18 maggio è previsto il Consiglio Federale al termine del quale, la città di Catania, dovrebbe avere assegnato un titolo sportivo. Si spera sia la possibilità di ricominciare dalla Serie D. 

Ma servirebbe una candidatura forte, un piano triennale, un investimento da 10 milioni di euro.per vincere e non per soffrire o illudere i tifosi. Qualcosa si muove nell’ombra ma nessuno ha chiesto incontri ufficiali esibendo quattrini e un piano industriale come si deve”. 

(Fonte immagine: Giornale di Sicilia)

Legrottaglie
Legrottaglie: “Vedere il club sparire è una sensazione devastante”

Nicola Legrottaglie, roccioso difensore che ha vestito la maglia rossazzurra ai tempi della serie A, è stato intervistato dal quotidiano locale La Sicilia, ed è proprio nelle colonne del quotidiano che è possibile analizzare le sue dichiarazioni: 

Per chi ha vissuto momenti entusiasmanti con quella maglia, vedere il club sparire dal professionismo è una sensazione devastante. Sono afflitto per questa situazione e mi sento vicino ai tifosi, allo stesso modo vorrei consigliare di guardare avanti e ricostruire. Se Catania imparerà dagli errori, tornerà grande“. 

Evito di dire la solita frase fatta, ovvero che al sud mancano i soldi. In realtà preferisco dire che manca la mentalità, quella che ti permette di tenere un livello alto per un tempo costante. Abbiamo altre qualità, noi del sud, ma dovremmo umilmente prendere spunto da modelli vincenti. Nelle mentalità meridionali si è spesso superficiali. Quando sfrutteremo i nostri valori nel mondo del calcio, cresceremo anche noi“. 

Ricchiuti: “Catania in Serie A? Papu Gomez e Barrientos i più forti”

Adrian Ricchiuti, indimenticata mezzala argentina del Catania in Serie A, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di cronachedispogliatoio.it, ricordando quelle stagioni magiche vissute accanto a campioni di alto rango:

“Amo tutti i gol, dal primo all’ultimo. Per chi come me fa l’attaccante non c’è cosa più bella di segnare. Ancora adesso, quando gioco a calcetto, esulto come un matto! I compagni più forti che io abbia mai avuto lì sono Papu e Barrientos.

Ma la forza di quel club era la squadra, l’insieme. Eravamo proprio una squadra fantastica. A volte mi guardo indietro, penso non sia un discorso di tempo, quanto piuttosto di esserci arrivato. Io ho giocato in Serie A. Non mi piace pensare che avrei potuto arrivarci prima, mi va bene così”.

(foto: goal.com)

Davis Curiale: “Catania? Se chiamasse non potrei dire di no”

L’ex attaccante del Catania, Davis Curiale, ha ricevuto la convocazione del C.T. Giovanni Marchese nella Nazionale siciliana che parteciperà, a Nizza, all’Europeo delle selezioni non riconosciute dalla FIFA. 

Il bomber ha concesso una lunga intervista ai microfoni di “TuttoC.com”, ve ne riportiamo di seguito uno stralcio corposo e significativo:

Catania mi è rimasta nel cuore: ho tantissimi amici, mi è dispiaciuto tantissimo. Spero ripartano da una proprietà seria che abbia ambizioni e potenziale economico, tornando presto nelle categorie che merita. A proposito di proprietà, questi sceicchi che arrivano a Palermo dovrebbero rappresentare un’occasione enorme per una città che merita di stare in altre categorie. Non sarebbe male se un altro gruppo di miliardari, arabi ma anche americani, decidesse di prendere il Catania: bisognerebbe far conoscere loro la Sicilia intera, sono convinto che investirebbero talmente tanto nella nostra Isola”.

se michiama il Catania in Serie D? Al Catania non si può dire di no. Sarebbe la mia prima volta in Serie D ma per certe piazze la categoria non conta: a Catania, e chi ci ha giocato sa quello che dico, ti senti giocatore vero. A prescindere dalla serie.

Nazionale? Ho ricevuto la convocazione dalla Nazionale siciliana, guidata da mister Giovanni Marchese, ex del Catania: a giugno ci sarà un Europeo con 12 squadre non riconosciute dalla FIFA a Nizza, in Francia. Ci sarà una certa visibilità, con spettatori e televisioni. Sarà un onore rappresentare la mia terra: penso che ci saranno altri colleghi di Serie C siciliani che vi parteciperanno”.

(foto: facebook.com)

Murales a Librino: Cocò Nicolosi e Luca Moro: la strana coppia di bomber

Nicolò “Cocò” Nicolosi e Luca Moro, strana coppia ma non troppo. Il quartiere di Librino, di gran lunga il più popoloso della città di Catania, si è risvegliato con due murales di vaste dimensioni che raffigurano i due bomber: l’uno cannoniere degli anni ’30 (dal 1932 al 1937), con ben 62 reti all’attivo; l’altro con 21 reti nell’ultima, tribolata stagione dei rossazzurri conclusasi con fallimento ed estromissione dal campionato in corso.

“La Gazzetta dello Sport” informa sulla poliedricità di Nicolosi, che recitò anche a fianco di due mostri sacri come Angelo Musco e Turi Ferro, insomma personalità da vendere dentro e fuori dal campo. Moro invece incarna il giovane bomber che è riuscito nell’impresa di segnare ed esultare sotto la curva: il sogno di molti giovani leve etnee. Passato e presente al cospetto, guardando con un po’ di sano ottimismo al nebuloso futuro.

(foto: instagram.com)