Sono ormai trascorse due settimane dall’ultimo saluto dei tifosi alla squadra in quel di Torre del Grifo.
Ci si attendeva, da quel giorno in poi, un pronto provvedimento con l’apposizione dei sigilli presso il Centro Sportivo. Tuttavia, nonostante siano già passati 15 giorni, tale disposizione non è stata ancora applicata.
Non si riesce a comprendere se ci sia una concessione da parte della Curatela, ma sembrerebbe che tra i parcheggi di Torre sono continui i via-vai di automobili.
Strano, tutto molto strano.
Forse non tanto, se si fa una accurata riflessione.
Il Calcio Catania è ormai sepolto e si aspetta con ansia e trepidazione la nascita della nuova squadra di calcio che rappresenterà, grosso modo da giugno, la città dell’elefante.
Il bando è in fase di preparazione e già circolano i primi nomi di presunti partecipanti alla procedura competitiva, uno su tutti l’ex presidente degli anni duemila Riccardo Gaucci.
Resta ancora lì, invece, Torre del Grifo, come una cattedrale nel deserto che fa gola a tutti, proprio a tutti.
Ecco, quel “proprio a tutti” preoccupa non poco i tifosi del Catania, che sperano, invece, in una clausola che possa concedere a chi prenderà il nuovo Catania di poter gestire anche il centro polifunzionale di Mascalucia.
Non solo, bisogna anche fare chiarezza sulla gestione scellerata di questi ultimi anni, onde evitare la ri-presenza di personaggi che, invece, è meglio restino alla larga.
È necessario che sia dia sollievo alla triste sorte del Calcio Catania consegnando alla città il diritto di poter sperare in un futuro migliore fatto di gente nuova, capace di imprimere positivamente sia sul club, ma anche sul centro sportivo, che deve restare OBBLIGATORIAMENTE lontano da chi ha macchiato negativamente la storia, una storia, lunga 75 anni.
L’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Sicilia”. Ve ne proponiamo uno stralcio:
“L’epilogo è stato particolarmente doloroso per tutti, ovviamente anche per me. In premessa, non temendo smentita, posso dire che con Finaria il Catania non sarebbe mai fallito, si era intrapresa la strada del concordato in continuità proprio per scongiurare i rischi legati all’esposizione debitoria, comunque compensata dal patrimonio immobiliare. Lo stretto controllo assicurato da questo percorso avrebbe salvaguardato la società.
Così oggi il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto, pronto a continuare la sua straordinaria storia, con o senza di me. Nella primavera del 2020 si parlava sempre dei 50 milioni di debiti, sbandierati, da qualcuno con un preciso obbiettivo… quello di rappresentare una condanna definitiva, e che voleva a tutti i costi questo club gravemente indebitato, dimenticando volutamente di precisare che in contrapposizione a questi debiti c’era Torre del Grifo Village, che a bilancio, e non secondo fantasia, di milioni ne valeva 65.
Un mio ritorno in sella al Calcio Catania? Impossibile”.
(foto: Unica Sport)
Ci sono giocatori che lasciano una traccia indelebile anche a distanza di anni. Poi se hanno anche indossato la fascia di capitano del Catania, come Tommaso Silvestri, l’amore reciproco non tramonta mai, neanche dopo una promozione in Serie B centrata con un’altra casacca, quella del Modena, che in 4 anni torna di in Serie B dopo aver conosciuto l’inferno della Serie D:
“A Catania ho lasciato un pezzo di cuore – si legge su Facebook-. Sono stati anni intensi, avremmo voluto vincere ma non siamo riusciti per tanti motivi anche per la pandemia”.
Fioccano, anche in queste ore, complimenti e congratulazioni proprio dai tifosi del Catania, orgogliosi del loro ex capitano che ha centrato la promozione col Modena segnando anche un gol.
(Fonte Immagine: CalcioCatania.it)
La stampa perugina crede nella candidatura di Riccardo Gaucci. Come vi abbiamo anticipato nella giornata di ieri, Gaucci sarebbe intenzionato a creare una nuova società in Serie D (aspettando la risposta della FIGC alla PEC inviata dal Comune di Catania dove si chiede il titolo sportivo afferente la quarta serie italiana), ma è tuttora alla ricerca di soci forti, imprenditori romani di sua conoscenza che starebbero valutando l’operazione.
Il portale umbro calciogrifo.it evidenzia una possibilità concreta del ritorno di “Cuor di Leone” a Catania anche se siamo ben lontani da una vera e propria manovra di avvicinamento:
“Non sarebbe una possibilità così remota quella di rivedere un Gaucci alla presidenza del Catania.
Riccardo Gaucci, secondogenito di Luciano Gaucci, è stato presidente dell’Elefantino dal 2000 al 2004, quando il club rossoblù era di proprietà del padre. Ora sarebbe nella lista delle persone che si possono proporre per il nuovo Catania”.
(foto: umbriatv.com)
Al di là dell’esito finale del big match, Bari-Palermo (oggi pomeriggio ore 17:30 allo stadio “San Nicola”), i rosanero sono già matematicamente la migliore quarta dei tre gironi di Lega Pro accedendo di fatto ai playoff nazionali come testa di serie.
Nei giorni scorsi abbiamo riportato una notizia estratta da palermo.gds.it in cui si additava il Catania come responsabile indiretto per la perdita del terzo posto. L’esclusione dei rossazzurri avrebbe favorito, secondo chi scrive, le altre inseguitrici del terzo gradino in classifica nonostante la sconfitta nel derby d’andata (2-0 per il Catania al “Massimino” con doppietta di Luca Moro).
Eppure il Palermo festeggia con un turno d’anticipo la qualificazione ai playoff nazionali, aggiungiamo noi, anche grazie al Catania dato che Bari, Catanzaro, Avellino e Monopoli avevano perso preziosi punti per strada mentre il Palermo, incrociando gli etnei, ne aveva raccolti 0.
In ogni caso vincendo in casa del Bari neopromosso in B e in caso di sconfitta dell’anello a Foggia, il terzo posto si materializzerebbe comunque.
L’Assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, ha rilasciato nuove dichiarazioni ieri ai microfoni di “Telejonica”:
“Se ci siamo già consultati per verificare manifestazioni d’interesse per il Catania? – ha detto l’assessore ai microfoni di TeleJonica come riporta TuttoMercatoWeb.com -. Abbiamo accelerato i tempi, facendo subito la delibera di giunta per ufficializzare il percorso. Abbiamo scritto alla Figc, ci sentiremo in settimana e potrebbe esserci anche un incontro a Roma.
Nel frattempo stiamo lavorando al progetto dello stadio, siamo ormai al fotofinish come detto. Avevamo anticipato quali fossero le difficoltà e l’iter legato all’ottenimento delle risorse comunitarie con numeri importanti sopra i 5 milioni di euro.
Stiamo andando avanti immaginando totalmente un nuovo corso con uno stadio riqualificato, una nuova società, senza scorie del passato. Pian pianino monta l’interesse e spero anche l’entusiasmo. Roberto Bonaccorsi ha preso a cuore la situazione, andremo avanti nel momento in cui ci sarà lo sta bene della FIGC.
L’unico aspetto positivo del fallimento è avere finito anzitempo il campionato avendo qualche settimana in più a disposizione rispetto ai tempi di altre città come Palermo, Bari e Novara che hanno portato avanti il tutto ad agosto inoltrato. Abbiamo la certezza di fare le cose per bene, speriamo di individuare il miglior soggetto che possa gestire il calcio a Catania perché Catania ne ha veramente bisogno”.
(fonte foto: youtube.com)
Regista di grande fama, creatore dello spettacolo d’apertura dei Mondiali di Scherma e di eventi connessi all’Olimpiade di Londra 2012: Guglielmo Ferro, figlio del grande attore, Turi Ferro, fa parte del comitato promotore di un azionariato popolare per rilanciare il calcio a Catania:
“Prendiamo a cuore un pezzo importante di Catania e ripartiamo. Guai a fare trionfare il disinteresse. Il pallone segna un riscatto profondo, si mettono da parte i problemi quotidiani – si legge stamani su “La Gazzetta dello Sport”-. Questo stato di cose rispecchia il momento attuale che vive la città. I ricordi? Mi legano a papà che mi portava allo stadio, un legame ancestrale.
Il calcio deve rappresentare e responsabilizzare, sentiamoci parte integrante di una comunità”.
(foto: radiounavocevicina.it)
Juan Monteagudo, difensore classe ’95 e numero 18 rossazzurro, ha commentato ai microfoni della radio argentina Radio Universidad le vicende legate al Catania dopo il fallimento della squadra etnea:
“Il Catania può iniziare in serie D la prossima stagione, come hanno fatto Bari, Palermo o Parma. Ma la situazione è difficile, perché per molti anni c’è stata una cattiva gestione, tanti debiti che non si sono potuti saldare ed è successo il peggio, il fallimento del club. Ci hanno escluso dal campionato, ci hanno tolto tutti i punti che erano stati ottenuti e non abbiamo avuto la possibilità di giocare i playoff. Meritavamo di finire il torneo e ci hanno tolto questa possibilità, situazione molto triste. Io, oggi, sono un giocatore libero. Avevo ancora un anno e mezzo di contratto a Catania, ma di fronte a questa situazione sono stato svincolato. Ora devo essere paziente, calmo e non perdere il ritmo“.
(Fonte immagine: LaSiciliaWeb)
Partiamo da un presupposto che ci piace: abbiamo smesso si corredare con foto del Palazzo di Giustizia di Catania i nostri pezzi ed è già un bel segnale. Basta Tribunale, basta scartoffie, servirà ancora un po’ di tempo agli avventori giuristi ed economisti per riporre in un cassetto i faldoni giuridici e le nozioni di contabilità, poi finalmente sarà solo calcio.
Non amiamo particolarmente “parlare del nulla” ma se abbiamo notizie di prima mano e indiscrezioni ci sembra opportuno condividerle coi nostri lettori sperando da questo lotto escano fuori quanto prima delle certezze.
1. Il nome di Riccardo Gaucci resta “caldo”: l’ex patron del Catania, tra 2000 e 2004, ha la bocca cucita ma non ha negato un forte interesse per il nuovo Catania: resta da capire se correrebbe da solo o se è alla ricerca di partners forti.
2. La cordata del Nord Italia di cui si parla non solo esiste davvero ma ha avuto interlocuzioni con l’amministrazione comunale, incluso il vice-sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi, che assegnerà il titolo sportivo quando la FIGC risponderà alla PEC inviata dal Comune di Catania.
3. Ci sarebbero anche un imprenditore locale, già attivo in ambito sportivo anche se non prettamente calcistico, che starebbe sondando la possibilità di formare una società previo ingresso di altri soci forti.
4. L’azionariato popolare firmato Ferro-Monforte-Luigi Pulvirenti di cui vi abbiamo parlato nel precedente articolo, che affiancherebbe senza ruoli di rappresentanza la cordata che si assumerà l’onere e l’onore di investire per costituire il nuovo Calcio Catania.
(Fonte immagine: Giornale di Sicilia)
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato diramato dal Comitato “Catania rossazzurra”:
COMITATO “Catania rossazzurra”.
“Un aiuto a chi riterra’ di partecipare al bando competivo che il Comune emanera’ al fine della successiva attribuzione del titolo sportivo da parte della Federazione. Aspettiamo una compagine sociale che abbia capacita’ patrimoniali, economiche, imprenditoriali e gestionali tali da poter dare concrete risposte alle legittime aspettative dei tifosi! Ecco noi siamo qui per dare una mano a “colui che verra'”, e lo facciamo in maniera concreta facendoci promotori della costituzione, secondo le norme del codice civile, di un Comitato che abbia le seguenti finalita’:
1) Diffusione dell’azionariato popolare.
2)Ingresso con capitale minoritario con compiti di vigilanza e controllo.
3)Impegno per lo sviluppo del settore giovanile composto da giovani del territorio.
4)Diffusione della cultura sportiva. Quanto prima comunicheremo modalita’ partecipazione all’iniziativa, la cui redazione e’stata gia’ affidata a notaio e commercialisti di fede rossazzurra. Il Catania nel cuore!”
(fonte foto: lasicilia.it)