Catania femminile: mister Scuto non molla, le ragazze si allenano

Le ragazze di mister Peppe Scuto non si fermano anche se il Brolo ha sostituito il Catania femminile nel campionato di Serie C:

“Con l’Under 15 avevamo vinto il campionato e avremmo affrontato il Palermo nella finale regionale. Ho tenuto 22 ragazze nella speranza che qualcosa di positivo possa capitare da qui a qualche mese. Andremo avanti fino a fine maggio anche se non possiamo disputare amichevoli, visto che si tratta di ragazzine da far crescere non si può stare fermi”.

Nel pezzo de “La Gazzetta dello Sport”, Giovanni Finocchiaro aggiunge dettagli sulle giovani atlete che fanno spola da Comiso (vedi la centrocampista Chiara Fiorile, 16 anni) chi da Sortino in autobus (l’altra centrocampista Cristina Lanteri).

(foto: quellidel46)

 

Biondi Catania
Serie B, Biondi e il Pordenone retrocessi aritmeticamente

Tornato da pochi giorni in Friuli in seguito all’esclusione dal campionato di serie C del Catania, Kevin Biondi ha “subito” un altro pesante verdetto: i neroverdi friulani infatti sono aritmeticamente retrocessi in terza serie in seguito ai risultati giunti nel pomeriggio di serie B. 

Il Pordenone che giocava “in casa” (si fa per dire dato che i ramarri hanno disputato le loro gare in casa al “Guido Teghil” di Lignano Sabbiadoro) ha perso pesantemente contro il Benevento che lotta per la promozione in A con risultato finale di 1-4. 

Piccola annotazione, Biondi non sedeva nemmeno in panchina. 

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

 

Catania
Baldini e Greco: esordio amaro a Vicenza

Mister Francesco Baldini, neo allenatore del Vicenza, esordisce con una sconfitta interna al “Menti”.

Non è bastato il gol in apertura di Dal Monte perché il Perugia prima ha acciuffato il pareggio con Curado nel primo tempo, poi ha completato il sorpasso con Segre al 57′. 

Nemmeno l’ingresso di Jean Freddi Greco ha permesso ai biancorossi di raddrizzare il match.

(Foto: calciocatania.it)

Catania al 12° posto tra le tifoserie d’Italia con 600mila supporters

Sesta area metropolitana d’Italia per dimensioni, nona città più popolosa (ricordiamo che la fuga dei catanesi presso i paesi pedemontani e limitrofi inganna le statistiche che altrimenti sarebbero ben diverse), e la dodicesima tifoseria d’Italia.

Una recente statistica riporta questo dato: il Catania può contare sull’apporto di circa 600mila tifosi in Italia, senza tenere conto di quelli sparsi in Europa e nel resto del mondo. Insomma, una tifoseria che dovrebbe stabilmente permanere in Serie A e che invece oggi si trova a ricostruire dalle fondamenta 76 anni di storia dilapidati dalla vecchia proprietà e dai suoi predecessori.

(foto: calciocatania.it)

Cristiano Lucarelli: “Catania? Con l’entusiasmo dei tifosi risalirà presto”

Ha sfiorato la promozione in Serie B pochi anni addietro, ora allena la Ternana dopo averla condotta nel campionato cadetto a culmine di una cavalcata trionfale. Cristiano Lucarelli ha parlato del Catania e della vicenda dell’esclusione:

“A Catania ho vissuto due anni importanti, il calcio perde una grande piazza, ma sono convinto che si assisterà a una risalita con una nuova proprietà  e l’entusiasmo che i tifosi sanno trasmettere”.

Questo il messaggio che l’ex allenatore del Catania ha voluto trasmettere ai tifosi rossazzurri, augurando una pronta risalita verso il calcio che conta e auspicando una nuova proprietà imminente e solida.

(Foto: Filippo Galtieri)

Catania, Walter Zenga: “Che tristezza! E il traguardo non si vede”

“L’Uomo Ragno”, ex portiere di Inter e Nazionale italiana ma, soprattutto, ex allenatore del Catania, Walter Zenga, è tornato a parlare dei rossazzurri:

“Che tristezza! E il traguardo non si vede”, si legge su “La Gazzetta dello Sport”. Zenga infatti teme per il futuro del club rossazzurro che prima delle feste pasquali ha iniziato a delinearsi ma è ancora fosco e in divenire. La PEC inviata dal comune di Catania alla FIGC per ottenere un titolo sportivo in Serie D rappresenta solo il primo passo di un iter che si concluderà, probabilmente, solo a luglio.

La speranza è che il bando venga predisposto con minuzia e clausole ancora più stringenti di quelle previste dalle NOIF (Normative Organizzative Interne Federali) della FIGC per garantire progettualità a lunga gittata al nuovo Catania.

 

 

(foto: fanpage.it)

Perinetti: “Catania? Non avrei detto di no a prescindere dalla categoria”

Giorgio Perinetti sarebbe diventato, a detta dell’imprenditore romano Benedetto Mancini, il nuovo direttore sportivo del Catania. Peccato che, come abbiamo sempre sostenuto, la trattativa non è mai andata in porto.

A Mancini avevo detto ‘prima diventa proprietario e poi se ne parla’. Non potevo certamente parlare con una persona che non era ancora proprietaria.

Dispiace per Catania, a prescindere dalla categoria non avrei detto di no. Il mio futuro? Vedo quello che si fa da altre parti e resto sconcertato, per scelte e situazioni varie. Non è una critica, ma penso di poter dare ancora tanto”, si legge su “TuttoMercatoWeb.com”.

(foto: MondoNapoli)

 

Scaltriti: “A Torre ho avuto il privilegio e l’onore di lavorare per il nostro Calcio Catania”
L’addetto stampa dei rossazzurri, Angelo Scaltriti, attraverso un lungo e commuovente messaggio sul sul profilo Facebook saluta il quartier generale di Torre del Grifo: 
 
I miei effetti personali sono già a casa, i miei dati trasferiti in un capiente hard disk, le mie amate scartoffie negli scatoloni, non c’è traccia di me negli armadi e nei cassetti, l’ultimo giorno di dodici anni vissuti qui è in archivio e la mia scrivania non è mai stata così ordinata.
Qui ho avuto il privilegio e l’onore di lavorare per il nostro Calcio Catania, che adesso è andato a dormire nei meandri delle nostre anime innamorate, perché era troppo stanco.
Il Calcio Catania abitava qui.
Qui il mio cane mi ha scelto, qui ho soccorso una gazza, qui ho dormito e mangiato, qui ho parlato con gli animali durante il primo isolamento Covid, qui ho sognato ad occhi aperti, qui mi sono superato ed esaltato, qui ho vissuto momenti di felicità indescrivibile, qui con me fior di calciatori e allenatori, qui ho sbagliato, qui all’opera alcuni dirigenti cari al calcio vero, qui ho pianto come un forsennato, qui a volte ho gridato, qui ho ricevuto notizie terribili, qui ho cercato di migliorarmi caratterialmente, qui mi sono allenato, qui una piccola pigna diventava portafortuna, qui ho giocato a calcio, qui tantissimi ragazzi protagonisti in campo hanno accorciato e colmato le distanze dal professionismo oppure soltanto sviluppato armonicamente il proprio corpo nell’età della crescita facendo sport, qui ho avuto paura mentre lavoravo di notte, da solo, sentendo un rumore e realizzando che non c’era anima viva in tutto il centro sportivo, qui ho litigato con i miei meravigliosi colleghi e li ho abbracciati, qui ho ricevuto con orgoglio e gioia le persone che amo, gli amici e gli sconosciuti, qui ho accolto le donne e gli uomini di altre società, qui ho creato testi e presentazioni, qui ho lavorato duramente, qui ho imparato almeno tre quarti di tutto ciò che so, qui ho festeggiato pure il mio compleanno, una volta, ma mi sono sempre sentito senza età.
Qui ora è Storia.
Ciao, Torre del Grifo Village.
Grazie“.
(Foto: Scaltriti, profilo Facebook)
Catania
Catania, occorre tenere alte tensione e concentrazione: basta lassismo

“Catania è la sesta città metropolitana italiana per estensione, con un’area che è la più densamente abitata della Sicilia e con imponenti progetti di sviluppo infrastrutturale, dei servizi e delle reti di collegamento e mobilità”, si legge nel testo della PEC inviata nella giornata di ieri dal comune di Catania dopo la delibera della Giunta, mirando a ottenere dalla FIGC un titolo in Serie D e favorire la candidatura degli imprenditori che intendono fare calcio a Catania.

C’è delusione, scoramento, poca fiducia sia nelle istituzioni che nell’imprenditoria ed è ampiamente comprensibile questo atteggiamento dopo aver visto transitare da Catania la SIGI e quell’imprenditore romano di cui preferiamo non fare nome e cognome. 

Per rialzarsi però, tutti insieme, è necessario avere un pizzico di pazienza e farsi sentire, sempre, tenendo alta la concentrazione e la tensione di tutte le componenti, dalla politica alla stampa, dalla tifoseria all’imprenditoria.  Riprendiamoci ciò che è nostro! Basta lassismo.

(Fonte immagine: Mediagol.it)

Caffo (pres. Vibonese): “Catania? E’ nel mio cuore ma penso alla Vibonese”

Dichiarazioni lapidarie quelle di Pippo Caffo, imprenditore di Santa Venerina da anni patron della Vibonese, invischiata nei bassifondi della Serie C:

“Il Catania è nel mio cuore, ma ho una società da portare avanti, visto che proprio la Vibonese è impegnata nel rush finale della stagione”, si legge oggi su “La Gazzetta dello Sport”. Insomma, non chiude le porte e risponde, con giustificabile ovvietà, concentrandosi esclusivamente sul presente e sulla possibilità di condurre alla salvezza il club calabrese.

Poi sarà libero di valutare l’opportunità di coronare il suo sogno, ammesso che sia praticabile, ammesso che ne abbia voglia. Il toto-nomi degli imprenditori è iniziato già da un pezzo ma, cortesemente, stavolta evitateci rassegne improvvisate. Aspettiamo solo verità.

(foto: ilvibonese.it)