Comune di Catania
Calcio Catania, Giunta Comunale avvia procedimento per iscrizione società al campionato di Serie D

Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato diramato dall’ufficio comunale di Catania:

Comune di Catania⁰

Ufficio Stampa 13.04.2022

 

Calcio Catania, Giunta Comunale avvia procedimento per iscrizione società sportiva nel campionato di Serie D

 

La giunta comunale presieduta da Roberto Bonaccorsi nella seduta di oggi ha deliberato per l’espletamento di tutti gli adempimenti, inclusa una procedura esplorativa volta ad acquisire eventuali manifestazioni di interesse da parte di società sportive candidabili, per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Catania al campionato di serie D per la stagione 2022/2023.

Il deliberato varato della giunta di palazzo degli elefanti, su formale proposta dell’assessore allo Sport Sergio Parisi, arriva appena quattro giorni dopo la decisione del Tribunale etneo con cui ha revocato l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania S.p.A., con svincolo del parco tesserati. Avvalendosi delle norme federali che ne danno facoltà, l’Amministrazione Comunale si è pronunciata per assicurare senza soluzione di continuità, ai tanti appassionati in Italia e nel Mondo della massima espressione calcistica cittadina, il prosieguo dell’attività agonistica e federale di una squadra in rappresentanza della città di Catania.

Il primo atto di questa iniziativa sarà l’invio immediato, entro venerdì, dell’istanza tramite Pec, a firma del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi per essere autorizzati, ai sensi dell’articolo 52 delle Norme Organizzative Interne Federali (N.O.I.F.), a iscrivere una società sportiva nel campionato di serie D, rispettando tutte le prescrizioni stabilite.

“La grande passione per la maggiore espressione calcistica della città, a cui tutti siamo legati da ragioni affettive -ha spiegato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi- ci ha spinti già nelle ore immediatamente successive alla traumatica esclusione dal campionato di Lega Pro, con l’assessore Parisi, ad avviare l’interlocuzione informale con la Federazione Italiana Giuoco Calcio per consentire l’iscrizione, nella prossima stagione sportiva, di una società che la rappresenti, nel massimo campionato dei Dilettanti.

Una volta ottenuto il via libera dalla Figc, auspichiamo in tempi rapidissimi, promuoveremo una procedura comparativa per scegliere il soggetto che presenti le migliori credenziali, che per quanto ci riguarda, saranno ancora più stringenti sotto il profilo etico e progettuale, di quanto stabilito dalle norme federali”.

Spinesi: “Mi basta sentire ‘Catania’ e mi emoziono. Il mio Catania”

L’indimenticato bomber dei record, Gionatha Spinesi, oggi vive e lavora a Napoli, dove ha aperto una scuola calcio, dopo anni all’ombra dell’Etna. Dal “Mongibello” al Vesuvio il passo è breve ma i ricordi sono incandescenti come lava e il dolore per la radiazione brucia e brucerà ancora per lungo tempo:

Hanno ucciso il mio Catania ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport”-. Due dei miei tre figli sono nati lì, la terza si è trasferita quando aveva un mese. A Napoli, dove vivo ora, ho fatto rivestire il muro esterno con la pietra lavica.

E’ come se mi avessero schiaffeggiato sul volto senza pietà. Facevamo tremare chiunque, ora è tutto finito. Un senso di abbandono profondo, come fosse successo a me. Chi doveva tutelare il Catania ha fallito. Si devono vergognare. È uno schiaffo alla professionalità di una piazza che merita la Serie A.

Solo il nome mi emoziona, ‘Catania’. C’è tutto: figli, amore, vita vissuta, gol, ricordi. La prima volta che ho giocato al Massimino avevo 27 anni. Da ragazzo giocavo nell’Inter e facevo le fotocopie per Sandro Mazzola”.

Il “Gabbiano” ha Catania nel cuore e Catania non dimenticherà mai il suo “ricco Gabbiano”. 

Comune di Catania
Calcio Catania, bando: chi va piano…non va lontano!

La confusione non ha mai portato da nessuna parte. Il sospetto, senza alcun offesa, è quello che nella vicenda relativa all’istituzione del bando per l’iscrizione in
Serie D del nuovo Catania se ne stia facendo un po’ troppa. Insomma, si parte già col piede sbagliato.
Nessuno vuole essere detentore della verità, ci mancherebbe, ma al netto di tutto ciò che si ascolta e si legge in queste ore, la sensazione è che si stia creando un vero e proprio garbuglio.  
Prendere come modello le situazioni di Bari o di Palermo riteniamo possa essere una mossa giusta, ma solo se lo si fa interpretando correttamente il bando. 

Sta circolando con molta insistenza l’indiscrezione che il bando possa essere pronto non prima del mese di luglio, tra tre mesi, parlando in soldoni. 
Probabilmente lo si fa proprio perché si sta prendendo come modello il Comune di Palermo e tutto l’iter percorso da quest’ultimo per arrivare all’aggiudicazione. Mossa, a nostro parere, sbagliata. 
I tempi, se non li si leggono nel modo giusto, possono ingannare: il club palermitano, infatti, non fu escluso a metà aprile, ma concluse persino il campionato di Serie B 2018/19, che vide l’ultima giornata disputarsi l’11 maggio. Inoltre, seppur era già nell’aria il provvedimento, il Palermo venne escluso dalla cadetteria il 12 luglio, ovvero dodici giorni prima che il sindaco Leoluca Orlando assegnò il titolo sportivo alla Hera Hora S.r.l., con conseguente iscrizione in Serie D.
Insomma, tutto venne fatto con una certa celerità, in meno di due settimane. Non servirono tre mesi per fare tutto.  

Anche dando una lettura al bando del comune di Trapani, saltano fuori delle curiosità molto interessanti. 
A parte per i tempi, dato che il bando lo si fece già a maggio, anche per alcuni requisiti inseriti. 
Innanzitutto, la società che si sarebbe aggiudicata la gara avrebbe dovuto prevedere un capitale non inferiore ad 1.000.000,00. Inoltre, si sarebbe dovuta impegnare a patrimonializzare la società per il primo anno per una somma complessiva non inferiore a 1.500.000,00, così da garantire l’approntamento per le somme necessarie per le spese di iscrizione al campionato, per il versamento del contributo FIGC – che a Catania molto probabilmente non sarà inferiore alle 700 mila euro – e per tutta la ricostruzione del tessuto societario. 
In poche parole, una certa selettività per preservarsi da eventuali danni di immagine e dalle possibili candidature da parte di imprenditori singoli o gruppi imprenditoriali non all’altezza della situazione. 
Sappiamo tutti come andò a finire, ovvero con il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che il 6 luglio del 2021 decise di non assegnare il titolo sportivo. 

Ora, considerata l’esclusione del Catania dal campionato avvenuta a neanche metà aprile, non si comprende il motivo del perché istituire un bando tre mesi dopo. 
Ciò che è accaduto negli ultimi giorni può avere un aspetto positivo, ovvero il fatto di avere molto più tempo per organizzare tutto e farsi trovare pronti, anticipando i tempi e accorciando preventivamente il gap che una società senza parco giocatori avrebbe con chi, di norma, contenderà il pronto ritorno nel professionismo ai rossazzurri.
Il fatto che si proceda così lentamente fa pensare male. Non vorremmo, ad esempio, che non ci sia nessuno e che quindi si stia prendendo maggior tempo per provare a capire se qualcuno si presenterà o meno a prendere tra le mani tale patata bollente. 
Inoltre, considerati gli avventurieri, per essere buoni, passati da Catania negli ultimi mesi, riteniamo che un bando selettivo come quello del Comune di Trapani si, debba essere preso come modello dalla nostra amministrazione.
Sia chiaro, la piazza è salda come non mai su un principio: taglio netto con gente non all’altezza della situazione, altrimenti si può benissimo restare senza calcio, perché un conto è vivacchiare in Serie C – anche lì discorso aberrante per una piazza come Catania – un conto è vivacchiare in Serie D. Sarebbe la rottura definitiva con l’ambiente già profondamente ferito dall’epilogo del Calcio Catania 1946.
Velocizzare i tempi è la prima mossa, quindi, se si vuole fare in modo che una batosta così forte come l’esclusione del club etneo dal campionato possa girare a proprio favore avendo a disposizione molte settimane in più per dare un futuro calcistico degno del nome di Catania. 

Fonte immagine: Giornale di Sicilia

Mariano Izco: “Il Catania ripartirà, si rialzerà”

Lo storico numero 13 rossazzurro, Mariano Izco, ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni ai microfoni dei colleghi di Tuttomercatoweb. Chiaramente si tratta di prime dichiarazioni dopo ciò che è successo al Catania e alla sua gente:

Avrei voluto concludere il campionato con la nostra gente, farlo così dopo tutto il torneo disputato fa male. Un giorno prima della partita abbiamo saputo che bisognava aspettare la risposta del tribunale e sui giornali locali c’erano già dei sentori su ciò che è successo. Abbiamo avuto dei momenti di difficoltà, nonostante ciò, mi porto dietro l’unione di tutte le componenti, siamo stati tutti uniti. Giocare il derby è sempre bello, lo aspettavamo e saremmo arrivati da squadra dentro i playoff. Peccato, davvero. Futuro? Intanto voglio smaltire quello che è successo, poi deciderò, sto bene e vediamo cosa succede, sicuramente sarebbe bello ripartire ancora da Catania. Ai tifosi dico che mi dispiace tanto ma non siamo certi stati noi a far finire tutto, loro ci sono stati vicini ma una cosa è certa, il Catania ripartirà. Si rialzerà.

(Foto: Calcio Catania)

Il Vicenza pressa la Lega e Federazione per schierare Freddi Greco

Jean Freddi Greco ha già salutato Catania e i catanesi per accasarsi al Vicenza. Il direttore generale del club biancorosso, Paolo Bedin, ha affermato:

“Chiediamo a Lega e Federazione di poterlo schierare subito. La differenza tra un giocatore svincolato e in prestito ci consente di essere ottimisti”, ha dichiarato Bedin a margine della presentazione di mister Francesco Baldini che ieri ha già diretto il primo allenamento con il gruppo vicentino.

Dal canto suo, Greco non vorrebbe perdere il ritmo partita acquisito durante questi mesi che lo ha reso, senza timore di smentita, uno dei centrocampisti-jolly più talentuosi e costanti nel rendimento dell’intera Lega Pro.

(foto: calciocatania.it)

Luca Moro: “Catania, emozione e rimpianti: penso al derby col Palermo…”

Luca Moro, già attaccante del Sassuolo, racconta ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” la sua esperienza a Catania, tra gioie irripetibili e rimpianti:

“Le immagini forti, che rimarranno nella mia testa sono le esultanze sotto la curva nord dopo i gol realizzati al Massimino. Emozioni, ma anche rimpianti, perché quei momenti mi mancheranno.

Si era creato un rapporto intenso coi tifosi, ci raggiungevano anche in trasferta per sostenerci. E più gravi erano le difficoltà, più si elevavano le voci a sostegno di un gruppo favoloso. A Catania sono cresciuto non soltanto come calciatore”.

(Fonte immagine: CalcioCatania.it)

Catania
Baldini: “Catania mi ha dato tanto, fino a ieri piangevo con i ragazzi”

In occasione della conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Vicenza, l’ormai ex allenatore del Catania, Francesco Baldini, ha voluto menzionare la sua recente e particolare esperienza alle pendici dell’Etna, rimarcando quanto sia stata speciale dal punto di vista affettivo ma anche costruttiva per il prosieguo della sua carriera: 

Fino a ieri piangevo con i ragazzi del Catania. Voglio ringraziare chi ha portato avanti una stagione complicata, a chi ha lottato con me in una situazione difficile. Catania mi ha dato tanto“.

Arrivato a Catania il 19 marzo 2021, il tecnico toscano ha instaurato sin da subito un rapporto speciale con la tifoseria e con la piazza catanese, e in 44 partite alla guida dei rossazzurri ha ottenuto 19 vittorie, 10 pareggi e 15 sconfitte. 

Noi di Catania Mood auguriamo le migliori fortune ad un uomo, ancor prima che allenatore, che ha dato tutto sé stesso per far gioire noi tifosi. In bocca al lupo mister!

(Fonte immagine: CataniaToday)

Giovanni Marchese: “Una domenica senza Catania non è domenica”

Giovanni Marchese, ex terzino sinistro dei rossazzurri nonché allenatore della formazione Primavera 3 nelle passate stagioni, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “derbyderbyderby.it”, commentando immancabilmente le sorti nefaste del Calcio Catania:

“Sono veramente triste, perché lì c’è un pezzo della mia storia. Non ho parole. Gli sono vicino, li abbraccio con grande forza. Una domenica senza Catania è una domenica senza calcio. C’è poco da dire.

Auspico che si possa risorgere e tornare più forti di prima. Bisogna rinascere e tornare dove si merita”.

(fonte foto: Globusmagazione.it)U

Bandecchi (pres. Ternana): “Vicino alla tifoseria catanese. Ghirelli cambi il format di Serie C”

Attraverso un video sul suo profilo Instagram, Stefano Bandecchi, patron della Ternana, ha commentato l’avvenimento nefasto accaduto al Catania, sollecitando anche il presidente della Lega Pro Ghirelli ad intervenire: 

Mi dispiace molto per tutta la città e sono vicino alla tifoseria di Catania, una tifoseria molto calda, e mi dispiace per quello che è successo. La domanda è: ma dopo il fallimento di Catania, il campionato di Serie C non lo vogliamo cambiare? Ancora non vogliamo fare un campionato nazionale a 22 squadre e poi dei gironi minori? Ancora non abbiamo capito che la Serie C così come è messa non conta nulla? Ghirelli, faccio un appello a lei. Seguite quello che si è detto a inizio stagione: un campionato di Serie C diviso un campionato a 22 squadre nazionale e un campionato di C2 con 3 gironi, al limite a 20 squadre, altrimenti così non si va da nessuna parte“.

(Foto: Terni in rete)

Pasquale Marino: “Catania? Provo grande dispiacere”

Il Catania è nel cuore di Pasquale Marino almeno quanto Pasquale Marino è rimasto nel cuore dei catanesi dopo la storica promozione in serie A dopo 23 anni d’assenza per mano del tecnico marsalese:

“Catania? Provo grande dispiacere. Peccato, si doveva fare di tutto affinché non venisse falsato il campionato – si legge nell’intervista rilasciata da Marino ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com-. Certamente il Catania da qualche anno era in difficoltà e questo mi dispiace perché mi legano grandi ricordi da calciatore e da allenatore.

Da siciliano sono amareggiato, so come sono fatti i tifosi siciliani e quanta passione hanno. Quando ho fatto la A con il Catania c’erano anche Palermo e Messina, al di là della rivalità avere tante squadre in alto era motivo di grande vanto. Catania è un pezzo della mia vita a cui sarò sempre affezionato”.

(fonte foto: LiveUniCT)